Katerina, ancora voglia di lei.
di
grillino
genere
dominazione
Katerina, la nostra colf polacca, continuava a venire regolarmente a casa nostra a fare le pulizie nonostante mia moglie avesse da tempo scoperto la nostra tresca sessuale. Le mie rassicurazione sulla sua interruzione e la disperazione della povera polacca per non trovare altri lavori in caso di licenziamento, avevano convinto Gloria che il pericolo di altre corna era passato. Mai fidarsi però di un uomo, soprattutto bisex e porco come me!
La puttana polacca però era sempre in cerca di soldi, vista la situazione economica disperata della sua famiglia, il marito disoccupato, ecc…ogni tanto che rimaneva sola con me, mi implorava di aiutarla, ed io ogni volta le ricordavo le mie condizioni.
Un pomeriggio, dopo pranzo, mia moglie Gloria va a letto a fare un riposino come suo solito. Katerina mi gira attorno, pulendo e spolverando il salotto, io la guardo mentre seguo un noioso documentario in televisione, il cazzo nella tuta è gonfio da morire pensando alle volte che l’ho scopata…a quanto sia stato bello stuprarla…possederla a forza contro la sua volontà ma che goda anche lei della violenza carnale, avendone poi il suo tornaconto in denaro...vedere il suo dolce viso da ragazza dell’Est vergognarsi, diventare rossa dall’umiliazione…tutto sommato una brava donna, madre di famiglia, che fa di tutto per sbarcare il lunario, anche prostituirsi col suo datore di lavoro. Tutto questo era molto eccitante, per me.
Quando Katerina inizia a pulire il mio studio, mi alzo e la seguo come un cane famelico, voglioso della preda…lei mi guarda con la coda dell’occhio, è spaventata…spolvera e pulisce distrattamente ma mi cerca con lo sguardo…dopo un secondo, sono addosso a lei, la blocco contro la poltroncina, Katerina cerca di divincolarsi...la schiaffeggio violentemente, le esce del sangue dal labbro…la bacio con passione e le succhio la ferita, il sapore del sangue mi eccita come un lupo affamato…la sua lingua cerca la mia, nonostante tutto…si intrecciano…si scambiano saliva e fremiti, la mia mano scende tra le cosce, dentro i leggins neri…il suo corpo è bollente, sodo…entro negli slip da quattro soldi, le figa è leggermente rasata…arrivo allo spacco nella carne…entro a forza con le due dita…la penetro…Katerina freme, salta…cerca di scappare ma la tiro per i capelli e le mugugno “zitta, stronza, che svegli mia moglie…stai zitta troia polacca…zitta o ti faccio passare un guaio! Se svegli Gloria ti ammazzo di botte e poi ti licenzio…dai, inginocchiati e succhiami il cazzo, oggi ti voglio rompere il culo!!”
Prima la masturbo leggermente, infilandole tutte le dita nella fregna calda e già bagnata…la puttana ha voglia! Il marito è depresso e non la scopa più…Le mie dita le allargano la passera, la sditalinano per bene, sento le sue cosce aprirsi e chiudersi con uno strano ritmo, di indecisione…sfilo via la mano dalla figa, e la spingo in terra con la forza, per le spalle, Katerina si inginocchia come una serva devota al suo padrone, armeggia sulla tuta e mi tira fuori il cazzo, ormai eretto e durissimo. Lo stringe forte nelle sue belle mani e mi masturba lentamente, guardando il vuoto in preda alla vergogna…il cazzo è durissimo tra le sue dita, la cappella sembra esploderle in viso…mi guarda atterrita negli occhi…le spingo la testa contro il mio pisellone, apre la bocca e inghiotte tutto il cazzo, iniziando uno splendido pompino, stentato dalla paura ma voglioso e succulento! Che troia di polacca...
Sento le sue labbra chiudersi sul cazzo, scorrere intorno e per tutta la sua lunghezza, la lingua leccare la cappella, la mano segarmi con pazienza e esperienza…è proprio una gran troia la mia cameriera, come tutte le donne dell’Est! Io le accarezzo i capelli biondi a caschetto, le spingo la testa sul pisello, affondando la cappella nella sua gola…Katerina tossisce, soffoca, sbava saliva e lacrime dallo sforzo…ma il pompino è superbo! La incito sottovoce “dai troietta…succhiacazzi di una polacca…siete tutte delle grandi zoccole…delle puttane professioniste…ciucciami il cazzo, forza che ti voglio spaccare il culo…lentamente, ma succhiamelo bene, puttana!” e Katerina piange dall’umiliazione, lei grande lavoratrice, moglie sempre fedele e madre di famiglia, costretta a farsi sbattere dal padrone di casa per due soldi!
Il pompino è stupendo, Katerina succhia benissimo il mio cazzo, le mie palle, leccandole saporitamente, carezzandole e assaporandone la consistenza…è proprio brava la mia donna di servizio! Poi la tiro su di peso, la metto a cosce larghe sulla poltroncina, il culo e la figa sul bordo, ben evidenti…mi masturbo a guardarla, come un orco sulla preda…lei è terrorizzata, ma si tiene le cosce ben aperte con le sue mani, offrendomi la sua intimità!
Mi calo in avanti, il cazzo dritto entra da solo nella fregna, slargando le labbra, Katerina mugugna di dolore, le sfondo la figa con colpi violenti e a fondo…la scopo con vero gusto, guardandola negli occhi spauriti, vittima sacrificale del mio piacere privato…lei si tiene le gambe alzate e larghe, favorendomi la scopata…la sua fregna è bollente e umida da morire, la troia sta godendo della mia scopata, del mio cazzo…anche lei è in astinenza e ha voglia di cazzo e di maschio!! Ciò nonostante, mi guarda e piange, forse per i soliti sensi di colpa di brava ragazza, moglie e madre cattolica…ma gode! Io la scopo in silenzio, come uno stupratore seriale, con la sua vittima…godo in silenzio, sentendo i nostri corpi vibrare di piacere, mugugno anche io…nella stanza a fianco dorme mia moglie!
Poi mi abbasso e lecco il buco del culo di Katerina, è morbido, caldo, la rosellina è stupenda, rasata…le mie due dita la penetrano poco alla volta, suscitando i suoi lamenti…la inculo con le dita, spargendo la mia saliva e gli umori vaginali…il buco del culo è pronto per essere sfondato!
Impugno il pisello, Katerina mi guarda terrorizzata “Andrea, ti prego, non lo fare…mi fai male, lo sai…il mio culetto è delicato, ti prego padrone fermati…fermati, ti scongiuro per mia figlia…!!” ma io sono cattivo e eccitato, la cappella sulla rosellina la spingo dentro, sguscia all’interno dilaniando il muscolo anale…Katerina sta per urlare quando le tappo la bocca con la mano “zitta stronza, che cazzo urli…ti ho rotto il culo altre volte, non dovresti sentire nulla…cazzoooo…quanto sei stretta…madonna che rottura di culo!!" E il mio pisello affonda tutto sino ai coglioni nell’ano di Katerina che rimane senza fiato, lo sguardo allucinato dal dolore…comincio a incularla di brutto, sulla poltroncina, mi scarico addosso a lei come un toro da monta, le sventro il culo…sento il suo corpo vibrare di dolore e piacere insieme…il cazzo affondare nello sfintere caldo e stretto, lei cerca di chiudere le cosce per sentire meno dolore, ma io le spalanco per bene, inculandola più a fondo…che godimentoooo! Poi mi sfilo, le passo il cazzo sporco e unto di umori anali tra le sue splendide tette, alzandole la maglietta bianca che mette per lavorare, i capezzoli dritti e turgidi, Katerina d’istinto da femmina chiude il seno sul mio cazzo con le mani…la scopo un po' così, godendo da pazzi…lei mi guarda e mi sorride timidamente, felice che io stia godendo della sua bravura e iniziativa da puttana! Poi la giro, la metto a pecorina sulla mia scrivania, le cosce larghe per favorire la penetrazione, e la scopo in fregna di nuovo, lei mugugna appoggiata coi gomiti sul tavolo, tra le mie carte di lavoro, la chiavo un po' poi esco e la inculo, poi mi alterno lascivamente tra la figa e il culo, entrando e uscendo dai due buchi…il godimento è massimo…Katerina cede all’istinto, vedo la sua mano dentro la figa che si masturba furiosamente…è rossa in viso…sta godendo come una mignotta!!
Le stringo le tette da dietro, le sono spalmato sulla schiena mentre la inculo “dai troia, dai puttana polacca…sento che godi…sei solo una povera troia immigrata…ti piace il cazzo italiano eh??! Troia…ti spacco il culo…dai, masturbati e godi…stronza di una polacca…adesso ti sborro dentro il culo, così impari…puttana, ti sborro in culooooo!” la povera Katerina si gira allarmata, in preda alla paura e al piacere, sento che continua a masturbarsi…gode...il suo corpo freme…io anche…le assesto dei violenti colpi in culo…il piacere è al culmine, i miei coglioni esplodono…trattengo un urlo…una raffica di schizzate di sborra esplodono dentro il culo di Katerina…mi scarico tutto…godooooo!! La sborrata è allucinante, copiosa, violenta…Katerina rimane senza fiato a godersi tutto lo scarico nel suo retto…la inculo ancora a lungo, poi esco, il cazzo è sporco di sperma e umori anali, e ancora bello duro…lo metto nella fregna e mi scarico le ultime gocce di sborra…Katerina si spaventa “ma noooo signor Andrea, dentro lì nooo….rischio di rimanere incinta…porca miseria, signor Andrea….noooo!” ma io la scopo in figa ugualmente, incurante del rischio “che cazzo me ne importa, sei una zoccola, tuo marito capirà se rimani incinta di qualcun altro…!” e finisco di sborrare nella sua fregna calda e accogliente!
Poi esco, mi asciugo il cazzo sulla sua maglietta, le bacio ancora le belle tette gonfie, i capezzoli…la bacio in bocca con sincera passione, in fondo mi piace veramente come donna…lei ricambia timidamente i miei baci, carezzandomi il petto, la pancia, i coglioni…quasi a volermi rassicurare che non mi denuncerà per stupro, e manterrà il segreto con mia moglie...la troia!! Avrei voglia di scoparla di nuovo ma sento le serrande della camera da letto alzarsi, mia moglie si è svegliata!
Ci rivestiamo alla meglio e Katerina scappa nel bagno degli ospiti, io faccio finta di lavorare alla scrivania, impregnata dell’afrore di sesso, Gloria si affaccia appena in tempo e mi saluta con un bacio, chiedendo se voglio un caffè e dove sia Katerina…è in bagno, rispondo (a lavarsi la fregna e il culo della mia sborra, penso).
E il pomeriggio scorre normalmente…
La puttana polacca però era sempre in cerca di soldi, vista la situazione economica disperata della sua famiglia, il marito disoccupato, ecc…ogni tanto che rimaneva sola con me, mi implorava di aiutarla, ed io ogni volta le ricordavo le mie condizioni.
Un pomeriggio, dopo pranzo, mia moglie Gloria va a letto a fare un riposino come suo solito. Katerina mi gira attorno, pulendo e spolverando il salotto, io la guardo mentre seguo un noioso documentario in televisione, il cazzo nella tuta è gonfio da morire pensando alle volte che l’ho scopata…a quanto sia stato bello stuprarla…possederla a forza contro la sua volontà ma che goda anche lei della violenza carnale, avendone poi il suo tornaconto in denaro...vedere il suo dolce viso da ragazza dell’Est vergognarsi, diventare rossa dall’umiliazione…tutto sommato una brava donna, madre di famiglia, che fa di tutto per sbarcare il lunario, anche prostituirsi col suo datore di lavoro. Tutto questo era molto eccitante, per me.
Quando Katerina inizia a pulire il mio studio, mi alzo e la seguo come un cane famelico, voglioso della preda…lei mi guarda con la coda dell’occhio, è spaventata…spolvera e pulisce distrattamente ma mi cerca con lo sguardo…dopo un secondo, sono addosso a lei, la blocco contro la poltroncina, Katerina cerca di divincolarsi...la schiaffeggio violentemente, le esce del sangue dal labbro…la bacio con passione e le succhio la ferita, il sapore del sangue mi eccita come un lupo affamato…la sua lingua cerca la mia, nonostante tutto…si intrecciano…si scambiano saliva e fremiti, la mia mano scende tra le cosce, dentro i leggins neri…il suo corpo è bollente, sodo…entro negli slip da quattro soldi, le figa è leggermente rasata…arrivo allo spacco nella carne…entro a forza con le due dita…la penetro…Katerina freme, salta…cerca di scappare ma la tiro per i capelli e le mugugno “zitta, stronza, che svegli mia moglie…stai zitta troia polacca…zitta o ti faccio passare un guaio! Se svegli Gloria ti ammazzo di botte e poi ti licenzio…dai, inginocchiati e succhiami il cazzo, oggi ti voglio rompere il culo!!”
Prima la masturbo leggermente, infilandole tutte le dita nella fregna calda e già bagnata…la puttana ha voglia! Il marito è depresso e non la scopa più…Le mie dita le allargano la passera, la sditalinano per bene, sento le sue cosce aprirsi e chiudersi con uno strano ritmo, di indecisione…sfilo via la mano dalla figa, e la spingo in terra con la forza, per le spalle, Katerina si inginocchia come una serva devota al suo padrone, armeggia sulla tuta e mi tira fuori il cazzo, ormai eretto e durissimo. Lo stringe forte nelle sue belle mani e mi masturba lentamente, guardando il vuoto in preda alla vergogna…il cazzo è durissimo tra le sue dita, la cappella sembra esploderle in viso…mi guarda atterrita negli occhi…le spingo la testa contro il mio pisellone, apre la bocca e inghiotte tutto il cazzo, iniziando uno splendido pompino, stentato dalla paura ma voglioso e succulento! Che troia di polacca...
Sento le sue labbra chiudersi sul cazzo, scorrere intorno e per tutta la sua lunghezza, la lingua leccare la cappella, la mano segarmi con pazienza e esperienza…è proprio una gran troia la mia cameriera, come tutte le donne dell’Est! Io le accarezzo i capelli biondi a caschetto, le spingo la testa sul pisello, affondando la cappella nella sua gola…Katerina tossisce, soffoca, sbava saliva e lacrime dallo sforzo…ma il pompino è superbo! La incito sottovoce “dai troietta…succhiacazzi di una polacca…siete tutte delle grandi zoccole…delle puttane professioniste…ciucciami il cazzo, forza che ti voglio spaccare il culo…lentamente, ma succhiamelo bene, puttana!” e Katerina piange dall’umiliazione, lei grande lavoratrice, moglie sempre fedele e madre di famiglia, costretta a farsi sbattere dal padrone di casa per due soldi!
Il pompino è stupendo, Katerina succhia benissimo il mio cazzo, le mie palle, leccandole saporitamente, carezzandole e assaporandone la consistenza…è proprio brava la mia donna di servizio! Poi la tiro su di peso, la metto a cosce larghe sulla poltroncina, il culo e la figa sul bordo, ben evidenti…mi masturbo a guardarla, come un orco sulla preda…lei è terrorizzata, ma si tiene le cosce ben aperte con le sue mani, offrendomi la sua intimità!
Mi calo in avanti, il cazzo dritto entra da solo nella fregna, slargando le labbra, Katerina mugugna di dolore, le sfondo la figa con colpi violenti e a fondo…la scopo con vero gusto, guardandola negli occhi spauriti, vittima sacrificale del mio piacere privato…lei si tiene le gambe alzate e larghe, favorendomi la scopata…la sua fregna è bollente e umida da morire, la troia sta godendo della mia scopata, del mio cazzo…anche lei è in astinenza e ha voglia di cazzo e di maschio!! Ciò nonostante, mi guarda e piange, forse per i soliti sensi di colpa di brava ragazza, moglie e madre cattolica…ma gode! Io la scopo in silenzio, come uno stupratore seriale, con la sua vittima…godo in silenzio, sentendo i nostri corpi vibrare di piacere, mugugno anche io…nella stanza a fianco dorme mia moglie!
Poi mi abbasso e lecco il buco del culo di Katerina, è morbido, caldo, la rosellina è stupenda, rasata…le mie due dita la penetrano poco alla volta, suscitando i suoi lamenti…la inculo con le dita, spargendo la mia saliva e gli umori vaginali…il buco del culo è pronto per essere sfondato!
Impugno il pisello, Katerina mi guarda terrorizzata “Andrea, ti prego, non lo fare…mi fai male, lo sai…il mio culetto è delicato, ti prego padrone fermati…fermati, ti scongiuro per mia figlia…!!” ma io sono cattivo e eccitato, la cappella sulla rosellina la spingo dentro, sguscia all’interno dilaniando il muscolo anale…Katerina sta per urlare quando le tappo la bocca con la mano “zitta stronza, che cazzo urli…ti ho rotto il culo altre volte, non dovresti sentire nulla…cazzoooo…quanto sei stretta…madonna che rottura di culo!!" E il mio pisello affonda tutto sino ai coglioni nell’ano di Katerina che rimane senza fiato, lo sguardo allucinato dal dolore…comincio a incularla di brutto, sulla poltroncina, mi scarico addosso a lei come un toro da monta, le sventro il culo…sento il suo corpo vibrare di dolore e piacere insieme…il cazzo affondare nello sfintere caldo e stretto, lei cerca di chiudere le cosce per sentire meno dolore, ma io le spalanco per bene, inculandola più a fondo…che godimentoooo! Poi mi sfilo, le passo il cazzo sporco e unto di umori anali tra le sue splendide tette, alzandole la maglietta bianca che mette per lavorare, i capezzoli dritti e turgidi, Katerina d’istinto da femmina chiude il seno sul mio cazzo con le mani…la scopo un po' così, godendo da pazzi…lei mi guarda e mi sorride timidamente, felice che io stia godendo della sua bravura e iniziativa da puttana! Poi la giro, la metto a pecorina sulla mia scrivania, le cosce larghe per favorire la penetrazione, e la scopo in fregna di nuovo, lei mugugna appoggiata coi gomiti sul tavolo, tra le mie carte di lavoro, la chiavo un po' poi esco e la inculo, poi mi alterno lascivamente tra la figa e il culo, entrando e uscendo dai due buchi…il godimento è massimo…Katerina cede all’istinto, vedo la sua mano dentro la figa che si masturba furiosamente…è rossa in viso…sta godendo come una mignotta!!
Le stringo le tette da dietro, le sono spalmato sulla schiena mentre la inculo “dai troia, dai puttana polacca…sento che godi…sei solo una povera troia immigrata…ti piace il cazzo italiano eh??! Troia…ti spacco il culo…dai, masturbati e godi…stronza di una polacca…adesso ti sborro dentro il culo, così impari…puttana, ti sborro in culooooo!” la povera Katerina si gira allarmata, in preda alla paura e al piacere, sento che continua a masturbarsi…gode...il suo corpo freme…io anche…le assesto dei violenti colpi in culo…il piacere è al culmine, i miei coglioni esplodono…trattengo un urlo…una raffica di schizzate di sborra esplodono dentro il culo di Katerina…mi scarico tutto…godooooo!! La sborrata è allucinante, copiosa, violenta…Katerina rimane senza fiato a godersi tutto lo scarico nel suo retto…la inculo ancora a lungo, poi esco, il cazzo è sporco di sperma e umori anali, e ancora bello duro…lo metto nella fregna e mi scarico le ultime gocce di sborra…Katerina si spaventa “ma noooo signor Andrea, dentro lì nooo….rischio di rimanere incinta…porca miseria, signor Andrea….noooo!” ma io la scopo in figa ugualmente, incurante del rischio “che cazzo me ne importa, sei una zoccola, tuo marito capirà se rimani incinta di qualcun altro…!” e finisco di sborrare nella sua fregna calda e accogliente!
Poi esco, mi asciugo il cazzo sulla sua maglietta, le bacio ancora le belle tette gonfie, i capezzoli…la bacio in bocca con sincera passione, in fondo mi piace veramente come donna…lei ricambia timidamente i miei baci, carezzandomi il petto, la pancia, i coglioni…quasi a volermi rassicurare che non mi denuncerà per stupro, e manterrà il segreto con mia moglie...la troia!! Avrei voglia di scoparla di nuovo ma sento le serrande della camera da letto alzarsi, mia moglie si è svegliata!
Ci rivestiamo alla meglio e Katerina scappa nel bagno degli ospiti, io faccio finta di lavorare alla scrivania, impregnata dell’afrore di sesso, Gloria si affaccia appena in tempo e mi saluta con un bacio, chiedendo se voglio un caffè e dove sia Katerina…è in bagno, rispondo (a lavarsi la fregna e il culo della mia sborra, penso).
E il pomeriggio scorre normalmente…
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