La piscina
di
Naif69s
genere
etero
Adoro la piscina, l’odore del cloro, l’acqua che mi scorre addosso, il tepore dell’ambiente. È diventato il mio sport quattro anni fa, da allora la frequento quattro volte alla settimana. Facendo gli stessi orari, conosco tutti i frequentatori.
Venerdì scorso però ho avuto una riunione che e’ andata per le lunghe, cosi, al posto di andarci alle 18:00, come al solito, ci sono andato alle 20:00. Purtroppo, la piscina chiude alle 21:00, così ho dovuto darmi una mossa. Sono entrato in vasca alle 20:15, ho appeso il mio allenamento alla pedana di partenza ed ho iniziato a nuotare. Le persone erano differenti, conoscevo soltanto la bagnina con cui però non avevo avuto molto a che fare. Una donna sulla quarantina, con i capelli rossi e corti, sguardo da furbetta e fisico da nuotatrice.
Alle 21:00 ero da solo in vasca, la bagnina venne ad avvertirmi che era arrivato l’orario di chiusura ma che se avessi voluto sarei potuto restare ancora un po’ perché anche lei aveva voglia di nuotare. La ringraziai e decisi di restare. La vidi nuotare nella corsia di fianco alla mia, mi parve un’allucinazione quando la osservai e vidi che era completamente nuda. Mi fermai e la guardai ad ogni virata, era veramente nuda!
La vasca successiva si fermò e sorridendomi mi disse che adorava nuotare nuda ma che se mi dava fastidio si sarebbe messa il costume. Figuriamoci, un fisico come il suo era uno spettacolo da guardare, le risposi che non era nessun problema e che non avevo mai provato a nuotare nudo. Lei mi esortò a provare e io lo feci. Mi tolsi il costume. Lei andò sottacqua per qualche istante e risalì, con un sorriso mi disse “complimenti!”. Credo che arrossii per l’imbarazzo. Riprendemmo a nuotare.
Dopo una decina di vasche terminai i miei esercizi e mi fermai a bordo vasca, lei mi raggiunse e mi chiese “hai terminato il tuo allenamento?” e io “si, per oggi direi che sono a posto”. Lei mi diede un’occhiata maliziosa e replicò “allora mi dovresti aiutare…” poi aggiunse, “mi faresti provare il tuo cazzo?”
Una proposta di questo tipo non l’avevo mai ricevuta. Una donna così ben fatta era riuscita a stupirmi. “Se vuoi, puoi provare tutto, non solo il mio cazzo”, fu la mia risposta.
Andai verso di lei, la baciai sulle labbra, lei mi porse la lingua che leccai con piacere. Intanto aveva preso il mio cazzo in mano e lo stava menando mentre io le accarezzavo le tette, sode e con i capezzoli sporgenti. Erano bellissime da toccare, le avrei anche leccate ma eravamo ancora in acqua e non riuscivo a leccarle come avrei voluto. Quindi mi limitai a toccarle, a torcerle e a strizzarle i capezzoli.
Mi propose di uscire dalla vasca per spostarci sui gonfiabili, lì a pochi metri. Una volta raggiunti i gonfiabili non disse nulla, mi riprese il cazzo in mano e lo menò più velocemente di prima, mi prese una chiappa e ci infilò le unghie. Poi si chinò e me lo prese in bocca, sempre tenendomi per le chiappe. Mi incitava a spingere il mio cazzo nella sua bocca. Non riusciva ad ingoiarlo tutto, le venivano dei conati, così lo estraevo e glielo rimettevo in bocca. Vedevo le lacrime rigarle le guance. Mentre io le strizzavo un capezzolo e la sentivo reprimere il dolore. Ad un tratto le sfilai il cazzo dalla bocca, le allargai le gambe e glielo infilai nella fica. Era ben fatta con pochissimi peli, le grandi labbra erano gonfie, mi aiutò lei allargandosela con le dita.
Era sdraiata a gambe spalancate, si teneva aperte le grandi labbra mentre io inserivo la cappella che non vedeva l’ora di percorre la vagina in direzione dell’utero. Così feci, glielo infilai tutto dentro e presi a muovermi lentamente, sentivo il suo fiato e le sue unghie nella schiena. Iniziò a dimenarsi, così mi misi sotto di lei, le presi i fianchi e iniziai a penetrarla più duramente che potevo, la facevo scorrere sul mio cazzo fermo, lei iniziò ad ansimare e dopo pochi colpi mi disse che aveva un orgasmo ma mi pregò di proseguire. Mi fermai giusto il tempo di rigirarla a quattro zampe e la penetrai nuovamente. Vedere il suo splendido culetto da quella posizione mi fece venir voglia di infilarle il pollice nel culo. Lei gridò un “Oooh” e lo presi per un’approvazione, dopo qualche colpo decisi di provare ad infilarle due dita nel culetto e così feci, lei si girò a guardarmi e mi disse “mettimelo nel culo, lo voglio ora!” Detto fatto! Lo estrassi e sentii un grande dispiacere che subito si trasformò non appena introdussi la punta dell’orifizio anale. Anche questa volta mi aiutò allargando con le mani il buchetto, agevolandomi l’ingresso. Mi disse “ti prego, fai piano…”. Pian piano lo introdussi tutto dentro fino a fondo corsa, lei respirava affannosamente, poi si mise con le mani sulla schiena, gliele presi ed iniziai a scoparle quel delizioso culetto sempre più forte. La sentivo dire “… piano, piano… ti prego…”. Le tiravo le mani verso di me e spingevo ancora piu’ forte. Il mio bacino rimbalzava sulle sue chiappe emettendo il suono di uno schiaffo. La sua voce era spezzata, non riusciva più a dire nulla. Stavo per venire, così estrassi il cazzo e velocemente la presi per i capelli e glielo infilai in bocca. Fu una delizia eiacularle in bocca, non si perse nemmeno una goccia, lo tenne in bocca finche’ non tornò nella condizione di riposo. Mi sdraiai sui gonfiabili, Lei mi diede un bacio a stampo sulle labbra e si rituffò in acqua.
Da allora nuoto alle 20:00, quattro volte alla settimana, abbiamo replicato diverse volte, lei è sempre più pretenziosa, ora vorrebbe provare con almeno un altro nuotatore, c’è qualche volontario?
Venerdì scorso però ho avuto una riunione che e’ andata per le lunghe, cosi, al posto di andarci alle 18:00, come al solito, ci sono andato alle 20:00. Purtroppo, la piscina chiude alle 21:00, così ho dovuto darmi una mossa. Sono entrato in vasca alle 20:15, ho appeso il mio allenamento alla pedana di partenza ed ho iniziato a nuotare. Le persone erano differenti, conoscevo soltanto la bagnina con cui però non avevo avuto molto a che fare. Una donna sulla quarantina, con i capelli rossi e corti, sguardo da furbetta e fisico da nuotatrice.
Alle 21:00 ero da solo in vasca, la bagnina venne ad avvertirmi che era arrivato l’orario di chiusura ma che se avessi voluto sarei potuto restare ancora un po’ perché anche lei aveva voglia di nuotare. La ringraziai e decisi di restare. La vidi nuotare nella corsia di fianco alla mia, mi parve un’allucinazione quando la osservai e vidi che era completamente nuda. Mi fermai e la guardai ad ogni virata, era veramente nuda!
La vasca successiva si fermò e sorridendomi mi disse che adorava nuotare nuda ma che se mi dava fastidio si sarebbe messa il costume. Figuriamoci, un fisico come il suo era uno spettacolo da guardare, le risposi che non era nessun problema e che non avevo mai provato a nuotare nudo. Lei mi esortò a provare e io lo feci. Mi tolsi il costume. Lei andò sottacqua per qualche istante e risalì, con un sorriso mi disse “complimenti!”. Credo che arrossii per l’imbarazzo. Riprendemmo a nuotare.
Dopo una decina di vasche terminai i miei esercizi e mi fermai a bordo vasca, lei mi raggiunse e mi chiese “hai terminato il tuo allenamento?” e io “si, per oggi direi che sono a posto”. Lei mi diede un’occhiata maliziosa e replicò “allora mi dovresti aiutare…” poi aggiunse, “mi faresti provare il tuo cazzo?”
Una proposta di questo tipo non l’avevo mai ricevuta. Una donna così ben fatta era riuscita a stupirmi. “Se vuoi, puoi provare tutto, non solo il mio cazzo”, fu la mia risposta.
Andai verso di lei, la baciai sulle labbra, lei mi porse la lingua che leccai con piacere. Intanto aveva preso il mio cazzo in mano e lo stava menando mentre io le accarezzavo le tette, sode e con i capezzoli sporgenti. Erano bellissime da toccare, le avrei anche leccate ma eravamo ancora in acqua e non riuscivo a leccarle come avrei voluto. Quindi mi limitai a toccarle, a torcerle e a strizzarle i capezzoli.
Mi propose di uscire dalla vasca per spostarci sui gonfiabili, lì a pochi metri. Una volta raggiunti i gonfiabili non disse nulla, mi riprese il cazzo in mano e lo menò più velocemente di prima, mi prese una chiappa e ci infilò le unghie. Poi si chinò e me lo prese in bocca, sempre tenendomi per le chiappe. Mi incitava a spingere il mio cazzo nella sua bocca. Non riusciva ad ingoiarlo tutto, le venivano dei conati, così lo estraevo e glielo rimettevo in bocca. Vedevo le lacrime rigarle le guance. Mentre io le strizzavo un capezzolo e la sentivo reprimere il dolore. Ad un tratto le sfilai il cazzo dalla bocca, le allargai le gambe e glielo infilai nella fica. Era ben fatta con pochissimi peli, le grandi labbra erano gonfie, mi aiutò lei allargandosela con le dita.
Era sdraiata a gambe spalancate, si teneva aperte le grandi labbra mentre io inserivo la cappella che non vedeva l’ora di percorre la vagina in direzione dell’utero. Così feci, glielo infilai tutto dentro e presi a muovermi lentamente, sentivo il suo fiato e le sue unghie nella schiena. Iniziò a dimenarsi, così mi misi sotto di lei, le presi i fianchi e iniziai a penetrarla più duramente che potevo, la facevo scorrere sul mio cazzo fermo, lei iniziò ad ansimare e dopo pochi colpi mi disse che aveva un orgasmo ma mi pregò di proseguire. Mi fermai giusto il tempo di rigirarla a quattro zampe e la penetrai nuovamente. Vedere il suo splendido culetto da quella posizione mi fece venir voglia di infilarle il pollice nel culo. Lei gridò un “Oooh” e lo presi per un’approvazione, dopo qualche colpo decisi di provare ad infilarle due dita nel culetto e così feci, lei si girò a guardarmi e mi disse “mettimelo nel culo, lo voglio ora!” Detto fatto! Lo estrassi e sentii un grande dispiacere che subito si trasformò non appena introdussi la punta dell’orifizio anale. Anche questa volta mi aiutò allargando con le mani il buchetto, agevolandomi l’ingresso. Mi disse “ti prego, fai piano…”. Pian piano lo introdussi tutto dentro fino a fondo corsa, lei respirava affannosamente, poi si mise con le mani sulla schiena, gliele presi ed iniziai a scoparle quel delizioso culetto sempre più forte. La sentivo dire “… piano, piano… ti prego…”. Le tiravo le mani verso di me e spingevo ancora piu’ forte. Il mio bacino rimbalzava sulle sue chiappe emettendo il suono di uno schiaffo. La sua voce era spezzata, non riusciva più a dire nulla. Stavo per venire, così estrassi il cazzo e velocemente la presi per i capelli e glielo infilai in bocca. Fu una delizia eiacularle in bocca, non si perse nemmeno una goccia, lo tenne in bocca finche’ non tornò nella condizione di riposo. Mi sdraiai sui gonfiabili, Lei mi diede un bacio a stampo sulle labbra e si rituffò in acqua.
Da allora nuoto alle 20:00, quattro volte alla settimana, abbiamo replicato diverse volte, lei è sempre più pretenziosa, ora vorrebbe provare con almeno un altro nuotatore, c’è qualche volontario?
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