Conseguenza del dopo sauna
di
Vandal
genere
sentimentali
Conseguenza del dopo sauna
In sauna,apro la porta,nebbia stile londinium. Una bionda scura,caschetto,sui 40,un fisico pieno e per nulla smagliato,nuda. Tra le gambe,un ciuffo di peli con la forma di un'aquila araldica. Seduta,gomiti appoggiati sui bordi. "Oh" fa lei per nulla imbarazzata
"Mi scusi"esco subito. Che figure di m..ma il cartellino sulla porta dice maschi. Rientro non guardandola direttamente "Credo che sia nel posto sbagliato"
Lei si alza "Mi scusi lei. Sono ancora un po' sbattuta dalle ore piccole con amiche" ride,guarda il cartellino,poi guarda me "la lascio al suo vapore"
Mi viene da chiedere di slancio"le andrebbe un drink?"
Lei ci pensa un po' "È perché mi ha visto nuda?"
"Se le dicessi che nn sono interessato al suo corpo ma a passare il tempo PER DUE CHIACCHIERE"
"Se si toglie l'asciugamano siamo pari" lo tolgo,lei mi osserva e fa una faccia da ..niente male.. "Puoi darmi del tu..mi chiamo Claudia”
Abito lungo,blu elettrico,vistoso spacco sulla parte destra che lascia intravedere il pizzo delle mutandine al di sotto. Più di una testa si volta a guardare ammirata, donne comprese. Arriva con un portamento di classe, tacco dodici, una cintura di corda stretta in vita. Decolté generoso sul davanti.
Da cavaliere le tiro indietro la sedia e la faccio accomodare, gente invidiosa ci osserva . Lei si chiama Claudia e dice di risolvere problemi per alcune aziende “Che tipo di problemi?”
“problemi di quelli che danneggiano Società” sorride afferrando il menù “E tu?”
“io scrivo” apro il menù. Cazzo che prezzi. “Fantasy”
“Mauro Sabatini” sorride “Ho letto il primo della saga di Arcoldis”
“Mi lusinga”
“Mi piace quel tuo stile pulito e senza fronzoli”
Parliamo per un po’, cena ottima, due sconosciuti che imparano a conoscersi “Ho notato che non descrivi scene di sesso nei tuoi libri”
“Beh, scrivo fantasy non racconti erotici”
“Temi il banale?”
“Gira gira, poi si arriva sempre a quello. Il fantasy erotico violento non fa per me, anche se mi sono sparato tutte le stagione de Il trono di spade. Ma no, lascio queste incombenze ad altri”
“Sai, dove lasci i sospesi, io mi trovo ad immaginare quello che accade ai due protagonisti di turno mentre sposti l’attenzione su qualcos’altro”
“E cosa hai immaginato quando Krysta e Leo si sono trovati da soli in quella locanda?”
“La stessa cosa che mi aspetto io nel dopo cena” risponde lei sorseggiando un po’ di vino
“Sfacciata” lo dico ammirato
Sorride maliziosa "beh, ti ho visto nudo e poi vestito. Mi hai vista nuda e poi vestita. Mi hai invitato a cena. Due chiacchiere da te le posso sempre fare"
"Credo che averti vista in quella sauna sia stata la cosa migliore che mi fosse capitato da un po' di tempo a questa parte" ammetto “Non voglio apparire patetico e in cerca di figa ad ogni costo ma, l’ultima donna che ho visto nuda è stato due anni fa” mi stringo nelle spalle “Storia vecchia, lasciamo perdere”
“Sì, anche a me. Era da un po’ che non vedevo un uomo nudo senza prima farci del sesso” ride “E non ti sei imbarazzato quando mi hai visto”
“Imbarazzato, più perplesso. Piacevolmente sorpreso”
“L’ho fatto apposta” sorride lei
“Immaginavo che la tua non era distrazione”
“Volevo vedere l’effetto che il mio corpo nudo fa agli uomini”
“Beh, non credo i schifano alla vista”
“resteresti sorpreso su certi reazioni”
“Quindi, hai provato altre volte?”
“Un paio, o tre”
“E ti hanno schifato?” faccio sorpreso
“Direi, che mi hanno smammato con aria scandalizzata”
“Beh, allora mi e’ andata bene”
“MI è andata bene” sottolinea il MI
Arriva il dessert. Profitteroll per me e un cannolo con cioccolato bianco per lei. Il modo in cui addenta il dolce, lentamente, con la ricotta che le cola sul piatto, provoca in me una strana reazione. Finisco avidamente, bene consapevole (Lei) l’effetto che ha scatenato con il cannolo. Finiamo soddisfatti, ci alziamo. Pago io. Poi l’accompagno verso camera mia “Prego” la faccio entrare
“Dunque” lei si gira e io sono subito di fronte a lei, spudorato, ad un millimetro di distanza. La bacio, poggiandole le mani sui fianchi e porgendo leggermente il bacino verso di lei
Lei asseconda e preme di più il suo. Continuiamo a baciarci, senza che le mani si muovono in maniera frenetica
“Niente invasione di lingua?” chiede lei sorpresa
“Eh, una mia fissa” faccio imbarazzato
“Mi va’ bene. Non mi piacciono i tipi invadenti” continuiamo a baciarci
Oso, la mano finisce sullo spacco e accarezza la gamba nuda. Non dice nulla, mi lascia fare anche quando sposto le dita verso le mutandine e la struscio sul suo bel sedere sodo.
Lei abbassa le sue mani e armeggia con la mia cinta. Diritta al sodo. La lascio fare. Lascio che i calzoni scivolino a terra. Lascio che lei mi sbottoni, mentre io, labbra ancora incollate a lei, mi libero di scarpe e pantaloni. Via la camicia, via la canottiera, via i boxer. Lei è ancora vestita. Mi afferra la mano ridacchiando, siamo in camera da letto. Lei si leva le mutandine. Si sdraia alzando la gonna, mostrando il suo intimo artistico “Le tette per ultime, anche se le hai già viste. E’ un mio vezzo”
“Mi sta bene” la assecondo. Lei armeggia nella borsetta e ne trae un preservativo. Un chiaro invito ad entrare in lei. Mi accoglie con calore e asseconda ogni mio movimento. Facciamo l’amore, niente di selvaggio, fatto di sguardi, sospiri e passione. Si raggiunge l’orgasmo.
Si va’ in bagno per darci una ripulita. Lei, finalmente, si libera del vestito. Eccolo, quel suo bel corpo pieno e nudo, meravigliosa. Lui ha un guizzo, nonostante si sia già svuotato. Lei sorride, ci baciamo ancora. Una sensazione meravigliosa. “Una bella rinfrescata e poi torniamo di là per il secondo round?”
“C’è da chiederlo?” rispondo
In sauna,apro la porta,nebbia stile londinium. Una bionda scura,caschetto,sui 40,un fisico pieno e per nulla smagliato,nuda. Tra le gambe,un ciuffo di peli con la forma di un'aquila araldica. Seduta,gomiti appoggiati sui bordi. "Oh" fa lei per nulla imbarazzata
"Mi scusi"esco subito. Che figure di m..ma il cartellino sulla porta dice maschi. Rientro non guardandola direttamente "Credo che sia nel posto sbagliato"
Lei si alza "Mi scusi lei. Sono ancora un po' sbattuta dalle ore piccole con amiche" ride,guarda il cartellino,poi guarda me "la lascio al suo vapore"
Mi viene da chiedere di slancio"le andrebbe un drink?"
Lei ci pensa un po' "È perché mi ha visto nuda?"
"Se le dicessi che nn sono interessato al suo corpo ma a passare il tempo PER DUE CHIACCHIERE"
"Se si toglie l'asciugamano siamo pari" lo tolgo,lei mi osserva e fa una faccia da ..niente male.. "Puoi darmi del tu..mi chiamo Claudia”
Abito lungo,blu elettrico,vistoso spacco sulla parte destra che lascia intravedere il pizzo delle mutandine al di sotto. Più di una testa si volta a guardare ammirata, donne comprese. Arriva con un portamento di classe, tacco dodici, una cintura di corda stretta in vita. Decolté generoso sul davanti.
Da cavaliere le tiro indietro la sedia e la faccio accomodare, gente invidiosa ci osserva . Lei si chiama Claudia e dice di risolvere problemi per alcune aziende “Che tipo di problemi?”
“problemi di quelli che danneggiano Società” sorride afferrando il menù “E tu?”
“io scrivo” apro il menù. Cazzo che prezzi. “Fantasy”
“Mauro Sabatini” sorride “Ho letto il primo della saga di Arcoldis”
“Mi lusinga”
“Mi piace quel tuo stile pulito e senza fronzoli”
Parliamo per un po’, cena ottima, due sconosciuti che imparano a conoscersi “Ho notato che non descrivi scene di sesso nei tuoi libri”
“Beh, scrivo fantasy non racconti erotici”
“Temi il banale?”
“Gira gira, poi si arriva sempre a quello. Il fantasy erotico violento non fa per me, anche se mi sono sparato tutte le stagione de Il trono di spade. Ma no, lascio queste incombenze ad altri”
“Sai, dove lasci i sospesi, io mi trovo ad immaginare quello che accade ai due protagonisti di turno mentre sposti l’attenzione su qualcos’altro”
“E cosa hai immaginato quando Krysta e Leo si sono trovati da soli in quella locanda?”
“La stessa cosa che mi aspetto io nel dopo cena” risponde lei sorseggiando un po’ di vino
“Sfacciata” lo dico ammirato
Sorride maliziosa "beh, ti ho visto nudo e poi vestito. Mi hai vista nuda e poi vestita. Mi hai invitato a cena. Due chiacchiere da te le posso sempre fare"
"Credo che averti vista in quella sauna sia stata la cosa migliore che mi fosse capitato da un po' di tempo a questa parte" ammetto “Non voglio apparire patetico e in cerca di figa ad ogni costo ma, l’ultima donna che ho visto nuda è stato due anni fa” mi stringo nelle spalle “Storia vecchia, lasciamo perdere”
“Sì, anche a me. Era da un po’ che non vedevo un uomo nudo senza prima farci del sesso” ride “E non ti sei imbarazzato quando mi hai visto”
“Imbarazzato, più perplesso. Piacevolmente sorpreso”
“L’ho fatto apposta” sorride lei
“Immaginavo che la tua non era distrazione”
“Volevo vedere l’effetto che il mio corpo nudo fa agli uomini”
“Beh, non credo i schifano alla vista”
“resteresti sorpreso su certi reazioni”
“Quindi, hai provato altre volte?”
“Un paio, o tre”
“E ti hanno schifato?” faccio sorpreso
“Direi, che mi hanno smammato con aria scandalizzata”
“Beh, allora mi e’ andata bene”
“MI è andata bene” sottolinea il MI
Arriva il dessert. Profitteroll per me e un cannolo con cioccolato bianco per lei. Il modo in cui addenta il dolce, lentamente, con la ricotta che le cola sul piatto, provoca in me una strana reazione. Finisco avidamente, bene consapevole (Lei) l’effetto che ha scatenato con il cannolo. Finiamo soddisfatti, ci alziamo. Pago io. Poi l’accompagno verso camera mia “Prego” la faccio entrare
“Dunque” lei si gira e io sono subito di fronte a lei, spudorato, ad un millimetro di distanza. La bacio, poggiandole le mani sui fianchi e porgendo leggermente il bacino verso di lei
Lei asseconda e preme di più il suo. Continuiamo a baciarci, senza che le mani si muovono in maniera frenetica
“Niente invasione di lingua?” chiede lei sorpresa
“Eh, una mia fissa” faccio imbarazzato
“Mi va’ bene. Non mi piacciono i tipi invadenti” continuiamo a baciarci
Oso, la mano finisce sullo spacco e accarezza la gamba nuda. Non dice nulla, mi lascia fare anche quando sposto le dita verso le mutandine e la struscio sul suo bel sedere sodo.
Lei abbassa le sue mani e armeggia con la mia cinta. Diritta al sodo. La lascio fare. Lascio che i calzoni scivolino a terra. Lascio che lei mi sbottoni, mentre io, labbra ancora incollate a lei, mi libero di scarpe e pantaloni. Via la camicia, via la canottiera, via i boxer. Lei è ancora vestita. Mi afferra la mano ridacchiando, siamo in camera da letto. Lei si leva le mutandine. Si sdraia alzando la gonna, mostrando il suo intimo artistico “Le tette per ultime, anche se le hai già viste. E’ un mio vezzo”
“Mi sta bene” la assecondo. Lei armeggia nella borsetta e ne trae un preservativo. Un chiaro invito ad entrare in lei. Mi accoglie con calore e asseconda ogni mio movimento. Facciamo l’amore, niente di selvaggio, fatto di sguardi, sospiri e passione. Si raggiunge l’orgasmo.
Si va’ in bagno per darci una ripulita. Lei, finalmente, si libera del vestito. Eccolo, quel suo bel corpo pieno e nudo, meravigliosa. Lui ha un guizzo, nonostante si sia già svuotato. Lei sorride, ci baciamo ancora. Una sensazione meravigliosa. “Una bella rinfrescata e poi torniamo di là per il secondo round?”
“C’è da chiederlo?” rispondo
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