Voglia di pizza

di
genere
prime esperienze

Premessa: un’amica mi ha chiesto di pubblicare questo racconto.

Ciao, sono Daniela, ho 37 anni e sono da poco tornata single. Vivo in città e lavoro in uno studio notarile. Sono una donna normale, capelli castani, occhi castani, sono un metro e sessantacinque, mi piace fare sport per mantenere il mio corpo tonico. A detta delle mie amiche meriterei di più ma gli uomini apprezzano, soprattutto, il mio fondo schiena.

Purtroppo, spesso penso a quello stronzo del mio ex.

Mi ha lasciata per una diciottenne Sudamericana. Li ho beccati mentre scopavano nel mio letto. “Cazzo ma almeno andatevene in un Motel come fanno tutti”, gli ho gridato. Quel giorno non sarei dovuta tornare a casa all’ora di pranzo, ma il mio capo mi ha lasciato mezza giornata di libertà perché aveva da fare con la moglie e io ero di troppo.

Li ho trovati avvinghiati a letto, come non lo era mai stato con me. Li ho guardati, prima di entrare nella stanza. Lei che gli dava le spalle mentre lui le infilava il suo stupido cazzetto nella fica, si vedeva che lei godeva per finta, solo lui non se ne era accorto.

Fatto sta che il giorno stesso me ne sono andata, non gli ho detto nulla, e nemmeno lui a me.

Da allora non ci parlo, lascio che sia la mia avvocatessa ad avere a che fare con quello stronzo!

La mia amica Roberta mi aveva avvisato che da un po' c’era qualcosa di strano nello stronzo, ma non le ho dato retta ed ora, la mia amica Roberta, è l’avvocatessa che mi ha promesso che ci rifaremo. Al momento non è ancora successo nulla ma mi ha assicurato che presto rimarrà al verde.

È giovedì sera, ho voglia di pizza ma non mi va di uscire. Chiamo la pizzeria, che fa consegna a domicilio poco distante da casa, ordino la pizza e una birra. Nel frattempo, ne apro una ed inizio a berla a collo, fredda, scende che è un piacere. Era da parecchio che non ne bevo una, sono a stomaco vuoto e comincio a sentire l’alcool nelle gambe.

Avrei voglia di scopare ma con chi?

Nel frattempo che aspetto la pizza mi metto comoda sul divano e mi sollevo la gonna, sposto le mutandine e mi tocco. La sento morbida e gonfia, è da un pezzo che non ho rapporti sessuali con un uomo, così mi eccito da sola. Mi tocco, infilo un dito dentro e lo muovo accarezzandomi il clitoride. Chiudo gli occhi e immagino un uomo, non importa com’è fisicamente, lo vorrei solo che abbia almeno la voglia che ho io di scopare. Il dito sta facendo un lavoro egregio …mmm… sento che le guance si stanno arrossendo, un tepore alla pancia che si protrae verso la mia fragolina che è ormai ben bagnata. Bevo un altro sorso di birra e la finisco. Ho in mano la bottiglietta, quasi quasi ci provo, la faccio scorrere sulle piccole labbra, inserisco il collo della bottiglia e lo faccio scivolare dentro. Allargo le gambe e ne faccio entrare ancora un po’. Mi mordo un labbro e mentre la bottiglietta entra ed esce la mia mano gioca con il clitoride. All’improvviso suona il citofono, oh cazzo! La pizza. Me ne stavo scordando, corro al citofono. “Si chi è? … Si, sono io, sali pure, terzo piano, ti aspetto”.

Vedo il fattorino salire a piedi con in mano il cartone, è un ragazzo di colore, alto e dall’aspetto atletico. Indossa una magliettina e dei pantaloni da basket, arriva davanti alla porta e lo faccio accomodare all’ingresso. “Quanto ti devo? … Ah, Ok, li vado a prendere”.

Mi è venuta una gran voglia di scoparmi questo ragazzo, sembra a posto, ha un bel fisico e poi si sa cosa si dice dei ragazzi di colore. Proviamo. Torno all’ingresso dopo essermi sbottonata quasi completamente la camicia. Sono lì, davanti a lui a piedi nudi con il reggiseno di pizzo trasparente a vista ed i soldi in mano. Lui è stupito e immobile, mi guarda, punta gli occhi sul mio decolte e poi scende con lo sguardo, io mi sollevo sbadatamente la gonna, sento i suoi occhi addosso. Faccio cadere i soldi, mi giro su me stessa e li raccolgo, la gonna si alza e lui guarda. Si avvicina e improvvisamente mi rialzo e me lo ritrovo davanti a pochi centimetri. Gli metto i soldi in mano ma lui continua a guardarmi. Gli do un bacio a stampo sulla bocca, lui resta li fermo e non parla, gliene do un altro, questa volta aggiungo la lingua, lui pure.
Timidamente mi mette una mano sul culo e l’altra inizia ad accarezzarmi la schiena fino a raggiungere l'altra. Sento il suo respiro che si fa affannoso, mi bacia la spalla e poi mi sfila la camicia e slaccia il reggiseno, cadono a terra entrambi. Le sue mani mi prendono i seni. Lo sento appoggiarsi alla mia pancia, le sue mani scorrono verso il basso, sento la zip della gonna aprirsi e anch questa cade. Le mani si infilano nelle mutandine, mi tocca la fica, la sento gonfia e già bagnata. Ci infila un dito, sento che lo muove dentro di me. Mi abbassa le mutandine si china e mi bacia la pancia, la lecca e continua scendendo verso la vulva. Chiudo gli occhi, quando la sua lingua mi sfiora il clitoride, mi sento una vampata di calore partire dal basso ventre.

Come lecca bene. Nel frattempo, gli prendo tra le mani la testa e la tengo ferma al mio basso ventre, mi stringo un capezzolo tra le dita. Va avanti così per un po’ poi non resisto vorrei vedere il suo cazzo, guardarlo, toccarlo, leccarlo. Nel frattempo la sua lingua si muove dentro e fuori di me, è una sensazione bellissima.

Gli chiedo di spogliarsi e lui esegue. Via la maglietta, via le scarpe e, infine, i pantaloncini. Non porta l’intimo e quando vedo il suo cazzo ciondolante mi spavento, è grande e grosso, se lo prende in mano e inizia a menarselo. Gli chiedo se posso toccarlo, lo prendo in mano, lo accarezzo poi mi metto a carponi davanti a lui ed inizio a leccarlo, glielo prendo in bocca. Lo sento crescere, faccio fatica a tenerlo in bocca. Lui è lì in piedi davanti a me con il cazzo in tiro, muovo la mia mano tenendo in bocca la grossa cappella, la mia lingua percorre dal glande allo scroto, gli lecco le palle mentre continuo a menarglielo. Prende l’iniziativa, si siede sulla poltrona, mi fa sedere su di lui. Appoggio la mia fica al suo bel cazzo, lo prendo e lo inserisco, entra la cappella, la sento che si fa strada, lui appoggia le sue mani ai fianchi, ne entra un altro po’. Inarco la schiena, è grosso e lo sento percorrere la vagina, è arrivato all’utero e lo sta spingendo. Mi muovo un po’, mi alzo e mi abbasso, allora lui tenendomi per i fianchi mi aiuta a salire e scendere. Aderisco a lui come un guato, sento la mia fica dilatarsi al massimo. Un cazzo così non l’avevo mai provato prima d’ora. Chiudo gli occhi e mi abbandono reclinando la testa all’indietro.

All’improvviso mi riversa a terra, mi apre le gambe, se lo riprende in mano e me lo infila dentro. Lo sento sbattere contro, trattengo il fiato, sta entrando ancora. È un piacevole dolore, mi sento eccitata a tal punto che urlo “aaaah, siiii, sono tua…”. Si mette sopra e comincia a sbattermi forte, dei colpi secchi, dentro e fuori. Sono in fiamme, sto godendo, sento tutto il suo cazzo duro farsi strada nella mia vagina. Prosegue per un po’ così, poi mi rigira a pecorina e mi penetra in un solo colpo, deciso, forte. Sono in apnea, sento le mie braccia che stanno cedendo. Mi sento esplodere di piacere. Lui prosegue la sua corsa ancora per alcuni minuti poi lo estrae, si avvicina alla mia faccia e spruzza un fiotto di sborra calda sul mio viso. Apro la bocca, ne voglio assaggiare un po’ e lui mi accontenta. La spalanco e lui ci infila il cazzo, gli escono altri schizzi che mi raggiungono la gola. Gooodooo, siiii, sto godendooo… mi accarezzo il clitoride e vengo ancora.

Ho le gambe molli ma riesco a rialzarmi, gli dico “il resto mancia, te lo sei meritato”. Lui si riveste velocemente, prende i soldi ed esce dalla porta, prima di chiudere gli chiedo il nome, lui mi guarda, sorride e se ne va.

Ho ordinato la pizza altre volte ma purtroppo non ho più incontrato quel bel ragazzone, in compenso ho conosciuto gli altri ragazzi della consegna a domicilio, ora sono una cliente fedele!
scritto il
2023-09-05
5 . 7 K
visite
7
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Bacio al tramonto

racconto sucessivo

Lavoro
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.