Con la zia e la cugina

di
genere
incesti

Cavalcai deciso la cugina coetanea, sembrava ancora più calda di quanto mi aspettassi, ma mi fece il solito dispetto di quando eravamo giovani, mi bloccò quando ero sul meglio, mi metti incinta, e si alza.
Se ne andò fredda, pensavo di aver fatto cilecca, anche se ero sicuro che fosse venuta più volte. Mi sentii un po sfruttato, come se facessi da supplente, ma a che?
Rientrava la madre, mia zia, 60enne vedova, che era uscita, penso, proprio per favorire quel rapporto con la figlia.
Ti sei divertito, porcello, cosa zia? Lo sai. Dai vieni, ne parliamo, mi disse, mentre la figlia usciva, a malapena salutava.
Con la cugina avevamo cominciato ad avere rapporti da bambini, a volte nemmeno mi guardava, e a volte provocava. Capricciosa, era capace di interrompere un rapporto appena iniziato, come stasera.
Credo che le nostre mamme lo avessero intuito, poi loro si trasferirono al Nord. Ora ero anche io da quelle parti, e visto che il primo figlio della zia si era sposato, mi offrirono di abitare da loro.
Litigavano, con la madre, le avevo sentito gridare. Mi vide un po sconcertato, ma non più di tanto, mi era rimasta voglia di scopare volevo venire in una figona calda.
La zia si mise comoda, una bella vestaglietta, sottoveste nera, sospetto non avesse biancheria, ci prendemmo un caffè, vedevo le sue cosce, mica male, e la scriminatura del seno, però …..
Non altissima, ma ben gonfia nelle forme, senza essere grassa, una pelle lucida, musetto e labbra da pompini.
Cosa guardi? Mi disse, sembri uno scemo. Zia, scusami, non ti avevo mai guardato come una femmina, ma, ti offendi se ti dico che sei più sexy di tua figlia.? Ah, vuoi provarci con me? Zia, non sono un ragazzino, non sono in confusione, ti sento proprio come una femmina, guarda qui. E le mostrai il pacco che aumentava a vista d’occhio. Mi stavo eccitando e lei non faceva nulla per bloccarmi. E non ti vergogni, sorrise, con la zietta? Beh, ormai zio non c’è più… Mi accostai, lei me lo prese in mano, era brava, poi diede un rapido bacio, e lo portò in bocca, muovendosi sapiente, ma vogliosa. E poi fui io ad aprire la figona, leccarla ed eccitarla, e finalmente entrai in una figa che mi fece sborrare dentro di lei, sussultando perché veniva anche lei. Non pensavo fosse cosi calda e disponibile, e non era male fisicamente, niente pancia, ne venuzze.
Ti sei fatto figlia e madre nello stesso giorno, porcello. Ma si con lei devo schizzare in aria, pensa solo a se stessa, tu ti sei dedicata a me e mi hai ricevuto in un modo che mi ha avvolto.
Ma tu capisci che ha mia figlia? Se vuoi indago un po, lavora in un ufficio vicino al mio, conosco qualcuno.
Si, dai, zia dormo con te stasera? Mia figlia ti ammazza, stai buono, ti dico io quando è il momento, e me lo prende in mano, per un bel giochetto.
“Se mia figlia con te, con cui ha fatto sesso fin dalle elementari, non si sveglia, ci deve essere qualcosa” “ allora sapevi?” “lo sapeva anche tua madre”.
Nei giorni successivi chiesi qualcosa a uno del suo ufficio, che si meravigliò fosse mia cugina, che figona, ma è perduta per noi, mi disse. Perduta perché? Disse poi una segretaria, che la conosceva, era stata circuita ed era sottomessa a una lesbica “macellaia”, una spilungona cattiva.
Seguii la macellaia lesbica, e vidi che trattava da schiava mia cugina.

Ma perché non si ribella?, disse la zia, angosciata. Mii spiegarono quel tipo di rapporti, la sottomissione. La macellaia smette solo se ha paura di una violenza, ma occhio, può colpirti e denunciarti. E potresti avere reazioni da tua cugina, che è immatura.
Alla lesbicaccia facemmo capire, io e zia, che ogni tortura che avrebbe fatto a mia cugina, sarebbe stata vendicata, avevamo il diritto di colpirla se faceva del male a lei, non temevamo denunce. La “macellaia” capì, eliminò i maltrattamenti, e poi, con una scenataccia, disse a mia cugina di non farsi vedere mai più.
La sera la zia, mi fece andare nel suo letto, e fu una amante caldissima. Quando si aprivano le sue grandi labbra per farmi entrare trovavo una figa calda e umida, in qualsiasi posizione si mettesse. E poi provammo anche il rapporto anale, fu una delizia per lei. Le sue tette erano una delizia per me.
La figlia era partita per svagarsi, dopo la rottura con la macellaia, e noi passammo una decina di giorni da perfetti amanti.
Bellissimi giorni, la differenza di età, e la vicenda incestuosa, rendevano il rapporto sempre più voglioso,la zia sapeva rallentare, anche se si prendeva una bella rivincita sessuale, non era molto attivo il marito morto.
Al ritorno della figlia andai a vivere in un mio appartamento, qualche voce era corsa, e la cugina mi venne a trovare, la invitai fuori, la guardavano, si era messa molto meglio.
Rievocò lei i giochi che facevamo da bambini e poi ragazzi, dopo una certa età mi aveva preso come un suo giocattolo, per lei era un modo di masturbarsi, mi faceva partire, poi si toccava da sola, e questi toccamenti li facevano poi con una sua amica, ed erano finite per diventare delle amanti segretissime. Già, tu al massimo mi strizzavi i capezzoli, lei mi baciava, mi metteva la lingua ovunque, ci baciavamo, tu sei sempre stato uno zoticone, e volevo farti morire di seghe.
Dopo la sua partenza, aveva sempre avuto rapporti con donne e questo l’aveva portata a finire sotto la lesbica macellaia, rifiutando la corte di molti uomini che la volevano, non sapeva più ascoltare parole d’amore dagli uomini. Quando sei venuto da noi, volevo riprendere il vecchio gioco, farmi eccitare e poi andare con una femmina.
Ma si, il nostro è un rapporto incestuoso, eravamo come fratello e sorella, già, ti sei fatto anche mia madre vero? “E quindi che vuoi da me, se andavo con femmine?. “ Devi capire che, se anche incestuoso, il rapporto con tua madre, è un rapporto completamente animale e sensuale, ci scateniamo con voglie banali e normali. “Cosa ci trovi?” E’ una femmina calda, disponibile, totalmente aperta al maschio, e sa donarsi e accetta quando il piacere le torna. E’ materna. Dovresti provare anche tu.
Rifletteva, non la vidi per una settimana, la zia mi telefonò, “ma tu che le hai detto?” Niente che dovrebbe imparare da te.
Aveva voluto parlare con la mamma delle sensazioni che provava con me, e prima col marito, o altri uomini, si erano abbracciate, la mamma l’aveva incoraggiata a iniziare con rapporti fisici intensi e basati sulle sensazioni essenziali, senza cercare delle masturbazioni, abbandonarsi al maschio, quando sai che ti vuole bene. Deve avergli fatto degli esempi concreti.
Cominciò a uscire con un bel tipo, che le voleva bene, riacquistò il piacere di fare sesso, in un letto, facendo finire il maschio dentro di se, e rimase anche incinta.
Non me la diede più, solo qualche bacetto, ma avevamo un nostro segreto.
La mamma compensò con passione quello che non avevo avuto dalla figlia, anche se mi incitava a trovarmi una fidanzata, che mia mamma si preoccupava a vedere che non avessi donne.
La zietta ormai sola, mi faceva passare delle serate eccezionali, non aspettavo altro, dopo lunghi eccitanti giochi, di poter venire nella sua figona, cosa che mi faceva sentire felice. Era cosi calda e disponibile.
Non smisi di aver rapporti con lei nemmeno quando mi fidanzai, con la figlia di una cugina di mia mamma e sua. Un pompino favoloso a volte mi faceva, quando non se la sentiva di reggere alla mia irruenza, come era dolce la sua bocca.
“E non scoparti la mamma della tua fidanzata, mi disse, ti ho viziato”. Si zia, chissà.
scritto il
2023-02-12
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