Bisogna sempre chiudere la porta del bagno a chiave

di
genere
etero

Bisogna sempre chiudere la porta del bagno a chiave
Racconto di fantasia
Mi chiamo Elena, ho 31 anni , un buon lavoro, ho un fisico né grasso né magro, gambe niente male, seno nella norma.
Oggi ho una vita familiare appagante, direi felice con mio marito e la bambina nata tre anni fa, ma ho un segreto che tengo per me e che si collega a quanto accaduto 7 anni fa
Per motivi legati al mio lavoro quando avevo 24 anni andai a una conferenza, indossavo una camicetta con sopra una giacca e un paio di pantaloni un poco attillati, niente comunque di sexy o particolarmente erotico.
Pochi minuti prima della pausa , durante i lavori della conferenza, sentii il bisogno impellente di andare al gabinetto..
Andai velocemente, i WC erano sia per uomini che per donne, entrai nel bagno, mi abbassai i pantaloni e le mutandine e pisciai alla grande, non ne potevo più.
Improvvisamente si aprì la porta del bagno, avevo dimenticato nell’impellenza di chiuderla a chiave, era un pezzo grosso dell’organizzazione della conferenza, rapidamente di avvicinò a me, mi mise una mano sulla bocca e disse
“Vediamo cosa c’è qui di bello, ma che bel cespuglietto, prima bisogna pulirlo” prese un po’ di carta igienica e mi pulì la figa, poi tirò fuori il suo pene e mi penetrò senza nessun riguardo.
Sentii un gran dolore, il mio sesso come se fosse spaccato,MMMMM avrei voluto gridare , ma la sua mano sulla mia bocca me lo impediva, il dolore era veramente molto forte; stantuffò dentro di me, io non potevo gridare , una sua mano mi tappava la bocca, l’altra mano mi stringeva forte a se, era un uomo ben dotato e forte, tutto finì quando sentii la sua sborra inondarmi il ventre, pensai con terrore che sarei potuta restare incinta, col mio fidanzato, che poi sarebbe diventato mio marito, scopavamo solo usando il preservativo.
L’uomo se ne andò, e mi lasciò con i pantaloni e le mutandine calati alle caviglie , seduta sopra il water. Ripresami un po’ mi pulii mettendomi in ordine e completamente stordita, come in una “nuvola” tornai alla conferenza.
Purtroppo rimasi incinta, a quei tempi non avevo i mezzi per mantenere un figlio, provavo vergogna, non dissi niente al mio fidanzato , avevo paura che l’avrebbe presa a male, poi non volevo un figlio frutto di una violenza. Fare denuncia contro un pezzo grosso come quello che mi aveva violentato , era tempo perso.. Decisi di abortire in segreto, senza dire niente a nessuno ed è stata la cosa più saggia.
Da allora quando vado in un gabinetto pubblico la prima cosa che faccio è chiuderlo immediatamente a chiave.
Però c’è stato uno strascico che ancora oggi va avanti, frequento una psicologa che mi ha dato un grande sostegno psicologico dopo la violenza subita, è stato grazie a lei che sono riuscita a creare una famiglia e ad avere rapporti sessuali con il mio compagno, subito dopo la violenza avevo difficoltà a fare sesso.
scritto il
2023-05-28
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