Escort

di
genere
etero

Giovedì mattina di marzo, il sole comincia a farsi sentire, la primavera è alle porte ed i sensi si risvegliano dal torpore dell’inverno. Ho come quella voglia di qualcosa che non riesco a definire. Vado in ufficio, il solito lavoro che ormai faccio fatica a tollerare, però il mutuo non si stanca mai di essere lì ad aspettarmi ed ogni mese devo accontentarlo. Guardo la mia posta privata, quanto spam, trovo un messaggio interessante, parla di siti di escort. Approfondisco la lettura, ci sono addirittura i link dei siti, così ci clicco sopra ed entro nel primo. Un sacco di pubblicità, mi annoio, premo la X. Ne provo un altro, sembra interessante, ci sono le foto in diverse posizioni delle ragazze. Una mi colpisce in particolare, l’indirizzo non è molto lontano dall’ufficio. Il volto però è coperto, il fisico è uno schianto, magretta seno piccolo, capelli lunghi castani, la mascherina che porta fa vedere gli occhi da cerbiatta. Esattamente il mio tipo. Forse ho capito qual era la voglia che sentivo questa mattina.

“Pronto Valentina?”
“Si, ciao amore, dimmi tutto”
“Sei libera tra mezzora, vorrei conoscerti”
“Si può fare amore, ti lascio l’indirizzo, richiamami quado arrivi che ti apro il portone”

Esco per pranzo, saluto e dico “raga, ho una commissione in Banca, ci vediamo dopo pranzo”. Arrivo sotto al palazzo, signorile, un portone tutto di legno, zona centrale, richiamo.

“Ciao, sono quello di prima, che dici mi fai salire?”
“Ciao amore, certo, primo piano.”

Clack, il portone si apre, prendo le scale e salgo al primo piano. Si apre la fessura di una porta, mi dirigo ed entro, nessuno. Da dietro la porta vedo lei, una ragazza minuta alta circa 1 metro e 60, con indosso solamente una vestaglia aperta e dell’intimo nero in pizzo trasparente. Mi fa cenno di fare silenzio, appoggiando il dito sulle labbra. Richiude la porta e rimane lì a guardarmi. Anch’io la guardo, ha la bocca carnosa, è poco truccata, i capelli castani le cadono sulle spalle, il seno è piccolo ma bello sodo, fianchi stretti, gambe affusolate e con il tacco 12 è quasi alta come me. Mi sorride, mi bacia a stampo sulla bocca, si ritrae per un istante, sorride e mi bacia nuovamente, questa volta inserendo la lingua. Mi piace il benvenuto.

Mi prende la mano e mi dice “seguimi” e io “volentieri!”. Lei davanti a me, le guardo il culo, bello, piccolo e tondo, i capelli le arrivano a metà schiena. La seguo fino alla camera da letto. Poi si gira e mi bacia ancora, la sua lingua è di velluto, mi piace il suo sapore di fresco. Penso che si fosse preparata per l’incontro. Mi toglie la giacca, la appoggia su una sedia, poi mi slaccia la camicia. Io la lascio fare, le sue mani si muovono sapientemente, poi arriva alla cintura, la slaccia, mi bacia ancora, sbottona il pantalone e fa scorrere la zip. Mi infila la mano nelle mutande e mi dice “mmm… mi piace quello che tocco”.

Inizio ad eccitarmi, lei se ne accorge, lo libera dalle mutande, fa cadere i pantaloni ed inizia a menarmelo piano. Continua a baciarmi, ora è il mio turno. Le tolgo la vestaglia e la lancio sul letto, le slaccio il reggiseno e mi aggrappo alle sue chiappette che stringo con entrambe le mani. La sollevo quanto basta da appoggiare il mio cazzo alla sua vulva, glielo sfrego contro stuzzicandole il clitoride sotto le mutandine.

Mi interrompo, devo andare in bagno a dami una rinfrescata, mi tolgo i pantaloni e mi dirigo al bagno, lei mi fa strada e io sono ben contento di seguire le chiappette che si muovono velocemente verso il bagno.

Mentre mi lavo nel bidet, lei mi si avvicina e mi aiuta, mi insapona il cazzo per bene e poi fa scivolare la mano sull’asta, nel frattempo si avvicina e le posso baciare il collo. Lei fa un urletto di piacere e mi dice “soffro il solletico”, così glielo bacio nuovamente. Mentre lei insiste a far scivolare la mano sempre più decisamente. Mi sciacquo, prendo la salvietta che mi aveva preparato e mi asciuga lei, appoggia la salvietta al lavabo e mi prende il cazzo in bocca. Inizia un lavoro di lingua e affondi che mi fanno venire la pelle d’oca, le accarezzo la testa, lei mi guarda e mi fa l’occhiolino. Sono elettrizzato, mi sta facendo un pompino magnifico, vedo sparire il mio cazzo nella sua bocca.

Procede per un po’ poi mi chiede se non preferisco andare sul letto, la prendo e la metto sul lavabo, mi chino e le lecco la fica. Ha un sapore di buono, le lecco dall’interno coscia fino al clitoride, le infilo un dito, la sento respirare affannosamente. Mi concentro sul clitoride e lei mi prende la mano e se la mette sulla tetta. La strizzo per bene, poi prendo il capezzolo e lo rigiro, le piace, inizia a muovere il bacino avanti e indietro. La guardo, ha gli occhi chiusi, io lecco e le strizzo il capezzolo. Lei sussulta, mi interrompe e mi chiede “non preferisci andare sul letto?”. La prendo in braccio e la porto in camera. Mi siedo sul letto, mi sdraio mentre lei mi sale sopra, allarga le gambe e si struscia sul mio cazzo. Mi bacia e si muove lentamente avanti e indietro. Non posso andare avanti così a lungo, così le chiedo di mettermi il condom, lei lo fa con la bocca.

Prende il preservativo, se lo mette sulle labbra e poi lo infila sul cazzo prendendomelo in bocca tutto. Si rialza e si riposiziona a cavalcioni sopra il cazzo, mi muovo quanto basta per farlo entrare, la blocco per i fianchi e spingo ancora. È tutto dentro. Restiamo fermi qualche secondo in questa posizione, poi inizia a muoversi lentamente, le lecco i capezzoli, li mordo, le metto le mani sulle chiappe, le allargo le fessure, intanto lei si muove su e giù, provo ad infilare un dito nel culetto, non dice nulla, reclina la testa e continua la sua corsa. Io insisto, spingo il dito sempre più in profondità’, accenno il secondo dito. Entra e va in profondità, lei si muove sempre più velocemente, tocco il mio cazzo con le dita, ora mi sto muovendo anch’io la penetro forte sia con il cazzo nella fica che con le dita nel culo. Sento che si avvicina l’orgasmo, mi sfilo il preservativo e la sua bocca arriva puntuale per il primo spruzzo di sborra ne esce un po’ e con il dito lo recupera, ha la bocca piena. Scende dal letto e di corsa va in bagno. Torna e mi bacia, poi si mette di fianco sul letto e mi fa un massaggio alle gambe. Mi dice che una volta faceva massaggi ma ora preferisce fare la escort, si guadagna di più.

Passaggio al bagno per una rapida rinfrescata sia mia che sua. Mi chiede “ti va un caffè?” e io “si, volentieri”. Prepara il caffè, ci mettiamo a parlare, mi racconta che il suo lavoro è un altro e questo le serve per arrotondare. Mi dice che le piace molto il cazzo, così non lo vede come un vero lavoro. È simpatica, si è rimessa solo la vestaglia che tiene aperta, così le vedo il seno e la fica ben esposta.

Mi rialzo e mi chiede “ti va se ti faccio un altro pompino?” Non faccio in tempo a dire nulla, mi slaccia i pantaloni e me lo prende in bocca. Il cazzo le cresce dentro la bocca. Lo lecca e lo succhia divinamente mentre mi guarda con quegli occhi da cerbiatta, le prendo la testa e la tengo ferma mentre muovo il bacino facendo scorrere il cazzo nella sua bocca. È così bello che improvvisamente vengo con degli scatti involontari, questa volta non corre in bagno, ingoia tutto, me lo trattiene in bocca per qualche secondo ancora poi si alza. Mi sorride e mi chiede “mi verrai a trovare ancora?” e io “certo che torno”.

Sono passati un paio di anni, non ci sono più tornato però ricordo volentieri questa esperienza.
scritto il
2023-09-01
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