E dopo gli spaghetti
di
Vandal
genere
incesti
E DOPO GLI SPAGHETTI
Diana saluta Mark "Vado a fare spesa poi torno e ci facciamo due spaghetti degni di nota"
Mark è il fratellastro, lo conosce da qualche mese. Il padre lo presentò come figlio di secondo matrimonio, vissuto in Brasile per molto tempo e tenuto nascosto
Un bel ragazzo, Mark, con i capelli neri e lisci, la faccia un po' da schiaffi, fisicamente ben messo. E degli occhi che sembrano due zaffiri. Non fosse stato un fratello per metà, ci avrebbe fatto un giro.
Esce di casa, percorre il vialetto. Gonna corta, brezza felice che pizzica la pelle. Arriva all'auto, fruga nella borsetta ma, niente chiavi "Cazzo" e gira indietro "MA dove ho la testa?"
Rientra senza bussare "Ciao sono io. Ho dimenticato le chiavi.." si blocca. Mark è seduto sulla sedia con il cazzo di fuori e si sta masturbando. Una nerchia da primato mondiale. Attimi d'imbarazzo, lui che non sa cosa fare, viraggio di faccia dai mille colori. Lei che fa un "OH" fissando la testa scoperta del suo uccello
Lui rimane lì, bloccato nella frenesia della sega, con “Oh” d’imbarazzo dipinta sul volto. Tutti e due con l’OH, come bambole gonfiabili reali.
Diana si ripiglia per prima, sente fremere qualcosa, balbetta un “Scusa, avevo lasciato le chiavi della macchina”
Lui on il cazzo in mano “Scusa tu. Di solito mi sego in bagno”
“Io, credo sia meglio” ma non resiste ad andarsene definitivamente e va al capezzale del fratellastro “Sai, non è divertente farsi il self service” e glielo afferra cominciando un massaggio lento e sensuale, stuzzicandolo con la punta dell’unghia “Siamo fratelli, ci dobbiamo aiutare”
Mark, sorpreso, osserva il corpo di Diana, così pieno e morbido, strizzato in quella camicetta di jeans, con le tette che quasi scoppiano. E allunga la mano verso di esse. Lei intuisce e lo lascia fare. Lui le abbassa la camicetta e il reggiseno, scoprendo due capezzoli enormi e scuri. Si sporge verso di lei, glieli succhia avidamente
E lei che pensa = Siamo fratelli..fratellastri. Perché siamo qui a masturbare e farci succhiare? =
E lui “Sei un tocco di fica da paura. L’ho pensato dal primo momento che ti ho vista. Ti ho immaginato nuda addosso a me”
“Porcellino perverso” smette di masturbarlo, si toglie la camicetta e il reggiseno, si mette cavalcioni di Mark, comincia a strusciarsi addosso a lui avanti e indietro
Lui affonda la faccia tra le sue tette, continua a succhiarle i capezzoli “Voglio di più” dice lui
Lei ride. Sotto la gonna non indossa mutandine. Glielo fa sentire, si fa’ entrare, si fa scopare. “Sto per venire” dice lui ormai al limite
Lei scatta via come un pupazzo a molla e glielo ingoia, aspettando il getto che le riempirà la bocca
Più tardi, il padre rientra dal lavoro e li trova a tavola con due piatti di spaghetti ricolmi “Buongiorno a voi”
“Buongiorno pà” saluta Mark
“Buongiorno a te” fa raggiante Diana
“Vi siete divertiti oggi?”
“immensamente” i due si guardano con complicità
Il padre afferra una forchetta e arrotola degli spaghetti dal piatto di Diana. Lei che si affretta dire “Papà, non..” ma lui ha già ingoiato e dice “Buoni, ma che olio avete usato?”
Diana e Mark si guardano. Poco prima di servire, si era fatto un altro pompino e, per una parte, un po’ di sperma era stato usato per condire. “Burro vegetale” dice Mark
“Non male. Ce n’è anche per me?”
Diana saluta Mark "Vado a fare spesa poi torno e ci facciamo due spaghetti degni di nota"
Mark è il fratellastro, lo conosce da qualche mese. Il padre lo presentò come figlio di secondo matrimonio, vissuto in Brasile per molto tempo e tenuto nascosto
Un bel ragazzo, Mark, con i capelli neri e lisci, la faccia un po' da schiaffi, fisicamente ben messo. E degli occhi che sembrano due zaffiri. Non fosse stato un fratello per metà, ci avrebbe fatto un giro.
Esce di casa, percorre il vialetto. Gonna corta, brezza felice che pizzica la pelle. Arriva all'auto, fruga nella borsetta ma, niente chiavi "Cazzo" e gira indietro "MA dove ho la testa?"
Rientra senza bussare "Ciao sono io. Ho dimenticato le chiavi.." si blocca. Mark è seduto sulla sedia con il cazzo di fuori e si sta masturbando. Una nerchia da primato mondiale. Attimi d'imbarazzo, lui che non sa cosa fare, viraggio di faccia dai mille colori. Lei che fa un "OH" fissando la testa scoperta del suo uccello
Lui rimane lì, bloccato nella frenesia della sega, con “Oh” d’imbarazzo dipinta sul volto. Tutti e due con l’OH, come bambole gonfiabili reali.
Diana si ripiglia per prima, sente fremere qualcosa, balbetta un “Scusa, avevo lasciato le chiavi della macchina”
Lui on il cazzo in mano “Scusa tu. Di solito mi sego in bagno”
“Io, credo sia meglio” ma non resiste ad andarsene definitivamente e va al capezzale del fratellastro “Sai, non è divertente farsi il self service” e glielo afferra cominciando un massaggio lento e sensuale, stuzzicandolo con la punta dell’unghia “Siamo fratelli, ci dobbiamo aiutare”
Mark, sorpreso, osserva il corpo di Diana, così pieno e morbido, strizzato in quella camicetta di jeans, con le tette che quasi scoppiano. E allunga la mano verso di esse. Lei intuisce e lo lascia fare. Lui le abbassa la camicetta e il reggiseno, scoprendo due capezzoli enormi e scuri. Si sporge verso di lei, glieli succhia avidamente
E lei che pensa = Siamo fratelli..fratellastri. Perché siamo qui a masturbare e farci succhiare? =
E lui “Sei un tocco di fica da paura. L’ho pensato dal primo momento che ti ho vista. Ti ho immaginato nuda addosso a me”
“Porcellino perverso” smette di masturbarlo, si toglie la camicetta e il reggiseno, si mette cavalcioni di Mark, comincia a strusciarsi addosso a lui avanti e indietro
Lui affonda la faccia tra le sue tette, continua a succhiarle i capezzoli “Voglio di più” dice lui
Lei ride. Sotto la gonna non indossa mutandine. Glielo fa sentire, si fa’ entrare, si fa scopare. “Sto per venire” dice lui ormai al limite
Lei scatta via come un pupazzo a molla e glielo ingoia, aspettando il getto che le riempirà la bocca
Più tardi, il padre rientra dal lavoro e li trova a tavola con due piatti di spaghetti ricolmi “Buongiorno a voi”
“Buongiorno pà” saluta Mark
“Buongiorno a te” fa raggiante Diana
“Vi siete divertiti oggi?”
“immensamente” i due si guardano con complicità
Il padre afferra una forchetta e arrotola degli spaghetti dal piatto di Diana. Lei che si affretta dire “Papà, non..” ma lui ha già ingoiato e dice “Buoni, ma che olio avete usato?”
Diana e Mark si guardano. Poco prima di servire, si era fatto un altro pompino e, per una parte, un po’ di sperma era stato usato per condire. “Burro vegetale” dice Mark
“Non male. Ce n’è anche per me?”
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Hai mai pensato di cambiare schema di gioco?racconto sucessivo
Me lo fai guardare Spongebob?
Commenti dei lettori al racconto erotico