Brutta fino a un certo punto
di
Francopar
genere
etero
Brutta fino a un certo punto (Racconto di fantasia).
Sono passati ormai 10 anni da quando incontrai tramite una agenzia matrimoniale Ginevra, mia moglie, pensare che al primo incontro mi fece una brutta impressione, ma andiamo con ordine.
Ero arrivato ai 30 anni da solo, non ero brutto, fisico medio, altezza 1,73, cazzo di proprozioni discrete, ma soltanto qualche incontro occasionale, qualche scopata e niente più.
Mi sentivo solo, volevo qualcuna vicino a me, costruir qualcosa di duraturo con una donna che mi soddisfacesse sotto ogni punto di vista, soprattutto sessuale.
Mi recai da questa agenzia e mi fece incontrare Ginevra come mio primo incontro.
Quando la vidi la prima volta rimasi fortemente deluso. Dava l’idea di essere più vecchia dei 27 anni che diceva di avere, gliene davo almeno 10 in più, vestiva con un vestito lungo con falde larghe, tipo anni 50 del secolo scorso, davanti completamente piatta, seno praticamente inesistente, la faccia ovale con occhiali e capelli a caschetto di colore marrone scuro, con scarpe aventi tacchi di media lunghezza. Era né grassa né magra. Insomma alquanto brutta.
Al primo incontro iniziammo a passeggiare e parlare del più e del meno, nella mia testa avevo già in mente di non incontrarla più. Mi disse che non aveva mai avuto storie importanti, solo qualche storiella , da quello che avevo capito. La svolta avvenne quando passammo sopra una grata da cui usciva un forte sbuffo di vapore, non so bene cosa sotto la grata stessero facendo, sta di fatto che le sue scarpe con i tacchi si incastrarono nella grata, lo sbuffo di vapore le alzò la gonna fino a ricoprirle il viso e mise in evidenza un paio di gambe fasciate in autoreggenti con un culetto da lasciare senza parole nonostante dalle mutandine fuoriuscisse un po’ di pelo del suo “cespuglio” evidentemente non molto ben curato.
“Oh Mio Dio mi aiuti...che vergogna...mi si vede tutto l’ intimo” io corsi subito per liberarla dalle scarpe con tacco , l’unico modo era sfilargliele e toglierle dalla grata in un secondo momento,intanto farla allontanare a piedi nudi dalla grata così feci, mentre intanto da sotto la grata di sentì una voce che diceva” Che bel culo”.
Mentre l’aiutavo a liberarsi non potetti fare a meno di palpeggiarle quelle splendide gambe.
Era diventata rossa come un peperone continuava a ripetere “ Che vergogna, mi scusi, non riesco a capire come possa essere accaduto...veramente imbarazzante” Io a mia volta cercavo di rincuorarla e non prendersela, ma dentro di me dicevo che il sotto era veramente un gran bello spettacolo e metterci le “mani” sopra sarebbe stato molto interessante.
Dopo questo primo incontro avevo cominciato ad avere dei dubbi...rincontrarla o no, quello che avevo visto non era da disprezzare.
Mi telefonò lei per propormi di vederci ancora, così decisi di rivederla. Non ero ancora pienamente convinto, ma il destino ci mise senza dubbio lo zampino.
La seconda volta la accompagnai in auto per andare a mangiare insieme in una trattoria. Arrivato al parcheggio, le aprii la portiera per farla scendere, stavolta portava una gonna più stretta sempre stile anni 50 del secolo scorso, solo che scendendo dall’auto scivolò e la gonna andò tutta su, e mi si ripresentò quello spettacolo mozzafiato della sue splendide gambe avvolte in autoreggenti, con quel bellissimo culo finito per terra. Stavolta nell’aiutarla la palpeggiai per bene, lei sempre rossa come un peperone si lasciò aiutare, ma il suo imbarazzo era evidente e si vedeva che non era abituata ad essere toccata da un uomo. La serata passò tranquilla, ma io cominciavo ad essere sempre più interessato a quella donna, o meglio al suo “intimo”.
Decisi di incontrarla di nuovo, il terzo incontro la portai nella zona dei laghi con l’auto, stavo cercando il modo di mettere le mani o quanto meno di farmi una bella veduta del suo di sotto, quando ancora una volta il destino mi venne incontro. Indossava a questo nostro terzo incontro la solita gonna a falde larghe e lunga. Quel giorno c’ara molto vento e noi ci incamminammo per un sentiero poco trafficato, il vento era molto forte e ad un certo punto la gonna si alzò mettendo in mostra il ben di Dio che c’era sotto, Ginevra con enorme difficoltà cercava di metterla giù, ma con scarsi risultati, io intervenni subito per aiutarla e...palpeggiarla. Lei era più rossa che mai, il rigonfiamento dei miei pantaloni era evidente, tornammo verso l’auto con lei che cercava di “controllare” la sua gonna e io che l ‘aiutavo e palpeggiavo. Entrati in auto lei si rassettò, io decisi di farmi avanti, era ben in evidenza il mio rigonfiamento nei pantaloni ,ero eccitato, le dissi” Mi piaci sei una donna che mi attira” e dicendo così le misi una mano sotto la gonna
“ Cosa fai….”Ma si capiva che non le dispiaceva, le dissi “ Tirami una sega…..dobbiamo cominciare a conoscersi uno con l’altro” Aprii la cerniera dei miei pantaloni e Lui saltò fuori ben eretto
“ O mio Dio come è grosso e duro” cominciò a toccarlo” Come si fa” “ fai su e giù...come se fossi un falegname” Mi fece una sega indimenticabile.
Dopo le dissi” adesso pulisci la sborra” “ Mai fatto mi fa anche un po’ schifo! “ vedrai che ti piacerà” le presi la testa la costrinsi ad aprire la bocca e...non solo me lo pulì, ma mi fece un pompino, il primo pompino della sua vita...imparava in fretta e le piaceva.
Ma la cosa più bella fu nel nostro 4 incontro. Ancora una volta il destino ci mise lo zampino. Avevo intenzione di scoparla , ma non avrei mai immaginato che le cose sarebbero andate così e in modo veloce.
Venne a casa mia, invitata per una cenetta intima. Solo che quando entrò la sua gonna a falde larghe , non accorgendosene, rimase “presa” nella porta blindata...StrASCHHHHHHe così la gonna rimase incastrata nella porta blindata e lei in mutande mettendo in mostra tutta la sua bassa intimità. Io non resistetti la presi da dietro le spalle, le tirati giù le mutandine, mentre tiravo fuori il mio cazzo più eretto che mai. Avevo già avuto rapporti anali.
“ Cosa fai...sono vergine….quel coso che ti ritrovi mi squarcierà”
“Tranquilla prima o poi doveva accadere….segui quello che ti dico”
“Nooo nel sedere NOOOO.. mi spacchi l’ano, non l’ho mia preso né davanti né di dietro”
“ E’ ora che fai esperienza...comincia col dietro, così non rischi di restare incinta.
“HAIIAAAAA...fa MALE”
“Rilassati, non ti irrigidire e vedrai che tutto andrà bene”
MI FA MALE HAIAAAAA …...Mi stai spaccando”
Piano piano glielo infilai tutto gridava dal dolore, ma poi a poco a poco cominciò a mugugnare di piacere...”HAIAAA SIII che Bello...HAI….Ni PIACE HIAA” era un misto di dolore e piacere e alla fine le innaffiai il suo intestino.
Dopo l’inculata dal suo culo uscì sborra e un po’ di sangue, camminava con un po di fatica e aveva il culetto indolenzito e e si lamentava che era un po’ infiammato ,ma l’esperienza tutto sommato le era piaciuta.
La portai in camere da letto, avevo pronto il preservativo per scoparmela.
Se quel cespuglio che si ritrovava se lo curasse meglio…..
“Cosa vuoi fare sono vergine….ho paura che mi fai male...non vorrei restare incinta”
“Non preoccuparti ho il preservativo e non soffrirai”
Aveva il buchetto piccolo, feci fatica a penetrare, lei gridava che le faceva male” HAIIIA...ce lo hai troppo grosso….HAIIAAAA..Mal...AGRH” Quando penetrai cacciò un urlo bestiale”HAIAAAAAAA...ARGH DOL…..HAIAAA me l’hai SQUARCIAT…..HAIAAAA”
poverina sentiva dolore, ma poi piano piano il dolore fu sostituito dal piacere” HOOOOO...SIIIII…
Sto GODENDO…..SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII” aveva raggiunto l’orgasmo, mente io riempivo il preservativo.
Dopo quel giorno divenne la mia amante, troia, moglie. Ci sposammo, ma decidemmo di non avere figli.
Oggi ho una moglie, anche dopo 10 anni di matrimonio sempre disponibile a fare pompini, seghe, a farsi inculare e scopare...e quel cespuglio se lo cura meglio. Fisicamente nella parte bassa si mantiene bene, quella alta è rimasta quella che è.
I miei amici dicono che non capiscono come abbia fatto a sposare una donna così brutta, visto che continua a vestire come negli anni 50 quando esce, ma in casa veste come una troia sempre con culo e gambe in bella vista indossando minigonne vertiginose e sculettando in modo provocante, ma i miei amici non hanno visto quello che c’è sotto la parte bassa del vestito e io me ne guardo bene ad informarli e a fargliela vedere. Brutta , ma fino a un certo punto.
Sono passati ormai 10 anni da quando incontrai tramite una agenzia matrimoniale Ginevra, mia moglie, pensare che al primo incontro mi fece una brutta impressione, ma andiamo con ordine.
Ero arrivato ai 30 anni da solo, non ero brutto, fisico medio, altezza 1,73, cazzo di proprozioni discrete, ma soltanto qualche incontro occasionale, qualche scopata e niente più.
Mi sentivo solo, volevo qualcuna vicino a me, costruir qualcosa di duraturo con una donna che mi soddisfacesse sotto ogni punto di vista, soprattutto sessuale.
Mi recai da questa agenzia e mi fece incontrare Ginevra come mio primo incontro.
Quando la vidi la prima volta rimasi fortemente deluso. Dava l’idea di essere più vecchia dei 27 anni che diceva di avere, gliene davo almeno 10 in più, vestiva con un vestito lungo con falde larghe, tipo anni 50 del secolo scorso, davanti completamente piatta, seno praticamente inesistente, la faccia ovale con occhiali e capelli a caschetto di colore marrone scuro, con scarpe aventi tacchi di media lunghezza. Era né grassa né magra. Insomma alquanto brutta.
Al primo incontro iniziammo a passeggiare e parlare del più e del meno, nella mia testa avevo già in mente di non incontrarla più. Mi disse che non aveva mai avuto storie importanti, solo qualche storiella , da quello che avevo capito. La svolta avvenne quando passammo sopra una grata da cui usciva un forte sbuffo di vapore, non so bene cosa sotto la grata stessero facendo, sta di fatto che le sue scarpe con i tacchi si incastrarono nella grata, lo sbuffo di vapore le alzò la gonna fino a ricoprirle il viso e mise in evidenza un paio di gambe fasciate in autoreggenti con un culetto da lasciare senza parole nonostante dalle mutandine fuoriuscisse un po’ di pelo del suo “cespuglio” evidentemente non molto ben curato.
“Oh Mio Dio mi aiuti...che vergogna...mi si vede tutto l’ intimo” io corsi subito per liberarla dalle scarpe con tacco , l’unico modo era sfilargliele e toglierle dalla grata in un secondo momento,intanto farla allontanare a piedi nudi dalla grata così feci, mentre intanto da sotto la grata di sentì una voce che diceva” Che bel culo”.
Mentre l’aiutavo a liberarsi non potetti fare a meno di palpeggiarle quelle splendide gambe.
Era diventata rossa come un peperone continuava a ripetere “ Che vergogna, mi scusi, non riesco a capire come possa essere accaduto...veramente imbarazzante” Io a mia volta cercavo di rincuorarla e non prendersela, ma dentro di me dicevo che il sotto era veramente un gran bello spettacolo e metterci le “mani” sopra sarebbe stato molto interessante.
Dopo questo primo incontro avevo cominciato ad avere dei dubbi...rincontrarla o no, quello che avevo visto non era da disprezzare.
Mi telefonò lei per propormi di vederci ancora, così decisi di rivederla. Non ero ancora pienamente convinto, ma il destino ci mise senza dubbio lo zampino.
La seconda volta la accompagnai in auto per andare a mangiare insieme in una trattoria. Arrivato al parcheggio, le aprii la portiera per farla scendere, stavolta portava una gonna più stretta sempre stile anni 50 del secolo scorso, solo che scendendo dall’auto scivolò e la gonna andò tutta su, e mi si ripresentò quello spettacolo mozzafiato della sue splendide gambe avvolte in autoreggenti, con quel bellissimo culo finito per terra. Stavolta nell’aiutarla la palpeggiai per bene, lei sempre rossa come un peperone si lasciò aiutare, ma il suo imbarazzo era evidente e si vedeva che non era abituata ad essere toccata da un uomo. La serata passò tranquilla, ma io cominciavo ad essere sempre più interessato a quella donna, o meglio al suo “intimo”.
Decisi di incontrarla di nuovo, il terzo incontro la portai nella zona dei laghi con l’auto, stavo cercando il modo di mettere le mani o quanto meno di farmi una bella veduta del suo di sotto, quando ancora una volta il destino mi venne incontro. Indossava a questo nostro terzo incontro la solita gonna a falde larghe e lunga. Quel giorno c’ara molto vento e noi ci incamminammo per un sentiero poco trafficato, il vento era molto forte e ad un certo punto la gonna si alzò mettendo in mostra il ben di Dio che c’era sotto, Ginevra con enorme difficoltà cercava di metterla giù, ma con scarsi risultati, io intervenni subito per aiutarla e...palpeggiarla. Lei era più rossa che mai, il rigonfiamento dei miei pantaloni era evidente, tornammo verso l’auto con lei che cercava di “controllare” la sua gonna e io che l ‘aiutavo e palpeggiavo. Entrati in auto lei si rassettò, io decisi di farmi avanti, era ben in evidenza il mio rigonfiamento nei pantaloni ,ero eccitato, le dissi” Mi piaci sei una donna che mi attira” e dicendo così le misi una mano sotto la gonna
“ Cosa fai….”Ma si capiva che non le dispiaceva, le dissi “ Tirami una sega…..dobbiamo cominciare a conoscersi uno con l’altro” Aprii la cerniera dei miei pantaloni e Lui saltò fuori ben eretto
“ O mio Dio come è grosso e duro” cominciò a toccarlo” Come si fa” “ fai su e giù...come se fossi un falegname” Mi fece una sega indimenticabile.
Dopo le dissi” adesso pulisci la sborra” “ Mai fatto mi fa anche un po’ schifo! “ vedrai che ti piacerà” le presi la testa la costrinsi ad aprire la bocca e...non solo me lo pulì, ma mi fece un pompino, il primo pompino della sua vita...imparava in fretta e le piaceva.
Ma la cosa più bella fu nel nostro 4 incontro. Ancora una volta il destino ci mise lo zampino. Avevo intenzione di scoparla , ma non avrei mai immaginato che le cose sarebbero andate così e in modo veloce.
Venne a casa mia, invitata per una cenetta intima. Solo che quando entrò la sua gonna a falde larghe , non accorgendosene, rimase “presa” nella porta blindata...StrASCHHHHHHe così la gonna rimase incastrata nella porta blindata e lei in mutande mettendo in mostra tutta la sua bassa intimità. Io non resistetti la presi da dietro le spalle, le tirati giù le mutandine, mentre tiravo fuori il mio cazzo più eretto che mai. Avevo già avuto rapporti anali.
“ Cosa fai...sono vergine….quel coso che ti ritrovi mi squarcierà”
“Tranquilla prima o poi doveva accadere….segui quello che ti dico”
“Nooo nel sedere NOOOO.. mi spacchi l’ano, non l’ho mia preso né davanti né di dietro”
“ E’ ora che fai esperienza...comincia col dietro, così non rischi di restare incinta.
“HAIIAAAAA...fa MALE”
“Rilassati, non ti irrigidire e vedrai che tutto andrà bene”
MI FA MALE HAIAAAAA …...Mi stai spaccando”
Piano piano glielo infilai tutto gridava dal dolore, ma poi a poco a poco cominciò a mugugnare di piacere...”HAIAAA SIII che Bello...HAI….Ni PIACE HIAA” era un misto di dolore e piacere e alla fine le innaffiai il suo intestino.
Dopo l’inculata dal suo culo uscì sborra e un po’ di sangue, camminava con un po di fatica e aveva il culetto indolenzito e e si lamentava che era un po’ infiammato ,ma l’esperienza tutto sommato le era piaciuta.
La portai in camere da letto, avevo pronto il preservativo per scoparmela.
Se quel cespuglio che si ritrovava se lo curasse meglio…..
“Cosa vuoi fare sono vergine….ho paura che mi fai male...non vorrei restare incinta”
“Non preoccuparti ho il preservativo e non soffrirai”
Aveva il buchetto piccolo, feci fatica a penetrare, lei gridava che le faceva male” HAIIIA...ce lo hai troppo grosso….HAIIAAAA..Mal...AGRH” Quando penetrai cacciò un urlo bestiale”HAIAAAAAAA...ARGH DOL…..HAIAAA me l’hai SQUARCIAT…..HAIAAAA”
poverina sentiva dolore, ma poi piano piano il dolore fu sostituito dal piacere” HOOOOO...SIIIII…
Sto GODENDO…..SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII” aveva raggiunto l’orgasmo, mente io riempivo il preservativo.
Dopo quel giorno divenne la mia amante, troia, moglie. Ci sposammo, ma decidemmo di non avere figli.
Oggi ho una moglie, anche dopo 10 anni di matrimonio sempre disponibile a fare pompini, seghe, a farsi inculare e scopare...e quel cespuglio se lo cura meglio. Fisicamente nella parte bassa si mantiene bene, quella alta è rimasta quella che è.
I miei amici dicono che non capiscono come abbia fatto a sposare una donna così brutta, visto che continua a vestire come negli anni 50 quando esce, ma in casa veste come una troia sempre con culo e gambe in bella vista indossando minigonne vertiginose e sculettando in modo provocante, ma i miei amici non hanno visto quello che c’è sotto la parte bassa del vestito e io me ne guardo bene ad informarli e a fargliela vedere. Brutta , ma fino a un certo punto.
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