Sulla strada
di
Acquadimare
genere
dominazione
Eccomi qui, ancora una volta...non finirà mai, lo so. Carne al macello, svenduta per poco, toccata, violentata, da tutti, anche da te. Vi odio, voi che mi avete rovinato la vita, voi che mi avete tolto l'illusione di una carezza, di un bacio. A volte invidio Nancy o Priscilla, che hanno fatto il salto dall'altra parte.
Eccomi qui, dritta in piedi , con le cosce nude e il sorriso finto...ti sto aspettando, perché so che da qualche parte della città sei già partito. Magari hai dato una carezza ai tuoi bambini o un bacio a tua moglie, magari hai finito da poco di cenare guardando la tv,interessato alle guerre lontane, alle povertà del terzo mondo, magari ti sei commosso davanti a un cane abbandonato.Ora sei qui,dentro la tua macchina, mi hai già visto. Come una iena ti avvicini piano con il sorriso finto < Ciao, facciamo un giro ? > Salgo, mi dai la mano ma non mi guardi negli occhi, mi guardi le gambe e le tette, d'altronde per te sono carne da usare. No, non costo molto, ma mi piacerebbe essere al di sopra delle tue possibilità. Ti conduco in una stanzetta lurida,dove le piattole sono di casa...dovresti trovarti bene. Sono già nuda sul letto, te lo prendo in bocca, te lo succhio, come nei film, la cappella, l'asta, le palle gonfie, poi ritorno su e lo ingoio. Spingimi pure la testa in basso, buttami il cazzo in gola, sono abituata. Mi fai mettere a pecorina e con un colpo deciso sei dentro di me, duro, potente...chiudo gli occhi pensando come sarebbe bello che al posto tuo ci fosse qualcuno a cui voglio bene. I colpi si susseguono, mentre mi strizzi le tette facendomi male, ma faccio finta che mi piaccia, faccio finta su tutto, tranne quando me lo appoggi sul culo e poi spingi. Urlo sul serio, mi fai male, non godo per nulla. Mi dici che sono bellissima, che il mio culo è fantastico, che sono la migliore, ma non mi chiedi come sto, come mi sento. Quando lo sfili mugoli che sembri un porco che sta per venire, per i soldi che mi hai dato pretendi la mia bocca. Lo prendo tra le labbra e con due movimenti secchi mi vomiti il tuo sperma in gola. Mi cola dalla bocca, tossisco perché mi è andato di traverso. Sputo quello che posso su un fazzoletto ma i primi due schizzi mi sono scesi giù, nella pancia. Il tuo sapore mi fa vomitare ma ti sorrido mentre mi dici che sono fantastica. Sei già vestito, io ci metto tre secondi. Risalgo sulla tua macchina che odora di famiglia, povere moglie, lei sta messa peggio di me. Non mi dici una parola al ritorno, ora non sono più bella, fantastica, la migliore, no, ora sono spazzatura da gettare sul ciglio della strada. Sono arrivata, esco in fretta a respirare un poco di aria pulita. Sei già ripartito, avevi troppa paura che qualcuno magari ti riconoscesse. La notte è ancora lunga, ma in realtà vorrei che la vita fosse breve, ecco quello che vorrei. Invece sei ritornato, hai un'altra macchina, un'altra faccia, mai sei sempre lo stesso, siete tutti uguali.Io per voi sono sempre la solita bambola da riempire. Fate pure, avanti un altro.
Se quanto hai letto ti è piaciuto, puoi continuare a leggere i miei racconti acquistando su Amazon l'ebook o il libro cartaceo "Il violino del diavolo" edito dalla casa editrice Sogni Piccanti e lo potrai anche trovare cliccando direttamente su: https://www.sognipiccanti.it/libreria.html .
Eccomi qui, dritta in piedi , con le cosce nude e il sorriso finto...ti sto aspettando, perché so che da qualche parte della città sei già partito. Magari hai dato una carezza ai tuoi bambini o un bacio a tua moglie, magari hai finito da poco di cenare guardando la tv,interessato alle guerre lontane, alle povertà del terzo mondo, magari ti sei commosso davanti a un cane abbandonato.Ora sei qui,dentro la tua macchina, mi hai già visto. Come una iena ti avvicini piano con il sorriso finto < Ciao, facciamo un giro ? > Salgo, mi dai la mano ma non mi guardi negli occhi, mi guardi le gambe e le tette, d'altronde per te sono carne da usare. No, non costo molto, ma mi piacerebbe essere al di sopra delle tue possibilità. Ti conduco in una stanzetta lurida,dove le piattole sono di casa...dovresti trovarti bene. Sono già nuda sul letto, te lo prendo in bocca, te lo succhio, come nei film, la cappella, l'asta, le palle gonfie, poi ritorno su e lo ingoio. Spingimi pure la testa in basso, buttami il cazzo in gola, sono abituata. Mi fai mettere a pecorina e con un colpo deciso sei dentro di me, duro, potente...chiudo gli occhi pensando come sarebbe bello che al posto tuo ci fosse qualcuno a cui voglio bene. I colpi si susseguono, mentre mi strizzi le tette facendomi male, ma faccio finta che mi piaccia, faccio finta su tutto, tranne quando me lo appoggi sul culo e poi spingi. Urlo sul serio, mi fai male, non godo per nulla. Mi dici che sono bellissima, che il mio culo è fantastico, che sono la migliore, ma non mi chiedi come sto, come mi sento. Quando lo sfili mugoli che sembri un porco che sta per venire, per i soldi che mi hai dato pretendi la mia bocca. Lo prendo tra le labbra e con due movimenti secchi mi vomiti il tuo sperma in gola. Mi cola dalla bocca, tossisco perché mi è andato di traverso. Sputo quello che posso su un fazzoletto ma i primi due schizzi mi sono scesi giù, nella pancia. Il tuo sapore mi fa vomitare ma ti sorrido mentre mi dici che sono fantastica. Sei già vestito, io ci metto tre secondi. Risalgo sulla tua macchina che odora di famiglia, povere moglie, lei sta messa peggio di me. Non mi dici una parola al ritorno, ora non sono più bella, fantastica, la migliore, no, ora sono spazzatura da gettare sul ciglio della strada. Sono arrivata, esco in fretta a respirare un poco di aria pulita. Sei già ripartito, avevi troppa paura che qualcuno magari ti riconoscesse. La notte è ancora lunga, ma in realtà vorrei che la vita fosse breve, ecco quello che vorrei. Invece sei ritornato, hai un'altra macchina, un'altra faccia, mai sei sempre lo stesso, siete tutti uguali.Io per voi sono sempre la solita bambola da riempire. Fate pure, avanti un altro.
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