Seduzione
di
Aramis
genere
gay
Essere giovane ed arrapato è la cosa peggiore. Gli altri ragazzi della vostra età non sanno molto e la maggior parte ad ogni modo preferisce le ragazze. E gli uomini più vecchi hanno paura di insegnarvi qualche cosa.
Quella era la mia esperienza ad ogni modo. Io volevo disperatamente che un uomo mi mostrasse cosa fare. Di notte mi sparavo seghe immaginando quello che avrei potuto fare con l'uccello di un uomo.
Non avevo il coraggio di parlare a papà di tali cose e così io tenevo i miei sentimenti per me. Papà aveva alcuni amici di molto bell’aspetto ed io ero specialmente attirato da Bill.
Bill veniva una volta la settimana per chiacchierare con papà. Recentemente era venuto per mostrare a papà la sua macchina fotografica nuova. Era una bella macchina fotografica e Bill ed io restammo da soli. Lui stava spiegandomi tutte le sue caratteristiche quando gli chiesi se aveva problemi se fossi andato a casa sua sabato, lui avrebbe potuto mostrarmi come usarla.
“Benissimo.” lui disse. “Prenderò dei rullini per fare delle prove in casa. Sue non ci sarà così io non avrò nient’altro da fare.”
Sabato arrivò ed io mi presentai a casa sua. Era uno di quei rari momenti in cui mi era possibile a stare da solo con un uomo più vecchio e dovevo far fruttare il tempo.
Bill non era ancora vestito ed indossava un accappatoio. Mi mostrò come caricare il rullino e poi andammo in cortile. “Ci sono molti fiori e penso che potremo fare un buon lavoro.” Mi disse.
Passammo circa trenta minuti a scattare in cortile. Il mio cuore cominciò a correre quando lui si accosciò e notai che non portava niente sotto l’accappatoio. Riuscivo a intravedere il contorno delle sue palle.
Quando finimmo il rullino, ritornammo in casa. “E’ stato divertente,” disse Bill mentre scaricava la macchina fotografica. “Cosa potremmo riprendere ora?” Chiese.
“Ti dispiace se faccio delle foto a te?” Chiesi.
Bill mi guardò e sorrise.
“Sicuro, perché no. Io non sono il massimo di mattina ma non c’è problema.”
Mi diede la macchina fotografica e si sedette sul divano. Gli feci alcune foto da seduto poi gli chiesi di andare in cucina. “C’è una luce migliore là.” Gli dissi.
Dopo alcuni scatti di lui in piedi gli dissi di mettere una gamba su uno sgabello.
Quando lo fece l’accappatoio si aprì mettendo in mostra la sua gamba. Lui non tentò di coprirla ed io riuscii a fare belle foto della sua gamba muscolosa.
“Ora metti su l'altra gamba.” Gli dissi. Quando lui spostò l’accappatoio si aprì ancora di più. Ora potevo vedere il suo torace, la pancia e la cima dei peli pubici.
Il mio uccello si irrigidì nei pantaloncini. Dato che stavo fotografando non avevo la possibilità di nascondere la tensione.
“Ok ne abbiamo fatte abbastanza di me” disse Bill. “Lasciamene prendere alcune di te.”
“Ti dispiace se mi tolgo la camicia?” Chiesi. Bill scosse la testa. Mi tolsi la camicia e mi sedetti sul pavimento a gambe aperte. Sapevo che con i miei pantaloncini larghi Bill poteva vedere le mie gambe; speravo che dicesse qualche cosa sulla mia evidente erezione.
Mentre scattava io spostai le gambe e mi toccai l’uccello attraverso una gamba degli shorts; lo tirai delicatamente in modo che Bill potesse vedere la mia verga rigida. Volevo dannatamente mostrarglielo.
Bill si avvicinò, si inginocchiò e cominciò a riprendere più da vicino. Quando si alzò su di una gamba, la cintura dell’accappatoio cadde mettendo in mostra tutta la sua parte anteriore. Non tentò di coprirsi ed il suo cazzo succoso e le pesanti vennero in piena vista. Io ero in paradiso.
Senza chiedere altro mi tirai via i pantaloncini e posai nudo con una grande erezione per Bill. Mentre continuava a fotografarei, il suo uccello cresceva ad ogni scatto. Mi girai per permettergli di fotografarmi il culo. Sembrava che ne godesse veramente.
Allargai le gambe per permettergli di riprendere il mio buco del culo rosa. In breve finì il rullino e quando si alzò per prenderne un altro, lasciò che l’accappatoio scivolasse via. Ora eravamo ambedue nudi. Il suo uccello rigido ondeggiava gloriosamente mentre camminava.
Lasciai che facesse alcuni altri scatti del culo. Mi piegai e presto sentii le sue dita correre sul mio sedere.
“Hai proprio un bel culo.” disse Bill. Le sue dita scivolarono nella mia fessura ed atterrarono sul
mio buco tenero. “Sei un ragazzo arrapato. Scommetto che stai desiderando qualcuno che ti accarezzi a lungo. Mi sono già incontrato con ragazzi come te.”
Le dita di Bill giocherellarono col mio buco, delicatamente pigiò dentro le dita e lentamente mi fece un ditalino. Io allargai le gambe per facilitarlo e mi lamentai quando afferrò le mie palle con una mano.
“So quello che vuoi, baby.” Disse Bill. Lo sentii versare del liquido caldo e sdrucciolevole intorno e sopra la mia fessura pulsante. Le sue lunghe dita spalmarono il liquido scivoloso profondamente nel mio buco. Non potevo credere a come era bello sentire le sue dita scivolare dentro.
Con le dita bloccate dentro di me, mi fece roteare fino a che la mia testa non fu di fronte al suo massiccio uccello. Con una mano sul mio culo guidò il cazzo nella mia bocca con l'altra.
“Succhialo, ragazzo. Bagnalo, lascialo scivolare nella tua gola. So che è quello che vuoi. Hai bisogno di un papà che ti insegni come usare un uccello. Io ti mostrerò cosa fare.”
Le parole di Bill mi spedirono in una frenesia eccitante. Spinsi in avanti mentre lui mi fotteva la faccia col suo uccello ed il mio culo con le dita. Era così eccitante.
“Vuoi assaggiare un po' di crema, ragazzo? Ho un grosso carico per te, figliolo. Le mie palle sono pronte a sparare, bambino.” Si lamentò Bill. Mi strinse la testa e spinse la cappella profondamente nella mia gola. Io venni nella mia mano mentre Bill rilasciava un torrente di sperma nella mia gola.
Quella era la mia esperienza ad ogni modo. Io volevo disperatamente che un uomo mi mostrasse cosa fare. Di notte mi sparavo seghe immaginando quello che avrei potuto fare con l'uccello di un uomo.
Non avevo il coraggio di parlare a papà di tali cose e così io tenevo i miei sentimenti per me. Papà aveva alcuni amici di molto bell’aspetto ed io ero specialmente attirato da Bill.
Bill veniva una volta la settimana per chiacchierare con papà. Recentemente era venuto per mostrare a papà la sua macchina fotografica nuova. Era una bella macchina fotografica e Bill ed io restammo da soli. Lui stava spiegandomi tutte le sue caratteristiche quando gli chiesi se aveva problemi se fossi andato a casa sua sabato, lui avrebbe potuto mostrarmi come usarla.
“Benissimo.” lui disse. “Prenderò dei rullini per fare delle prove in casa. Sue non ci sarà così io non avrò nient’altro da fare.”
Sabato arrivò ed io mi presentai a casa sua. Era uno di quei rari momenti in cui mi era possibile a stare da solo con un uomo più vecchio e dovevo far fruttare il tempo.
Bill non era ancora vestito ed indossava un accappatoio. Mi mostrò come caricare il rullino e poi andammo in cortile. “Ci sono molti fiori e penso che potremo fare un buon lavoro.” Mi disse.
Passammo circa trenta minuti a scattare in cortile. Il mio cuore cominciò a correre quando lui si accosciò e notai che non portava niente sotto l’accappatoio. Riuscivo a intravedere il contorno delle sue palle.
Quando finimmo il rullino, ritornammo in casa. “E’ stato divertente,” disse Bill mentre scaricava la macchina fotografica. “Cosa potremmo riprendere ora?” Chiese.
“Ti dispiace se faccio delle foto a te?” Chiesi.
Bill mi guardò e sorrise.
“Sicuro, perché no. Io non sono il massimo di mattina ma non c’è problema.”
Mi diede la macchina fotografica e si sedette sul divano. Gli feci alcune foto da seduto poi gli chiesi di andare in cucina. “C’è una luce migliore là.” Gli dissi.
Dopo alcuni scatti di lui in piedi gli dissi di mettere una gamba su uno sgabello.
Quando lo fece l’accappatoio si aprì mettendo in mostra la sua gamba. Lui non tentò di coprirla ed io riuscii a fare belle foto della sua gamba muscolosa.
“Ora metti su l'altra gamba.” Gli dissi. Quando lui spostò l’accappatoio si aprì ancora di più. Ora potevo vedere il suo torace, la pancia e la cima dei peli pubici.
Il mio uccello si irrigidì nei pantaloncini. Dato che stavo fotografando non avevo la possibilità di nascondere la tensione.
“Ok ne abbiamo fatte abbastanza di me” disse Bill. “Lasciamene prendere alcune di te.”
“Ti dispiace se mi tolgo la camicia?” Chiesi. Bill scosse la testa. Mi tolsi la camicia e mi sedetti sul pavimento a gambe aperte. Sapevo che con i miei pantaloncini larghi Bill poteva vedere le mie gambe; speravo che dicesse qualche cosa sulla mia evidente erezione.
Mentre scattava io spostai le gambe e mi toccai l’uccello attraverso una gamba degli shorts; lo tirai delicatamente in modo che Bill potesse vedere la mia verga rigida. Volevo dannatamente mostrarglielo.
Bill si avvicinò, si inginocchiò e cominciò a riprendere più da vicino. Quando si alzò su di una gamba, la cintura dell’accappatoio cadde mettendo in mostra tutta la sua parte anteriore. Non tentò di coprirsi ed il suo cazzo succoso e le pesanti vennero in piena vista. Io ero in paradiso.
Senza chiedere altro mi tirai via i pantaloncini e posai nudo con una grande erezione per Bill. Mentre continuava a fotografarei, il suo uccello cresceva ad ogni scatto. Mi girai per permettergli di fotografarmi il culo. Sembrava che ne godesse veramente.
Allargai le gambe per permettergli di riprendere il mio buco del culo rosa. In breve finì il rullino e quando si alzò per prenderne un altro, lasciò che l’accappatoio scivolasse via. Ora eravamo ambedue nudi. Il suo uccello rigido ondeggiava gloriosamente mentre camminava.
Lasciai che facesse alcuni altri scatti del culo. Mi piegai e presto sentii le sue dita correre sul mio sedere.
“Hai proprio un bel culo.” disse Bill. Le sue dita scivolarono nella mia fessura ed atterrarono sul
mio buco tenero. “Sei un ragazzo arrapato. Scommetto che stai desiderando qualcuno che ti accarezzi a lungo. Mi sono già incontrato con ragazzi come te.”
Le dita di Bill giocherellarono col mio buco, delicatamente pigiò dentro le dita e lentamente mi fece un ditalino. Io allargai le gambe per facilitarlo e mi lamentai quando afferrò le mie palle con una mano.
“So quello che vuoi, baby.” Disse Bill. Lo sentii versare del liquido caldo e sdrucciolevole intorno e sopra la mia fessura pulsante. Le sue lunghe dita spalmarono il liquido scivoloso profondamente nel mio buco. Non potevo credere a come era bello sentire le sue dita scivolare dentro.
Con le dita bloccate dentro di me, mi fece roteare fino a che la mia testa non fu di fronte al suo massiccio uccello. Con una mano sul mio culo guidò il cazzo nella mia bocca con l'altra.
“Succhialo, ragazzo. Bagnalo, lascialo scivolare nella tua gola. So che è quello che vuoi. Hai bisogno di un papà che ti insegni come usare un uccello. Io ti mostrerò cosa fare.”
Le parole di Bill mi spedirono in una frenesia eccitante. Spinsi in avanti mentre lui mi fotteva la faccia col suo uccello ed il mio culo con le dita. Era così eccitante.
“Vuoi assaggiare un po' di crema, ragazzo? Ho un grosso carico per te, figliolo. Le mie palle sono pronte a sparare, bambino.” Si lamentò Bill. Mi strinse la testa e spinse la cappella profondamente nella mia gola. Io venni nella mia mano mentre Bill rilasciava un torrente di sperma nella mia gola.
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