Mammina

di
genere
incesti

i miei genitori si separarono quando avevo 12 anni, mia madre si era innamorata di un altro
uomo, abbandonando così me e mio padre, io vissi con lui, ogni tanto mia madre veniva a
trovarmi, una donna bellissima, alta più di un metro e settanta, bionda, cosce lunghe, non faceva fatica a trovare uomini, solo che dopo pochi mesi rompeva con tutti.
Quando veniva nella mia città si fermava in albergo, veniva a prendermi la mattina e mi
portava al luna park e poi a pranzo, sempre bella ed elegante, sempre con auto lussuose,
poi con il passare degli anni mi comprava vestiti invece di portarmi al luna park, verso i 15 anni ebbi le prime pulsioni sessuali, ma non pensavo alle ragazze pensavo sempre a lei al suo corpo splendido, ai suoi seni, alle sue cosce, alla sua bocca e mi masturbavo, mio padre aveva avuto qualche storia ma viveva tranquillo.
Lei quando avevo 17 anni sposò un ricco e vecchio imprenditore, senza figli che viveva in una villa, l'estate mi invitarono per le vacanze, una bella villa con piscina e camera a disposizione, mia mamma prendeva il sole con un ridotto bikini, era sempre più bella, spesso mi ritiravo in camera con la scusa dello studio, ma mi masturbavo furiosamente, ormai mi masturbavo due volte al giorno, altrimenti a vederla in piscina mi venivano delle erezioni.
Una notte la sentii che scopava con il marito, gli diceva di prendere il viagra e di scoparla, il vecchio obbediva, mia mamma era sulla quarantina e lui almeno settanta, finite le vacanze tornai da mio padre, durante l'inverno il vecchio morì di infarto e lei ereditò tutto, vendette la ditta del marito, con i risparmi e il ricavato aveva almeno 3 milioni di euro, poteva vivere di rendita.
L'estate del mio diciottesimo compleanno andai a passare l'estate da lei, era sempre
bellissima, prendevo il sole sul lettino sempre di schiena, avevo sempre il cazzo duro, lei mi prendeva in giro, dai girati, poi mi chiese di spalmarle la crema solare, avevo tenuto i pantaloncini ma il rigonfiamento si vedeva, iniziai a spalmarle la crema sulla schiena e sulle cosce, ero eccitatissimo, mi tuffai in piscina, nuotai una mezz'ora, poi uscii e lei si girò si tolse il reggiseno e mi chiese di spalmarle la crema solare, iniziai dalle cosce, poi sula pancia, ridendo mi disse dai anche sul seno e sul collo, il cazzo mi tornò duro, che bei seni sodi, ero arrossito e lei mi guardava ma non disse nulla.
Io le dissi che andavo in camera a studiare, entrai mi spogliai nudo sul letto e iniziai a menarmi il cazzo, ma dopo poco la porta si aprì ed entrò lei, i seni al vento, mi guardò e poi si tolse le mutandine, una bella figa rasata con un gran clitoride, io rimasi scioccato, sconvolto, lei salì sul letto, senti come sono bagnata mi disse, sentii la sua figa calda e umida, poi mi salì sopra e si infilò il cazzo nella figa, ahhh sapessi da quanto lo desideravo, si muoveva, i suoi seni ballavano, la sentivo godere, poi rimase seduta con tutto il cazzo dentro e iniziò a sfregarsi il clitoride ahhh vengo vengo, sentii i suoi umori colarmi sulle palle, non riuscii a trattenermi più e le sborrai dentro, ahh porcellino mi disse.
Si sdraiò sul letto, io non le lasciai tregua, iniziai a leccarle la figa e morsicchiarle il clitoride, riuscivo con facilità a farla godere, sentivo il suo sapore nella mia bocca e dopo poco il cazzo mi tornò duro, ah mammina sei sempre stata il mio sogno e così dicendo le infilai il cazzo nella figa, sussultò di piacere, le tirai su le gambe e lei le unì sulla mia schiena, la mia cappella entrava e usciva, sentivo che arrivavo fino in fondo, la facevo godere, stava venendo di continuo, oh figlio mio che cazzo che hai, anche io ti ho sempre desiderato, scopami dai scopa la tua mammina.
Andai avanti venti minuti, la cappella sembrava stesse per scoppiarmi, lo tiravo fuori e poi lo infilavo, come le piaceva, continuava a venire, era un brodo, il letto era bagnato, non avrei smesso mai, ma a un certo punto non resistetti e la riempii di nuovo, ahh figlio mio che sborrrata ma quanto vieni, sono tutta bagnata.
Rimanemmo abbracciati, il cazzo tornò moscio, non la avevo ancora baciata, cercai la sua
bocca e la baciai e lei rispose al mio bacio con passione, le sue mani sulla mia testa, la sua lingua nella mia bocca, che baci appassionati, le dissi dammi il viagra che ti voglio inculare, ma lei disse preferisco stare così a baciarti, stasera mi inculerai amore.


scritto il
2023-12-18
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