Daphne*12 (desiderio)
di
Angie
genere
etero
Dopo la doccia e quell'unione così intima la voglia di lui ancora mi avvolgeva calda e sconvolgente. Come se il desiderio di nutrisse di desiderio..
Mi piegai quasi distesa sullo schienale del divano alzandomi lentamente la sottoveste che avevo da poco indossato...
Allargai leggermente le gambe.
Restai così, in punta di piedi guardandolo senza dire una parola..non ce n'era bisogno..
Iniziò a leccarmi dolcemente..mentre la testa mi esplodeva di struggimento.
Puntò la cappella sulla soglia del mio piacere e vi entrò scivolando fra i miei umori che già avevano creato un piccolo rivolo fra le mie cosce.. quanto desideravo quest' uomo!
Ma non mi bastava, volevo di più..
Lo guardai dritto negli occhi.
Non temevo il suo sguardo.
"Ti voglio dietro"
Queste le mie parole, sussurrate con un filo di voce, ma ricche di intensità, quasi una supplica evocata dal mio stesso corpo, dalla mia carne bramante della sua.
Mi spostai. Camminando lasciai cadere la sottoveste sul pavimento, restando completamente nuda. Mi misi in ginocchio sul divano.
Le sue mani non tardarono ad arrivare.
Mi accarezzò il collo, quasi a stringerlo..un dito percorse tutta la mia schiena arrivando fino allo spacco, e poi oltre..mi tolse il plug.
I miei muscoli si sciolsero giusto quel poco per accoglierlo.
Fu stupendo..dolore e piacere si fusero nel mio corpo..nella mia mente.
Sentivo il suo desiderio crescere,farsi spazio in me.
Lo sentivo pulsare..un vulcano che trema di energia e potenza, pronto ad esplodere.
Non avrebbe resistito molto.. ma era ciò che volevo e glielo dissi.
Volevo sentirlo venire.
Desideravo donargli piacere, essere fonte della sua gioia.
Bramavo il suo seme caldo nelle mie viscere,a riempirmi, per sentirmi di nuovo sua.
E così fu.
Il suo sperma mi scaldò da dentro, arrivando alla mia essenza.
Lo sentivo ovunque, ne ero immersa.. inebriata.
Adesso la mia eccitazione era ormai incontenibile.
Dio quanto lo volevo! Ancora e ancora e ancora..non riuscivo a saziarmene!
Ero affamata di lui..
Assetata..
Un bisogno fisico e mentale.
Mi sdraiai sul divano, le gambe leggermente flesse. Guardandolo maliziosa, mi leccai le labbra, poi un dito..mi sfiorai il seno, scesi giù sull'addome, stavo per andare oltre quando una scossa corse lungo il mio corpo.. un'onda potente mi fece gemere..le sue dita nella mia intimità, mi straziavano in un movimento rotatorio.. mi avvolgevano..mi toccavano in punti ancora inesplorati..
Lo fece dolcemente ma con fermezza, in una calma perfetta.. infernale.
Fiumi di pensieri e immagini scorrevano nella mia mente..non c'era più dom non c'era più sub..eravamo noi due, desiderosi uno del piacere dell' altra.
Mi stava salvando da me stessa, finalmente libera, serena, in pace col mio io.
Pervasa da ondate di piacere, come un mare in tempesta, sentivo montare un orgasmo potente e liberatorio. Sentivo i muscoli spinti dagli spasmi farsi stretti fra le sue dita.
Se ne accorse, e affondò la sua testa fra le mie cosce.
La sua bocca accolse il mio clitoride gonfio e bramante d'essere succhiato, morso e straziato fino allo sfinimento.
Gli spinsi la testa premendolo contro di me, volendone sempre di più, godendo del piacere che mi stava donando.
Le mie dita fra i suoi capelli dettavano il ritmo di un lungo orgasmo.
Non so quanto durò.
Ne uscii sfinita..
Accaldata..
Appagata.
Chiusi gli occhi. Quasi a voler rivivere quelle emozioni appena provate.
Sentivo i nostri respiri forti, profondi, intensi..
Poi lui si alzò per spostarsi sull'altro sofà, si sdraiò e io con lui.
Avevo bisogno di averlo accanto.
Adesso volevo sentirmi al sicuro fra le sue braccia, come un cucciolo che si affaccia alla vita..
Mi accolse.
Mi strinse forte a sé.
La sua protezione era tangibile, una dolce calda coperta che avvolgeva la mia anima.
Ci baciammo a lungo, dolcemente, senza fretta.
I baci si fecero piu intimi, la sua lingua si unì alla mia..i battiti tornarono a farsi veloci..sentivo rimontare il desiderio di essere sua..di unire il mio corpo al suo.
Mi spostai.
Mi misi a cavallo su di lui, avvolsi con le braccia il suo collo, e mi lasciai penetrare da quella sua asta di carne che pulsava, viva e desiderosa di essere accolta nel mio calore.
Un brivido mi percosse la schiena.
Poi un bruciore improvviso.. il suo dito, farsi strada dietro di me, accompagnato da un lieve dolore. Poi uscii per rientrare con due.
Era meraviglioso.
Era piena di lui, ovunque.
Il piacere era immenso.
Fermai i miei movimenti.
Volevo godermi quel momento perfetto. Immobile col suo cazzo gonfio nella mia figa innondata di umori, due dita dietro che mi portavano in un'estasi di dolore e piacere. Eravamo una cosa sola.
Lo guardai negli occhi con tutto il mio desiderio,la mia gratitudine per ciò che era riuscito a fare con la mia anima, lui non lo poteva sapere ma mi stava salvando..lui era ciò di cui ho sempre avuto bisogno.
Non rimase fermo a lungo.
Iniziò a muovere il bacino, in un gioco di dolore e piacere, dentro e fuori di me ritmicamente, inesorabilmente entrava e usciva devastandomi di piacere.
Urlavo, gemevo..preda di quella potenza devastante.
Sentivo la sua asta scorrere contro le pareti della mia vagina, toccare punti profondi, per scivolare fuori e rientrare ancora più carica, più affamata.
Insieme raggiungemmo il paradiso..o forse fu l'inferno ..
I miei umori disciolti col suo seme..due fiumi che si incontrano, si abbracciano e si uniscono per crearne uno solo.
All' unisono in un unico piacere.
Doccia bollente, veloce.
Rimisi la sottoveste, e mi diressi in cucina.
Lui mi seguì.
Iniziammo a preparare il pranzo, dividendoci i compiti, senza parlare, bastavano i nostri sguardi colmi di una nuova complicità, di una nuova consapevolezza.
Questo racconto si basa sulla storia "Qualunque cosa" pensata e scritta da OldMaster68(nei commenti lascio il link). Il mio intento è quello di fare vivere la storia attraverso la pelle e l'anima di Daphne, spero vi piaccia e soprattutto ringrazio lo scrittore OldMaster68 per questa opportunità di crescita e per la sua fiducia nei miei confronti.
Mi piegai quasi distesa sullo schienale del divano alzandomi lentamente la sottoveste che avevo da poco indossato...
Allargai leggermente le gambe.
Restai così, in punta di piedi guardandolo senza dire una parola..non ce n'era bisogno..
Iniziò a leccarmi dolcemente..mentre la testa mi esplodeva di struggimento.
Puntò la cappella sulla soglia del mio piacere e vi entrò scivolando fra i miei umori che già avevano creato un piccolo rivolo fra le mie cosce.. quanto desideravo quest' uomo!
Ma non mi bastava, volevo di più..
Lo guardai dritto negli occhi.
Non temevo il suo sguardo.
"Ti voglio dietro"
Queste le mie parole, sussurrate con un filo di voce, ma ricche di intensità, quasi una supplica evocata dal mio stesso corpo, dalla mia carne bramante della sua.
Mi spostai. Camminando lasciai cadere la sottoveste sul pavimento, restando completamente nuda. Mi misi in ginocchio sul divano.
Le sue mani non tardarono ad arrivare.
Mi accarezzò il collo, quasi a stringerlo..un dito percorse tutta la mia schiena arrivando fino allo spacco, e poi oltre..mi tolse il plug.
I miei muscoli si sciolsero giusto quel poco per accoglierlo.
Fu stupendo..dolore e piacere si fusero nel mio corpo..nella mia mente.
Sentivo il suo desiderio crescere,farsi spazio in me.
Lo sentivo pulsare..un vulcano che trema di energia e potenza, pronto ad esplodere.
Non avrebbe resistito molto.. ma era ciò che volevo e glielo dissi.
Volevo sentirlo venire.
Desideravo donargli piacere, essere fonte della sua gioia.
Bramavo il suo seme caldo nelle mie viscere,a riempirmi, per sentirmi di nuovo sua.
E così fu.
Il suo sperma mi scaldò da dentro, arrivando alla mia essenza.
Lo sentivo ovunque, ne ero immersa.. inebriata.
Adesso la mia eccitazione era ormai incontenibile.
Dio quanto lo volevo! Ancora e ancora e ancora..non riuscivo a saziarmene!
Ero affamata di lui..
Assetata..
Un bisogno fisico e mentale.
Mi sdraiai sul divano, le gambe leggermente flesse. Guardandolo maliziosa, mi leccai le labbra, poi un dito..mi sfiorai il seno, scesi giù sull'addome, stavo per andare oltre quando una scossa corse lungo il mio corpo.. un'onda potente mi fece gemere..le sue dita nella mia intimità, mi straziavano in un movimento rotatorio.. mi avvolgevano..mi toccavano in punti ancora inesplorati..
Lo fece dolcemente ma con fermezza, in una calma perfetta.. infernale.
Fiumi di pensieri e immagini scorrevano nella mia mente..non c'era più dom non c'era più sub..eravamo noi due, desiderosi uno del piacere dell' altra.
Mi stava salvando da me stessa, finalmente libera, serena, in pace col mio io.
Pervasa da ondate di piacere, come un mare in tempesta, sentivo montare un orgasmo potente e liberatorio. Sentivo i muscoli spinti dagli spasmi farsi stretti fra le sue dita.
Se ne accorse, e affondò la sua testa fra le mie cosce.
La sua bocca accolse il mio clitoride gonfio e bramante d'essere succhiato, morso e straziato fino allo sfinimento.
Gli spinsi la testa premendolo contro di me, volendone sempre di più, godendo del piacere che mi stava donando.
Le mie dita fra i suoi capelli dettavano il ritmo di un lungo orgasmo.
Non so quanto durò.
Ne uscii sfinita..
Accaldata..
Appagata.
Chiusi gli occhi. Quasi a voler rivivere quelle emozioni appena provate.
Sentivo i nostri respiri forti, profondi, intensi..
Poi lui si alzò per spostarsi sull'altro sofà, si sdraiò e io con lui.
Avevo bisogno di averlo accanto.
Adesso volevo sentirmi al sicuro fra le sue braccia, come un cucciolo che si affaccia alla vita..
Mi accolse.
Mi strinse forte a sé.
La sua protezione era tangibile, una dolce calda coperta che avvolgeva la mia anima.
Ci baciammo a lungo, dolcemente, senza fretta.
I baci si fecero piu intimi, la sua lingua si unì alla mia..i battiti tornarono a farsi veloci..sentivo rimontare il desiderio di essere sua..di unire il mio corpo al suo.
Mi spostai.
Mi misi a cavallo su di lui, avvolsi con le braccia il suo collo, e mi lasciai penetrare da quella sua asta di carne che pulsava, viva e desiderosa di essere accolta nel mio calore.
Un brivido mi percosse la schiena.
Poi un bruciore improvviso.. il suo dito, farsi strada dietro di me, accompagnato da un lieve dolore. Poi uscii per rientrare con due.
Era meraviglioso.
Era piena di lui, ovunque.
Il piacere era immenso.
Fermai i miei movimenti.
Volevo godermi quel momento perfetto. Immobile col suo cazzo gonfio nella mia figa innondata di umori, due dita dietro che mi portavano in un'estasi di dolore e piacere. Eravamo una cosa sola.
Lo guardai negli occhi con tutto il mio desiderio,la mia gratitudine per ciò che era riuscito a fare con la mia anima, lui non lo poteva sapere ma mi stava salvando..lui era ciò di cui ho sempre avuto bisogno.
Non rimase fermo a lungo.
Iniziò a muovere il bacino, in un gioco di dolore e piacere, dentro e fuori di me ritmicamente, inesorabilmente entrava e usciva devastandomi di piacere.
Urlavo, gemevo..preda di quella potenza devastante.
Sentivo la sua asta scorrere contro le pareti della mia vagina, toccare punti profondi, per scivolare fuori e rientrare ancora più carica, più affamata.
Insieme raggiungemmo il paradiso..o forse fu l'inferno ..
I miei umori disciolti col suo seme..due fiumi che si incontrano, si abbracciano e si uniscono per crearne uno solo.
All' unisono in un unico piacere.
Doccia bollente, veloce.
Rimisi la sottoveste, e mi diressi in cucina.
Lui mi seguì.
Iniziammo a preparare il pranzo, dividendoci i compiti, senza parlare, bastavano i nostri sguardi colmi di una nuova complicità, di una nuova consapevolezza.
Questo racconto si basa sulla storia "Qualunque cosa" pensata e scritta da OldMaster68(nei commenti lascio il link). Il mio intento è quello di fare vivere la storia attraverso la pelle e l'anima di Daphne, spero vi piaccia e soprattutto ringrazio lo scrittore OldMaster68 per questa opportunità di crescita e per la sua fiducia nei miei confronti.
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