L’ultimo bacio cap 2
di
Joshua
genere
etero
Rimaniamo a letto a bere vino e parlare, mi passa una mano sui capelli.
“Stai perdendo i capelli, ne avevi tantissimi e qualcuno è pure bianco….. “
faccio spallucce versando altro vino e porgendogli il bicchiere.
“Che scusa hai dato a tuo marito per sparire due giorni?”
“La verità ovviamente… che dovevo venire in Italia per lavoro e che sarei rimasta un paio di giorni in più per andare a trovare delle amiche “
Brindiamo a vuotiamo i bicchieri , poggio il mio sul comodino allungando il braccio, lei per farlo si deve un po’ allungare con tutto il corpo esponendo la sua patatina con una sottile striscia di pelo, io allungo la mano e agguantati un paio di peli li tiro con forza staccandoli , lei caccia un urlo io invece li sventolo come un trofeo.
“Ahi sempre il solito… porca troia”
Mi prende per un capezzolo strizzandolo con forza, io rispondo con una manata sul culo , lei di rimando una botta in testa con le nocche , io la prendo di peso buttandola di schiena sul letto bloccandola completamente e nonostante cercasse inutilmente di liberarsi le infilo la lingua in bocca o per lo meno ci provo perché tiene la bocca chiusa , le tappo il naso e dopo una decina di secondi finalmente apre la bocca in cerca d’aria infilando la mia lingua mi aspetto un morso che però non arriva, anzi mi stringe forte allarga le gambe e staccatasi dalla mia bocca.
“Abbiamo fatto l’amore, ora scopami come ai vecchi tempi…Fammi male “
Per incitarmi mi da un morso sulla spalla, io mi tiro un po’ su poggiando il ginocchio tra le sue gambe, gliele chiudo intrecciandole e premendole contro il suo petto, schiaffo sulla figa , lei sussulta , mi butto tra le sue gambe leccando e mordicchiando, lei mi preme la testa .
“Ohhhh si “
Bagno due dita con i suoi succhi e nel pieno del piacere della leccata che le sto dando infilo le dita nel suo buchetto ancora asciutto, caccia un urlo fortissimo, agguanta la mia testa con le gambe e la stringe forte premendo contro di lei , io continuo a leccare mentre inizio ad andare avanti e indietro con le due dita impiantate nel suo culo, le ruoto allargandolo come a volerglielo strappare.
“Sei un porco , sei un bastardo, un figlio di puttana…. È tutto qui quello che sai fare…. Ohhhh siiii”
Lei è un fiume in piena e il fatto che sta mollando la presa con le gambe significa che sta arrivando, tolgo le dita , dal suo ano esce aria, le ribagno e rientro con tre , questa volta entrano senza fatica , l’urlo che caccia però non è di dolore ma di piacere, arriva sbrodolandomi in faccia ma non le do neanche il tempo di pensare perché la prendo per i capelli e dopo averle assestato un ceffone la faccio girare , sputo sul buchino e con un colpo secco entro dentro il suo culo ancora dilatato delle mie dita , schiaffo sulla natica.
“ testa giù stronza “
Do colpi diretti e secchi , ad ogni falcata arrivo a sentire il suo coccige contro il mio pube.
“Bastardo impotente “
Un altro schiaffo sul culo e pum , un altro colpo fino in fondo, lei si allarga le natiche incitandomi a continuare.
“Ti ricordi quando ti ho rotto il culo la prima volta?”
Lei non mi risponde subito ed io la prendo per i capelli facendole inarcare la schiena e aumentando il ritmo dell’inculata.
“Si bastardo , quell..a vo…lta.. che .. ti.. ho bruciato… i peli delle … ga..mbe.. mentre dormi..vi”
Schiaffo sul culo
“Brava la mia ragazza “
Lo tiro fuori e cambio buco , la sua figa è talmente bagnata che entra senza il minimo sforzo, dopo un paio di stantuffate con un abile mossa da contorsionista riesce a girarsi e salire sopra di me in una posizione che mi fa male, il suo peso è tutto sul mio pube .
“Cazzo che male “
Lei fà più forza , io urlo .
“E tu ti ricordi il calcio nelle palle quando hai guardato il culo a quella cameriera il giorno di SAN Valentino”
“Cazzo si”
Sorride e inizia a cavalcarmi come solo lei sa fare.
“Cazzo Ivy cosi mi fai venire subito… lo sai! “
Lei mi guarda come a dire è proprio quello che voglio.
“Se arrivi te lo taglio “
Io cerco di resistere ma sto per esplodere, in quella posizione con lei sono sempre arrivato alla velocità della luce, mi aggrappo al suo collo non senza sforzo e la tiro a me e bloccandola per le chiappe prendo fiato per un paio di secondi , inizio a stantuffarla io .
“ ohhhh si scopami mhmmm”
Cerco di staccare il cervello per resistere lei sta godendo come una matta ma dopo cinque minuti non resisto più e arrivo , lei si libera dalle mie mani e ricomincia a cavalcami come prima, anzi con più foga il piacere dopo un po’ si trasforma in fastidio sento pene e testicoli andare in frantumi , solo quando arriva anche lei la cavalcata diminuisce d’intensità fino a smettere.
Io sono stremato , lei è sopra di me abbiamo il fiatone come se avessimo fatto una corsa , rimaniamo così per un tempo indefinito a riprendere le forze ma allo stesso tempo a goderci il calore e l’odore dei nostri corpi .
“Ivy…. Ti…”
mi blocco per qualche secondo “tutto bene?”
Lei è con il viso sul mio petto e fa disegni immaginari col dito,mi guarda e annuisce e si mette di fianco a me, rimaniamo abbracciati in silenzio .
“Fra…anche io… “
Si gira di spalle, io mi alzo e messo addosso qualcosa vado alla finestra a fumare una sigaretta , penso a tutto quello che è successo e a quello che accadrà quando ci dovremo separare ancora .
Continua
Continua…
“Stai perdendo i capelli, ne avevi tantissimi e qualcuno è pure bianco….. “
faccio spallucce versando altro vino e porgendogli il bicchiere.
“Che scusa hai dato a tuo marito per sparire due giorni?”
“La verità ovviamente… che dovevo venire in Italia per lavoro e che sarei rimasta un paio di giorni in più per andare a trovare delle amiche “
Brindiamo a vuotiamo i bicchieri , poggio il mio sul comodino allungando il braccio, lei per farlo si deve un po’ allungare con tutto il corpo esponendo la sua patatina con una sottile striscia di pelo, io allungo la mano e agguantati un paio di peli li tiro con forza staccandoli , lei caccia un urlo io invece li sventolo come un trofeo.
“Ahi sempre il solito… porca troia”
Mi prende per un capezzolo strizzandolo con forza, io rispondo con una manata sul culo , lei di rimando una botta in testa con le nocche , io la prendo di peso buttandola di schiena sul letto bloccandola completamente e nonostante cercasse inutilmente di liberarsi le infilo la lingua in bocca o per lo meno ci provo perché tiene la bocca chiusa , le tappo il naso e dopo una decina di secondi finalmente apre la bocca in cerca d’aria infilando la mia lingua mi aspetto un morso che però non arriva, anzi mi stringe forte allarga le gambe e staccatasi dalla mia bocca.
“Abbiamo fatto l’amore, ora scopami come ai vecchi tempi…Fammi male “
Per incitarmi mi da un morso sulla spalla, io mi tiro un po’ su poggiando il ginocchio tra le sue gambe, gliele chiudo intrecciandole e premendole contro il suo petto, schiaffo sulla figa , lei sussulta , mi butto tra le sue gambe leccando e mordicchiando, lei mi preme la testa .
“Ohhhh si “
Bagno due dita con i suoi succhi e nel pieno del piacere della leccata che le sto dando infilo le dita nel suo buchetto ancora asciutto, caccia un urlo fortissimo, agguanta la mia testa con le gambe e la stringe forte premendo contro di lei , io continuo a leccare mentre inizio ad andare avanti e indietro con le due dita impiantate nel suo culo, le ruoto allargandolo come a volerglielo strappare.
“Sei un porco , sei un bastardo, un figlio di puttana…. È tutto qui quello che sai fare…. Ohhhh siiii”
Lei è un fiume in piena e il fatto che sta mollando la presa con le gambe significa che sta arrivando, tolgo le dita , dal suo ano esce aria, le ribagno e rientro con tre , questa volta entrano senza fatica , l’urlo che caccia però non è di dolore ma di piacere, arriva sbrodolandomi in faccia ma non le do neanche il tempo di pensare perché la prendo per i capelli e dopo averle assestato un ceffone la faccio girare , sputo sul buchino e con un colpo secco entro dentro il suo culo ancora dilatato delle mie dita , schiaffo sulla natica.
“ testa giù stronza “
Do colpi diretti e secchi , ad ogni falcata arrivo a sentire il suo coccige contro il mio pube.
“Bastardo impotente “
Un altro schiaffo sul culo e pum , un altro colpo fino in fondo, lei si allarga le natiche incitandomi a continuare.
“Ti ricordi quando ti ho rotto il culo la prima volta?”
Lei non mi risponde subito ed io la prendo per i capelli facendole inarcare la schiena e aumentando il ritmo dell’inculata.
“Si bastardo , quell..a vo…lta.. che .. ti.. ho bruciato… i peli delle … ga..mbe.. mentre dormi..vi”
Schiaffo sul culo
“Brava la mia ragazza “
Lo tiro fuori e cambio buco , la sua figa è talmente bagnata che entra senza il minimo sforzo, dopo un paio di stantuffate con un abile mossa da contorsionista riesce a girarsi e salire sopra di me in una posizione che mi fa male, il suo peso è tutto sul mio pube .
“Cazzo che male “
Lei fà più forza , io urlo .
“E tu ti ricordi il calcio nelle palle quando hai guardato il culo a quella cameriera il giorno di SAN Valentino”
“Cazzo si”
Sorride e inizia a cavalcarmi come solo lei sa fare.
“Cazzo Ivy cosi mi fai venire subito… lo sai! “
Lei mi guarda come a dire è proprio quello che voglio.
“Se arrivi te lo taglio “
Io cerco di resistere ma sto per esplodere, in quella posizione con lei sono sempre arrivato alla velocità della luce, mi aggrappo al suo collo non senza sforzo e la tiro a me e bloccandola per le chiappe prendo fiato per un paio di secondi , inizio a stantuffarla io .
“ ohhhh si scopami mhmmm”
Cerco di staccare il cervello per resistere lei sta godendo come una matta ma dopo cinque minuti non resisto più e arrivo , lei si libera dalle mie mani e ricomincia a cavalcami come prima, anzi con più foga il piacere dopo un po’ si trasforma in fastidio sento pene e testicoli andare in frantumi , solo quando arriva anche lei la cavalcata diminuisce d’intensità fino a smettere.
Io sono stremato , lei è sopra di me abbiamo il fiatone come se avessimo fatto una corsa , rimaniamo così per un tempo indefinito a riprendere le forze ma allo stesso tempo a goderci il calore e l’odore dei nostri corpi .
“Ivy…. Ti…”
mi blocco per qualche secondo “tutto bene?”
Lei è con il viso sul mio petto e fa disegni immaginari col dito,mi guarda e annuisce e si mette di fianco a me, rimaniamo abbracciati in silenzio .
“Fra…anche io… “
Si gira di spalle, io mi alzo e messo addosso qualcosa vado alla finestra a fumare una sigaretta , penso a tutto quello che è successo e a quello che accadrà quando ci dovremo separare ancora .
Continua
Continua…
1
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L’ultimo bacio ( cap. 1)racconto sucessivo
L’ultimo bacio (cap.3)
Commenti dei lettori al racconto erotico