Caffè bollente siciliano
di
Angie
genere
trio
Anche stamattina svegliata da questo assurdo baccano!
Non ne posso più!
Scendo dal letto, neanche infilo le ciabatte e mi fiondo fuori pronta ad inveire come una furia scatenata.
Apro la porta e lui è di fronte a me, quasi ci sbatto contro.
Una statua di bronzo dagli occhi verdi come il mare, un accenno di barba scura sotto tutta quella polvere..la canotta lascia intravvedere il fisico scolpito dal duro lavoro manuale.
Mi sorride.
"Ci scusi signorina, avrebbe una bottiglia d'acqua da darci, anche del rubinetto va benissimo"
Si volta dietro, immagino sia il fratello perché troppo simile a lui, mi saluta con la mano sorridendo.
Mille pensieri osceni nella testa prendono il posto della mia ira.
"Entrate. Stavo per fare il caffè"
Lo sguardo d'intesa fra i due siciliani mi dice tutto.. l'eccitazione già cresce in me.
Brividi intensi percorrono il mio corpo alla sola immaginazione d'essere posseduta da questi due colossi.
Li faccio accomodare al tavolo della cucina, intanto metto su la moka.
Mi rendo conto di essere in slip e canotta, d'altronde ero appena scesa dal letto..
"Vive da sola?"
"No, sono sposata. Ma mio marito non rientra prima di sera.."
Girata verso i fornelli, mostrando il mio lato B, mi volto leggermente per mandare loro una sguardo complice che colgono al volo.
Uno dei due si è alzato.
Ho sentito la sedia muoversi.
Non mi volto.
Resto immobile aspettando la sua mossa.
Le sue dita sfiorano il mio collo.
Spostano i capelli.
Le sia labbra si appoggiano alla mia spalla.
Una mano mi avvolge il seno, prima lo sfiora appena..il mio respiro si fa profondo, intenso..lui lo avverte e mi afferra con forza, si riempie la mano di me del mio corpo che vibra di lussuria e desiderio.
I suoi baci si fanno intensi.
Fa scivolare giù le spalline della canotta che cade e si raccoglie sui miei fianchi.
La sua bocca percorrere la mia schiena.
Arriva allo spacco coperto da uno slip semplice, celeste, di cotone.
Mi piego leggermente in avanti, portando il culo un po' più in alto.
Sento le sue mani prendere il piccolo lembo di stoffa e farlo scorrere lungo le mie gambe.
Non diciamo una parola.
Ancora resto immobile, senza voltarmi.
Infila la mano tra le mie gambe.
Forza per farmele aprire, ed io ubbidisco gemendo.
Le sue dita sfiorano il mio buchino, vanno oltre, arrivano in quel mare di umori che è la mia figa in questo momento di estasi.
Mi penetra così, con due dita.
Affonda in me con violenza.
Con quelle mani dure, callose, potenti.
Gemo.
Gemo più forte quando inizia a spinge e spingere e spingere dentro di me.
Urlo di piacere e dolore.
Mi sento due mani prendermi i fianchi.
Mi fa fare un passo indietro.
È davanti a me. Ma io voglio continuare a non vedere, tengo gli occhi chiusi.. do modo agli altri miei altri sensi di amplificarsi all' inverosimile.
Mi bacia il seno, la pancia, l'ombelico..
Con due dita allarga le labbra e ci si affonda, mentre il fratello ancora mi devasta arrivandomi all'utero.
Mi succhia il clitoride con una forza inaudita, un affamato bisognoso..ed io mi offro completamente a lui appoggiando le mie mani su i suoi capelli che stringo fra le dita gemendo di piacere.
Non mollano neanche dopo quest' orgasmo lunghissimo e potente, continuano la loro opera di sfinimento..
Mi divorano e mi martellano oscenamente.
La mia testa una nuvola..
Non capisco più se è lo stesso orgasmo che non vuol finire o è una ripetizione continua.
mi cedono le gambe.
Quello davanti a me si alza, mi afferra di nuovo i fianchi.
Il fratello sfila le dita con tutti i miei che colano a terra.
Mi sposta, mi tira su di peso.
Adesso sono seduta sul tavolo della cucina.
La moka fischia.
Mi tira su le ginocchia , mi allarga le gambe.
Prima mi bacia e poi mi impala.
In un unico colpo è dentro di me fino in fondo.
Urlo come mai prima.
Mi afferra per i fianchi e mi preme contro di lui, conficcandosi ancor di più in me, oltre ogni limite.
Sento il suo sesso gonfio e pulsante scuotermi dall' interno.
Ogni colpo un urlo.
Non si ferma, non si placa, mi sta devastando.
Inarco la schiena.
Dio che piacere! Che godimento assurdo, profondo, doloroso!
Lo sento svuotarsi in me caldo e denso, colare fra le mie cosce.
Respiro.
Per poco..un attimo solo e mi sento di nuovo afferrare.
Mi fa scendere dal tavolo.
Mi gira.
Mi piega in avanti.
Lo sperma che ancora è un fiume che scorre sulle mie gambe insieme ai miei umori.
Ancora sto godendo.
E un urlo strozzato riempie la sua mano sulla mia bocca.
È dentro di me.
Un dolore bruciante mi avvolge.
Mi strazia.
Mi pompa con forza il culo.
Urlo
Urlo
Mi lacera la carne e nello stesso tempo mi dona un piacere sublime.
Non gli serve molto e lo sento riempirmi le viscere del suo godimento.
Respiro.
La moka sta ancora fischiando.
"Uno o due cucchiaini di zucchero?"
Non ne posso più!
Scendo dal letto, neanche infilo le ciabatte e mi fiondo fuori pronta ad inveire come una furia scatenata.
Apro la porta e lui è di fronte a me, quasi ci sbatto contro.
Una statua di bronzo dagli occhi verdi come il mare, un accenno di barba scura sotto tutta quella polvere..la canotta lascia intravvedere il fisico scolpito dal duro lavoro manuale.
Mi sorride.
"Ci scusi signorina, avrebbe una bottiglia d'acqua da darci, anche del rubinetto va benissimo"
Si volta dietro, immagino sia il fratello perché troppo simile a lui, mi saluta con la mano sorridendo.
Mille pensieri osceni nella testa prendono il posto della mia ira.
"Entrate. Stavo per fare il caffè"
Lo sguardo d'intesa fra i due siciliani mi dice tutto.. l'eccitazione già cresce in me.
Brividi intensi percorrono il mio corpo alla sola immaginazione d'essere posseduta da questi due colossi.
Li faccio accomodare al tavolo della cucina, intanto metto su la moka.
Mi rendo conto di essere in slip e canotta, d'altronde ero appena scesa dal letto..
"Vive da sola?"
"No, sono sposata. Ma mio marito non rientra prima di sera.."
Girata verso i fornelli, mostrando il mio lato B, mi volto leggermente per mandare loro una sguardo complice che colgono al volo.
Uno dei due si è alzato.
Ho sentito la sedia muoversi.
Non mi volto.
Resto immobile aspettando la sua mossa.
Le sue dita sfiorano il mio collo.
Spostano i capelli.
Le sia labbra si appoggiano alla mia spalla.
Una mano mi avvolge il seno, prima lo sfiora appena..il mio respiro si fa profondo, intenso..lui lo avverte e mi afferra con forza, si riempie la mano di me del mio corpo che vibra di lussuria e desiderio.
I suoi baci si fanno intensi.
Fa scivolare giù le spalline della canotta che cade e si raccoglie sui miei fianchi.
La sua bocca percorrere la mia schiena.
Arriva allo spacco coperto da uno slip semplice, celeste, di cotone.
Mi piego leggermente in avanti, portando il culo un po' più in alto.
Sento le sue mani prendere il piccolo lembo di stoffa e farlo scorrere lungo le mie gambe.
Non diciamo una parola.
Ancora resto immobile, senza voltarmi.
Infila la mano tra le mie gambe.
Forza per farmele aprire, ed io ubbidisco gemendo.
Le sue dita sfiorano il mio buchino, vanno oltre, arrivano in quel mare di umori che è la mia figa in questo momento di estasi.
Mi penetra così, con due dita.
Affonda in me con violenza.
Con quelle mani dure, callose, potenti.
Gemo.
Gemo più forte quando inizia a spinge e spingere e spingere dentro di me.
Urlo di piacere e dolore.
Mi sento due mani prendermi i fianchi.
Mi fa fare un passo indietro.
È davanti a me. Ma io voglio continuare a non vedere, tengo gli occhi chiusi.. do modo agli altri miei altri sensi di amplificarsi all' inverosimile.
Mi bacia il seno, la pancia, l'ombelico..
Con due dita allarga le labbra e ci si affonda, mentre il fratello ancora mi devasta arrivandomi all'utero.
Mi succhia il clitoride con una forza inaudita, un affamato bisognoso..ed io mi offro completamente a lui appoggiando le mie mani su i suoi capelli che stringo fra le dita gemendo di piacere.
Non mollano neanche dopo quest' orgasmo lunghissimo e potente, continuano la loro opera di sfinimento..
Mi divorano e mi martellano oscenamente.
La mia testa una nuvola..
Non capisco più se è lo stesso orgasmo che non vuol finire o è una ripetizione continua.
mi cedono le gambe.
Quello davanti a me si alza, mi afferra di nuovo i fianchi.
Il fratello sfila le dita con tutti i miei che colano a terra.
Mi sposta, mi tira su di peso.
Adesso sono seduta sul tavolo della cucina.
La moka fischia.
Mi tira su le ginocchia , mi allarga le gambe.
Prima mi bacia e poi mi impala.
In un unico colpo è dentro di me fino in fondo.
Urlo come mai prima.
Mi afferra per i fianchi e mi preme contro di lui, conficcandosi ancor di più in me, oltre ogni limite.
Sento il suo sesso gonfio e pulsante scuotermi dall' interno.
Ogni colpo un urlo.
Non si ferma, non si placa, mi sta devastando.
Inarco la schiena.
Dio che piacere! Che godimento assurdo, profondo, doloroso!
Lo sento svuotarsi in me caldo e denso, colare fra le mie cosce.
Respiro.
Per poco..un attimo solo e mi sento di nuovo afferrare.
Mi fa scendere dal tavolo.
Mi gira.
Mi piega in avanti.
Lo sperma che ancora è un fiume che scorre sulle mie gambe insieme ai miei umori.
Ancora sto godendo.
E un urlo strozzato riempie la sua mano sulla mia bocca.
È dentro di me.
Un dolore bruciante mi avvolge.
Mi strazia.
Mi pompa con forza il culo.
Urlo
Urlo
Mi lacera la carne e nello stesso tempo mi dona un piacere sublime.
Non gli serve molto e lo sento riempirmi le viscere del suo godimento.
Respiro.
La moka sta ancora fischiando.
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