Ted, il meglio
di
Aramis
genere
gay
Ero appena arrivato all’università e mi era stata assegnata una stanza al pensionato. Dopo un’ora che mi ero sistemato prendendo per me la cuccetta più bassa, entrò il mio compagno di stanza. Era un ragazzo biondo e snello, somigliava al ragazzo con cui avevo fatto sesso al liceo. Immediatamente sentii il mio cuore battere alla vista del suo stretto culo muscoloso che spingeva contro i pantaloncini sottili che indossava. Sentivo il mio uccello pulsare mentre lo immaginavo seppellito tra quelle natiche a scaricarvi dentro il mio sperma.
Gettò la sua roba sopra la cuccetta superiore e dopo aver sistemato valigie e laptop, stereo e tutte le cose che di solito riempiono le camere dei pensionati, ci siamo diretti alla mensa per cena. Ted era un buon conversatore e ci trovammo subito in sintonia. Io camminavo un po’ dietro di lui per poter guardargli il culo. Eravamo tutti e due interessati a fare del cross country e ci fermammo per prendere accordi con l’allenatore.
Più tardi, a luci spente, fui svegliato da un'oscillazione del letto e da rumori sopra di me... I rumori divennero più frenetici, poi un grugnito ed un brivido e poi il silenzio. Ted aveva fottuto la sua mano sopra la mia testa, versandosi il dolce succo di uomo in un asciugamano o nelle mutande. SentivoIo l’odore del suo umore d’uomo ed il mio uccello divenne duro immaginando quello che mi ero perso. Comunque sorrisi sapendo che fra non molto avrei bevuto da quello stesso rubinetto di gioia. Misi una mano sul pene duro, presi la pre eiaculazione e la succhiai dalle mie dita....
Per altre due notti ascoltai Ted sparare il carico tentando di essere il più silenzioso possibile. Ci svegliavamo la mattina e ci comportavamo come nulla fosse, ma le palle mi facevano male al pensiero dell'azione che sapevo stava per arrivare su quel dolce culo.
La sera seguente aspettai finché Ted non fu nella piena oscillazione, mi alzai rapidamente e tirai indietro la sua coperta a rivelare la sua mano avvolta intorno al suo grosso cazzo congestionato.
"Lascia che ti aiuti, per favore Ted." Bisbigliai e poi abbassai rapidamente la faccia ed ingoiai metà del suo uccello succhiandolo in me prima che lui potesse reagire. La pre eiaculazione copriva la testa dell’ uccello ed io lo bevvi rumorosamente assaporando il suo gusto sulla mia lingua.
La sua risposta fu un forte sospiro e cominciò a spingere l’uccello nella mia bocca bagnata con un fervore che mi diceva che aveva già percorso quella strada. Tirai via la sua mano dal suo uccello e lo feci scivolare con tutta la mia forza ingoiandolo sino alla radice, spingendo il mio naso nella sua pancia. Ted mi afferrò la testa e cominciò a spingere dentro di me finché non cominciò ad agitarsi come un giocattolo e cominciò a sparare calde palle infuocate di sperma giù nella mia gola.
Dopo circa 5 colpi massicci di sborra, mi tirai indietro fino a che solo la grossa testa dell’uccello rimase nella mia bocca e presi i seguenti 4 o 5 colpi nella mia bocca dove tenni il carico senza ingoiarlo. Quando finalmente smise di scuotersi e rimase sdraiato esausto, il suo uccello divenne molle nella mia bocca, io mi tirai via e salii su di lui, la mia faccia contro la sua. Presi le sue labbra nelle mie e gliele aprii con la lingua, facendo filtrare il suo sperma nella sua bocca. Allacciammo le nostre lingue ed andammo profondamente, scambiandoci il suo dolce sperma gustoso.
Io rotolai ed ora lui stava sdraiato su di me, portai le mani al suo culo, nella sua fessura dove esplorai lentamente il suo dolce buco bagnato dallo sperma che aveva appena ricevuto. Feci scivolare un dito nel buco e lo stuzzicai mentre lui si lamentava allargando le gambe per darmi miglior accesso. Emise un delicato piagnucolio mentre spingevo dentro con un dito e poi si lamentò quando aggiunsi un altro dito al primo. Lentamente cominciai un ditalino a lui che ora stava a gambe divaricate su di me. Le gambe allargate ai miei fianchi ed il corpo elevato perché potessi liberamente penetrarlo, i suoi occhi erano vitrei, il suo corpo si scuoteva mentre lo penetravo con le dita carezzandogli il buco, lasciandogli prendere il ritmo del mio ditalino.
Ted spinse con forza contro le mie dita e quando sentii i suoi muscoli aprirsi feci scivolare dentro un terzo dito facendolo uggiolare di passione e dolore. Lo lavorai duramente mentre lui si muoveva indietro ed avanti contro le mie dita che strupavano la sua stretta fica di ragazzo.
Poi fui pronto per la cosa vera, estrassi le dita, afferrai il mio 20 centimetri duro e lo pigiai contro il suo buco. Ted obbediente si abbassò sul mio uccello e poi, uggiolando di dolore, si lasciò cadere sopra di me, il mio cazzo penetrò nel suo buco d’amore per 10 buoni centimetri.
Spinsi verso di lui nel momento in cui lui scendeva sopra di me una seconda volta, il mio pene scivolò dentro sino alle palle e capii che ero arrivato... Ero nel bel buco del culo di quel dolce ragazzo e sapevo che quel ragazzo stava per essere mio... Rotolai su di me col mio uccello che esplorava la sua nuova casa e lui gridò di eccitazione mentre io trovavo luoghi intatti nel suo buco d’amore ora aperto.
Mi sdraiai indietro, gli dissi di cavalcarmi e lui andò su e giù, indietro ed avanti come un vero chiavatore... lamentandosi e frignando e miagolando ad ogni spinta del suo corpo contro il mio. Sorrisi mentre lui atterrava col suo corpo contro il mio palo rigido, cavalcando ben volentieri il mio uccello, volendolo dentro e riempendolo col mio nuovo amore...
Alla fine venne il momento, lo feci rotolare, tirai le sue gambe sulle le mie spalle e posi la sua fessura aperta davanti a me me. Nuda e pronta... spinsi dentro di lui, le mie palle schiaffeggiavano il suo culo bagnato ad ogni spinta e spinsi carezzando profondamente dentro di lui, andando ogni volta più profondamente... Lo sperma stava salendo dentro di me. Lo potevo sentire mentre cresceva bollendo nel mio sacco e poi arrivò, soffiando in lui con tale forza che noi precipitammo ed io dovevo pomparlo dentro su di un fianco...
Non ricordavo di aver sborrato così prima di allora, neppure le prime volte al liceo. Non era stato mai così bello.
Rimasi seppellito dentro di lui cullandolo, carezzando il suo corpo, i suoi seni ed i capezzoli, ci rendemmo conto lentamente di quello che era accaduto. Ted mi disse quanto mi aveva voluto, aveva bisogno che lo inculassi, mentre parlava il cazzo mi divenne di nuovo duro e facemmo lentamente e quietamente di nuovo l’amore, sdraiati là, i nostri corpi sudati si unirono in un amore speciale... Anche il suo uccello era di nuovo duro e lo carezzai da dietro a lui mentre pompavo il mio cazzo dolcemente dentro di lui. Ted venne rapidamente ed io tenni il suo uccello mentre sparava il suo carico sopra la sua pancia ed il suo torace, poi ne disegnò sul suo corpo, leccandolo da me e poi prendendone una buona quantità e mettendomela sulle dita che io infilai nella sua bocca.
Per una mezz’ora lentamente chiavai quel dolce buco del culo, la mia fica di ragazzo della mia università, sapendo che sarebbe stato mio a lungo. Il mio uccello ritornò duro e lo presi per le anche mentre lo giravo con la faccia al letto e guardavo i suoi muscoli del culo stretti che si stringevano con forza ad ognuna delle mie spinte frenetiche nel suo corpo, nella sua anima mentre lo riempivo di sperma per la seconda volta quella notte.
Finalmente caddi sul suo corpo e mi addormentaie, mi svegliai la mattina quando lui si mosse sotto di me, il mio uccello era ancora nel suo nuovo fodero e stava diventando di nuovo duro. Le lezioni avrebbero dovuto aspettare.
Gettò la sua roba sopra la cuccetta superiore e dopo aver sistemato valigie e laptop, stereo e tutte le cose che di solito riempiono le camere dei pensionati, ci siamo diretti alla mensa per cena. Ted era un buon conversatore e ci trovammo subito in sintonia. Io camminavo un po’ dietro di lui per poter guardargli il culo. Eravamo tutti e due interessati a fare del cross country e ci fermammo per prendere accordi con l’allenatore.
Più tardi, a luci spente, fui svegliato da un'oscillazione del letto e da rumori sopra di me... I rumori divennero più frenetici, poi un grugnito ed un brivido e poi il silenzio. Ted aveva fottuto la sua mano sopra la mia testa, versandosi il dolce succo di uomo in un asciugamano o nelle mutande. SentivoIo l’odore del suo umore d’uomo ed il mio uccello divenne duro immaginando quello che mi ero perso. Comunque sorrisi sapendo che fra non molto avrei bevuto da quello stesso rubinetto di gioia. Misi una mano sul pene duro, presi la pre eiaculazione e la succhiai dalle mie dita....
Per altre due notti ascoltai Ted sparare il carico tentando di essere il più silenzioso possibile. Ci svegliavamo la mattina e ci comportavamo come nulla fosse, ma le palle mi facevano male al pensiero dell'azione che sapevo stava per arrivare su quel dolce culo.
La sera seguente aspettai finché Ted non fu nella piena oscillazione, mi alzai rapidamente e tirai indietro la sua coperta a rivelare la sua mano avvolta intorno al suo grosso cazzo congestionato.
"Lascia che ti aiuti, per favore Ted." Bisbigliai e poi abbassai rapidamente la faccia ed ingoiai metà del suo uccello succhiandolo in me prima che lui potesse reagire. La pre eiaculazione copriva la testa dell’ uccello ed io lo bevvi rumorosamente assaporando il suo gusto sulla mia lingua.
La sua risposta fu un forte sospiro e cominciò a spingere l’uccello nella mia bocca bagnata con un fervore che mi diceva che aveva già percorso quella strada. Tirai via la sua mano dal suo uccello e lo feci scivolare con tutta la mia forza ingoiandolo sino alla radice, spingendo il mio naso nella sua pancia. Ted mi afferrò la testa e cominciò a spingere dentro di me finché non cominciò ad agitarsi come un giocattolo e cominciò a sparare calde palle infuocate di sperma giù nella mia gola.
Dopo circa 5 colpi massicci di sborra, mi tirai indietro fino a che solo la grossa testa dell’uccello rimase nella mia bocca e presi i seguenti 4 o 5 colpi nella mia bocca dove tenni il carico senza ingoiarlo. Quando finalmente smise di scuotersi e rimase sdraiato esausto, il suo uccello divenne molle nella mia bocca, io mi tirai via e salii su di lui, la mia faccia contro la sua. Presi le sue labbra nelle mie e gliele aprii con la lingua, facendo filtrare il suo sperma nella sua bocca. Allacciammo le nostre lingue ed andammo profondamente, scambiandoci il suo dolce sperma gustoso.
Io rotolai ed ora lui stava sdraiato su di me, portai le mani al suo culo, nella sua fessura dove esplorai lentamente il suo dolce buco bagnato dallo sperma che aveva appena ricevuto. Feci scivolare un dito nel buco e lo stuzzicai mentre lui si lamentava allargando le gambe per darmi miglior accesso. Emise un delicato piagnucolio mentre spingevo dentro con un dito e poi si lamentò quando aggiunsi un altro dito al primo. Lentamente cominciai un ditalino a lui che ora stava a gambe divaricate su di me. Le gambe allargate ai miei fianchi ed il corpo elevato perché potessi liberamente penetrarlo, i suoi occhi erano vitrei, il suo corpo si scuoteva mentre lo penetravo con le dita carezzandogli il buco, lasciandogli prendere il ritmo del mio ditalino.
Ted spinse con forza contro le mie dita e quando sentii i suoi muscoli aprirsi feci scivolare dentro un terzo dito facendolo uggiolare di passione e dolore. Lo lavorai duramente mentre lui si muoveva indietro ed avanti contro le mie dita che strupavano la sua stretta fica di ragazzo.
Poi fui pronto per la cosa vera, estrassi le dita, afferrai il mio 20 centimetri duro e lo pigiai contro il suo buco. Ted obbediente si abbassò sul mio uccello e poi, uggiolando di dolore, si lasciò cadere sopra di me, il mio cazzo penetrò nel suo buco d’amore per 10 buoni centimetri.
Spinsi verso di lui nel momento in cui lui scendeva sopra di me una seconda volta, il mio pene scivolò dentro sino alle palle e capii che ero arrivato... Ero nel bel buco del culo di quel dolce ragazzo e sapevo che quel ragazzo stava per essere mio... Rotolai su di me col mio uccello che esplorava la sua nuova casa e lui gridò di eccitazione mentre io trovavo luoghi intatti nel suo buco d’amore ora aperto.
Mi sdraiai indietro, gli dissi di cavalcarmi e lui andò su e giù, indietro ed avanti come un vero chiavatore... lamentandosi e frignando e miagolando ad ogni spinta del suo corpo contro il mio. Sorrisi mentre lui atterrava col suo corpo contro il mio palo rigido, cavalcando ben volentieri il mio uccello, volendolo dentro e riempendolo col mio nuovo amore...
Alla fine venne il momento, lo feci rotolare, tirai le sue gambe sulle le mie spalle e posi la sua fessura aperta davanti a me me. Nuda e pronta... spinsi dentro di lui, le mie palle schiaffeggiavano il suo culo bagnato ad ogni spinta e spinsi carezzando profondamente dentro di lui, andando ogni volta più profondamente... Lo sperma stava salendo dentro di me. Lo potevo sentire mentre cresceva bollendo nel mio sacco e poi arrivò, soffiando in lui con tale forza che noi precipitammo ed io dovevo pomparlo dentro su di un fianco...
Non ricordavo di aver sborrato così prima di allora, neppure le prime volte al liceo. Non era stato mai così bello.
Rimasi seppellito dentro di lui cullandolo, carezzando il suo corpo, i suoi seni ed i capezzoli, ci rendemmo conto lentamente di quello che era accaduto. Ted mi disse quanto mi aveva voluto, aveva bisogno che lo inculassi, mentre parlava il cazzo mi divenne di nuovo duro e facemmo lentamente e quietamente di nuovo l’amore, sdraiati là, i nostri corpi sudati si unirono in un amore speciale... Anche il suo uccello era di nuovo duro e lo carezzai da dietro a lui mentre pompavo il mio cazzo dolcemente dentro di lui. Ted venne rapidamente ed io tenni il suo uccello mentre sparava il suo carico sopra la sua pancia ed il suo torace, poi ne disegnò sul suo corpo, leccandolo da me e poi prendendone una buona quantità e mettendomela sulle dita che io infilai nella sua bocca.
Per una mezz’ora lentamente chiavai quel dolce buco del culo, la mia fica di ragazzo della mia università, sapendo che sarebbe stato mio a lungo. Il mio uccello ritornò duro e lo presi per le anche mentre lo giravo con la faccia al letto e guardavo i suoi muscoli del culo stretti che si stringevano con forza ad ognuna delle mie spinte frenetiche nel suo corpo, nella sua anima mentre lo riempivo di sperma per la seconda volta quella notte.
Finalmente caddi sul suo corpo e mi addormentaie, mi svegliai la mattina quando lui si mosse sotto di me, il mio uccello era ancora nel suo nuovo fodero e stava diventando di nuovo duro. Le lezioni avrebbero dovuto aspettare.
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