Non è mai troppo tardi 2

di
genere
incesti

La mattina dopo la mia compagna prese il primo treno e Mary si trasferì in camera nostra (in accordo con la mia compagna) e riconsegnò l'altra stanza. Quando rientrai dalla stazione, aprii la porta della camera con un sentimento misto di timore ed eccitazione. Mary era sulla sdraio in terrazza ed era impegnata a scrivere su di uno dei block notes dell'hotel; era talmente concentrata che mi sentì solo all'ultimo. Mary: ho ... sei qui ... ti aspettavo! Ho fatto una lista di ciò che vorrei fare oggi e nei prossimi giorni. Posso leggertela ? Mi sedetti sulla sedia di fronte a lei, ma Mary mi disse che era meglio entrare. Si buttò sul letto a pancia in giù ed iniziò a sventolare i piedi in aria, poi lesse:
Shopping: devi accompagnarmi a prendere un paio di vestitini non troppo corti, ma nemmeno troppo lunghi, un paio di scarpe col tacco alto e vorrei prendermi un tablet ... così mi puoi insegnare ad usare internet che sul telefonino non riesco e non vorrei fare danni. Benessere: devi farmi qualche bel massaggio (giusto! compriamo anche dell'olio per massaggi). Poi se non saremo troppo stanchi potremmo stare un pò insieme e mi strizzò l'occhio.
Finito l'elenco, si alzò dal letto con un'agilità incredibile per la sua età e tutta sorridente mi disse: dai andiamo! Impiegammo tutta la parte rimanente della mattinata e trovammo tutto. La portai anche in una profumeria dove prese uno smalto rosso e dei trucchi nuovi. Per inciso, oltre ai due vestitini (niente male) e ad un paio di tacchi veramente da urlo che avrò modo poi di descrivere, si prese un babydoll molto sexy. Penso che una commessa ci abbia scambiato per madre e figlio... Appena rientrati in hotel appoggiammo le borse in camera e scendemmo appena in tempo per pranzare, poi tornammo in camera a prepararci per andare in spiaggia.

Mary si spogliò completamente nuda e, dopo aver steso un salviettone a terra, si sdraiò sul pavimento della camera come avevo suggerito per il massaggio richiesto. Il suo lato b non era niente male... ma cercai di non distrarmi... Presi l'olio, mi imbrattai le mani e poi ne misi un pò sulla schiena di Mary. Iniziai a massaggiarla con energia, prima la schiena, poi le braccia, il fondoschiena (con rispetto), poi le cosce, i polpacci e poi arrivai ai piedi, dove dedicai un pò più di tempo. Inutile dire che già al primo tocco ero in piena erezione... inoltre durante il massaggio parlammo solo di sesso e pornografia. Mary, tolto rarissimi casi e molti anni prima non aveva mai visto porno e non sapeva quasi nulla di ciò che si trova online. Nel frattempo si era girata ed io, col pene sempre più duro e con non poco imbarazzo cercavo di inventarmi alcuni massaggi per il ventre, i fianchi, ecc. sulla schiena sono tutti capaci di fare un massaggio... L'occhio mi cascava spesso sulle sue belle tettone: una terza abbondante o forse una quarta, ma nonostante l'età ancora belle piene e poi la guardavo la in mezzo alle gambe.... le misi l'olio sui seni e cercai di massaggiarla più che di palpeggiarli, ma indipendentemente dal tipo di manovre, quello che fu il risultato, fu che Mary iniziò a diventare sempre più calda ed anche verbalmente apprezzava il tutto. Mi lanciai e le allargai un pò le gambe, presi olio in abbondanza ed iniziai a massaggiarle prima l'interno coscia, poi le grandi labbra, poi strizzando pò feci uscire allo scoperto il clitoride e lo sfrigai con delicatezza non facendogli mai mancare l'olio. La temperatura di Mary divenne sempre più alta ed il mio pene divenne sempre più duro. Ad un certo punto, tra olio e secrezie vaginali, le mie mani scivolavano un pò ovunque. Infilai un dito nella sua vagina e in pochissimo tempo Mary raggiungense un orgasmo pazzesco. Si contorceva e si dimenava come una pazza. Io tolsi il dito e ripresi a massaggiarle le gambe fin quando si riebbe. La aiutai ad alzarsi ... stare sul pavimento per quasi un'ora l'aveva un pò provata. Nel frattempo avevo fatto riempire la bella vasca da bagno dove poi ci infilammo per rilassarci. Prima entrò Mary ed io da fuori la lavai un pò, poi entrai anche io ... appena mi spogliai Mary notò il mio pene in piena erezione e sorrise. Mi misi nella vasca dal lato opposto e presi i piedi di Mary e li avvolsi al mio pene. Mary rideva ... secondo me non aveva mai fatto, ne visto, questa pratica. Più che segarmelo, Mary me lo massaggiava, me lo accarezzava, me lo strizzava... non senza eccitazione per me. I suoi piedi abbronzati, con quella pelle con qualche imperfezione data dall'età e con le vene abbastanza visibili, mi piacevano un sacco ... lo smalto di colore blu non era il massimo, ma senza rendermene conto arrivai al punto di non ritorno... dissi: aiuto, sto venendo... con le mani strinsi forte i piedi di Mary sul cazzo, ma facendo attenzione a non strapazzarla troppo. Subito partirono diversi schizzi... il primo, violento ed abbondante arrivò molto in alto, gli altri furono più zampilli che imbrattarono abbondantemente i suoi piedi. Mary rideva divertita.

Quel pomeriggio arrivammo in spiaggia un pò tardi e ci intrattenemmo comunque poco, circa un paio d'ore ... in spiaggia continuai ad osservare Mary sempre più nel dettaglio o fantasticavo su cosa avremmo fatto dopo cena. Facemmo una veloce doccia in spiaggia e tornati in hotel Mary mi chiese consiglio su come vestirsi. Provò tutti e due gli abitini a fiori (uno blu scuro e l'altro azzurro), si mise il nuovo smalto rosso alle unghie di mani e piedi e poi indossò un paio di zeppe non molto alte di legno scuro che non le avevo ancora visto. Si sedette al tavolinetto e si truccò... io la guardavo e come al solito stavo fantasticando su cosa le avrei fatto dopo. A differenza di quando eravamo in spiaggia potevo disinteressarmi del fatto che il mio pene era duro e ben sull'attenti. Mary vedeva e capiva che ero eccitato nell'osservare i suoi preparativi, e da vera regina, si metteva in posizioni che esaltavano le sue curve. Io nel frattempo sognavo ad occhi aperti sulle posizioni e sulle maialate che avrei voluto farle. Sentii la cappella del mio pene pulsare all'impazzata. Io: aiuto ... non resisto più Mary, scusami, scusami! E contemporaneamente presi a segarmi il cazzo velocissimo, iniziai a sudare e sentii che stavo per raggiungere l'orgasmo. Lei rideva... mi disse di avvicinarmi... quando stavo per venire, prese in bocca il mio pene e tenendomi la schiena con le sue braccia si assicurò che non potessi arretrare. Venni contorcendomi e lei fin quando non si ammosciò il pene, non mollò la presa. Era incredibile, non era minimamente scomposta... si era bevuta tutto il sperma come se nulla fosse. Sorrideva più di prima ... Io invece ero sudato come se avessi fatto 10 km di corsa. Mary: io inizio a scedendere nella sala ristorante, ti aspetto al tavolo.

A cena, a differenza del solito, notai qualche sguardo in più da parte di altri commensali verso Mary, da un lato mi faceva piacere che l'avessero notata, dall'altro ero convinto che non dovevamo farci notare troppo. Dopo cena andammo a fare una breve passeggiata e notai ancora qualche maschietto che osservava Mary. Ad un certo punto Mary deviò dalla via principale e mi trascinò in spiaggia dove ci sedemmo sulla sabbia al buio a chiacchierare. Lei più che altro fece una vera e propria confessione e mi raccontò della sua vita sessuale che era sempre stata molto limitata ... l'ex marito non la scopava mai, la teneva sempre sotto stretto controllo perchè era molto geloso; voleva sempre e solo che Mary gli facesse dei pompini (ecco spiegato perchè era così brava a fare pompini e perchè aveva avuto quell'orgasmo così rapido). Rientrati in hotel, io mi misi a configurare il tablet di Mary e lei si fece una doccia e si preparò per andare a dormire. Quando aprì la porta del bagno ed uscì rimasi per l'ennesima volta colpito. Mary indossava solo il babydoll (colore bordò, in raso lucido ed abbastanza corto ... era più una canotta) ... in punta dei piedi raggiunse il letto e si buttò sopra. Io mi avvicinai e le diedi le prime istruzioni sull'uso del tablet. Istruzioni che comprese al volo in quanto il sistema operativo era lo stesso del suo telefonino. In tanto che Mary smanettava un pò feci la doccia pure io e quando ebbi finito, uscii dal bagno e trovai Mary che dormiva già con il tablet di fianco. Spostai il tablet sul comodino, approfittai per guardare le gambe di Mary, mi abbassai e con gioia vidi che sotto il babydoll non aveva l'intimo, poi stretti ad indugiare sui piedi... ora che le unghie avevano lo smalto rosso erano ancora più sexy... la fantasia prese il volo ... ed il mio pene si rizzò sull'attenti. Cercai di controllarmi; presi delicatamente Mary, la spostati un pochino e la misi sotto le lenzuola, dove mi infilai anche io e spendi tutte le luci. Mi rigirai un pò nel letto, ma non riuscivo proprio a prendere sonno ... un pò l'eccitazione, un pò (molto meno...) pensavo alla mia compagna a casa, poi ancora il pene che pulsava. Ad un certo punto Mary si girò nel sonno e si mise su di un fianco appoggiandosi col sedere al mio braccio (io ero nudo disteso a pancia in su). Mi girai di lato pure e finimmo nella classica posizione a cucchiaio, col mio pene pulsante in mezzo alla riga del culo di Mary. Con le braccia la strinsi a me e con le labbra mi appoggiai al suo collo. Mary si dimenò un pochino nel sonno e ci incastrammo bene bene. Col cazzo pulsante a mille non so come riuscii ad addormentarmi e fu un sonno bellissimo e molto riposante. Quando mi svegliai Mary stava muovendo leggermente il culo ed il mio pene era già duro come un sasso... io che la tenevo stretta a me, le strizzai i seni e presi a baciarla sul collo con intensità. Anche lei era sveglia e disse: ogni donna vorrebbe svegliarsi così la mattina e rise. L'istinto era quello di iniziare a spingere come un dannato per poi scoparla in modo irruento da dietro... ma riuscii a controllare l'animale che c'è in me. Me ne stavo lì a baciarla in attesa di una sua mossa, che poco dopo arrivò, infatti Mary iniziò a segarmi il pene con una mano, allora anche io infilai una mano in mezzo alle sue gambe ed iniziai pian piano a sgrillettarla. Poi pian piano mi spostai in fondo al letto, le allargai ed alzai un pò le gambe ed iniziai a leccarle la vulva, mordicchianole di tanto in tanto il clitoride. Mary godeva moltissimo ... non era proprio abituata a certe prassi ... io le davo delle lunghe leccate dal basso, partendo quasi dal suo ano che non riuscivo a raggiungere, fino ad arrivare alla sua pancia. Mi staccati per un paio di secondi e Mary, con voce implorante, mi disse: ti prego ancora, non fermarti. La feci girare a pecora e ricominciai, ma questa volta inclusi nella mia attività quello stretto buchino del culo. Leccava come un folle e con una mano alternavo il massaggio del clitoride a quello delle natiche, dell'interno coscia, ecc. Mary andò parecchio su di giri, allora ne approfittai per inserire un dito nella sua vagina. Lei strinse un pò le gambe ed ebbe un gemito di piacere, io iniziai a sditalinarla con decisione crescente e dopo poco sentii arrivare il suo orgasmo che la fece crollare... io sorridente, mi spostai di fianco a lei, appoggiai il mio cazzo duro su una natiche ed intanto che Mary si rilassava ripresi a baciarla sul collo e sulle spalle. Pian piano, quando Mary si riprese un pochino, tornammo nella posizione del cucchiaio, con la sola differenza che il mio cazzo non era più nella riga del sedere, ma si era infilato in mezzo alle gambe di Mary. Con la cappella che puntava sulle grandi labbra... iniziammo dei lenti movimenti che portarono lentamente il mio cazzo a penetrare per metà nella vulva bollente di Mary. Stavamo (finalmente) scopando! Un ritmo delicato e rispettoso, ma non per questo meno godereccio. E poi mi piaceva poterla baciare sul collo e parlarle vicino ad un orecchio in tanto che la penetravo.
Aumentammo progressivamente il ritmo ed io arrivai al punto di non ritorno. Non mi andava per nulla di venire dentro di lei... allora mi portai al limite massimo, poi arretrai, mi girai a pancia in su, presi una mano a Mary e lei senza bisogno che le dicessi nulla iniziò a segarmi il pene e contemporaneamente mi baciò con ardore sulla bocca. Me lo segava divinamente, dall'alto in basso andando con la mano a rimbalzare sui testicoli. Sembra un'eternità ma in realtà bastarono una decina di movimenti ... ed il mio pene iniziò a spruzzare sbora dappertutto... sulla mia pancia, sulle braccio e sulle mani di Mary. Una volta finita l'eruzione, Mary guardandomi intensamente negli occhi mi pulì bene il cazzo con la lingua, poi leccò via un paio di schizzi di sbora dalla mia pancia e poi prese a leccarsi il braccio e la mano ripulendo tutto alla perfezione. Alla fine ridendo disse: grazie. Andiamo a fare colazione ?
scritto il
2022-08-24
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