Da Candidata tardona a deputata vogliosa

di
genere
etero

Incredibile botta di culo, una donna sciapita, insulsa, malvestita, lenti da miope, è candidata per la Camera, un partito nazionale,in una grande città. Collegio perdente, e nel proporzionale, 10mila voti, quando li trova? Ok, ma perché lei? Sai, il cardinale, il volontariato, qualche voto lo porta.
Me l’affidarono per la campagna elettorale, un compenso non banale, è il mio lavoro.
E’anche antipatica, gonne sotto il ginocchio, seno piatto, occhiali da scema, incredibili stivaletti, capelli da casalinga depressa, ma mi pagano, sarei tentato di abbandonare.
Cercavo di trovare qualcosa in lei, forse potrebbe avere un bel seno, e di culo non è male, dovrei vedere le cosce, ma i capelli no, impossibili così Chiamo una giornalista femminista mia amica, sai, la mia candidata non può esporsi, difende le prostitute dai criminali che vogliono ucciderla. Combino un’intervista in cui la mia cliente apparirà con un velo a coprire viso e capelli. Ma le faccio fare il trucco degli occhi e curare le ciglia da una parrucchiera fidata. L’intervista appare su molte testate, una tv locale la riprende, e poi va sulle nazionali, Tante interviste ; la cercano tutti, non è stata banale nelle risposte. Le faccio fare una rubrica del tipo “lo sapevate che” sui diritti delle persone deboli, la mettiamo sui social, viene ripresa dalle televisioni, la invitano a dibattiti.
E’ d’obbligo parlarle, è contenta, si sente al centro delle attenzioni, ma come faccio senza offenderla? Miriam, mi devi scusare, credimi, è solo professionale quello che ti dirò. Tu in un banco della verdura, prendi quella ingiallita, scolorita, o quella brillante e in fiore? Così funziona. “Devo cambiare esposizione, come una merce?” Peggio, la merce avariata si vende abbassando il prezzo, qui potresti disgustare. Per es. io non ho ancora capito che ginocchio hai, ma sei pazzo, no, se vai in tv, ed hai la coscetta scema da casalinga depressa, ti sputano. Solleva la gonna, e queste? Ah, mica male, devi mostrarle, te la senti? Per i capelli devi passare da un professionista, ma a seno, scusami? Non sono piatta, lo tengo un po nascosto perché in chiesa non voglio che i maschi mi fissino. Mette una mano allenta qualcosa, e il seno si spinge in avanti, non è male, mi vien quasi duro per questo giochetto. Bene, ma gli occhiali no.. “Non ci vedo”, Impara presto, non è scema. Parrucchiere, gonna stretta che si alza sul ginocchio in poltrona, un reggiseno che esalta senza esagerare, una maglietta semplice, parla poco, ascolta molto, anche perché non sa che dire, e questo decreta il suo successo. Quando il candidato avverso del suo collegio, big di un partito, la attacca, viene difesa da tutti, elezioni, e vince sia nel collegio che nel proporzionale.
E mo, che facciamo con questa, mi dice il committente. Cardinale e parrocchie esultano, devono mostrarsi felici. Mi chiama lei, la invito a cena.
“Sai, ora mi invitano tutti, mi corteggiano, ma io volevo questo momento con te”. Ti sono grato, solo dovere, “ma perché hai fatto questo per me?”, so bene che non valevo nulla. Non lo so, ora sono felice di vederti e stare con te , per qualche attimo mi sei stata antipatica. E tu eri insopportabile, beh bacetto della pace? Va diritto sulle labbra, ah. Cara Onorevole Miriam, sono anche un maschio italiano, ed in questi casi potrei ignorare il tuo ruolo sociale e puntare direttamente alla femmina. Ed io potrei ignorare quel presuntuoso ed arrogante che pretendeva di farmi capire come devo essere femmina. “Non sei sposata Miriam, chi ti aspetta stasera a casa?” Non vivo a casa, sono suora laica, con voto di castità. Mi dispiace, scusami, ci stavo provando, rispetto la tua scelta. Ahah, ride, il fiero maschio italiano, bloccato con due parole. E, cosa potrebbe liberarti dal voto? Se ti decidi a baciarmi, e li mi fece piacere, era fresca di pelle, e la strinsi a me, sentì la mia eccitazione. Un bel bacio, era tempo di stare da soli, guidai tenendole la mano, ci baciammo avidi già in ascensore, poi in casa, dovetti darmi una calmata, mi aveva proprio eccitato, fui abbastanza cavaliere, ma in Lei era venuta fuori una femmina in salute, vogliosa, e direi, senza timidezze. E curiosa di provare cose nuove, non feci la cafonata di chiederle se fosse vergine, e poi non m’importava, volevo lei. Dopo che la stimolai sul seno, ed era veramente bello, le penetrai con la lingua in fica, e quasi sveniva. Non volevo cominciasse con la classica posizione del missionario la feci salire su di me, era nuda, la trovai bagnata, calda, si muoveva godendo ogni secondo della penetrazione, occhi chiusi, stava trovando una sua strada, aveva un fuoco negli occhi e nel corpo. Si fermò un attimo a dirmi che poteva restare incinta, le sorrisi, ti guardo io, ma sarebbe bellissimo. Quando finalmente raggiunse il primo orgasmo, sussultava e si teneva stretta alle mie spalle. La stimolavo con calma, sia sulla fica, che sul seno, eccitava anche me, riuscì a provare anche il mio cazzo in bocca, e per quello, era proprio novellina, ma si eccitò tantissimo.
Continuammo nella notte, eravamo coetanei, ne a lei ne a me mancavano le forze e la voglia, si svegliò nuda accanto a me. “E ora, prepotente maschio italiano? “ Beh una doccia, poi decidi tu. “Per te sono solo questo momento, forse è stato il mio più bel momento, ed eri anche sincero. Ma sei insopportabile e presuntuoso”
In parlamento la corteggiavano in tanti, ogni tanto si leggeva che le veniva attribuito questo o quella passione segreta, ma volevano solo sfruttarne l’immagine. Con l’aiuto delle mie amiche giornaliste svelai il fatto che fosse suora con voto di castità, che non corrispondeva a quel bel culo, alle cosce ed al seno che mostrava. Ma scatenò tantissimi, si fece una fame di donna calda e sensuale, ma “proibita”.
E un giorno mi invitò a Roma, aveva preso un appartamento, non stava più nella casa delle suore.
Bene, il mio maschio italiano, eccolo. La mia deputata, femmina, vogliosa, e casta, la smettiamo?
Non ricordo più quante ore siamo stati chiusi in casa, lei perse molti appuntamenti istituzionali, si creò un mistero, non rispondevamo a nessuno.
La trovai ancora più calda e vogliosa della prima volta.
A quando la prossima, onorevole Miriam?
scritto il
2023-02-10
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