Attrezzo grosso

La macchina era appena arrivata. I finestrini abbassati lasciavano intravedere un ragazzo con una sigaretta accesa. Dopo qualche minuto,butta la cicca Sono lontana,ma so già cosa sta facendo,lo vedo dal movimento del braccio. Mi avvicino guardandomi intorno,il posto è un ritrovo di guardoni e prostitute. Il ragazzo mi vede e mi sorride, è più giovane di quello che sembrava. Mi avvicino curiosa e vedo che ha tra le mani un uccello grossissimo. La cappella è esageratamente grande,lucida, e mi si riempie la bocca di saliva mentre immagino di leccarla. Il ragazzo mi guarda negli occhi mentre la sua mano si muove piano,si e giù,su e giù. Mi muovo senza indugio avvicinandomi a lui. Mi posiziono davanti al finestrino e gli chiedo se vuole una mano. Non mi risponde ma lo prendo per un sì. Mi chino allungando la mano. Quando lo stringo sembra di marmo, bollente. È talmente largo che mi ci vorrebbe anche l'altra mano per racchiudere la sua circonferenza. La cappella ha un taglio enorme, e come ipnotizzata lo sego senza staccare gli occhi da lei. Nel frattempo sono comparsi diversi guardoni che lentamente si avvicinano. Non resisto e entro con il busto nell'abitacolo. Apro la bocca e cerco di ingoiare quell'attrezzo hfuori misura. Con difficoltà lo prendo in bocca,ma mai avevo succhiato un cazzo così grosso. Intanto con la coda dell'occhio vedo che diverse persone si sono avvicinate alla macchina f alcune ,con il cazzo in mano si stanno segando. Una mano mi sfiora la fica bagnata,e provo un brivido. Mi alzano la gonna e una lingua mi succhia dolcemente. La mia mano cerca di muovere il pilastro di marmo ma la bocca mi fa male e riesco a malapena a succhiare. Lo estraggo e lo sego con calma mentre un cazzo quasi delle stesse dimensioni mi entra nella figa facendomi urlare . Mi sfonda con violenza e quando lo tira fuori mi sborra sul culo. Dopo qualche secondo il ragazzo in macchina lancia un urlo e schizza come un cavallo. La sborra densa,cremosa,arriva al volante,al vetro...non faccio in tempo ad alzarmi che una mano mi allarga le cosce e mi entra un palo nel culo. Urlo di dolore,vero,non fingo,ma il mandingo mi tiene abbassata dentro la macchina,e mi assesta dei colpi terribili. Mi viene nel culo mentre gli altri sborrano sulla macchina del giovane. Poi in un secondo si allontanano tutti, la macchina si mette in moto e parte. Mi abbasso la gonna minuscola e mi allontano . Tutto sommato lo prendo in culo quasi tutti i giorni,e aspetto con ansi domani. Che gusti strani che ho.


Se quanto hai letto ti è piaciuto, puoi continuare a leggere i miei racconti acquistando su Amazon l'ebook o il libro cartaceo "Il violino del diavolo" edito dalla casa editrice Sogni Piccanti e lo potrai anche trovare cliccando direttamente su: https://www.sognipiccanti.it/libreria.html .