Il ragazzo timido
di
Acquadimare
genere
sentimentali
Emilio, è un ragazzo di vent'anni che ho conosciuto per caso dal panettiere, portava a spasso dei cani,fa il dog Sitter. L'ho invitato a venire a prendere anche il mio Boby, un paio di volte alla settimana. La prima volta che è entrato in casa purtroppo io ero in topless,stavo prendendo il sole in giardino. Mi sono messo un asciugamano,gli ho affidato il cane ,ma al ritorno, quando è entrato gli ho detto di venire in giardino per i soldi. Sì è messo a distanza di un paio di metri e guardava basso per non guardarmi le tette. Gli ho chiesto scusa se l'avevo imbarazzato ma non c'era niente di male a vedere due tette di una donna matura. Non ha mai alzato lo sguardo ed era tutto rosso in viso. Gli ho chiesto di accomodarsi e sono andata a prendere due bibite fresche. Ero sempre a seno nudo e indossavo e una mutandina. Quando gli ha dato il bicchiere in mano si è sforzato di guardarmi negli occhi ma non ci riusciva molto bene...gli occhi gli scappavano continuamente sulle tette, l'inguine,le cosce... Poverino,quanto doveva soffrire. Gli ho chiesto ,dopo averlo fatto sedere fuori in giardino se studiava,se aveva la ragazza,dove abitava,tutte domande che sono servite a farlo stare sotto il sole cocente...sudava copiosamente e preso una salvietta gli ho asciugato la fronte. Sì è subito allontanato ,pauroso. Gli ho detto che potevo essere sua mamma o sua zia,e che le mie tette le poteva vedere tranquillamente in tutte le spiagge, non doveva essere così vergognoso. Alla fine gli ho chiesto se era la prima volta che vedeva da vicino una donna spogliata. Tutto rosso in viso mi ha detto di sì e alzatosi stava per andarsene. L'ho raggiunto,gli ho preso un braccio delicatamente e gli ho detto dolcemente di rimanere, l'ho pregato di rimanere. Poi ho preso la sua mano e me la sono appoggiata sul seno. Questa mano delicata,senza malizia mi ha provocato una scossa e mi sono bagnata in un istante. Gli ho mosso la mano inesperta e gli ho preso anche l'altra. Gli ho chiesto di toccare delicatamente i capezzoli,solo sfiorarli. Erano gonfi,duri. L'ho lasciato fare per qualche secondo poi l'ho preso per mano e l'ho riportato fuori in giardino. L'ho fatto sedere e gli ho avvicinato i capezzoli alla bocca, l'ho implorato di prenderli in bocca e di succhiarli dolcemente. Gli ho tolto la maglietta,mi sono inginocchiata e gli ho leccato i capezzoli, lentamente...credo che stesse per svenire. Poi gli ho slacciato la cintura e gli ho tolto i pantaloni. Aveva un bel cazzo ,l'ho preso in mano,poi guardandolo negli occhi glielo ho preso in bocca.Ho iniziato a masturbarlo,lento,lento, mentre con un l'altra mano gli accarezzavo le palle,gonfie. Ho continuato così fino a quando chiudendo gli occhi e tremando mi è venuto in gola.
Mi ha chiesto scusa, povero, timido ragazzino, e se poteva ritornare ancora per il cane. No, ragazzo timido,non solo per il cane,ma anche per me.
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