Il vicino milanese
di
Ledi
genere
tradimenti
Sono le tre di notte e come capita spesso non dormo, ho letto alcuni racconti e mi sono decisa a scriverne io un'altra. Dopo sei racconti di mie esperienze e sogni mi sono accorta di non aver mai parlato di me. Mi presento: Ledi è "quasi" il mio vero nome, nel senso che il primo ragazzo con cui sono stata giocando col mio nome l'ha cambiato in Ledi. Sono una 41enne, madre da 18 anni, moglie da 8. Sono alta (si fa per dire) un metro e 45, guadagnandomi il nomignolo affettuoso di "Pallina o Memole". Mio figlio mi chiama "Gnomo". Sono cicciottella o come dice Gabriele, il mio amante ottantenne "sono soffice!". Tutti mi dicono che sembro molto più giovane e che ho un viso d'angelo anche se poi almeno gli uomini con cui ho fatto sesso finiscono per definirmi un diavoletto. Occhi nocciola e labbra carnose. Da circa tre anni sono rossa di capelli, perché secondo mio marito "rossa de capei, golosa de usei" perdonate il mio milanese sarà sicuramente scritto male, ma credo che sia chiaro:"rossa di capelli,golosa di uccelli!" L'ho accontentato. Da quando vivo a Milano, 9 anni, mi ero ripromessa di fare "la brava" essere una buona moglie e soprattutto di essere fedele, cosa mai fatta prima e per quasi 5 anni ci ero riuscita, poi mi sono accorta di come mi guardava Giorgio, il mio vicino, un milanese doc, fingevo di non fare caso alle battutine quando lo incrociavo in garage e al fatto che cercasse sempre il contatto fisico, credevo soffrisse di invadenza tattile. Fino al giorno in cui io ero nel mio garage a riordinare e arriva lui, cominciamo a parlare e il discorso cade sull'età, gli dico che non dimostra i suoi 56 anni e lui mi dice "che carina, posso darti un bacio?", Gli faccio segno di sì, pensando a un bacio sulla guancia, invece lui mi fa avvicinare al muro e mi bacia sulle labbra, insinuando con delicatezza la sua lingua alla ricerca della mia, dopo un secondo d'esitazione, partecipo,lui mi sta già toccando il seno, penso "cavolo Giorgio, sei un polipo!" Comunque non possiamo farlo durare perché dalle finestre di fronte al mio garage potrebbero vederci, si allontana e gli dico" non male!" Lui midice di seguirlo nel suo garage perché nel suo siamo meno in vista, lí torna ad baciarmi, stavolta con più passione, mi sfila dal top elastico il seno, commentando "che belle tette grosse che hai!" E strofina i pollici sui capezzoli, cosa che mi ha sempre fatto effetto, comincio già a sentire la mia fica che vuol essere toccata. Io gli accarezzo il pene da sopra i jeans, in quel momento mi suona il cellulare, e mio marito. Mi ricompongo e dopo la telefonata Giorgio mi bacia e mi dice "riparliamone presto!" Mi saluta e va a casa.
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