Incesto involontario ma godurioso
di
Favola Erotica
genere
incesti
Era una cazzo di famiglia allargata, nel palazzo che aveva costruito il nonno, abitavano 5 suoi figli, per cui eravamo una miriade di cugini, zie, da non capirci più niente. Le mamme viglivano che non andassimo a scopare fra cugini, raggiunta una certa età, perchè la promiscuità c'era. Allcune delle zie erano veramente eccitanti (erano 3 sorelle e due maschi) e io mi segavo spesso pensando a zia Assunta, un po cicciotta e tettona. Avevo 19 anni, ma c'erano anche le zie acquisite, le cognate di mia mamma, mogli dei due maschi. Una delle due era una donna alta e formosa, molto severa con me, e un po con tutti, era un po antipatica, anche se l'avevo vista una volta mentre era seminuda, aveva delle cosce da sballo e un culo mica male. Dicevano che fosse cosi perchè il marito la tradiva, e non avevano figli.
Io pensavo a zia Assunta e non certo alla zia acquisita, Elisa, ma avrei rischiato la pelle, se me ne facessi accorgere.
Però capitò una cosa urgente, io guidavo già la macchina, mio zio no, la moglie Elisa doveva andare rapidamente dalla sua mamma, che stava male ricoverata in ospedale, la portai io, e poi rimasi con lei. mentre si occupava della mamma. Quando la mamma uscì dall'ospedale, la portai ancora a casa sua, e la mi fecero dormire, erano circa 100 km, doveva restare un po. Mi avevano presentato la cameriera della mamma, una bella donnona , che me lo fece venire duro. mentre la zia Elisa era impegnatao cpn la mamma, feci amicizia con la cameriera, che si dimostrò vogliosa, anche se none ra bellisima, era giovane e me la sarei scopata volentieri.
La sera la cameriera mi indicò la sua camera e disse che mi aspettava verso mezzanotte.
Feci finta di andare a dormire e quando fu ora mi recai alla camera che mie ra stata indicata, entrai al buio, salii sul letto, ero già eccitato, cominciai a toccare tette e cosce, non parlava, dopo un po ansimava, ma allargò le cosce, e mi guidò a chiavarla. Ebbi l'impressione di entrare in una figa meraviglòiosa, mi diedi da fare, nel buoi, e cominciai a chiavarla con foga. Lei godeva, ma non diceva nulal finxche non stavo per venire e lei mi scostò, e le venni addosso credo.
Cosi come ero entrato me ne andai nel buoi, timoroso che la zia se ne accorgesse, e tornai aletto.
la mattina dopo la cameriera mi chiese se mi ero spaventato di lei, e se avessi paura delle donne. Ma come stanotte siamos tati assieme. Macchè disse lei, ti ho aspettaot, ma non sei venuto. R allora che donna mi sono scopato? oppure avrò sognato. Ma in quale camera sei andato? quella, gliela mostrai. Si mise a ridere, beata la signora Elisa allora. Ma non ha detto niente, nenache una parola? no, proprio niente. E sei venuto? Si. La cameriera rise, e mi disse che mi aspettava nella notte e di non sbagliare un'altra volta.
La notte facemmo una bella scopata, me lo rpese anche in bocca, non era molto bella, ma era vogliosa e calda, una bella figa avvolgente.
Tornammo a casa in macchina con la zia Elisa, lei non fece nessun cenno a quello che era successo, anche se io facendo finta di nientem allungai una mano sulla sia coscia, ma le mi allontanò.
Quando fummo a casa, mi disse che saremmo tornati dalla mamma, se volevo. E di non sabagliare più camera. ma zia, io non volevo, scusami. Ma che hai capito? hai sbagliato quando sei andato da quella porca della cameriera. In effetti, quando tornai nella sua camera, facemmo l'amore sempre al buio, e senza una sua parola. ma era troppo godurioso
Io pensavo a zia Assunta e non certo alla zia acquisita, Elisa, ma avrei rischiato la pelle, se me ne facessi accorgere.
Però capitò una cosa urgente, io guidavo già la macchina, mio zio no, la moglie Elisa doveva andare rapidamente dalla sua mamma, che stava male ricoverata in ospedale, la portai io, e poi rimasi con lei. mentre si occupava della mamma. Quando la mamma uscì dall'ospedale, la portai ancora a casa sua, e la mi fecero dormire, erano circa 100 km, doveva restare un po. Mi avevano presentato la cameriera della mamma, una bella donnona , che me lo fece venire duro. mentre la zia Elisa era impegnatao cpn la mamma, feci amicizia con la cameriera, che si dimostrò vogliosa, anche se none ra bellisima, era giovane e me la sarei scopata volentieri.
La sera la cameriera mi indicò la sua camera e disse che mi aspettava verso mezzanotte.
Feci finta di andare a dormire e quando fu ora mi recai alla camera che mie ra stata indicata, entrai al buio, salii sul letto, ero già eccitato, cominciai a toccare tette e cosce, non parlava, dopo un po ansimava, ma allargò le cosce, e mi guidò a chiavarla. Ebbi l'impressione di entrare in una figa meraviglòiosa, mi diedi da fare, nel buoi, e cominciai a chiavarla con foga. Lei godeva, ma non diceva nulal finxche non stavo per venire e lei mi scostò, e le venni addosso credo.
Cosi come ero entrato me ne andai nel buoi, timoroso che la zia se ne accorgesse, e tornai aletto.
la mattina dopo la cameriera mi chiese se mi ero spaventato di lei, e se avessi paura delle donne. Ma come stanotte siamos tati assieme. Macchè disse lei, ti ho aspettaot, ma non sei venuto. R allora che donna mi sono scopato? oppure avrò sognato. Ma in quale camera sei andato? quella, gliela mostrai. Si mise a ridere, beata la signora Elisa allora. Ma non ha detto niente, nenache una parola? no, proprio niente. E sei venuto? Si. La cameriera rise, e mi disse che mi aspettava nella notte e di non sbagliare un'altra volta.
La notte facemmo una bella scopata, me lo rpese anche in bocca, non era molto bella, ma era vogliosa e calda, una bella figa avvolgente.
Tornammo a casa in macchina con la zia Elisa, lei non fece nessun cenno a quello che era successo, anche se io facendo finta di nientem allungai una mano sulla sia coscia, ma le mi allontanò.
Quando fummo a casa, mi disse che saremmo tornati dalla mamma, se volevo. E di non sabagliare più camera. ma zia, io non volevo, scusami. Ma che hai capito? hai sbagliato quando sei andato da quella porca della cameriera. In effetti, quando tornai nella sua camera, facemmo l'amore sempre al buio, e senza una sua parola. ma era troppo godurioso
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