Il buio mostra. La luce nasconde
di
Biblioteca di Macondo
genere
saffico
Due gradini in ferro ed eccomi nel furgone.
Tiro la tenda alle mie spalle, ma non del tutto..non mi dispiace l'idea che Azeem possa sbirciare e godersi la vista.
Mia nonna mi diceva sempre guardare e non toccare! Lei si riferiva ai giocattoli quando eravamo in qualche negozio, ma credo valga un po' ovunque.. anche se poi, di nascosto, ho sempre fatto scorrere un dito su tutti quei bei peluches morbidosi.
Avvolta da questi ricordi d'infanzia, lascio cadere il copricostume ai miei piedi.
Lo appoggio sulla sedia, nella penombra.
Non curante prendo uno dei tre bikini che ho scelto.
Allungo le mani dietro al collo per slacciare il triangolino ancora umido, che copre il mio seno.
Lo tolgo.
Finisce anche lui sulla sedia.
Resto un attimo così, davanti allo specchio, solo con la parte sotto del costume, a piedi nudi, i capelli spettinati che cadono sulle spalle, sul mio petto ad accarezzare i capezzoli dritti e duri, effetto del ventilatore sulla mia pelle bagnata o forse non dovuto solo da quello.
Pensare che al di là della sottile latta c'è il corso, non pieno di gente ma comunque trafficato, e io qui quasi nuda, con la tenda a metà..e la cosa mi piace da impazzire.
Mi accarezzo un po', il mio corpo ne ha bisogno..
Ho ancora in mano il costume nuovo, lo allaccio intorno a me, lo giro per poi fare un piccolo fiocchetto dietro al collo.
Un rumore alle mie spalle, qualcuno che cammina verso di me.
Faccio finta di niente, cercando di vedere attraverso lo specchio, nulla.
Primo costume approvato.
Lo tolgo, afferro il secondo..celeste con piccole balze così da dare volume al mio seno mai troppo cresciuto.
Stessa tecnica, lo avvolgo a me, lo giro e fiocco dietro.
No non questa volta..
Le sue dita, affusolate, stupendamente incerte, sul mio collo, cercando il nastrino mi accarezzano dolcemente.
Fa il fiocco.
Scendono sulla mia schiena, si ferma un dito sul mio tatuaggio..il mio tao.. un' unghia ne ricrea il contorno.
Un brivido mi scuote.
Chiudo gli occhi mentre le sue mani risalgono lungo il mio ventre, fino ad avvolgermi delicatamente il seno.
Le sue labbra sul mio collo, proprio sotto l'orecchio, sa dove mi piace ..conosce il mio corpo..e io il suo.
Dovrei essere arrabbiata, furiosa per come mi ha lasciata..ma mi volto.
La mia mano si riempie della sua guancia che porto a me , alle mie labbra così desiderose di riavere le sue così morbide,delicate, sincere ma segrete.
Nell'assoluto silenzio le nostre lingue danzano insieme, le sue mani mi cercano.
Mi trovano.
Le mie non trovano pace sulla sua pelle vellutata, scorrono come fiumi in piena vogliosi di tuffarsi in mare.
" # ci sei?"
La voce di Azeem ci riporta alla realtà.
Ricomponi il velo che racchiude i tuoi dolci boccoli neri, che solo una volta ho potuto ammirare.
Quasi tremi nel farlo, non è giusto..
Vorrei trattenerti, dirti che sei perfetta, che non devi nasconderti..ma la luce è già entrata nel furgone, la tenda tirata, tu scappata di nuovo...
Angie
Tiro la tenda alle mie spalle, ma non del tutto..non mi dispiace l'idea che Azeem possa sbirciare e godersi la vista.
Mia nonna mi diceva sempre guardare e non toccare! Lei si riferiva ai giocattoli quando eravamo in qualche negozio, ma credo valga un po' ovunque.. anche se poi, di nascosto, ho sempre fatto scorrere un dito su tutti quei bei peluches morbidosi.
Avvolta da questi ricordi d'infanzia, lascio cadere il copricostume ai miei piedi.
Lo appoggio sulla sedia, nella penombra.
Non curante prendo uno dei tre bikini che ho scelto.
Allungo le mani dietro al collo per slacciare il triangolino ancora umido, che copre il mio seno.
Lo tolgo.
Finisce anche lui sulla sedia.
Resto un attimo così, davanti allo specchio, solo con la parte sotto del costume, a piedi nudi, i capelli spettinati che cadono sulle spalle, sul mio petto ad accarezzare i capezzoli dritti e duri, effetto del ventilatore sulla mia pelle bagnata o forse non dovuto solo da quello.
Pensare che al di là della sottile latta c'è il corso, non pieno di gente ma comunque trafficato, e io qui quasi nuda, con la tenda a metà..e la cosa mi piace da impazzire.
Mi accarezzo un po', il mio corpo ne ha bisogno..
Ho ancora in mano il costume nuovo, lo allaccio intorno a me, lo giro per poi fare un piccolo fiocchetto dietro al collo.
Un rumore alle mie spalle, qualcuno che cammina verso di me.
Faccio finta di niente, cercando di vedere attraverso lo specchio, nulla.
Primo costume approvato.
Lo tolgo, afferro il secondo..celeste con piccole balze così da dare volume al mio seno mai troppo cresciuto.
Stessa tecnica, lo avvolgo a me, lo giro e fiocco dietro.
No non questa volta..
Le sue dita, affusolate, stupendamente incerte, sul mio collo, cercando il nastrino mi accarezzano dolcemente.
Fa il fiocco.
Scendono sulla mia schiena, si ferma un dito sul mio tatuaggio..il mio tao.. un' unghia ne ricrea il contorno.
Un brivido mi scuote.
Chiudo gli occhi mentre le sue mani risalgono lungo il mio ventre, fino ad avvolgermi delicatamente il seno.
Le sue labbra sul mio collo, proprio sotto l'orecchio, sa dove mi piace ..conosce il mio corpo..e io il suo.
Dovrei essere arrabbiata, furiosa per come mi ha lasciata..ma mi volto.
La mia mano si riempie della sua guancia che porto a me , alle mie labbra così desiderose di riavere le sue così morbide,delicate, sincere ma segrete.
Nell'assoluto silenzio le nostre lingue danzano insieme, le sue mani mi cercano.
Mi trovano.
Le mie non trovano pace sulla sua pelle vellutata, scorrono come fiumi in piena vogliosi di tuffarsi in mare.
" # ci sei?"
La voce di Azeem ci riporta alla realtà.
Ricomponi il velo che racchiude i tuoi dolci boccoli neri, che solo una volta ho potuto ammirare.
Quasi tremi nel farlo, non è giusto..
Vorrei trattenerti, dirti che sei perfetta, che non devi nasconderti..ma la luce è già entrata nel furgone, la tenda tirata, tu scappata di nuovo...
Angie
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