Daphne*11
di
Angie
genere
pissing
Questo racconto si basa sulla storia "Qualunque cosa" pensata e scritta da OldMaster68(nei commenti lascio il link). Il mio intento è quello di fare vivere la storia attraverso la pelle e l'anima di Daphne, spero vi piaccia e soprattutto ringrazio lo scrittore OldMaster68 per questa opportunità di crescita e per la sua fiducia nei miei confronti.
---------------------------------------------
Un rumore nel silenzio della camera, in questa notte perfetta.
Un ramo, mosso dal vento, sbatte contro la finestra, turbando questa meravigliosa pace ritrovata fra le tue braccia.
Anche quel giorno il vento graffiava il mio volto. Mi vedo.
Ferma. Immobile.
Come immobile era diventata di colpo la mia vita.
Nel mio vestitino di velluto nero, stringo al petto il mio cavallo di peluche, tanto forte da bloccarmi il respiro, le dita diventarmi bianche.
Non piango. Non c'è dolore, rabbia, tristezza..Non provo più nulla.
Una lastra di freddo marmo mi stava portando via mio fratello, il mio unico amico.
Quello che ancora non sapevo è che un'altra, forse ancora più gelida, stava seppellendo il mio cuore.
Respiravo, ma non ero più viva.
Divenni pietra.
"Stai bene?"
La tua voce, calda e profonda, quasi un sussurro ma decisa, mi riporta ad oggi, qui nel tuo letto, col tuo corpo che mi avvolge e mi trova nuda nel fisico e nell'anima.
Il tuo calore mi scalda. Mi protegge. Mi dona sensazione che credevo di aver perso per sempre.
"Adesso sì, sto bene."
Mi sorridi, anche se non ti vedo.
La mia schiena contro il tuo petto, le tue braccia mi stringono con forza e delicatezza.
Il tuo respiro sul mio collo mi culla, mi fa sentire al sicuro.
Distante dai quei ricordi.... Lontana dal dovermi mostrare sempre perfetta, sicura di me, delle mie scelte..come invece, da quel giorno , mi volle mia madre.
Chiudo gli occhi, prendo i tuoi polsi fra le mie mani e ti stringo ancor di più a me.
Un sorriso mi riempie il volto.
"Daphne.."
Mi volto leggermente, giusto per trovare i tuoi occhi.
"Sembri diversa.."
"Mi ero nascosta così bene da non riuscirmi a ritrovare.."
"Daphne, non capisco.."
Mi giro verso di te. Con due dita tiro indietro i tuoi capelli che coprivano leggermente il luccichio nei tuoi occhi vispi e curiosi ma estremamente dolci.
Ti sfioro le labbra con le mie.
"Non importa che tu capisca..voglio solo che tu sappia che mi stai salvando".
Mi osservi.
So che vorresti altre risposte, che non arrivano..ma non chiedi.
Mi baci la fronte.. il gesto più bello.
Cerco le tue labbra, le trovo.
Carnose, morbide, calde.
Ho voglia di coccolarti e anche di giocare..
Mi infilo sotto le lenzuola e inizio un piccolo, lento, dolce massaggio..
Ti bacio l'inguine per risalire intorno alla tua appendice.
Sento un brivido che ti prende da dentro e ti fa gemere.
La mia lingua scivola sul tuo membro turgido, ne assapora il piacere..ci gira intorno..con una lentezza quasi dolorosa..
La tua mano scivola fra le mie gambe, mi allarghi le labbra, calde e gonfie di desiderio per te.
Ti sento giocare col mio clitoride, lo punzecchi, lo premi, sento le tue dita farsi strada in me.
Sono già un lago. Ti desidero. Ma..
..ma risalgo,voglio sentire il battito del tuo cuore che mi dondola trasportandomi nel sonno più sereno che abbia mai fatto.
Non c'è altro posto dove vorrei essere.
Un raggio di sole illumina il cuscino.
È già giorno.
Tu ancora qui che mi avvolgi, già sveglio. Eccitato..
Mi divarichi leggermente le gambe..so cosa vorresti.... eh no!
Ti caccio via ridendo. Il mio piede sul tuo petto quasi ti fa cadere dal letto.
Rido, spensierata.
Giocosa.
Mi alzo, nuda, ..cammino, quasi saltello in punta di piedi.
Ti faccio segno di seguirmi ed entro nella doccia.
Come un affamato mi segui bramante e curioso,desideroso di assaggiarmi..
Lentamente , senza mai perdere il tuo sguardo, mi inginocchio davanti a te dopo aver aperto l'acqua tiepida che scivola sulla tua pelle arrivando giù fino alla tua asta di carne, già in erezione.
La mia lingua segue quel dolce rivolo..percorre il tuo corpo.
Le mie labbra avvolgono il tuo glande mentre ti guardo colmarti di desiderio.
Lentamente apro la bocca e ti accolgo fra lingua e palato.
Prima dolcemente poi succhiando avidamente.
Pensi voglia farti venire così? No no.. non mi basta, non oggi.
Alzo lo sguardo che incontra il tuo all' apice del piacere.
Ti faccio scivolare fuori, con tuo rammarico..te lo si legge in viso! A stento trattengo il sorriso.
Ti faccio accucciare sulla pietra scura.
Mi siedo su di te, lasciando che il tuo cazzo così duro e pulsante mi penetri millimetro dopo millimetro.
Con estrema calma.
Godendo di ogni spasmo.
Di ogni tocco della tua carne contro la mia più intima.
Ti sento entrare, farti spazio.
Sento i miei muscoli avvolgerti, la mia carne farsi stretta intorno a te.
È già piacere.
Ti guardo annebbiato da un organismo che sta per arrivare.
Sorrido.
Mi fermo.
Appoggio le mie labbra al tuo orecchio e sussurro divertita, maliziosa..
"Devo fare pipì"
Come se ti avessi appena svegliato da un sogno mi guardi stranito.
Stringo le mie braccia intorno al tuo collo.
Il mio seno al tuo petto.
Chiudo gli occhi.
Rilasso i muscoli.
Rilasso la mente.
Un fiume caldo scorre attorno alle nostre nudità unite in un unico corpo, e adesso in un'unica emozione intima e profonda.
Non c'è vergogna, non c'è imbarazzo.
Siamo noi. Sono io libera finalmente.
Riapro gli occhi e ritrovo i tuoi ancora più colmi di voglia.
Eccitato mi prendi per i fianchi e detti il ritmo facendomi gridare di piacere ad ogni colpo.
Mi scopi forte.
Violento.
Passionale.
Deciso a godere ma ancor più a farmi godere.
Ti sento dentro fino all'utero, mi riempio di te.
L'orgasmo non tarda ad arrivare, come uno tsunami ci sbatte addosso, da dentro, ci percuote, ci sconvolge.. insieme.
Restiamo così, ancora uniti, fino agli ultimi brividi di piacere, e anche oltre..abbracciati sotto quel tiepido getto che a tratti neanche abbiamo più percepito..troppo presi da noi..
Non so se tu ti renda conto di quanto io sia nuda davanti a te, non è solo il mio corpo a mostrarsi ad appartenerti..
---------------------------------------------
Un rumore nel silenzio della camera, in questa notte perfetta.
Un ramo, mosso dal vento, sbatte contro la finestra, turbando questa meravigliosa pace ritrovata fra le tue braccia.
Anche quel giorno il vento graffiava il mio volto. Mi vedo.
Ferma. Immobile.
Come immobile era diventata di colpo la mia vita.
Nel mio vestitino di velluto nero, stringo al petto il mio cavallo di peluche, tanto forte da bloccarmi il respiro, le dita diventarmi bianche.
Non piango. Non c'è dolore, rabbia, tristezza..Non provo più nulla.
Una lastra di freddo marmo mi stava portando via mio fratello, il mio unico amico.
Quello che ancora non sapevo è che un'altra, forse ancora più gelida, stava seppellendo il mio cuore.
Respiravo, ma non ero più viva.
Divenni pietra.
"Stai bene?"
La tua voce, calda e profonda, quasi un sussurro ma decisa, mi riporta ad oggi, qui nel tuo letto, col tuo corpo che mi avvolge e mi trova nuda nel fisico e nell'anima.
Il tuo calore mi scalda. Mi protegge. Mi dona sensazione che credevo di aver perso per sempre.
"Adesso sì, sto bene."
Mi sorridi, anche se non ti vedo.
La mia schiena contro il tuo petto, le tue braccia mi stringono con forza e delicatezza.
Il tuo respiro sul mio collo mi culla, mi fa sentire al sicuro.
Distante dai quei ricordi.... Lontana dal dovermi mostrare sempre perfetta, sicura di me, delle mie scelte..come invece, da quel giorno , mi volle mia madre.
Chiudo gli occhi, prendo i tuoi polsi fra le mie mani e ti stringo ancor di più a me.
Un sorriso mi riempie il volto.
"Daphne.."
Mi volto leggermente, giusto per trovare i tuoi occhi.
"Sembri diversa.."
"Mi ero nascosta così bene da non riuscirmi a ritrovare.."
"Daphne, non capisco.."
Mi giro verso di te. Con due dita tiro indietro i tuoi capelli che coprivano leggermente il luccichio nei tuoi occhi vispi e curiosi ma estremamente dolci.
Ti sfioro le labbra con le mie.
"Non importa che tu capisca..voglio solo che tu sappia che mi stai salvando".
Mi osservi.
So che vorresti altre risposte, che non arrivano..ma non chiedi.
Mi baci la fronte.. il gesto più bello.
Cerco le tue labbra, le trovo.
Carnose, morbide, calde.
Ho voglia di coccolarti e anche di giocare..
Mi infilo sotto le lenzuola e inizio un piccolo, lento, dolce massaggio..
Ti bacio l'inguine per risalire intorno alla tua appendice.
Sento un brivido che ti prende da dentro e ti fa gemere.
La mia lingua scivola sul tuo membro turgido, ne assapora il piacere..ci gira intorno..con una lentezza quasi dolorosa..
La tua mano scivola fra le mie gambe, mi allarghi le labbra, calde e gonfie di desiderio per te.
Ti sento giocare col mio clitoride, lo punzecchi, lo premi, sento le tue dita farsi strada in me.
Sono già un lago. Ti desidero. Ma..
..ma risalgo,voglio sentire il battito del tuo cuore che mi dondola trasportandomi nel sonno più sereno che abbia mai fatto.
Non c'è altro posto dove vorrei essere.
Un raggio di sole illumina il cuscino.
È già giorno.
Tu ancora qui che mi avvolgi, già sveglio. Eccitato..
Mi divarichi leggermente le gambe..so cosa vorresti.... eh no!
Ti caccio via ridendo. Il mio piede sul tuo petto quasi ti fa cadere dal letto.
Rido, spensierata.
Giocosa.
Mi alzo, nuda, ..cammino, quasi saltello in punta di piedi.
Ti faccio segno di seguirmi ed entro nella doccia.
Come un affamato mi segui bramante e curioso,desideroso di assaggiarmi..
Lentamente , senza mai perdere il tuo sguardo, mi inginocchio davanti a te dopo aver aperto l'acqua tiepida che scivola sulla tua pelle arrivando giù fino alla tua asta di carne, già in erezione.
La mia lingua segue quel dolce rivolo..percorre il tuo corpo.
Le mie labbra avvolgono il tuo glande mentre ti guardo colmarti di desiderio.
Lentamente apro la bocca e ti accolgo fra lingua e palato.
Prima dolcemente poi succhiando avidamente.
Pensi voglia farti venire così? No no.. non mi basta, non oggi.
Alzo lo sguardo che incontra il tuo all' apice del piacere.
Ti faccio scivolare fuori, con tuo rammarico..te lo si legge in viso! A stento trattengo il sorriso.
Ti faccio accucciare sulla pietra scura.
Mi siedo su di te, lasciando che il tuo cazzo così duro e pulsante mi penetri millimetro dopo millimetro.
Con estrema calma.
Godendo di ogni spasmo.
Di ogni tocco della tua carne contro la mia più intima.
Ti sento entrare, farti spazio.
Sento i miei muscoli avvolgerti, la mia carne farsi stretta intorno a te.
È già piacere.
Ti guardo annebbiato da un organismo che sta per arrivare.
Sorrido.
Mi fermo.
Appoggio le mie labbra al tuo orecchio e sussurro divertita, maliziosa..
"Devo fare pipì"
Come se ti avessi appena svegliato da un sogno mi guardi stranito.
Stringo le mie braccia intorno al tuo collo.
Il mio seno al tuo petto.
Chiudo gli occhi.
Rilasso i muscoli.
Rilasso la mente.
Un fiume caldo scorre attorno alle nostre nudità unite in un unico corpo, e adesso in un'unica emozione intima e profonda.
Non c'è vergogna, non c'è imbarazzo.
Siamo noi. Sono io libera finalmente.
Riapro gli occhi e ritrovo i tuoi ancora più colmi di voglia.
Eccitato mi prendi per i fianchi e detti il ritmo facendomi gridare di piacere ad ogni colpo.
Mi scopi forte.
Violento.
Passionale.
Deciso a godere ma ancor più a farmi godere.
Ti sento dentro fino all'utero, mi riempio di te.
L'orgasmo non tarda ad arrivare, come uno tsunami ci sbatte addosso, da dentro, ci percuote, ci sconvolge.. insieme.
Restiamo così, ancora uniti, fino agli ultimi brividi di piacere, e anche oltre..abbracciati sotto quel tiepido getto che a tratti neanche abbiamo più percepito..troppo presi da noi..
Non so se tu ti renda conto di quanto io sia nuda davanti a te, non è solo il mio corpo a mostrarsi ad appartenerti..
2
voti
voti
valutazione
6.5
6.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Daphne*10racconto sucessivo
Daphne*12 (desiderio)
Commenti dei lettori al racconto erotico