Con lei o con lui? Due piaceri diversi..
di
Angie
genere
etero
Settembre è un capodanno interiore, una nuova rinascita che porta desideri e novità..per me quell'anno portava il nome Mia.
Una ragazza dai capelli biondissimi, rasati a meno di un centimetro,un seno generoso e sodo, sboccata come uno scaricatore di porto, ma dolce e gentile con tutti.
Mi piaceva da morire.
Legammo subito.
Un giorno, verso la fine di ottobre, mi invitò a casa sua per il weekend. Ricordo l'entusiasmo nel preparare lo zaino, l'immaginazione viaggiava a mille su avventure spericolate con lei al mio fianco..
Dopo la scuola andammo direttamente a casa sua in sella alla sua Chesterfield.
Da Seregno a Monza non è molta la strada, ma stringendomi a lei sentivo già che sarebbe stato un weekend indimenticabile.
Sistemai la mia roba nella sua cameretta. Guardammo la TV facendo merenda spettegolando su ragazzi e professori..
La sera, dopo cena, sua mamma ci portò in un pub lì vicino dove facevano musica dal vivo, ci lasciò sole e andò al lavoro,era un'infermiera, avrebbe fatto il turno di notte al San Gerardo.
Bevemmo, ballammo,cantammo..quanto cantai..Tanto da non avere più voce!
L'alcool mi aveva piegato le gambe.. Mia, forse aiutata dal suo fisico, reggeva sicuramente più di me.
Si era fatto tardi così,piano piano ci incamminammo verso casa,cantando e ridendo, io aggrappata a lei. Forte,muscolosa..vi venne così spontaneo baciarla..
Un bacio semplice,dolce ma che subito mi riportò alla realtà..
provai un enorme imbarazzo.
Non avevo mai baciato una ragazza. Cosa avrebbe pensato di me?
Mi allontanai arrossendo, il volto mi bruciava di vergogna.
Mia si avvicinò come ci si approccia ad un animaletto selvatico per non farlo scappare e mi baciò con passione.
La sua lingua bussò alla mia bocca che l'accolse gioiosa.
Un bacio al sapore di fragola..
La strinsi a me in un abbraccio che non aveva nulla di amichevole..la sua pelle liscia scivolava perfettamente sotto le mie dita, era calda e accogliente.
Aprendo per un attimo gli occhi i nostri sguardi si trovarono e scoppiammo entrambe a ridere, stringendoci forte l'una all'altra.
Arrivammo a casa.
Una bella doccia e a nanna.
Mi svegliai.
Era ancora notte,i cani fuori abbaiavano, avevo sete. Uscii dalla camera cercando di non fare rumore per non svegliare Mia.
Non volevo parlare dell'accaduto..
Andai in cucina.
Bevvi direttamente dal rubinetto,non osavo aprire il frigo,non era casa mia.
D'un tratto una voce da dietro
"Chi sei? Che ci fai qua?"
Sobbalzai terrorizzata.
In casa dovevamo essere sole.
Si avvicinò e con la luce del lampione che illuminava un poco la cucina vidi un bel ragazzo alto, dalle spalle larghe.
"Sei un'amica di Mia?"
Risposi di si con un filo di voce.
Si presentò,era suo fratello maggiore.
Mia non mi aveva detto di avere un fratello.. In realtà ne ha ben due,uno però era a fare il militare.
Forse ero ancora un po' sotto l'effetto dell'alcool o semplicemente in astinenza da sesso.. ma più lo guardavo più trovavo questa situazione intrigante.
Come avendomi letto nel pensiero si avvicinò a me,si avvicinò molto..ero praticamente attaccata al lavandino con la schiena e lui a pochi centimetri da me,con addosso una maglietta dei guns n' Roses forse un po' troppo larga..
Mi osservava.
Guardava i miei occhi,poi scendeva, giù lungo il mio corpo coperto solo la una canotta e da un misero slip striminzito, e tornava su.. uno sguardo che diceva tutto..toccava tutto..
Alzò un braccio e si allungò verso di me, d'istinto misi la mia mano sul suo petto, veramente ben definito,ma lui non si stava allungando su di me ma verso lo sportello alle mie spalle!
Prese due bicchieri sorridendo nel guardare la mia mano ancora su di lui...che figura di merda!
Mi spostai.
Lui pure.
Aprì il frigo e prese una birra. Bevemmo appoggiati entrambi alla cucina.
Ogni tanto lo guardavo, non parlava,non capivo se gli dessi fastidio o cosa..
Finito di bere mise il bicchiere nel lavandino e fece lo stesso col mio.
Mi prese per mano con fermezza ..lo lasciai fare.
Uscimmo dalla cucina, lungo il corridoio.
Davanti alla cameretta di Mia mi guardò e si mise l'indice sulla bocca come a dirmi silenzio.
Andammo oltre.
Aprì una porta,era la sua camera.
Entrai quasi trascinata, quasi ipnotizzata..
Chiuse la porta.
Ormai ero lì e non sarei uscita presto.
Si avvicinò, mi sfilò la maglia e fece lo stesso con la sua, senza dire mai una parola.
Mi baciò.
Un bacio delicato,morbido.
Finimmo presto distesi sul letto, piccolo ma abbastanza per accoglierci.
I suoi baci si spostarono sul mio collo,sul mio seno, dove si soffermò a giocare con la lingua sui miei capezzoli fattesi turgidi, ne prese uno fra i denti succhiando e mordendo leggermente donandomi brividi di autentico piacere.
Scese giù verso l'ombelico..
Sempre più giù..
Mi guardava dritto negli occhi, e io osservavo ogni suo movimento, ansiosa di vedere il prossimo..
Appoggiò il mento in mezzo alle mie gambe, fissandomi e sorridendo maliziosamente.
Un attimo e mi morse.
Rimasi piacevolmente sorpresa dal quel calore esploso all'improvviso.
Mi sfilò gli slip inumiditi dai miei umori.
Li portò al volto per sentirne l'odore..sorrise di nuovo e li lasciò cadere a terra.
Mi allargò le gambe e iniziò a baciarmi delicatamente. Era dolce,caldo, intenso e perpetuo..come un mare quieto prima della tempesta.
Mi aprì con due dita, creandosi lo spazio per assaporarmi meglio.
Mentre mi inebriava di piacere succhiandomi avidamente, sentii farsi strada il suo dito.. lentamente, quasi con un briciolo di timore..
Un orgasmo intenso mi avvolse
Gemetti
Ed è allora che spinse infondo, unendone un secondo.
Poi un terzo..
Riprovai quel dolce dolore che tanto desideravo.
Sopraffatta mi piegai in avanti, non ero avvezza alla penetrazione ma era stupendo e non volevo finisse.
Così non dissi nulla,
non gemetti,
non mi lamentai
O almeno ci provai...per godere di quella sublime emozione.
Iniziò a muovere la mano..
Su e giù, un pochino fuori senza mai uscire e poi su..dentro di me con forza e decisione, allargando le dita dentro di me.
Mi guardava dritta negli occhi, godeva dei miei spasmi.
Stavo per venire, quando si tolse.
Avevo il cuore in gola,il respiro tagliato dal quasi orgasmo.. sentivo la mia figa straziante sgocciolare sul lenzuolo..supplicava un arrivo all'estasi..
Si tolse i boxer.
Nella penombra riuscivo a vederlo,alto, dritto ben fatto..
Andò alla scrivania un attimo e tornò..aveva preso un preservativo.
Mi prese per le mani, mi fece alzare e girare.
Mi ritrovai in piedi con le mani appoggiate al fondo del letto.
Fino ad allora l'avevo fatto solo una volta con R,lui sopra e niente più..
Mi piegò in avanti,ero una marionetta nelle sue mani.
Lo sentivo,era lì appoggiato all'apertura della mia patatina bagnata. Avevo già capito che avrebbe fatto male..
Ma non feci in tempo a pensare che la fitta arrivò,era dentro di me.
Con una botta decisa, tenendomi ferma per il seno si era fatto strada in me,devastandomi di piacere.
"dio quanto sei stretta"
Le sue uniche parole.
Ciò doveva averlo eccitato perché non era più dolce come i suoi baci, mi stringeva forte il seno spingendo il suo membro in profondità.
Il male era intenso,il piacere ancor di più.
Caddi in avanti,sul letto,
Mi riprese,
La sua mano tempestava il mio clitoride mentre mi scopava con forza. Non ci volle molto..un intenso orgasmo mi prese tutto il corpo,non seppi trattenermi e gemetti di piacere.
Venne quasi insieme a me, dentro di me.. nonostante il preservativo lo sentivo,era la prima volta che qualcuno veniva in me,una favolosa sensazione di pienezza.
Ci staccammo stanchi e soddisfatti,sorrise e mi baciò dicendo "mia sorella deve invitare più spesso le sue amiche a casa"
Oddio Mia! Mi ricordai di lei..
E se si era svegliata? Se ci aveva sentiti?
Mi ricomposi e uscii dalla camera.
Mia era lì, fuori dalla porta,in corridoio..
PS.riproposto perché segnalato.
Una ragazza dai capelli biondissimi, rasati a meno di un centimetro,un seno generoso e sodo, sboccata come uno scaricatore di porto, ma dolce e gentile con tutti.
Mi piaceva da morire.
Legammo subito.
Un giorno, verso la fine di ottobre, mi invitò a casa sua per il weekend. Ricordo l'entusiasmo nel preparare lo zaino, l'immaginazione viaggiava a mille su avventure spericolate con lei al mio fianco..
Dopo la scuola andammo direttamente a casa sua in sella alla sua Chesterfield.
Da Seregno a Monza non è molta la strada, ma stringendomi a lei sentivo già che sarebbe stato un weekend indimenticabile.
Sistemai la mia roba nella sua cameretta. Guardammo la TV facendo merenda spettegolando su ragazzi e professori..
La sera, dopo cena, sua mamma ci portò in un pub lì vicino dove facevano musica dal vivo, ci lasciò sole e andò al lavoro,era un'infermiera, avrebbe fatto il turno di notte al San Gerardo.
Bevemmo, ballammo,cantammo..quanto cantai..Tanto da non avere più voce!
L'alcool mi aveva piegato le gambe.. Mia, forse aiutata dal suo fisico, reggeva sicuramente più di me.
Si era fatto tardi così,piano piano ci incamminammo verso casa,cantando e ridendo, io aggrappata a lei. Forte,muscolosa..vi venne così spontaneo baciarla..
Un bacio semplice,dolce ma che subito mi riportò alla realtà..
provai un enorme imbarazzo.
Non avevo mai baciato una ragazza. Cosa avrebbe pensato di me?
Mi allontanai arrossendo, il volto mi bruciava di vergogna.
Mia si avvicinò come ci si approccia ad un animaletto selvatico per non farlo scappare e mi baciò con passione.
La sua lingua bussò alla mia bocca che l'accolse gioiosa.
Un bacio al sapore di fragola..
La strinsi a me in un abbraccio che non aveva nulla di amichevole..la sua pelle liscia scivolava perfettamente sotto le mie dita, era calda e accogliente.
Aprendo per un attimo gli occhi i nostri sguardi si trovarono e scoppiammo entrambe a ridere, stringendoci forte l'una all'altra.
Arrivammo a casa.
Una bella doccia e a nanna.
Mi svegliai.
Era ancora notte,i cani fuori abbaiavano, avevo sete. Uscii dalla camera cercando di non fare rumore per non svegliare Mia.
Non volevo parlare dell'accaduto..
Andai in cucina.
Bevvi direttamente dal rubinetto,non osavo aprire il frigo,non era casa mia.
D'un tratto una voce da dietro
"Chi sei? Che ci fai qua?"
Sobbalzai terrorizzata.
In casa dovevamo essere sole.
Si avvicinò e con la luce del lampione che illuminava un poco la cucina vidi un bel ragazzo alto, dalle spalle larghe.
"Sei un'amica di Mia?"
Risposi di si con un filo di voce.
Si presentò,era suo fratello maggiore.
Mia non mi aveva detto di avere un fratello.. In realtà ne ha ben due,uno però era a fare il militare.
Forse ero ancora un po' sotto l'effetto dell'alcool o semplicemente in astinenza da sesso.. ma più lo guardavo più trovavo questa situazione intrigante.
Come avendomi letto nel pensiero si avvicinò a me,si avvicinò molto..ero praticamente attaccata al lavandino con la schiena e lui a pochi centimetri da me,con addosso una maglietta dei guns n' Roses forse un po' troppo larga..
Mi osservava.
Guardava i miei occhi,poi scendeva, giù lungo il mio corpo coperto solo la una canotta e da un misero slip striminzito, e tornava su.. uno sguardo che diceva tutto..toccava tutto..
Alzò un braccio e si allungò verso di me, d'istinto misi la mia mano sul suo petto, veramente ben definito,ma lui non si stava allungando su di me ma verso lo sportello alle mie spalle!
Prese due bicchieri sorridendo nel guardare la mia mano ancora su di lui...che figura di merda!
Mi spostai.
Lui pure.
Aprì il frigo e prese una birra. Bevemmo appoggiati entrambi alla cucina.
Ogni tanto lo guardavo, non parlava,non capivo se gli dessi fastidio o cosa..
Finito di bere mise il bicchiere nel lavandino e fece lo stesso col mio.
Mi prese per mano con fermezza ..lo lasciai fare.
Uscimmo dalla cucina, lungo il corridoio.
Davanti alla cameretta di Mia mi guardò e si mise l'indice sulla bocca come a dirmi silenzio.
Andammo oltre.
Aprì una porta,era la sua camera.
Entrai quasi trascinata, quasi ipnotizzata..
Chiuse la porta.
Ormai ero lì e non sarei uscita presto.
Si avvicinò, mi sfilò la maglia e fece lo stesso con la sua, senza dire mai una parola.
Mi baciò.
Un bacio delicato,morbido.
Finimmo presto distesi sul letto, piccolo ma abbastanza per accoglierci.
I suoi baci si spostarono sul mio collo,sul mio seno, dove si soffermò a giocare con la lingua sui miei capezzoli fattesi turgidi, ne prese uno fra i denti succhiando e mordendo leggermente donandomi brividi di autentico piacere.
Scese giù verso l'ombelico..
Sempre più giù..
Mi guardava dritto negli occhi, e io osservavo ogni suo movimento, ansiosa di vedere il prossimo..
Appoggiò il mento in mezzo alle mie gambe, fissandomi e sorridendo maliziosamente.
Un attimo e mi morse.
Rimasi piacevolmente sorpresa dal quel calore esploso all'improvviso.
Mi sfilò gli slip inumiditi dai miei umori.
Li portò al volto per sentirne l'odore..sorrise di nuovo e li lasciò cadere a terra.
Mi allargò le gambe e iniziò a baciarmi delicatamente. Era dolce,caldo, intenso e perpetuo..come un mare quieto prima della tempesta.
Mi aprì con due dita, creandosi lo spazio per assaporarmi meglio.
Mentre mi inebriava di piacere succhiandomi avidamente, sentii farsi strada il suo dito.. lentamente, quasi con un briciolo di timore..
Un orgasmo intenso mi avvolse
Gemetti
Ed è allora che spinse infondo, unendone un secondo.
Poi un terzo..
Riprovai quel dolce dolore che tanto desideravo.
Sopraffatta mi piegai in avanti, non ero avvezza alla penetrazione ma era stupendo e non volevo finisse.
Così non dissi nulla,
non gemetti,
non mi lamentai
O almeno ci provai...per godere di quella sublime emozione.
Iniziò a muovere la mano..
Su e giù, un pochino fuori senza mai uscire e poi su..dentro di me con forza e decisione, allargando le dita dentro di me.
Mi guardava dritta negli occhi, godeva dei miei spasmi.
Stavo per venire, quando si tolse.
Avevo il cuore in gola,il respiro tagliato dal quasi orgasmo.. sentivo la mia figa straziante sgocciolare sul lenzuolo..supplicava un arrivo all'estasi..
Si tolse i boxer.
Nella penombra riuscivo a vederlo,alto, dritto ben fatto..
Andò alla scrivania un attimo e tornò..aveva preso un preservativo.
Mi prese per le mani, mi fece alzare e girare.
Mi ritrovai in piedi con le mani appoggiate al fondo del letto.
Fino ad allora l'avevo fatto solo una volta con R,lui sopra e niente più..
Mi piegò in avanti,ero una marionetta nelle sue mani.
Lo sentivo,era lì appoggiato all'apertura della mia patatina bagnata. Avevo già capito che avrebbe fatto male..
Ma non feci in tempo a pensare che la fitta arrivò,era dentro di me.
Con una botta decisa, tenendomi ferma per il seno si era fatto strada in me,devastandomi di piacere.
"dio quanto sei stretta"
Le sue uniche parole.
Ciò doveva averlo eccitato perché non era più dolce come i suoi baci, mi stringeva forte il seno spingendo il suo membro in profondità.
Il male era intenso,il piacere ancor di più.
Caddi in avanti,sul letto,
Mi riprese,
La sua mano tempestava il mio clitoride mentre mi scopava con forza. Non ci volle molto..un intenso orgasmo mi prese tutto il corpo,non seppi trattenermi e gemetti di piacere.
Venne quasi insieme a me, dentro di me.. nonostante il preservativo lo sentivo,era la prima volta che qualcuno veniva in me,una favolosa sensazione di pienezza.
Ci staccammo stanchi e soddisfatti,sorrise e mi baciò dicendo "mia sorella deve invitare più spesso le sue amiche a casa"
Oddio Mia! Mi ricordai di lei..
E se si era svegliata? Se ci aveva sentiti?
Mi ricomposi e uscii dalla camera.
Mia era lì, fuori dalla porta,in corridoio..
PS.riproposto perché segnalato.
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