Mia figlia di 22 anni mi punisce sotto i suoi piedi perché le ho mentito: il giusto castigo Fetish e sadomaso di un coglione devoto di una giovane dea
di
papino maiale e schiavo della figlia
genere
feticismo
''Allora, papino, ti è tornata la memoria? Hai imparato a non dire bugie?''
Dio mio, che cos'era mia figlia Simona ieri sera...Non so neanche io come ci sono finito lì, sotto i suoi piedi, totalmente in balia della sua volontà, della volontà di mia figlia di 22 anni: padrona e dominatrice sadomaso, a livello amatoriale, certo, ma con delle skills da professionista, senz'altro (non credo abbia visto qualche porno quando era ragazzina, o che qualcuna le abbia insegnato come mettere a terra un uomo maturo...credo ce l'avesse nel sangue da sempre, la troietta...)
Comunque, il fatto è questo. Nei giorni scorsi ho ricevuto una qualifica di premio in azienda e ho ricevuto un aumento sostanzioso sul conto corrente...ovviamente mia figlia l'ha saputo, non so come, forse controlla il conto...sta di fatto che io ho fatto il finto tonto, altrimenti lei avrebbe voluto soldi per un regalino e io avrei dovuto provvedere: sapete, sono il suo daddy, il suo papi prosciuga-portafogli. Nel pomeriggio ci incontriamo in casa e mi fa (ora so quanto può essere una ragazza di 22 anni, e che sapeva già tutto): ''Ehi, papi, tutto ok con il lavoro in questo periodo? Mi sembri molto impegnato...''
Io rimango un attimo interdetto, perché sento puzza di bruciato, ma cerco di controllarmi e di dire ''Sì, principessa, tutto bene, per fortuna, ho dovuto fare delle sostituzioni ma comunque niente di che...''
Mi guarda un attimo, alzando gli occhi dal cellulare, e mi fa: ''Ok, bene, papi. Sono contenta. Senti...non c'è per caso qualcosa che devi dirmi, tesorino?''
E io, sempre più preoccupato, ma deciso a non cedere: ''Io??? No, Simo, cosa vai pensando, non c'è nulla che devo dirti...lo sai che non ti nascondo nulla...''
''Ok'' fa lei, fredda. Poi, senza dire nulla, si sposta in un'altra stanza. Mi è sembrato, prima che sparisse nella stanza accanto, che abbia sussurrato tra sé: ''Stasera ti faccio vedere io, coglione...''
Ieri sera la troietta fa scattare la trappola. Torno dal lavoro, mi reco in camera nudo dopo una doccia veloce. Mia moglie è fuori, la cena è in tavola.
Sul mio letto, una visione angelica, anzi: INFERNALE. Capelli biondi lisci, un reggiseno di pizzo nero, splendidi autoreggenti neri, la figa spalancata: è mia figlia Simona, aspettava solo il mio ritorno. La guardo, rimango sconvolto, il pennone che ho tra le gambe prende subito il volo ma prima che possa dire qualcosa mi rivolge uno sguardo crudele e indicando i suoi piedi mi fa:
''Da bravo, fuffi, vieni qui giù che devo dirti due cosine...vieni, in ginocchio...''
Ancora balbettando, mi avvicino e crollo davanti a lei. E' furiosa, si vede: soprattutto quando è vestita di scuro, così, vuol dire che è in modalità ''super-padrona''.
Sempre guardandomi con disprezzo, inizia a mettermi il collare e dice: ''Oggi non hai fatto il bravo bambino, cucciolo, oggi qualcuno ha mentito alla sua principessa, contravvenendo a uno dei comandamenti che ti ho dato qualche giorno fa''....
''Ma Simo, principessa, io, io non capisco...ho fatto il bravo, davvero...dai....cosa stai dicendo?''
''Se stai zitto, coglione, ora te lo dico...'' e mi dà una frustata con il frustino nuovo che le ho regalato per il 22esimo compleanno. Un dolore, sulla pelle nuda: una scudisciata crudele come solo la mia principessa sa darmi.
Mi ordina di svestirmi, lo faccio. Poi, mentre mi mette uno strizzacazzi all'uccello e una specie di puntina a strumento di tortura ai capezzoli, dice: ''Ora ti insegnerò io cosa succede a chi dice le bugie a una dea...''
So dove vuole andare a parare, è successo tante di quelle volte...inizia. Mi sdraio. Stavolta sono senza maschera, cosa rara ma non impossibile. La mia bocca è sulle sue calze nere: annuso, sono drogato. Dura poco: arriva il pezzo forte, mentre se la ride, la puttanella.
Toglie lentamente la calze: il fuoco d'amore mi investe. Il fuoco d'amore sono le sue unghie rosse dei piedi, fresche di smalto, il fuoco d'amore sono i suoi piedi che mi mette in faccia umiliandomi, e poi mi accarezza il pene...io sono sdraiato, completamente annichilito, tremo per il piacere indescrivibile...chiudo gli occhi, rapito. Cos'è il paradiso, se questo è l'inferno? Dio, come bruciano quei piedi, la mia ossessione.
''Simo, io...'' faccio, disperato, mentre la principessa, la topa spalancata, la topa che voglio ma che sicuramente per quella sera non avrò, è davanti a me..
''Ti è tornata la memoria, eh, papi? Mi hai molto deluso, non dovevi dirmi una bugia...hai così tanti soldi, ti arriva un bonifico bello sostanzioso e non vuoi dividerlo con me? Lo sai che aspetto da tempo un viaggetto a Parigi, il nuovo paio di sandali alla schiava, e poi il premio per i miei esami universitari...''
''Sì, sì, Simo...mi dispiace, hai ragione...sono stato un coglione, sono stato cattivo, infame...puniscimi, dea, merito di esserti sottomesso, perdonami, cucciola, sono solo un povero fallito indegno dei tuoi piedi, anima mia...''
Se la ride, la troia, mentre tiro fuori la lingua e gliela passo tra i piedi, mentre le succhio le dita, mentre bacio quel miracolo del cielo che sono le sue estremità, mentre chiudo gli occhi perché il piacere di avere tutto questo dalla tua stessa figlia che hai visto crescere non si può descrivere: si tocca i capelli, la figa: è meravigliosa, credetemi. Non è più arrabbiata, si vede, è solo immensamente FELICE di avermi ai suoi piedi, letteralmente ai suoi piedi, totalmente sconvolto:
''Papi, papi...devi farti perdonare...sono molto incazzata con te...lecca, lecca, assapora per bene ogni punto dei miei deliziosi piedini, succhia, bacia, la lingua...sei così bravo...sei così tanto COGLIONE...sai, quando oggi ho pensato a come fartela pagare e alla trappola con cui ti avrei tolto ogni volontà, non immaginavo davvero che sarei stata così brava...o meglio, lo SAPEVO, certo, conosco il mio potere su di te, ma non smetto mai di meravigliarmi di quanto tu sia sciocco, piccolo, debole, patetico...mio, sei totalmente MIO, porcellino'' A questo punto mi tira su con la catena, il collo mi fa un male cane, mi avvicina a lei, sento il profumo della sua topa giovane. Gliela lecco, poi dopo un' po' mi respinge via: i piedi sul mio petto, su quello strumento di tortura ai capezzoli. URLO, e lei ride...mi stuzzica il cazzo, sono totalmente in balia...
''Quella lingua la voglio sentire ancora a lungo, papi, forza, dai, è così eccitante vederti incatenato a leccare i piedi di tua figlia 22enne...'' il suo tono seducente, mentre si mordicchia le labbra eccitata, la figa in fiamme e le tette esplosive, mi fanno impazzire. Mi guarda con dolcezza, mentre ha un piede sulla mia faccia e l'altro sul pene, il cazzo stretto tra l'alluce e il secondo dito: la cappella del membro di fuori, un MISSILE enorme pronto ad esplodere su quelle dita... Mi sorride, mentre tira ancora più forte la catena che mi lega al collare. ''Bacia, schiavo, lecca, verme...brucia per le mie unghie rosse, papino, e lascia perdere il resto...sono o non sono una brava principessa? Hai tanti anni da passare al mio cospetto, anche se sei vecchio e io una giovanissima dea...ma io mi prenderò cura di te e tu sarai il mio zerbino...io sarò la tua ossessione, il tuo fuoco, e tu sarai il mio sacerdote...e ora fai parlare la tua lingua, amore mio...devi farti perdonare tante cose, vorrò i tuoi soldi, è ovvio, con un bel po' di interessi, ma per stasera ciò che voglio è che chiudi gli occhi, animale in cattività, cane smidollato, lupo infoiato, e ti abbandoni al mio potere...hai pure la catena, ma guardati, ma guardalo, il mio papi, che bravo, è proprio il primo della classe...''
Simona...il mio cazzo tra i suoi piedi, il cellulare che mi squillava...sarei dovuto andare a una cena di lavoro, proprio per ringraziare il dirigente di quell'aumento, e lei mi fa: ''Ahahahah avevi altri impegni per stasera, eh, cagna? Che fai, vuoi rinunciare a me proprio adesso? Io ho tutta la notte a disposizione, schiavo, e credo che anche tu non andrai da nessuna parte...'' Spegne la telefonata. Sbavo...i piedi sul mio cazzo, ancora, quelle unghie rosse incendio dell'anima, tira la catena: la micetta mi fa la boccuccia a pompino, è felice che le stia così vicino, sa che il suo doggy che le dà piacere non può scappare. Prendo il mio Iphone, lo spingo lontano nella camera: non ci sono per nessuno, possono anche licenziarmi. Ieri ho combinato una cazzata a mentirle. Ma ho guadagnato una delle sessioni più belle che in 4 anni le mia divina Simona mi abbia mai dato.
Sottomesso alla mia divina per non so quanto tempo, la mia lingua prosciugata sulla pianta dei suoi piedi, tra i suoi interstizi delicati come seta d'oriente. Riuscite a immaginarmi? Sono magro, con la pancetta di chi si è lasciato una buona forma fisica alle spalle, pelato. Ho un collare, la catena è in mano a mia figlia studentessa universitaria in lingerie e con la figa spalancata che mi masturba con i suoi piedi e me li fa leccare: so che vuole il mio cazzo dentro di lei, lo osservava mentre si preparava. Ma la notte scorsa è stata una pure notte di fetish e dominazione, senza sesso.
Mio dio, cosa è capace di fare una propria figlia a un genitore debole e fallito.
Stamattina le ho comprato dei sandali costosi e le ho fatto un bel bonifico....
Dio mio, che cos'era mia figlia Simona ieri sera...Non so neanche io come ci sono finito lì, sotto i suoi piedi, totalmente in balia della sua volontà, della volontà di mia figlia di 22 anni: padrona e dominatrice sadomaso, a livello amatoriale, certo, ma con delle skills da professionista, senz'altro (non credo abbia visto qualche porno quando era ragazzina, o che qualcuna le abbia insegnato come mettere a terra un uomo maturo...credo ce l'avesse nel sangue da sempre, la troietta...)
Comunque, il fatto è questo. Nei giorni scorsi ho ricevuto una qualifica di premio in azienda e ho ricevuto un aumento sostanzioso sul conto corrente...ovviamente mia figlia l'ha saputo, non so come, forse controlla il conto...sta di fatto che io ho fatto il finto tonto, altrimenti lei avrebbe voluto soldi per un regalino e io avrei dovuto provvedere: sapete, sono il suo daddy, il suo papi prosciuga-portafogli. Nel pomeriggio ci incontriamo in casa e mi fa (ora so quanto può essere una ragazza di 22 anni, e che sapeva già tutto): ''Ehi, papi, tutto ok con il lavoro in questo periodo? Mi sembri molto impegnato...''
Io rimango un attimo interdetto, perché sento puzza di bruciato, ma cerco di controllarmi e di dire ''Sì, principessa, tutto bene, per fortuna, ho dovuto fare delle sostituzioni ma comunque niente di che...''
Mi guarda un attimo, alzando gli occhi dal cellulare, e mi fa: ''Ok, bene, papi. Sono contenta. Senti...non c'è per caso qualcosa che devi dirmi, tesorino?''
E io, sempre più preoccupato, ma deciso a non cedere: ''Io??? No, Simo, cosa vai pensando, non c'è nulla che devo dirti...lo sai che non ti nascondo nulla...''
''Ok'' fa lei, fredda. Poi, senza dire nulla, si sposta in un'altra stanza. Mi è sembrato, prima che sparisse nella stanza accanto, che abbia sussurrato tra sé: ''Stasera ti faccio vedere io, coglione...''
Ieri sera la troietta fa scattare la trappola. Torno dal lavoro, mi reco in camera nudo dopo una doccia veloce. Mia moglie è fuori, la cena è in tavola.
Sul mio letto, una visione angelica, anzi: INFERNALE. Capelli biondi lisci, un reggiseno di pizzo nero, splendidi autoreggenti neri, la figa spalancata: è mia figlia Simona, aspettava solo il mio ritorno. La guardo, rimango sconvolto, il pennone che ho tra le gambe prende subito il volo ma prima che possa dire qualcosa mi rivolge uno sguardo crudele e indicando i suoi piedi mi fa:
''Da bravo, fuffi, vieni qui giù che devo dirti due cosine...vieni, in ginocchio...''
Ancora balbettando, mi avvicino e crollo davanti a lei. E' furiosa, si vede: soprattutto quando è vestita di scuro, così, vuol dire che è in modalità ''super-padrona''.
Sempre guardandomi con disprezzo, inizia a mettermi il collare e dice: ''Oggi non hai fatto il bravo bambino, cucciolo, oggi qualcuno ha mentito alla sua principessa, contravvenendo a uno dei comandamenti che ti ho dato qualche giorno fa''....
''Ma Simo, principessa, io, io non capisco...ho fatto il bravo, davvero...dai....cosa stai dicendo?''
''Se stai zitto, coglione, ora te lo dico...'' e mi dà una frustata con il frustino nuovo che le ho regalato per il 22esimo compleanno. Un dolore, sulla pelle nuda: una scudisciata crudele come solo la mia principessa sa darmi.
Mi ordina di svestirmi, lo faccio. Poi, mentre mi mette uno strizzacazzi all'uccello e una specie di puntina a strumento di tortura ai capezzoli, dice: ''Ora ti insegnerò io cosa succede a chi dice le bugie a una dea...''
So dove vuole andare a parare, è successo tante di quelle volte...inizia. Mi sdraio. Stavolta sono senza maschera, cosa rara ma non impossibile. La mia bocca è sulle sue calze nere: annuso, sono drogato. Dura poco: arriva il pezzo forte, mentre se la ride, la puttanella.
Toglie lentamente la calze: il fuoco d'amore mi investe. Il fuoco d'amore sono le sue unghie rosse dei piedi, fresche di smalto, il fuoco d'amore sono i suoi piedi che mi mette in faccia umiliandomi, e poi mi accarezza il pene...io sono sdraiato, completamente annichilito, tremo per il piacere indescrivibile...chiudo gli occhi, rapito. Cos'è il paradiso, se questo è l'inferno? Dio, come bruciano quei piedi, la mia ossessione.
''Simo, io...'' faccio, disperato, mentre la principessa, la topa spalancata, la topa che voglio ma che sicuramente per quella sera non avrò, è davanti a me..
''Ti è tornata la memoria, eh, papi? Mi hai molto deluso, non dovevi dirmi una bugia...hai così tanti soldi, ti arriva un bonifico bello sostanzioso e non vuoi dividerlo con me? Lo sai che aspetto da tempo un viaggetto a Parigi, il nuovo paio di sandali alla schiava, e poi il premio per i miei esami universitari...''
''Sì, sì, Simo...mi dispiace, hai ragione...sono stato un coglione, sono stato cattivo, infame...puniscimi, dea, merito di esserti sottomesso, perdonami, cucciola, sono solo un povero fallito indegno dei tuoi piedi, anima mia...''
Se la ride, la troia, mentre tiro fuori la lingua e gliela passo tra i piedi, mentre le succhio le dita, mentre bacio quel miracolo del cielo che sono le sue estremità, mentre chiudo gli occhi perché il piacere di avere tutto questo dalla tua stessa figlia che hai visto crescere non si può descrivere: si tocca i capelli, la figa: è meravigliosa, credetemi. Non è più arrabbiata, si vede, è solo immensamente FELICE di avermi ai suoi piedi, letteralmente ai suoi piedi, totalmente sconvolto:
''Papi, papi...devi farti perdonare...sono molto incazzata con te...lecca, lecca, assapora per bene ogni punto dei miei deliziosi piedini, succhia, bacia, la lingua...sei così bravo...sei così tanto COGLIONE...sai, quando oggi ho pensato a come fartela pagare e alla trappola con cui ti avrei tolto ogni volontà, non immaginavo davvero che sarei stata così brava...o meglio, lo SAPEVO, certo, conosco il mio potere su di te, ma non smetto mai di meravigliarmi di quanto tu sia sciocco, piccolo, debole, patetico...mio, sei totalmente MIO, porcellino'' A questo punto mi tira su con la catena, il collo mi fa un male cane, mi avvicina a lei, sento il profumo della sua topa giovane. Gliela lecco, poi dopo un' po' mi respinge via: i piedi sul mio petto, su quello strumento di tortura ai capezzoli. URLO, e lei ride...mi stuzzica il cazzo, sono totalmente in balia...
''Quella lingua la voglio sentire ancora a lungo, papi, forza, dai, è così eccitante vederti incatenato a leccare i piedi di tua figlia 22enne...'' il suo tono seducente, mentre si mordicchia le labbra eccitata, la figa in fiamme e le tette esplosive, mi fanno impazzire. Mi guarda con dolcezza, mentre ha un piede sulla mia faccia e l'altro sul pene, il cazzo stretto tra l'alluce e il secondo dito: la cappella del membro di fuori, un MISSILE enorme pronto ad esplodere su quelle dita... Mi sorride, mentre tira ancora più forte la catena che mi lega al collare. ''Bacia, schiavo, lecca, verme...brucia per le mie unghie rosse, papino, e lascia perdere il resto...sono o non sono una brava principessa? Hai tanti anni da passare al mio cospetto, anche se sei vecchio e io una giovanissima dea...ma io mi prenderò cura di te e tu sarai il mio zerbino...io sarò la tua ossessione, il tuo fuoco, e tu sarai il mio sacerdote...e ora fai parlare la tua lingua, amore mio...devi farti perdonare tante cose, vorrò i tuoi soldi, è ovvio, con un bel po' di interessi, ma per stasera ciò che voglio è che chiudi gli occhi, animale in cattività, cane smidollato, lupo infoiato, e ti abbandoni al mio potere...hai pure la catena, ma guardati, ma guardalo, il mio papi, che bravo, è proprio il primo della classe...''
Simona...il mio cazzo tra i suoi piedi, il cellulare che mi squillava...sarei dovuto andare a una cena di lavoro, proprio per ringraziare il dirigente di quell'aumento, e lei mi fa: ''Ahahahah avevi altri impegni per stasera, eh, cagna? Che fai, vuoi rinunciare a me proprio adesso? Io ho tutta la notte a disposizione, schiavo, e credo che anche tu non andrai da nessuna parte...'' Spegne la telefonata. Sbavo...i piedi sul mio cazzo, ancora, quelle unghie rosse incendio dell'anima, tira la catena: la micetta mi fa la boccuccia a pompino, è felice che le stia così vicino, sa che il suo doggy che le dà piacere non può scappare. Prendo il mio Iphone, lo spingo lontano nella camera: non ci sono per nessuno, possono anche licenziarmi. Ieri ho combinato una cazzata a mentirle. Ma ho guadagnato una delle sessioni più belle che in 4 anni le mia divina Simona mi abbia mai dato.
Sottomesso alla mia divina per non so quanto tempo, la mia lingua prosciugata sulla pianta dei suoi piedi, tra i suoi interstizi delicati come seta d'oriente. Riuscite a immaginarmi? Sono magro, con la pancetta di chi si è lasciato una buona forma fisica alle spalle, pelato. Ho un collare, la catena è in mano a mia figlia studentessa universitaria in lingerie e con la figa spalancata che mi masturba con i suoi piedi e me li fa leccare: so che vuole il mio cazzo dentro di lei, lo osservava mentre si preparava. Ma la notte scorsa è stata una pure notte di fetish e dominazione, senza sesso.
Mio dio, cosa è capace di fare una propria figlia a un genitore debole e fallito.
Stamattina le ho comprato dei sandali costosi e le ho fatto un bel bonifico....
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