Una storia torbida
di
Vandal
genere
pulp
Una storia torbida
Non si toccano da un anno.
Lui, frustrato, passa ore in bagno con il sesso in mano a sfregarselo, per cercare quel piacere che non c'è più. Ricorda il tempo in cui era giovane e le ragazze gli correvano dietro. Quella volta fugace nell'androne delle scale che baciò la figlia del suo vicino di casa. Le volte in cui si videro e poi, la prima volta, impacciati, nella cameretta di lei mentre i suoi genitori erano fuori casa. Ricorda le altre ragazze che ha conosciuto e amato nello spazio di un pensiero. E quella volta in cui conobbe Lucilla che poi divenne sua moglie
Agli inizi erano fuoco e fiamme. Poi, via via, il sesso divenne sporadico. Arrivò la prima figlia. Poi il secondogenito. Poi... Poi ogni scusa era buona per non fare sesso. E ora, con i figli cresciuti e fuori di casa, alla soglia dei cinquanta, a sentirsi come un vecchio all'ospizio.
Ma la voglia c'è, latente e Lei, anche se non più nel fiore degli anni, con qualche smagliatura e cellulite, ha un fisico appetibile. "Che ne dici di un po' di coccole?" chiede lui
Lei minimizza, nel letto, si gira dall'altra parte e si mette a dormire
E Lui lì in bagno, a smanettarsi, ad eiaculare nella tazza del cesso, per poi tornare a letto, svuotato ma sempre insoddisfatto
In caffetteria, distratto mescola il caffè. Un leggero brusio attorno ma nulla più. Una cameriera giovane e carina gli chiede se vuole qualcos'altro. Lui sospira, la osserva =Cavoli, avessi vent'anni di meno = "Và bene così, grazie"
Lei sorride e si allontana.
In un angolo in disparte, una coppietta sta dando in effusioni. Ancora un po' e se la scopa sul tavolo
La tv manda immagini di un fatto criminoso. L'ennesima crisi di violenza, una menta deviata all'opera. Una giovane coppia assassinata, abbracciati uno all'altro, come un ultimo atto d'amore, trafitti da una caliboro 45 al cuore "Mette i brividi, vero?" chiede la ragazza a lui
"Viviamo in una società sbagliata" sospira lui
"Io mi chiamo Marta e stacco tra dieci minuti"
Lui la guarda perplesso e sorride "Sono sposato"
"E' qui con sua moglie?"
"No"
Lei sorride "Sopra le scale, seconda porta a destra" e si allontana sculettando
Non gli pare vero. E' stato appena adescato da una ragazza di venticinque anni massimi. Bel culo, però. Si trova a pensare.
Si stringe nelle spalle: Lei è troppo lontano per sapere e la voglia di ringiovanire c'è
Lei è fresca, tonica, una furia selvaggia. Lui fa fatica a starle dietro. Gli si avvinghia al cazzo come una leonessa nella savana. Succhia, scopa, si fa inculare. Lui ha ancora un bel fisico, merito delle corse mattutine e delle ore sprecate in palestra. E poi, tutte le seghe che si è fatto in bagno.
"Non male per un vecchietto" ride lei
"Vecchietto?" Le afferra i fianchi e comincia a pomparla nel culo fino a che non le viene contro, inondandola.
"Fai così con tutti?"
"Solo con gli stranieri dall'aria malinconica"
“E io lo sono?”
“Molto. A cosa pensi?”
“A quello che ero”
“Con tua moglie non va?”
“No”
“Da dove vieni?”
“Da una zona vicino a Milano”
“E sei qui per..?”
“Sei troppo curiosa” fa lui serio. Poi, la sua bocca si distende in un sorriso
Lei ride e comincia a baciarlo sul petto, scendendo al ventre e poi al sesso umido. Lo ingoia, lo succhia. Lui chiude gli occhi. Pura estasi.
Giù, la Tv parlava ancora della coppietta uccisa. I giovani in effusione erano ancora lì ma stavano per uscire “Grazie per il servizio extra” dice Lui alla ragazza infilandole 50 euro sotto il bricco del caffè
“Passa pura quando vuoi”
“Sì, certo”
A casa, rientro faticoso, la testa che vortica di mille pensieri. Sua moglie in bagno è nuda e ha un attimo di erezione. Lei si accorge che è tornato e chiude frettolosamente la porta.
Ha bisogno di segarsi. Ha bisogno di una fica calda. I ricordi si affastellano e si confondono. Alla tavola calda con Marta, il modo in cui scopava, una furia selvaggia.
Poi i ricordi si spostavano con Lei, appartati in camporella. Si ricorda, in riva alla roggia, con vista sulla fabbrica di seta. Lì, in auto, a ravanarsi nelle mutande, a slinguare e poi, incuranti se potevano scovarli o meno, nudi, a scopare sui sedili abbassati della Opel..
Lei lo trova in salotto con il cazzo in mano, lo sperma sul tavolino da caffè regalo della madre, gocciolante sul tappeto. Soffoca un grido. Lui, per nulla imbarazzato, che sembra sfidarla a replicare. Lei che si volta e corre via piangendo. Lui che si ricompone e la insegue “Ti prego, lasciami spiegare” e lei è nuda e lo guarda timidamente
Lui si avvicina, l’abbraccia. Un corpo appetibile. Ripensa a Marta e alla sua furia selvaggia. Ripensa ai momenti passati sotto l’androne, nei bagni di un locale, in auto vicino alla roggia.
Lo fanno in maniera selvaggia. Lei si lascia andare. Lui rapito da una smania selvaggia. Gode, la riempie, si lascia cadere accanto a lei. Lui si addormenta. Lei scivola fuori dal letto, recupera i suoi vestiti
Ancora cronaca violenta. Un’altra coppia assassinata, questa volta in un’auto, vicini ad un fosso. Nudi, avvinghiati nell’atto del sesso, colpiti entrambi da una calibro 45 “Che brutta gente c’è in giro” dice Lei portandogli un vassoio con la colazione
“Pessima” dice lui. Strano, come quel delitto, assomigli a… Scuote la testa “Ieri sera è stato fantastico” dice lui
Lei sorride
Lui si veste, nuovo giorno, nuovo viaggio di lavoro. Andrà a Genova e starà via un paio di giorni. Magari torna a trovare Marta. I due giovani a fare effusioni non ci saranno più. Sorride soprappensiero. Nella valigetta ci sono dei fogli, un agenda, una penna stilografica. Controlla la tasca più interna. Lui sorride. E’ sempre lì, la sua calibro 45
Non si toccano da un anno.
Lui, frustrato, passa ore in bagno con il sesso in mano a sfregarselo, per cercare quel piacere che non c'è più. Ricorda il tempo in cui era giovane e le ragazze gli correvano dietro. Quella volta fugace nell'androne delle scale che baciò la figlia del suo vicino di casa. Le volte in cui si videro e poi, la prima volta, impacciati, nella cameretta di lei mentre i suoi genitori erano fuori casa. Ricorda le altre ragazze che ha conosciuto e amato nello spazio di un pensiero. E quella volta in cui conobbe Lucilla che poi divenne sua moglie
Agli inizi erano fuoco e fiamme. Poi, via via, il sesso divenne sporadico. Arrivò la prima figlia. Poi il secondogenito. Poi... Poi ogni scusa era buona per non fare sesso. E ora, con i figli cresciuti e fuori di casa, alla soglia dei cinquanta, a sentirsi come un vecchio all'ospizio.
Ma la voglia c'è, latente e Lei, anche se non più nel fiore degli anni, con qualche smagliatura e cellulite, ha un fisico appetibile. "Che ne dici di un po' di coccole?" chiede lui
Lei minimizza, nel letto, si gira dall'altra parte e si mette a dormire
E Lui lì in bagno, a smanettarsi, ad eiaculare nella tazza del cesso, per poi tornare a letto, svuotato ma sempre insoddisfatto
In caffetteria, distratto mescola il caffè. Un leggero brusio attorno ma nulla più. Una cameriera giovane e carina gli chiede se vuole qualcos'altro. Lui sospira, la osserva =Cavoli, avessi vent'anni di meno = "Và bene così, grazie"
Lei sorride e si allontana.
In un angolo in disparte, una coppietta sta dando in effusioni. Ancora un po' e se la scopa sul tavolo
La tv manda immagini di un fatto criminoso. L'ennesima crisi di violenza, una menta deviata all'opera. Una giovane coppia assassinata, abbracciati uno all'altro, come un ultimo atto d'amore, trafitti da una caliboro 45 al cuore "Mette i brividi, vero?" chiede la ragazza a lui
"Viviamo in una società sbagliata" sospira lui
"Io mi chiamo Marta e stacco tra dieci minuti"
Lui la guarda perplesso e sorride "Sono sposato"
"E' qui con sua moglie?"
"No"
Lei sorride "Sopra le scale, seconda porta a destra" e si allontana sculettando
Non gli pare vero. E' stato appena adescato da una ragazza di venticinque anni massimi. Bel culo, però. Si trova a pensare.
Si stringe nelle spalle: Lei è troppo lontano per sapere e la voglia di ringiovanire c'è
Lei è fresca, tonica, una furia selvaggia. Lui fa fatica a starle dietro. Gli si avvinghia al cazzo come una leonessa nella savana. Succhia, scopa, si fa inculare. Lui ha ancora un bel fisico, merito delle corse mattutine e delle ore sprecate in palestra. E poi, tutte le seghe che si è fatto in bagno.
"Non male per un vecchietto" ride lei
"Vecchietto?" Le afferra i fianchi e comincia a pomparla nel culo fino a che non le viene contro, inondandola.
"Fai così con tutti?"
"Solo con gli stranieri dall'aria malinconica"
“E io lo sono?”
“Molto. A cosa pensi?”
“A quello che ero”
“Con tua moglie non va?”
“No”
“Da dove vieni?”
“Da una zona vicino a Milano”
“E sei qui per..?”
“Sei troppo curiosa” fa lui serio. Poi, la sua bocca si distende in un sorriso
Lei ride e comincia a baciarlo sul petto, scendendo al ventre e poi al sesso umido. Lo ingoia, lo succhia. Lui chiude gli occhi. Pura estasi.
Giù, la Tv parlava ancora della coppietta uccisa. I giovani in effusione erano ancora lì ma stavano per uscire “Grazie per il servizio extra” dice Lui alla ragazza infilandole 50 euro sotto il bricco del caffè
“Passa pura quando vuoi”
“Sì, certo”
A casa, rientro faticoso, la testa che vortica di mille pensieri. Sua moglie in bagno è nuda e ha un attimo di erezione. Lei si accorge che è tornato e chiude frettolosamente la porta.
Ha bisogno di segarsi. Ha bisogno di una fica calda. I ricordi si affastellano e si confondono. Alla tavola calda con Marta, il modo in cui scopava, una furia selvaggia.
Poi i ricordi si spostavano con Lei, appartati in camporella. Si ricorda, in riva alla roggia, con vista sulla fabbrica di seta. Lì, in auto, a ravanarsi nelle mutande, a slinguare e poi, incuranti se potevano scovarli o meno, nudi, a scopare sui sedili abbassati della Opel..
Lei lo trova in salotto con il cazzo in mano, lo sperma sul tavolino da caffè regalo della madre, gocciolante sul tappeto. Soffoca un grido. Lui, per nulla imbarazzato, che sembra sfidarla a replicare. Lei che si volta e corre via piangendo. Lui che si ricompone e la insegue “Ti prego, lasciami spiegare” e lei è nuda e lo guarda timidamente
Lui si avvicina, l’abbraccia. Un corpo appetibile. Ripensa a Marta e alla sua furia selvaggia. Ripensa ai momenti passati sotto l’androne, nei bagni di un locale, in auto vicino alla roggia.
Lo fanno in maniera selvaggia. Lei si lascia andare. Lui rapito da una smania selvaggia. Gode, la riempie, si lascia cadere accanto a lei. Lui si addormenta. Lei scivola fuori dal letto, recupera i suoi vestiti
Ancora cronaca violenta. Un’altra coppia assassinata, questa volta in un’auto, vicini ad un fosso. Nudi, avvinghiati nell’atto del sesso, colpiti entrambi da una calibro 45 “Che brutta gente c’è in giro” dice Lei portandogli un vassoio con la colazione
“Pessima” dice lui. Strano, come quel delitto, assomigli a… Scuote la testa “Ieri sera è stato fantastico” dice lui
Lei sorride
Lui si veste, nuovo giorno, nuovo viaggio di lavoro. Andrà a Genova e starà via un paio di giorni. Magari torna a trovare Marta. I due giovani a fare effusioni non ci saranno più. Sorride soprappensiero. Nella valigetta ci sono dei fogli, un agenda, una penna stilografica. Controlla la tasca più interna. Lui sorride. E’ sempre lì, la sua calibro 45
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