Il 6° e il 9° comandamento
di
Ledi
genere
etero
Dopo la nascita di mio figlio, cominciai a andare più frequentemente in chiesa, arrivando a decidere di fare la cresima. Francesco, mio figlio aveva ormai 4-5 anni e mi seguiva con entusiasmo. In chiesa, ci sono sempre le stesse persone, una di queste era Rocco. Rocco, di lavoro faceva l'imbianchino e nel tempo libero sostituiva la moglie nel suo negozio di profumeria, anche lui aveva un bambino di 1 anno. Frequentava la chiesa e aiutava a salire e scendere le statue dei santi, aiutava nella costruzione del presepe a Natale e partecipava attivamente alla Via Crucis, questo per dire che lo incontravo spesso e lui era stato ben chiaro, confidandomi, in chiesa proprio vicino ai confessionali, che avrebbe voluto fare sesso con me. Non gli risposi, un po', nonostante i modi, l'idea mi piaceva, un po' mi irritava, ma chi si credeva di essere? Certo era un bell'uomo. Ma era presuntuoso. Mi fa la stessa proposta più volte e io gli dico sempre di no. Arrivo al punto che gli dico "senti Rocco, non te la darei, nemmeno se mi pagassi?" Per tutta risposta mi chiede "quanto vuoi?". A questo punto mi viene da ridere e lo mando a fanculo. Che faccia di bronzo! Arriva Natale e con mio figlio andiamo a vedere il presepe della chiesa che è stato fatto in due parti, nel salone, appena si entra ci sono quelli piccoli fatti da i ragazzi a scuola, poi dietro ad un tendone c'è un plastico enorme, entro con mio figlio, ma lui si ferma ai modellini piccoli, io entro, oltre la tenda e li c'è Rocco, che mi dice "oh, ciao, buon Natale" e si abbassa, appoggia le sue labbra sulle mie e insinua la sua lingua. Resto di marmo, lui si allontana subito perché ha visto la tenda muoversi ed entrare mio figlio. Faccio finta di niente e qualche giorno dopo, rincontro Rocco che mi chiede come al solito di uscire con lui, al mio no, mi dice "ma in chiesa mi hai baciato?", Gli rispondo " No, tu mi hai baciato, quando parteciperò a un tuo bacio te ne accorgerai, fidati!", Ma ormai avevo perso la determinazione a evitarlo e non mi importava più che fosse sposato, era diventato un peccato che volevo commettere quando lo incontrai un paio di sere dopo, mi chiese se volevo un passaggio, accettai. Ovviamente non mi porto a casa, ma davanti a un cimitero, porto il sediolino più indietro e li mi prese per i fianchi portandomi a dovermi sedere a cavalcioni su di lui e riprovo a baciarmi, stavolta fui io a cercare la sua lingua mentre gli accarezzavo il collo e i suoi bei capelli lunghi fino alle spalle e lui mi alzava la gonna e infilava le mani sotto le mie mutande per palparmi il culo, sentivo il suo pene che premeva contro i jeans. Mi tolsi da sopra di lui per aiutarlo a sbottonarsi i pantaloni, lui invece mi dice "andiamo dietro" scendiamo dalla macchina, risaliamo dietro, lì si era abbassato i pantaloni e svettava su un pene niente male, lo accarezzo e lo lecco un po', ma lui ha troppa voglia mi scoparmi, mi dice "sali!" Io mi tolgo le mutande e mi rimetto a cavallo, il bacio e i palpeggiamenti di prima di hanno fatta bagnare, quindi il suo pene ha strada facile in me, dentro mi sembra anche più grande, e lui a decidere il ritmo, tenendomi per i fianchi, poi mi fa mettere a pecorina e lo sento così duro e così in fondo da farmi quasi male, poi con un urlo mi esplode dentro ed esce.Io mi giro e lui mi fa "cazzo, ti sono venuto dentro!", Nonostante sia stata una cosa veloce, mi è piaciuto e lo tranquillizzo "nessun problema, prendo la pillola". Pochissimo tempo dopo venni a sapere che aveva divorziato perché la moglie era stanca dei suoi continui tradimenti e ha cambiato città, non l'ho più rivisto, ora penso che il vero peccato è che ci sia stata quella sola volta.
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