Le zione

di
genere
incesti

Ho 35 anni, L'azienda mi manda per 6 mesi nel Sud, nella città in cui è originario mio padre, ci sono ancora due sue sorelle la, un po anziane, le ricordo bene,e dopo un paio di giorni le vado a trovare, vivone nella stessa casa paterna su due piani diversi.
Avevo saputo che erano rimaste entrambe vedove, avevano dei figli che vivevano per conto loro, ma non erano vecchissime, la più piccola 62 anni, l'altra 70. Vengono i cugini a salutarmi, ma perchè vuoi stare in albergo, stai qui, la solita ospitalità del Sud, c'è tanto spazio e fai compagnia alle zie, che ti vogliono bene.
Resto in albergo, ma vado a cena da loro più spesso, e mi sorprendo di vederle sempre un po più procaci. La 70enne si mette il rossetto, mostra una bella scollatura quando vado da lei, si tira perfino su le gonne, come per farmi notare le cosce che ha belle ancora.
L'altra la 62enne, ha un bel pettone, è più rotonda, sembra più fredda, ma ogni tanto indugia a baciarmi nel saluto. Mi alterno, ora alla tavola della più giovane, ora a quella della più anziana, non fanno vita comune anche se passo sempre a salutarle e fare due chiachciere.
Succede che la segretaria non mi ha prenotato l'albergo per il mese e c'è una fiera, non ci sono posti per cui sono costretto ad andare da loro, almeno una settimane.
Bh facciamo che dormo 3 giorni da zia A, e 3 da zia M. Contente loro , porto la valigia al seocndo piano, la zia 70enne mi assegna una bella stanza, grande, che , a porta aperta, guarda in quella dove dorme lei. La mattina mi sveglia caffè, si accorge che devo averlo duro perchè me lo sistemo per non scandalizzarla, se ne va nella sua camera, lascia aperta la porta e vedo che si mette in sottoveste nera, espone le tette davanti allo specchio, tira su la gonna. Però ... Stavolta ho una ragione in più per averlo duro, non ci pensavo. Vado al lavoro e sono un po inquieto, torno un po prima, la zia 62enne è andata dai figli, siamo soli. Vedo che sotto una vestaglia indossa la sottoveste scollata del mattino, e che ha raccolto i capelli, che ha bianchi. Mostra un bel collo. Zia, come sei bella. Smettila sono vecchia. Vecchia si, ma mi fai un effetto ... Che effetto? guarda? e le mostro il pacco ingrossato. Che porco, tutto tuo padre. Ti dispiace? ma no, sei il mio nipotino, vieni vicino. Beh zia, ma queste sono tette che le ragazze ti invidiano, la bacio sul collo, sospira. No, non passare il limite. Quale limite zia non sono un bambino. e tu non sei una ragazzina. Mi dai un bacetto, dai perdonami. Il bacetto che doveva essere sulal guancia, finisce sulle labbra, le apro la bocca e la bacio profondamente. Non si ritrae. E ora che vorresti fare, mi chiede. Zia, ti desidero, voglio far l'amore con te, ma se non vuoi, mi calmo, non aver paura. Sei pazzo, ma si fa abbracciare e contnua a baciarmi, le libero il seno e lo ciuccio e gli passo una mano fr ale cosce. Ora la voglio proprio, sto trovando qualcosa che non mi aspettavo e la situaizone incestuosa mi intriga. L aporto sul letto, non resiste più collabora, continua a dirmi pazzo, ma ci sta, rimane in sottoveste, niente sotto, è facile finire dentro di lei, un po asciutta all'inizio, ma poi sempre più calda. Me la giro e la faccio cavalcare il cazzo, non ha l'energia di una 20enne, ma reagisce bene lenta ma decisa. Cerco di capire come farla venire, ma prima che mi aspettassi, lancia dei piccoli urli ripetuti, è venuta, apre gli occhi. Non sei venuto tu? no, Materna, si sposata, mi prende il cazzo in bocca, e comincia a bciarlo e succhiarlo. Uhm, non pensavo, ci sa fare. Mi fa venire in bocca. Bellissimo. Ma sei un pazzo io sono una vecchia, e tu ti metti con me? Zia, sei più tosta di me altro che vecchia. Si riveste, ha preparato una bella cena, mettiamo le candele, parliamo sottovoce, non ha più imbarazzo. Alle 11 andiamo a dormire nello stesso letto, facciamo l'amore lentamente, poi ci addormentiamo vicini.
Nememno ci accorgiamo che l'altra sorella è rientrata, passata per salutare, ci ha visti nello stesos letto.
La mattina dopo vado al lavoro, un bacio, ciao, passo davanti all'altra sorella, ciao zietta, un bacetto. Rifiuta il bacio, non ci faccio caso. ça sera torno tardi, la zia grande mi aspetta con la cena, penso sia stanza, ma non lo è, mi fa capire che vuole ancora, e si inoltra in un pompino delizioso e lungo, poi la scopo, fino a venire insieme. Sono gli ultimii colpi mi dice. Mi sento bene, ho qualche scrupolo di coscienza, ma se nessuno sa niente tutto a posto. Lei è tranquilla, vengono le figlie e la trovano meravigliosa, mamma, ma che cura hai fatto.
Poi devo fare i 3 giorni dalla seconda zia, e lei non vuole litigare con la sorella, le dico che di notte andrò da lei. La zietta è sardonica, sorride sotto i baffi, mi fa capire che ha capito. Beh zia, ma io voglio bene tutte e due. Taci porco, zia ma hai delle tette meravigliose, da quando ti ho rivisto i sego pensando alle tue tette. E che vuoi fare? me le fai toccare? vuoi che te le bacio? Sei un porco. Dai zia, l sai che ti desidero, almeno un bacetto. Pensi che non so che ti sei fatto mia sorella?. Urca zia, ma no, e poi che c'è di male? Che porco, vorrsti farti anche me? e perchè no, mi piaci, e io ti piacico?. Ci provo, mi accosto libero le tette e le succhio, ansima. Sono grosse , ma sode ancora, e poi me la porto a letto, non resiste più, vuole far l'amore e la tengo a lungo un po sotto, un po sopra, finchè anche lei non lancia degli urletti ripetuti. Mi fa venire girandosi, la prendo analmente , si vede che è abituata, entro bene, poi torno in fica e sborro. Era destino, mi dice, si vede che il sangue chiama. Ma non mi fa dormire con lei. A mezzanotte mi alzo e vado di sopra, dalla più anziana, che rimane felice, e si fa chiavare in modo stupendo dedicandosi tutto al mio piacere. Se nona vesse fatto cosi non ce l'avrei fatta, confesso.
Rimanevano solo due giorni, cominciavo a pensare se ce l'avessi fatta, ma la più giovane il secondo giorno aveva dei disturbi, cosi lo feci ancora con la più vecchia, l'ultimo giorno che rimanevo da loro vennero i figli, ci fu trambusto fino a tardi. Nei mesi successivi che rimasi mi alternai fra le due nei momenti liberi, ormai il gioco era palese, e ognuna delle due aspettava che avessi finito con l'altra, o se Vedevano che ero stanco, mi lascivano perdere. Gli ultimi giorni eravamo in 3 nel lettone, per non farmi sciupare troppe energie nel salire e scendere. Quando soo partito per fine missione, mi hanno chiesto se sarei tornato. Amo le mie zie dissi, certo che torno. E ogni tanto finchè non ebbi dei figli dalla moglie, andai, Poi loro invecchiarono ed ebbero le malattie di tutti, e cosi fini ogni rapporto, ma le porto sempre nel cuore.
scritto il
2023-02-07
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