Tutto per i soldi
di
Francopar
genere
orge
Tutto per i soldi
Racconto di fantasia
Il famoso industriale ammanicato con i politici di ogni “colore” parlava con il ministro
“ L’affare con gli arabi è molto vantaggioso, faremo un sacco di soldi”
Il Ministro” si ha ragione, ma c’è una cosa che volevo dirle, gli arabi , perché l’affare vada in porto, hanno messo una clausola non scritta, ….devono partecipare ad una festa solo le mogli di voi facoltosi industriali e a questa festa le vostre donne devono accettare di tutto, qualsiasi cosa le faranno...ha capito”
“ Si ho capito, si tratta di festa a carattere sessuale, con qualche perversione, suppongo, ma l’affare è enorme rinunciarvi per qualche scopata o sodomizzata fuori dalle regole è da pazzi, ok mia moglie ci sarà”.
“ Capisce è un affare anche per il governo, non possiamo rinunciare per un aspetto solo di principio, si butterebbero dalla finestra miliardi di euro”.
Quando il famoso industriale ritornò a casa , parlò di questo alla moglie, omettendo il fatto che la festa avesse un carattere a sfondo sessuale.
Marina, la moglie del famoso industriale acconsentì, anche se aveva qualche perplessità, ma il marito furbescamente riuscì a dipanarle e alla fine Marina accettò
Martina aveva 45 anni, longilinea ancora una bella donna, nonostante avesse due figli, con un fisico molto ben tenuto. Quella sera per andare alla festa indossava un abito lungo nero , scarpe con tacchi a spillo, sotto calze autoreggenti nere, mutandine nere di pizzo, senza reggiseno con l’abito tenuto su da due spalline. Uno schianto, Sopra portava una specie di mantello che le dava una aria regale.
Arrivata alla festa c’erano solo donne, mogli o giovani figlie di VIP della nazione.
Poi le varie signore furono fatta accomodare in stanzini separati, così anche per Marina. Appena entrata nello stanzino si spense la luce, rimase al buio, improvvisamente alle sue spalle sentì della mani robuste che le sfilarono il vestito, poi le tolsero le mutandine, e cominciarono a palparla ovunque.
“Lei è la più bella di tutte, ha un fisico da schianto ...le sue tette sono ancora belle sode , complimenti” poi le ficcò un dito nel culo, Marina trasalì, mentre sentiva venire urla disperate dalle stanze vicine. Capì cosa voleva fare l’uomo”NOO neanche mio marito si è permesso di metterme….hAIIIIIIIIIIIII….Che MALEEEEEEE...PIET…..nOOO HAIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” era penetrato nel suo culo, mai violato prima, con l’intero suo cazzo, ben dotato come quello del marito, ma con il marito aveva solo scopato e anche e goduto ci sapeva fare, ma con questo sconosciuto no, il male era terribile. Penetrò fine in fondo fino a che non sborrò nel suo intestino.
Intanto nelle sale vicine continuavano a sentirsi urla di dolore e grida disperate di donne che stavano soffrendo l’ira di Dio.
L’uomo cominciò poi a palpeggiare le tette, sempre più forte fino a che Marina non gridò”HAI MI FA MALE”.
“ questo è niente” Dopo la donna fu trascinata nuda, aveva solo le autoreggenti e le scarpe a spillo e ciò faceva arrapare ancora di più, in una altra stanza. Fu legata a testa in giù come se fosse un pezzo di carne in macelleria, poi CIAF CIAF con una frusta la frustarono alternativamente sul culo e sulle tette, frustate date con precisione.
“HAIA AHIA, PIE…..FA MALEE” Ciaf Ciaf Ciaf , continuavano per un tempo indefinito a frustarla, completamente indifferenti al dolore e alle grida della donna. Quando finirono il suo culo era rosso come un peperone e pieno di striature sanguinolente, le tette erano in condizioni penose.
Tirata giù fu poi scopata e sodomizzata da due uomini robusti a mo di sandwich. Oramai con il corpo martoriato era completamente intontita,. Quello che sembrava il capo la costrinse a fargli un pompino, cosa che lei non aveva mai fatto, le faceva schifo anche con il marito,ma fu costretta poiché glielo fecero capire con due sberle sulla faccia da far girare il capo. In qualche modo fece il pompino, ma dopo vomitò la sborra e per questo fu sculacciata sulle sue povere chiappe che erano già in precedenza state martoriate dalle frustate.
Dopo altre scopate e sodomizzate con pompini, fatti con obbligo di mandare giù la sborra, per intermezzo arrivò la fine.
Fu fatta rivestire e accompagnata a casa in condizioni pietose, intravide all’uscita altre signore non messe meglio di lei; una era svenuta e seminuda con il corpo che sanguinava ovunque, una giovane aveva gli occhi sbarrati dal terrore e dal suo culo e figa uscivano sborra e sangue. In auto l’autista le disse “Questi arabi nei loro affari mettono sempre questa clausola non scritta, di violentare le donne dei grandi industriali ,è come una rivincita sugli infedeli.
Marina capì tutto. Appena arrivata a casa dopo un viaggio in auto non certo comodo per il suo culo martoriato, si distese a pancia sotto sul divano,il culo faceva un male da cane e era difficoltoso sedersi, le sue tette erano solo un lontano ricordo di quel “bel paraurti che aveva” ;il marito per sporchi affari, per i soldi l’aveva praticamente data in prestito ai suoi aguzzini, solo per soldi…..si lasciò andare e morì.
Racconto di fantasia
Il famoso industriale ammanicato con i politici di ogni “colore” parlava con il ministro
“ L’affare con gli arabi è molto vantaggioso, faremo un sacco di soldi”
Il Ministro” si ha ragione, ma c’è una cosa che volevo dirle, gli arabi , perché l’affare vada in porto, hanno messo una clausola non scritta, ….devono partecipare ad una festa solo le mogli di voi facoltosi industriali e a questa festa le vostre donne devono accettare di tutto, qualsiasi cosa le faranno...ha capito”
“ Si ho capito, si tratta di festa a carattere sessuale, con qualche perversione, suppongo, ma l’affare è enorme rinunciarvi per qualche scopata o sodomizzata fuori dalle regole è da pazzi, ok mia moglie ci sarà”.
“ Capisce è un affare anche per il governo, non possiamo rinunciare per un aspetto solo di principio, si butterebbero dalla finestra miliardi di euro”.
Quando il famoso industriale ritornò a casa , parlò di questo alla moglie, omettendo il fatto che la festa avesse un carattere a sfondo sessuale.
Marina, la moglie del famoso industriale acconsentì, anche se aveva qualche perplessità, ma il marito furbescamente riuscì a dipanarle e alla fine Marina accettò
Martina aveva 45 anni, longilinea ancora una bella donna, nonostante avesse due figli, con un fisico molto ben tenuto. Quella sera per andare alla festa indossava un abito lungo nero , scarpe con tacchi a spillo, sotto calze autoreggenti nere, mutandine nere di pizzo, senza reggiseno con l’abito tenuto su da due spalline. Uno schianto, Sopra portava una specie di mantello che le dava una aria regale.
Arrivata alla festa c’erano solo donne, mogli o giovani figlie di VIP della nazione.
Poi le varie signore furono fatta accomodare in stanzini separati, così anche per Marina. Appena entrata nello stanzino si spense la luce, rimase al buio, improvvisamente alle sue spalle sentì della mani robuste che le sfilarono il vestito, poi le tolsero le mutandine, e cominciarono a palparla ovunque.
“Lei è la più bella di tutte, ha un fisico da schianto ...le sue tette sono ancora belle sode , complimenti” poi le ficcò un dito nel culo, Marina trasalì, mentre sentiva venire urla disperate dalle stanze vicine. Capì cosa voleva fare l’uomo”NOO neanche mio marito si è permesso di metterme….hAIIIIIIIIIIIII….Che MALEEEEEEE...PIET…..nOOO HAIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” era penetrato nel suo culo, mai violato prima, con l’intero suo cazzo, ben dotato come quello del marito, ma con il marito aveva solo scopato e anche e goduto ci sapeva fare, ma con questo sconosciuto no, il male era terribile. Penetrò fine in fondo fino a che non sborrò nel suo intestino.
Intanto nelle sale vicine continuavano a sentirsi urla di dolore e grida disperate di donne che stavano soffrendo l’ira di Dio.
L’uomo cominciò poi a palpeggiare le tette, sempre più forte fino a che Marina non gridò”HAI MI FA MALE”.
“ questo è niente” Dopo la donna fu trascinata nuda, aveva solo le autoreggenti e le scarpe a spillo e ciò faceva arrapare ancora di più, in una altra stanza. Fu legata a testa in giù come se fosse un pezzo di carne in macelleria, poi CIAF CIAF con una frusta la frustarono alternativamente sul culo e sulle tette, frustate date con precisione.
“HAIA AHIA, PIE…..FA MALEE” Ciaf Ciaf Ciaf , continuavano per un tempo indefinito a frustarla, completamente indifferenti al dolore e alle grida della donna. Quando finirono il suo culo era rosso come un peperone e pieno di striature sanguinolente, le tette erano in condizioni penose.
Tirata giù fu poi scopata e sodomizzata da due uomini robusti a mo di sandwich. Oramai con il corpo martoriato era completamente intontita,. Quello che sembrava il capo la costrinse a fargli un pompino, cosa che lei non aveva mai fatto, le faceva schifo anche con il marito,ma fu costretta poiché glielo fecero capire con due sberle sulla faccia da far girare il capo. In qualche modo fece il pompino, ma dopo vomitò la sborra e per questo fu sculacciata sulle sue povere chiappe che erano già in precedenza state martoriate dalle frustate.
Dopo altre scopate e sodomizzate con pompini, fatti con obbligo di mandare giù la sborra, per intermezzo arrivò la fine.
Fu fatta rivestire e accompagnata a casa in condizioni pietose, intravide all’uscita altre signore non messe meglio di lei; una era svenuta e seminuda con il corpo che sanguinava ovunque, una giovane aveva gli occhi sbarrati dal terrore e dal suo culo e figa uscivano sborra e sangue. In auto l’autista le disse “Questi arabi nei loro affari mettono sempre questa clausola non scritta, di violentare le donne dei grandi industriali ,è come una rivincita sugli infedeli.
Marina capì tutto. Appena arrivata a casa dopo un viaggio in auto non certo comodo per il suo culo martoriato, si distese a pancia sotto sul divano,il culo faceva un male da cane e era difficoltoso sedersi, le sue tette erano solo un lontano ricordo di quel “bel paraurti che aveva” ;il marito per sporchi affari, per i soldi l’aveva praticamente data in prestito ai suoi aguzzini, solo per soldi…..si lasciò andare e morì.
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