Sapresti pronunciare il mio nome?

di
genere
etero

"Ok. D'accordo, quel che vuoi, fai tu..." e poi perdersi in queste parole.
Chi sa perché alcuni giorni ho più voglia di altri. Qualcosa nell'aria, la vicinanza, gli ormoni, o semplicemente la mia voglia. Sono viziosa ma non viziata, ed è strano, ma odio e amo al tempo stesso le tue attenzioni. Mi spaventano molto perché non sono abituata ai gesti così gentili. Sento che avevo amore vicino al cuore e che adesso dopo l'ultimo dolore per qualcun altro, l' amore e la dolcezza non sono più con me. So per la verità che anche da parte tua ci sarà quel gesto per una qualche inculata, e che i tuoi gesti gentili dipendono da qualche altra cosa. Dipendono da qualcosa che vorresti chiedermi?
Sono viziosa, non barattare mai la gentilezza per i favori di lavoro. Io non ti faccio il favore, io ti illudo di farti il favore e poi faccio ciò che voglio. Sono felice di essere diventata imprevedibile, così nemmeno io mi annoio. Nessun favore si fa per un gesto apparentemente gentile e realmente illusorio. Preferisco restituire io, preferisco tornarti io ciò che ti devo e come io personalmente meglio credo... e tu non dovresti rendermi niente... solo il tuo corpo.
Dire "fai quel che vuoi" e desiderarlo davvero... desiderare davvero che tu faccia quel che vuoi mi attanaglia la mente, ora come ora.
Sapere cosa davvero desidero e sapere che c'è gente folle là fuori col desiderio di sposarsi a ventun anni...
Ecco cosa desidero: non sono certa di desiderare te come oggetto di amore, desidero piuttosto intrighi proibiti e sensazione. Fosse per me ti farei da Mascotte, per tutto quello che vuoi. Mi farei mettere una pettorina, un guinzaglio, un dolce completo a stringhe e mi sarei a te.
Alcuni pronunciano il mio nome con due sillabe, come se fossero fonemi vuoti, banalmente, tanto per pronunciarle. Quella scritta resta lì a vista e ogni tanto qualcuno la legge: il mio nome.

Chi sa perché preferisco nutrire la parte più squallida e annichilire quella migliore... Non voglio attenzioni ipocrite.

Posso restituirti ogni cosa da dolce Mascotte. Posso, se voglio, decidere di darmi a te.
Solo per realizzare questa deviante trasgressione.
Ciò che voglio è solo inginocchiarmi e farmi imboccare dolcemente, voglio che tu mi regali ciò che cerco senza neanche dovertelo chiedere. Che sia nelle tue mani addosso a me, che sia sulla mia testa, sulla mia schiena, sui miei polsi, sulle mie mani, sul mio collo, sulle mie gambe, sul mio corpo... Che sia attorno a me, in un profumo, in un intrigo, nella tua strana voce, nei tuoi occhi o nei miei.

Per me fa lo stesso, che sia darmi a te, che sia decidere cosa farti. Mi diverte di più sapere che posso essere la tua mascotte, se lo voglio davvero.

...In questo strano mondo in cui c'è da chiedersi perché alcune persone sognino tanto di sposarsi invece che di fare l'amore per sempre.
scritto il
2023-10-06
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