Cambiamenti - parte 1

di
genere
dominazione

Maria e’ la ragazza, ormai storica, di un mio amico molto intimo. Io e Leo siamo cresciuti insieme, abbiamo frequentato lo stesso asilo, la stessa scuola elementare, le stesse medie ed anche lo stesso liceo. Sempre seduti uno di fianco all’altro, abbiamo condiviso moltissime esperienze, ma, in fatto di donne, abbiamo sempre avuto gusti differenti e non ci siamo mai pestati i piedi.
Si sa pero’ che con l'età le cose cambiano ed ora, a 35 anni e dopo aver frequentato Maria e Leo per più di 10 anni qualcosa e’ davvero cambiato... e non solo in me.

Maria e’ di 3 anni più grande di noi ed e’ una classica ragazza del sud. Capelli ed occhi neri, alta un metro e sessanta, bel visino sempre curato, fisico asciutto ed una 5a di seno che cerca di nascondere ad ogni occasione. Se ne vergogna tremendamente, si sente a disagio e, prima degli avvenimenti di questa primavera, non ero mai riuscito a vederlo.

Il primo maggio Maria e Leo avevano organizzato un pranzo a casa loro. Io sono arrivato prima degli altri ospiti perché incaricato di portare carne e birre. Ho suonato il citofono e sono entrato in casa con le buste della spesa che ho, senza incontrare nessuno, portato in cucina. Dopo aver sistemato tutto in frigo, mi affaccio in giardino e vedo Leo che si da da fare con il barbecue.
Lo raggiungo salutandolo e, dopo due frasi di circostanza, mi congedo chiedendogli di usare il bagno.
“vai tranquillo, nessun problema” mi risponde mentre continua a dar fuoco a quella legna per la brace.
Mi volto e cammino verso il bagno raggiungendolo in pochi secondi. Senza pensarci metto la mano sulla maglia, spingo verso il basso e la porta si apre buttandomi in faccia un calore ed un'umidità inaspettata.
Maria era li, appena uscita dalla doccia e completamente nuda davanti il lavandino. Mi stava guardando con un’espressione tra l’incredulo e lo stupito, forse non rendendosi perfettamente conto che quello a due passi dal suo corpo nudo ero io e non il suo ragazzo Leo.
I miei occhi hanno percorso quella pelle bianca dall’alto in basso e viceversa posandosi sui seni enormi che le penzolavano verso il basso e che pochi istanti dopo a stento tentava di nascondere con le braccia
Scendendo verso il pube non ho potuto non notare la striscia di pelo che saliva dalla sua fica e le gambette che si incrociavano come a volerla nascondere.
L’accappatoio era dietro la porta ed io nella mia posizione, le impedivo di raggiungerlo.
Il tutto e’ durato qualche secondo e, dopo aver appena sorriso guardandola in volto, ho chiuso la porta lasciandole la privacy di cui necessitava.
Sono rimasto fermo dietro la porta a ripensare a cio’ che avevo appena visto ed ho sentito la serratura della porta emettere quel classico rumore metallico di quando giri la chiave.
Come se nulla fosse, sono tornato da Leo dicendo che il bagno era occupato e portando come due birre iniziamo a parlare di cosa ci aspettava per pranzo.
Passa qualche decina di minuti e Maria ci raggiunge vestita, come al solito, in modo molto casto e sportivo. Maglietta nera con sotto un reggiseno comprimente , jeans attillati che le disegnano il culo e sneakers ai piedi. La saluto come se non l’avessi vista poco prima e le faccio capire di non aver detto nulla a Leo riguardo quel piccolo incidente.

Arrivano gli altri ospiti e la giornata scorre velocemente tra cibo, alcool e risate. Sinceramente non avevo dato troppo peso a quell’evento anche se l’immagine di Maria nuda mi e’ tornata alla mente un paio di volte mentre la vedevo in piedi di fronte a me o intenta a portare a tavola il cibo.
Le ore passano e senza neanche accorgerci arriviamo all’ora di cena e restiamo da soli noi tre. Non e’ la prima volta che accade e solitamente, dopo aver dato una mano a Leo a ripulire tutto passiamo la serata in relax sui divanetti in giardino a chiacchierare del più e del meno.
Questa volta non e’ differente il programma, ma l’argomento con cui Leo esordisce mi sorprende.
“hai visto Silvia come era vestita?” dice “ con quella magliettina bianca e senza reggiseno era praticamente nuda”
io rido e rispondo
“sara’ stata comoda e fresca, sai come’ lei.. si mette la prima cosa che trova e non ci fa caso. Pero’.. “ dico dopo un attimo di pausa” mi piaceva vederla cosi..”
Maria si inserisce
“e’, si, ci credo che per lei e’ facile. Con quella prima che si trova non ha problemi ed comodo”
e Leo
“mica sono come le tue”
ridiamo, lei arrossisce appena e nella mia mente scorrono quelle poche immagini di Maria nuda e dei suoi seni.
“che poi te le copri sempre” insisto io
Lei, in visibile imbarazzo, replica “Danno fastidio, mi fanno sudare, sono scomode. E poi io sarei oscena e volgare senza reggiseno, dai..”
Maria cerca di togliersi da una situazione scomoda che pero’, anche per via dell’alcool, sta divertendo tutti i presenti.
Lei e’ seduta su una poltroncina davanti a me e Leo che siamo invece sullo stesso divanetto. Sorseggiamo degli amari ed entrambi la fissiamo mantenendo per qualche secondo il silenzio.
“che guardate? Non ci credete?” dice lei distogliendo lo sguardo.
Io mi butto indietro con la schiena
“mai viste da vicino grandi come le tue. Non ci credo molto, ma mi fido” non voglio mancare di rispetto a Leo quindi mi tengo sul vago, ma lui, invece, mi risponde non facendo cadere l’argomento
“ Te lo assicuro io, non sono per nulla volgari e le stanno pure discretamente su come 10 anni fa”
Scoppiamo a ridere tutti, Maria compresa e Leo aggiunge
“ma lei e’ timida e le nasconde come se ci fosse da vergognarsene. A me piacciono tanto invece”
“non solo a te Leo” dico io fissando Maria “ credo che a molti uomini piaccia un seno cosi grande”
Lei abbassa lo sguardo, e’ sempre più in imbarazzo ed ha colto la mia frecciatina tante’ che si schiarisce la voce e finge una risatina di circostanza e cambia discorso passando a discutere delle modelle, dei loro corpi, delle ragazze su instagram e ci trasciniamo sereni ed ubriachi fino all’ora della buonanotte.
Io, come talvolta capita, mi butto sul divano in mutande, coperto da un solo lenzuolo, mentre i due piccioncini si chiudono la porta dietro la schiena entrando in camera.
Sono piuttosto ubriaco, ma non riesco subito a prender sonno. Accendo la TV su un canale a caso e mi ritrovo a guardare un film di pessimo gusto in seconda serata mentre, senza badarci, mi sto accarezzando il cazzo.
Passano i minuti ed inizio a sentire dei rumori dalla camera di Leo e Maria. Sento un leggero cigolio, ritmico, che lentamente aumenta.
Nel silenzio della notte ogni rumore viene amplificato e sicuramente l’alcool nelle vene non aiuta nessuno a mantenere un tono basso o un comportamento discreto.
Abbasso il volume della TV. Sento lei ansimare e percepisco chiaramente ogni spinta che la fa sussultare..
Tra le dita il cazzo si gonfia e lentamente inizio a masturbarmi riguardando, nella mia mente, l’immagine di Maria nuda, del suo seno, del suo corpo..
Io e Leo ci stiamo scopando la stessa donna. Lui fisicamente, io immaginandola.
Sono disteso supino sul divano, il cazzo e’ ormai di marmo e muovo la mano su e giù al ritmo dei gemiti di Maria.
La vedo nuda, sopra di me, con quel seno che si muove.. I capezzoli grandi e turgidi tra le mie dita..
Continuo per qualche minuto, ma, dalla loro stanza, quei piacevoli rumori smettono ed il silenzio si impadronisce della casa. Passa qualche minuto e poi
Qualche attimo di silenzio e poi “vado in bagno” dice lei.
Sento la porta aprirsi e faccio finta di dormire. Resto disteso supino con il cazzo in mano sotto quel leggero lenzuolo. Ho gli occhi socchiusi e nel buio intravedo Maria nuda uscire di corsa dalla camera, passarmi a un metro, ed entrare in bagno senza far caso a me.
Lei resta dentro per un paio di minuti ed inizio a sentire Leo russare dalla sua camera.
La luce della TV mi illumina di blu e la ragazza, uscendo con molta piu calma di prima mi passa nuovamente vicino. La sento fermarsi davanti il divano e mi guarda. Percepisco il suo sguardo sul lenzuolo che non lascia dubbi e ricalca il mio cazzo ancora in erezione e la mia mano, sopra di esso, che afferra l’asta alla base.
Passano pochi secondi e faccio finta di muovermi nel sonno. Le dita scorrono sul sesso carezzandolo e lei resta ferma, sicuramente a fissarmi. Esagero, tirando, con i piedi, il lenzuolo verso il basso scoprendo la cappella gonfia e rossa che pulsa alla sola idea che lei sia li, nuda.
Maria pero’ alza i tacchi e se ne va velocemente sculettando e chiudendosi la porta della camera alle spalle.
Io mi tiro su le mutande e mi copro addormentandomi poco dopo senza finire il lavoro di mano iniziato.



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mecenate-words@tutanota.com
scritto il
2023-08-25
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