Dare Ring 2 - Il secondo turno

di
genere
orge

Ilaria si è tolta le scarpe. La cosa di per sé non ha alcuna valenza erotica, ma dato tutto il pregresso ha tutta la valenza di un annuncio del tipo: “Ora si inizia a fare sul serio”. Adesso, all’ironia e allo scetticismo si inizia a sostituire il desiderio.

La serata diviene più esplicitamente erotica con Monica che pesca il suo foglietto. Legge ad alta voce l’unica parola che c’è scritta sopra: “Bacio”.
“Che significa?” chiede subito a Ilaria, la quale allegramente le spiega: “Devi dare un bacio a un giocatore a tua scelta. Il giocatore dev’essere del sesso opposto. Può anche essere un bacio a stampo, basta che sia sulla bocca.”
Monica sorride. Non ho dubbi su chi sceglierà. Marco e Monica sono quelli che più si avvicinano, tra noi, ad avere una relazione in corso. I due si guardano e si scambiano un sorriso imbarazzato ed eccitato, poi Monica si alza, si avvicina a Marco e si mette a terra accanto a lui. Le bocche si avvicinano. È un bacio abbastanza casto, di quello che i fidanzati possono darsi anche in pubblico senza particolari problemi, eppure, dato che sono al centro dell’attenzione, Monica prova anche a nascondere il contatto tra le labbra con la mano. Subito Ilaria la rimprovera: “Ehi ehi. Mettiamo un po’ di regole. Quando avete scelto con chi fare una cosa si va entrambi al centro e non ci si copre con le mani. Lo spettacolo è tutto!” L’osservazione causa risate generali, ma si percepisce l’erotismo dietro questi “consigli”. Monica comunque torna a posto, con la soddisfazione in viso.

Vanessa estrae e legge. Anche a questo giro, una sola parola: “Collo”. Anche in questo caso, richieste di chiarimenti. Ilaria spiega: “Devi dare una leccata sul collo a un giocatore a tua scelta, del sesso che vuoi. Decidi tu quanto renderla lunga e intensa.”
Questo inizia già a essere abbastanza interessante. Il collo è una grande zona per far eccitare una persona. Vanessa è molto imbarazzata dalla situazione, quasi a disagio si direbbe. Eppure, Ilaria la riporta all’ordine. Molto rapidamente, gli occhi di Vanessa si concentrano su Massimo, anche per il semplice fatto che è il primo ragazzo ad essergli passato sotto gli occhi. Con un certo imbarazzo che causa risatine generali, Vanessa si alza e si avvicina a Massimo, mentre quest’ultimo, come da precedenti ordini di Ilaria, va più vicino al centro del cerchio. Lì Vanessa si inginocchia a terra, sporge la lingua e dà una rapidissima e timida leccata sul lato destro del collo del ragazzo. Non è nulla di particolarmente erotico, ma è abbastanza divertente da vedere.

Turno di Claudia. Nuova pescata, nuovo bigliettino. Stavolta si tratta di una frase, che viene letta ad alta voce: “Decidi se farti toccare il culo sotto i vestiti da un giocatore del sesso opposto a tua scelta oppure toglierti due indumenti.” A questo giro, l’ordine si commenta da solo, eppure Claudia lancia un’occhiata interrogativa a Ilaria, che si sente tenuta a spiegare: “Devi scegliere uno dei maschi che può palparti il culo mettendo le mani sotto i jeans oppure devi toglierti due capi. Ti suggerirei calzini e scarpe.”
Claudia conviene con questo consiglio e si toglie le scarpe e i calzini, restando a piedi nudi. Ironia da parte mia e di Marco su come la cosa sia incredibilmente eccitante. Poi il turno passa a Francesca e si tratta del disegno di una maglietta. Come ci aveva spiegato Ilaria, questo vuol dire che il malcapitato deve togliersi un capo d’abbigliamento. Francesca si toglie le scarpe.

Turno di Paola. Esce nuovamente la scritta “Bacio”. Stavolta, la situazione si fa interessante perché Paola non è mai stata con nessuno del gruppo. Deve baciare una persona senza conoscerla, esclusivamente per obbligo di gioco. Io non credo che una ragazza così seria possa mai fare una cosa simi… Paola, dopo una valutazione abbastanza lunga, che ci carica di tenzione, sceglie Giovanni. Lo dice proprio, stavolta: “Mi sa che vado per te, Giovi.” Giovanni sorride, felice di potersi baciare con “quel gran pezzo di sorca” come viene nominata Paola nel lessico di Massimo. I due si alzano e si avvicinano al centro del cerchio. Si danno un bacio da in piedi. I loro vestiti formali, i suoi capelli biondi contrapposti al nero di lei… una scena impagabile. Dura anche un po’ di più del bacio di prima. È solo un bacio a stampo, ma mantengono il contatto per qualche secondo. Lui chiude persino gli occhi. Ormai che la mia incredulità è sepolta, mi prende una certa invidia. Sarò mai selezionato da una delle ragazze?

Turno di Marco. Anche stavolta, l’obbligo è una frase… e una scelta. “Fai trenta flessioni o togliti due indumenti.”
“Mi sai che fastidio fare le flessioni adesso… dopo mangiato” commenta sinteticamente Marco, con la voce carica di tensione per quello che sta vedendo attorno a sé. Si toglie scarpe e calzini, restando anche lui a piedi nudi. Giovanni subisce la solita penitenza (che a questo punto, inizio a immaginare sarà usuale in questi primi turni) di doversi togliere un capo d’abbigliamento e anche lui resta senza scarpe.
È il mio turno. Siamo tutti tesi e concentrati, si sta parlando poco. Siamo ancora in quella fase a metà tra il distacco ironico e l’eccitazione vera e propria. Siamo come bambini concentrati in un gioco. Mentre rovisto penso: avrò la possibilità di scegliere chi baciare? Se sì, chi bacerei? E tutte accetterebbero un bacio con me? O per qualcuna valgo meno di Marco e Giovanni? Troppe sensazioni fini e complicate in questi pensieri. Pesco.
Non capisco. Si tratta del disegno di due frecce, messe a cerchio in modo che la testa di una indichi la coda dell’altra. Chiedo chiarimenti a Ilaria. Mi spiega: “C’è una sola carta di queste in ogni turno da adesso in poi. Significa che l’obbligo precedente viene ripetuto e chiunque l’abbia pescata si trova nella stessa situazione della persona di prima. Ad esempio, visto che Giovanni si è dovuto togliere un capo d’abbigliamento adesso devi togliertelo tu.”
Niente di spettacolare insomma. All’inizio penso anche di fare un po’ l’originale e togliermi la maglietta invece di iniziare con le scarpe, ma alla fine decido di fare il bravo bimbo e inizio come hanno fatto tutti gli altri.

Turno di Massimo. Di nuovo, una sola parola: “Bacio”. Massimo sorride. Che coglione che è. Però è stato fortunato. Questa è l’ultima volta in cui penso che una ragazza potrebbe ribellarsi, visto che farsi baciare per forza da quello scemo potrebbe essere anche troppo. Ma non succede. Anzi stanno tutte lì ridacchiando imbarazzate in attesa che lui decida. E lui commenta una roba tipo: “Ma guarda… posso slinguazzarmi una pollastrella…” Era da tempo che non sentivo usare un termine del genere. Proprio un coglione.
“Baci puri e casti!” ricorda Ilaria ridendo. Non l’avesse mai fatto, gli occhi di Massimo la puntano subito.
“Me lo dai un bacino?”
Ilaria sospira. I due si avvicinano al centro senza alzarsi da terra. Ilaria gli dà un piccolo e rapidissimo bacio a stampo sulle labbra, poi si stacca. Lui subito, per fare lo scemo, sporge la testa come a voler proseguire il bacio. Ma Ilaria lo blocca: “Bacino! Non bacione!”
Tutti ridono, incluso Massimo.

Ora è turno di Ilaria. Pesca. È una scritta:
“Fatti dare una sculacciata sopra i vestiti da un giocatore del sesso opposto a tua scelta.”
Ilaria sospira di nuovo, nelle risate generali.
“Allora rega: una sculacciata vuol dire una piccola pacca ok? Non una palpata di due ore e non mi fate male per corte…”
“Evvai su, manco prima de na trombata con tanto de trombe tutti sti cautelativi!” la rimprovera Massimo, con il suo solito modo di fare.
Ilaria inizia a guardare noi maschi, mentre tutti tacciano per la voglia e l’imbarazzo. Alla fine una decisione viene presa: è Marco il fortunato.
Monica guarda Ilaria con un certo astio. Mi sarei aspettato che, data la mezza relazione che intercorre tra Monica e Marco, ci sarebbero state proteste da parte di entrambi, ma, a parte una breve occhiataccia di Monica, non ci sono lamentele. Marco si alza in piedi e anche Ilaria si alza in piedi. La procedura è lenta e condita del nostro imbarazzo e delle nostre risate. Ilaria si gira, poi Marco le tocca dà una veloce pacca sul culo con la mano destra, provocando l’ilarità generale. I due tornano a sedersi rapidamente.

Turno di Monica. E finalmente si entra nel vivo del gioco. L’obbligo è semplice: “Scegli un giocatore del sesso opposto: ha il diritto di palparti il culo sotto i vestiti per 30 secondi”. Non appena Monica finisce di leggere, sento una erezione, provocatami al solo pensiero di me che posso affondare le mani nel culo, finora proibito, di Monica. Le ragazze iniziano a parlottare tra loro.
“Cazzo, te ne è uscita una pesante” nota Vanessa.
“Già, credo sia la penitenza più pesante di questo turno, se non ricordo male” commenta Ilaria.
“Ilaria sei proprio infame” scherza Francesca.
“Ragazzi, ma se sono trenta secondi come teniamo conto del tempo? Usiamo i cellulari?”
“No no, niente cell. Che non voglio che qualcuno mi riprenda!” fece Monica.
“Ma che sei matta? Mica ti riprendiamo” s’affrettò a dire Marco.
“No, no, ha ragione. Finora non ve li ho chiesti perché mi sono scordata e comunque non stava succedendo niente di che. Ma dovreste consegnarmi i cellulari se vogliamo continuare” fece Ilaria.
Ci guardiamo un attimo imbarazzati. In effetti, se questa cosa andrà avanti potremo trovarci con gente che fa cose che è bene non siano divulgate. Ilaria dà a Giovanni il compito di raccogliere i vari cellulari. La procedura prende qualche minuto, che serve anche a Monica per accettare il suo obbligo e fare la scelta. Tutti si aspettavano che avrebbe scelto Marco, immagino. Eppure, non appena Giovanni ha finito di mettere da parte i cellulari e si siede, Monica sceglie Massimo, che a questo giro pare godere di tanto successo tra il gentil sesso. Nell’occhiata che si scambiarono Monica e Marco notai come lui fosse stupito e lei gli stesse comunicando un “te lo meriti” sicuramente riferito al fatto che prima lui aveva accettato di toccare il culo a Ilaria. Eppure, come vendetta mi sembrava eccessiva: un conto è una toccata, un conto è farsi palpare per 30 secondi di fila sotto i vestiti. Ragionai che Monica volesse far capire a Marco che in quel gioco la loro relazione, se così si poteva definire, non contava più e lei (e lui) erano liberi di scegliersi chi volessero. Comunque, anche in questo caso, non si sollevarono particolari questioni.

Ilaria tirò fuori una piccola clessidra in plastica trasparente, con della sabbia dentro, a riempire l’estremità inferiore.
“Questa clessidra dura trenta secondi esatti. La giro non appena vedo succedere cose.”
La situazione era tesissima. Finora ci eravamo limitati a qualche bacino e a una rapida toccata di culo, ma una palpata lunga direttamente sul culo nudo era un’altra cosa.
I due si alzarono in piedi e si misero al centro del cerchio.
Monica era imbarazzatissima, credo sarebbe voluta sprofondare, ma Massimo non ebbe dubbi: prima le cinse il prosperoso culo con entrambe le mani, poi salì su e inserì le mani sotto i leggings neri di Monica e inizio a palparla, mentre Ilaria gira la clessidra.
Trenta secondi sono tanti per una palpata. Vedevo le mani di Massimo sporge risaltare sotto i leggings e massaggiare il culo della ragazza mentre lui teneva la testa vicino al suo collo. Ogni tanti i due si scambiavano qualche occhiata, condita di risatine. Lui se la stava godendo da matti ad affondare le mani nel culo di Monica. Quale fosse l’opinione della ragazza era più difficile da stabilire, ma se lo lasciò fare tranquillamente.
Quando l’intera procedura finisce devo usare tutto il mio autocontrollo per evitare che la cosa degeneri in una erezione. Ilaria, non appena la sabbia finisce di scorrere nell’altra estremità della clessidra, annuncia ad alta voce: “Fine!”
“Che palle mi stavo divertendo!” protesta Massimo, ma subito ritira le mani.
Monica sorride e si sistema i leggings.

Turno di Vanessa. La pescata stavolta è carica di tutta la tensione che è determinata dal rischio di finire come Monica. Per sua fortuna, l’obbligo è molto più leggero: si tratta di dare un bacio a stampo a uno di noi maschietti. Quello che non mi aspetto è che, dopo averci passato in rassegna con lo sguardo, Vanessa proclama: “Tu Tommaso”. Neppure nei miei sogni più assurdi sarei mai arrivato a pensare di potermi baciare Vanessa quella serata. Come in trance, mi sposto, restando per terra, e anche Vanessa viene verso di me, mentre intorno si sentono i commenti delle ragazze e dei risolini. È un bacio molto rapido. Ha le labbra molto morbide e calde. Fossi io continuerei, ma siamo entrambi a disagio per lo sguardo altrui su di noi. Non è la stessa cosa che baciarsi in privato, e poi Vanessa la conosco poco. Torniamo a posto. Io sono ancora stregato.

Turno di Claudia. L’obbligo consiste nel dare una leccata sul collo a un giocatore a scelta. Claudia dice: “Ragazzi mi sa che questa soddisfazione non ve la do. Scelgo un po’ di fregna.” Poi, dopo aver passato a rassegna le ragazze con lo sguardo sceglie la piccola Francesca. Stiamo per assistere alla prima scena lesbo della serata. Noi maschietti siamo iper-concentrati. Claudia si avvicina a Francesca. Un tripudio di sensualità in bianco e rosso. Claudia sporge la testa e poi la lingua, mentre Francesca offre il collo senza alcuna difesa, piegando un po’ il capo. Si aspettava una leccatina leggera, a mo’ di quella praticata da Vanessa su Massimo. E, in effetti la cosa sembra iniziare allo stesso modo, solo un po’ più lunga, con la punta della lingua di Claudia che percorre lentamente il fianco dell’esile collo di Francesca. All’improvviso però, stupendo tutti, Claudia si lancia sul collo di Francesca e inizia a pomiciarlo in un modo molto più violento. La sorpresa è talmente forte che quasi non ci tratteniamo dallo stupore. Gli occhi di Francesca sono un misto di stupore, eccitazione, e timore, eppure non ritira di un centimetro il collo. Claudia inizia a slinguazzarlo da tutte le parti e ci mette un tale vigore che quasi pare stia per prenderlo a morsi. Francesca, si vede chiaramente, inizia a provare un grande piacere, sebbene moderato dall’imbarazzo. È difficile abbandonarsi al godimento di fronte a tanta gente, con cui si era solo amici fino al momento prima. Eppure, il piacere che prova è quasi incontenibile, inizia persino a tremare.
“Ehi staccate! Così la distruggi!” fa Massimo, per scherzare, a una certa. Claudia si ritira. C’è una risata generale, nel tentativo disperato di smorzare un poco la tensione.

Il bello è che ora è turno di Francesca. La ragazza ci mette un bel po’ a riprendersi. Quando siamo tutti pronti e i commenti sulla pomiciata al collo da parte di Claudia sono finiti, pesca.
“Puoi far togliere a un giocatore a tua scelta un indumento, se anche tu ti togli un indumento. Se decidi di no, salta il turno.”
Francesca resta un attimo dubbiosa. “Beh, in questa fase perché no? Siamo tutti un po’ troppo vestiti” riflette. Poi, con un fare plateale, indica Massimo.
“Ci togliamo le scarpe?”
Massimo conferma: “E va bene tesoro.” Ha l’abitudine di chiamare “tesoro” qualsiasi ragazza con cui abbia un po’ di confidenza. I due restano in calzini.

Turno di Paola. Questa non ce l’aspettavamo.
“Simula l’orgasmo con dei vocalizzi.”
“Oh cazzo…” fa Paola, sinceramente spaventata. Tutti ridiamo. Ilaria incoraggia: “Forza!”
“Ma non so come fare…”
“Che vuol dire non sai come fare, non hai mai orgasmato?” provoca Marco, facendo ridere tutti.
“No, non intendo questo… però così mi vergogno.”
“Devi provare!” le intima Ilaria.
Paola chiude gli occhi e respira profondo. Mi sembra una situazione così assurda e divertente. L’ho sempre vista come quest’essere superiore e immacolato. Una ragazza proprio seria, dedita al lavoro. E adesso deve imitare l’orgasmo davanti a tutto il suo gruppo di amici. Che assurdità…
Paola ci prova. Emette un sospiro forte ma subito si blocca. Dice: “Scusate” e ci riprova. Il secondo tentativo è, se possibile, peggio del primo ma almeno lo porta un po’ più avanti. Emette degli ululati acuti che sarebbe difficile attribuire al genere dei mammiferi. Ridiamo tutti. Paola si blocca ed esplode dall’imbarazzo: “Ragazzi, non ce la faccio!”
“E va bene e va bene. Almeno ci hai provato…” fa Ilaria, in apparenza dandogliela vinta. Ma poi subito dopo: “Comunque non hai portato il compito a conclusione per cui devi toglierti le scarpe come penalità.”
“E va bene…” fa Paola, un po’ stizzita per la pedanteria di quelle regole. Si toglie le scarpe.

Turno di Marco.
“Scegli un giocatore del sesso opposto e coccolalo sensualmente sotto i vestiti per 30 secondi. Puoi toccare qualsiasi parte del corpo.”
Cazzo questa è pesante. Doverlo fare davanti a tutti. Eppure, ormai ci pensiamo di meno, perché siamo presi e abbiamo deciso di divertirci. Marco a questo giro non ha dubbi e sceglie la sua quasi-ragazza Monica. I due si avvicinano rimanendo per terra.
“Pronta?” fa Marco.
La scena mi riempie di godimento erotico.
Quando Monica annuisce, Marco le mette le mani sulla pancia. Poi inizia a salire su, con la ragazza che ha le mani poggiate per terra dietro la schiena e non ha alcun modo per proteggersi.
Rapidamente, le mani di Marco sono sulle tette di Monica. Anche se la maglietta di Monica si è un po’ sollevata, non si riesce a vedere molto oltre il suo ombelico, ma le mani di Marco sporgono sui suoi seni. Marco continua a massaggiare un poco Monica mentre tutti guardiamo ammirati e imbarazzati. Lui non sembra farsi problemi di essere in pubblico, scende sul fianchi della ragazza, che ridacchia un po’ per la vergogna un po’ per il solletico, poi, facendola sollevare un poco da terra, le piazza la mani sul culo. Ormai sono passati venti secondi, ma Marco non ha intenzione di finire il massaggio restando con le mani fisse sul culo di Monica. Toglie per questo la mano destra e va sul davanti dei leggings. Monica ha una frazione di secondo per accorgersi di quello che sta succedendo, ma, nello stupore generale, Marco non si ferma e inserisce la mano sotto il leggings e le mutandine della ragazza, a diretto contatto con la sua fica. Quando ci rendiamo conto della situazione proviamo a commentare qualcosa ma ci ferma la meraviglia che proviamo e l’eccitazione. Monica pare adeguarsi rapidamente alla situazione e si vede il suo godimento mentre la mano di Marco va su e giù tra i leggings finché Ilaria non proclama: “Fine!”.
“Stronzo!” è la prima parola che Monica dice, con una voce che non le avevo mai sentito, piena di tensione erotica, mentre Marco toglie la mano. Tra alcune risatine, più cariche di sesso che di ilarità, i due tornano a posto sorridendosi.

Mancano tre bigliettini da pescare per chiudere il giro. Il primo a pescare è Giovanni e il responso è inequivocabile: una maglietta. Giovanni si toglie i calzini, restando a piedi nudi. Ora è il mio turno. Pesco pregando che non si tratti di nulla di troppo pesante, ma è la stessa carta uscita prima a Giovanni. Devo spogliarmi anche io e anche io mi tolgo i calzini. E infine, il turno di Massimo. Stessa identica cosa solo che al terzo giro la coincidenza ci fa sorridere.
“Oh ma che è!” esplode Massimo. Ilaria spiega: “Devono essere rimasti in fondo ‘sti tre. Levati i calzini.”
E così il secondo giro del gioco, e il primo giro veramente erotico, si chiude. Finora abbiamo visto solo qualche bacino e un po’ di palpate, più un tentativo abbozzato di masturbazione. Ma ormai abbiamo perso la malizia e siamo intenzionati ad andare avanti fino a dove la fantasia di Ilaria si è spinta.

“Ragazzi, abbiamo finito il secondo giro. Direi che possiamo andare a riposarci un poco. Pausa di dieci minuti. Chi deve andare in bagno vada, chi vuole farsi una sigaretta vada. Ho degli spazzolini nuovi per cui se volete lavarvi i denti potete. Insomma, queste cose qua” dice Ilaria, alzandosi.
Claudia chiede: “Posso rimettermi le scarpe?”
Ilaria ci pensa un attimo, poi: “Beh direi di no. Non è che perché siamo in pausa puoi rivestirti. Ti scoccia troppo stare a piedi nudi?”
“No no, non fa niente.”
“Inoltre, ragazzi, non prendete i cellulari e non bevete più. Non voglio avere gente ubriaca per casa, né gente che fa i video.”

Tutti si alzano e vanno chi a fumare, chi al bagno, chi a stendersi sul divano.
Io sono troppo confuso da quello che sta avvenendo. Vorrei parlare con una ragazza per fugare i miei dubbi. Fino a che punto sono disposte ad andare avanti? Però vedo le ragazze stare tutte insieme con Ilaria e non mi va di disturbare. Per tranquillizzarmi un poco, vado a parlare con Giovanni, che è uscito per farsi una sigaretta. Sta insieme con Marco che non fuma ma chiacchierano insieme.
“Che ne pensate?” chiedo subito, spinto dall’urgenza della mia curiosità.
“Le ragazze pare che se siano drogate” risponde Marco, serissimo.
“Ma che davvero?” faccio io, terrorizzato.
“Ma te pare? Sto a scherza. Però davvero sennò non me lo spiego.”
“A rega. Ma vi siete visti?” ci domanda Giovanni, enigmatico.
“Cosa?” gli rispondo io.
“Quanto siete alti, quanto siete belli, quanto c’avete il cazzo lungo?”
“Scusa, ma tu quando l’hai visto il mio cazzo?”
“Ora che ci penso non l’ho mai visto. Però è per dire: siamo i tipi più belli della scuola. O comunque, siamo abbastanza belli che invitarci a un’orgia non è un problema. Sono giovani e si vogliono divertire. Che c’è di male?”
“Niente. Però capirai che Ilaria che faceva tanto l’amica e se ne esce con sta cosa mi destabilizza. Manco lei mi ha visto mai nudo, né io ho visto lei.”
“Ebbè, se te la sbatte in faccia che fai, rifiuti?”
“No no. Però non credo che saranno disposte a scoparci per obbligo di gioco. Cioè per come è strutturata la cosa. Magari Monica un pensierino per me ce l’ha, ma Vanessa?”
“Non ci pensare e divertiti. Vedremo poi fin dove vogliono spingersi.”
Continuiamo con discorsi del genere mentre rientriamo, poi Giovanni va al bagno. C’è già qualcuno seduto a terra nel cerchio. Pian piano tutti gli altri ritornano. Alcuni aspettano per terra, altri sul divano altri in piedi. Poi rientrano Ilaria e le amiche rimanenti e Ilaria dà a tutti l’ordine di sedersi a terra.
Il gioco ricomincia, terzo giro.

scritto il
2023-03-11
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