Ripetizioni di matematica o…?
di
Vandal
genere
etero
Ripetizioni di matematica o…?
Bruno non riesce a concentrarsi. La vicina di casa gli sta dando ripetizioni di matematica ma, lui, ha un prurito nei pantaloni che non riesce a togliersi. Con quella scollatura profonda, due tette enormi e una mini sopra il ginocchio da paura "Non stai bene?" chiede Lea al ragazzo
Bruno ha i sudori freddi "No, sto bene, tranquilla" e il cazzo che si gonfia così tanto da fargli male
"Sono preoccupato per il compito in classe di domani" dice lui
"Andrai benissimo" sorride lei
Lui è acchiappato dalla scollatura. Ha bisogno di sfogarsi. Deve andare in bagno e farsi un segone. Se si scarica, poi l'attenzione diventerà minima "Scusa un attimo. Bagno impellenza" e si alza velocemente, sperando che lei non veda l'erezione
Apre la porta del bagno, si slaccia cintura e pantaloni, se lo tira fuori “Non sprecare quel potenziale” dice Lea alle sue spalle
Lui si volta impaurito, con il cazzo stretto in mano. Lei si avvicina a lui, movenze da pantera “Lea, cosa?..”
“Andiamo, come se non lo avessi notato il tuo sguardo nella mia scollatura. E quel turgore che hai cercato di nascondere per correre qui” sorride “Una sega non è la soluzione” si slaccia i bottoni del top e lascia vedere le grosse tette strizzate in un reggiseno di pizzo rosso “Lo sposta contro il lavabo e gli cala pantaloni e mutande “Come siamo messi ad educazione sessuale?”
“io.. Io.. Non bene”
Lea sfiora con le dita la punta del cazzo. Lui ha un brivido e sente il cervello andare in tilt “Penso che tu abbia bisogno di svuotarti subito” si inginocchia davanti a lui e glielo ingoia di gusto. Lui, pietrificato, rimane lì, bocca aperta a guardare Lea che va’ su e giù a spampinarlo.
La tensione del momento lo fa venire subito. Viene tutto dentro Lea. Lei si rialza, sorride, si tocca le tette, riallaccia il top “Ti do’ cinque minuti. Poi vieni di là e finiamo la ripetizione. Stasera vieni a casa mia e ti faccio un’aggiunta alle ripetizioni”
“Che genere?”
“mi sembra ovvio” gli tocca il cazzo floscio e lo bacia sulla guancia
Bruno non riesce a concentrarsi. La vicina di casa gli sta dando ripetizioni di matematica ma, lui, ha un prurito nei pantaloni che non riesce a togliersi. Con quella scollatura profonda, due tette enormi e una mini sopra il ginocchio da paura "Non stai bene?" chiede Lea al ragazzo
Bruno ha i sudori freddi "No, sto bene, tranquilla" e il cazzo che si gonfia così tanto da fargli male
"Sono preoccupato per il compito in classe di domani" dice lui
"Andrai benissimo" sorride lei
Lui è acchiappato dalla scollatura. Ha bisogno di sfogarsi. Deve andare in bagno e farsi un segone. Se si scarica, poi l'attenzione diventerà minima "Scusa un attimo. Bagno impellenza" e si alza velocemente, sperando che lei non veda l'erezione
Apre la porta del bagno, si slaccia cintura e pantaloni, se lo tira fuori “Non sprecare quel potenziale” dice Lea alle sue spalle
Lui si volta impaurito, con il cazzo stretto in mano. Lei si avvicina a lui, movenze da pantera “Lea, cosa?..”
“Andiamo, come se non lo avessi notato il tuo sguardo nella mia scollatura. E quel turgore che hai cercato di nascondere per correre qui” sorride “Una sega non è la soluzione” si slaccia i bottoni del top e lascia vedere le grosse tette strizzate in un reggiseno di pizzo rosso “Lo sposta contro il lavabo e gli cala pantaloni e mutande “Come siamo messi ad educazione sessuale?”
“io.. Io.. Non bene”
Lea sfiora con le dita la punta del cazzo. Lui ha un brivido e sente il cervello andare in tilt “Penso che tu abbia bisogno di svuotarti subito” si inginocchia davanti a lui e glielo ingoia di gusto. Lui, pietrificato, rimane lì, bocca aperta a guardare Lea che va’ su e giù a spampinarlo.
La tensione del momento lo fa venire subito. Viene tutto dentro Lea. Lei si rialza, sorride, si tocca le tette, riallaccia il top “Ti do’ cinque minuti. Poi vieni di là e finiamo la ripetizione. Stasera vieni a casa mia e ti faccio un’aggiunta alle ripetizioni”
“Che genere?”
“mi sembra ovvio” gli tocca il cazzo floscio e lo bacia sulla guancia
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