Nella botte piccola c’è il vino buono

di
genere
etero

Quest’anno, sono riuscito finalmente a fare una vacanza da solo , per la prima volta dopo tanti anni ho pensato solo a me stesso, anche se per soli cinque giorni al mare .
Fatto il check-in e dopo aver sistemato le mie cose faccio una doccia e scendo giù al ristorante a pranzare , la cameriera mi fa accomodare al tavolo e mentre attendo che venga qualcuno a prendere l’ordine la stessa ragazza fa accomodare una donna sui trentacinque , è bassa e magra ma formosa, capelli lunghi fino alle spalle e occhioni verdi , insomma una gran gnocca formato tascabile.
Arriva qualcuno a prendere prima il mio ordine e poi quello della donna , essendo all’aperto mi accendo una sigaretta seguendo distrattamente le ultime notizie alla tv ,lei invece cazzeggia col cellulare, le portate ci vengono servite e iniziamo a mangiare ignorandoci .
Dopo il caffè risalgo in camera, non ci penso minimamente ad andare in spiaggia con quel caldo , scendo poco prima delle sedici , prendo un caffè e con molta calma vado in spiaggia, non ho mai sopportato i lidi, sia per i costi ingiustificati che per il casino perciò vado alla spiaggia libera a meno di cinque minuti di strada dall’albergo , lei è li , seduta su un telo con un cappello di paglia in testa e una rivista in mano , mi metto ad una decina di metri, tra di noi una coppia , stanno litigando o meglio lei sta litigando con lui insultandolo in tutti i modi , ma nonostante la palese voglia di reagire alle urla e agli spintoni di lei il poveretto sopporta tutto stoicamente, sembra di vedere me qualche anno fa quando mi stavo separando , con mia moglie che mi provocava nei luoghi affollati proprio per cercare di farmi reagire, mi alzo e mi sposto andando a mettermi da un’altra parte , anche la donna misteriosa fa la stessa cosa visibilmente infastidita da quella gallina starnazzante, si sdraia a pochi metri da me scuotendo la testa , io mi stringo nelle spalle , come a dirle “lascia perdere che ci puoi fare” aperta la borsa prende il pacchetto di sigarette seguito da una breve imprecazione, si rivolge a me chiedendomi cortesemente di farla accendere, io avendo appena acceso la mia le passo l’accendino, in quel modo banalissimo si presenta
“Grazie…. Piacere comunque…. Laura”
Mi presento anche io e così iniziamo a parlare , dopo una mezz’ora accaldato e con il pranzo ancora sullo stomaco la invito a prendere qualcosa al bar, seduti ad un tavolino mi dice che è la sua prima vacanza dopo una separazione lunga e tribolata e che è venuta da sola per rilassarsi e ricaricare le batterie , quando ritorniamo in albergo seppur sia stata una piacevolissima conversazione ci separiamo , non voglio essere invadente, ne apparire come il classico uomo che cerca di approfittare di una breve chiacchierata per provarci e poi devo chiamare mia figlia quindi non ci sono per nessuno.
Ceniamo separati ma senza perderci mai di vista , mentre fumo la sigaretta post amaro si avvicina al mio tavolo e mi chiede se ho voglia di andare con lei a bere qualcosa in uno dei locali sul lungomare, ovviamente accetto , il suo modo di fare e la sua voce mi intrigano , è allegra , divertente e intelligente e se c’è una cosa che mi attira più di un corpo sexy è proprio l’intelligenza , dopo un paio d’ore e qualche giro di birra la conversazione si sposta sulle nostre rispettive relazioni e aspettative per il futuro.
“Per me l’uomo ideale deve essere il risultato di una notte di sesso sfrenato tra Dioniso e Apollo, ovviamente per quanto sia possibile che due maschietti se pur Dei possano avere dei figli….”
Io la guardo per un istante colpito dalla profondità di quel ragionamento nicciano e con una punta di sarcasmo le rispondo.
“Beh ti accontenti di poco…solo di un super uomo “
Lei si guarda un po’ intorno e chiamando un cameriere ordina altre due birre.
“Tu invece?”
“Beh non ci crederai ma la penso esattamente come te …il problema è che la probabilità di incontrare persone del genere è molto bassa…. Se pur non impossibile “
La guardo dritta negli occhi, come a dirle “ per quanto ti conosca poco o niente sembri avere le carte in regola per essere una super donna “non era un pensiero buttato li per rimorchiarla, lo pensavo davvero in quel momento
Lei mi guarda soddisfatta , come se avesse sentito ed apprezzato quel complimento , le birre ci vengono servite e brindiamo senza dire nulla, un colpo di vento scuote i suoi capelli color rame , è piccola anzi a dire il vero è una tappa ma è incredibilmente sexy , il suo vestito corto risalta un fisico quasi perfetto,così come la sua pelle già abbronzata risalta i suoi occhioni verdi , anche se sono più attratto dai suoi modi di fare affascinanti non posso non notare ed apprezzare la sua bellezza esteriore , soprattutto le caviglie ,la parte del corpo che guardo per primo in una donna.
Finite le nostre birre mi alzo per pagare nonostante volesse farlo lei e ci avviamo verso l’albergo , i nostri discorsi cambiano , ora è il momento di ridere e scherzare e strano ma vero ride a crepapelle alle mie battute , le stesse battute che di solito devo spiegare alla maggior parte delle persone, è arguta e con un incredibile senso dell’umorismo ,risponde a tono anche quando sono io a punzecchiarla per il suo accento o per i suoi gusti discutibili su qualcosa , quando arriviamo al piano dove si trovano le nostre stanze siamo sul punto di baciaci ma nessuno dei due fa il primo passo, non è la timidezza a bloccarci ma la voglia di continuare a giocare ancora un po’, quel gioco di sguardi, di parole non dette e di continui punzecchiamenti intriga tutti e due, rientriamo nelle nostre camere dandoci appuntamento per colazione .
La mattina seguente la trovo ad attendermi al tavolo, appena mi vede mi fa cenno di avvicinarmi , facciamo colazione con molta calma godendoci la brezza mattutina per poi andare in spiaggia, durante il tragitto riceve una telefonata, il suo atteggiamento cambia di colpo diventando serio e incazzato, mi allontano di qualche passo andandomi a sedere su un muretto, quando chiude la chiamata e rossa in viso quasi con le lacrime agli occhi, mentre si avvicina accendo una sigaretta porgendogliela quando arriva vicino a me, proseguiamo in silenzio fino a quando arriviamo alla spiaggia , stendiamo il telo e sempre in silenzio andiamo in acqua , rimaniamo a fissare il mare immersi fino alle ginocchia .

“Sai … una volta un mio amico vedendomi sempre incazzato mi ha detto… ma ne vale davvero la pena? Guarda che mentre tu ti avveleni il sangue per qualcuno o qualcosa, la stessa si ingrassa e visto che il modo migliore per battere il nemico è affamarlo va da se che è meglio fare esattamente il contrario ,fatti scivolare tutto addosso almeno apparentemente e vedrai che spezzerai anche la persona più arrogante e superba .
Io fino a qualche anno fa prima menavo poi discutevo …. Forse , ora non faccio ne l’uno né l’altro, ti lascio bollire nel tuo brodo godendo come un pazzo nel vedere il tuo ego implodere su se stesso “
Entro in acqua lasciandole metabolizzare quanto le ho detto ma dopo qualche minuto le dico di avvicinarsi, ovviamente prendendola in giro.
“ dai vieni a fare un bagno … o hai paura di non toccare dove sono io?”
Lei fa un gesto di stizza e si avvicina a passo spedito, arrivata di fronte a me si mette le mani sui fianchi e mi chiede se quella battuta stupida era riferita alla sua altezza , io le rispondo “ no per la tua bassezza “ e mettendomi le mani sui fianchi pure io la guardo dritta negli occhi sorridendo , lei cerca di fare la finta offesa ma alla fine sorride anche lei , ovviamente dopo uno “stronzo”
“Beh è un inizio…vieni andiamo a fare una nuotata…. Chi arriva per ultimo alla boa stasera paga la cena “
So benissimo che se volessi potrei vincere facile quindi parto non troppo spedito , la piccoletta però si rivela una brava nuotatrice battendomi di pochissimo
“Mai sfidare a nuoto una che praticamente è nata in acqua…. Vediamo dove mi porti a cena?”
Io non le dico che dopo quattro anni di marina a nuotare nelle condizioni più assurde se avessi voluto l’avrei battuta senza problemi, era troppo bello rivederla sorridere.
La sera andiamo a mangiare in un ristorante che conosco dai tempi in cui ero imbarcato , tutto a base di pesce e tutto buono come sempre, stupendomi come una persona così piccola riesca a mangiare così tanto, praticamente è un pozzo senza fondo , quando usciamo facciamo una lunga passeggiata chiacchierando mano nella mano, arriviamo in un punto senza gente e locali , al loro posto spiaggia deserta e qualche pescatore in lontananza , ci giriamo per tornare indietro e proprio in quel momento lei mi blocca e alzatasi sulla punta dei piedi mi bacia.
“Torniamo in albergo…. Fa caldissimo “
Mi sistema il colletto della camicia facendo scorrere il dito sotto la piega , io scuoto la testa e prendendola per una mano ci inoltriamo verso la spiaggia.
“ ho un idea migliore… hai mai fatto il bagno di notte? “
Lei inizialmente è un po’ perplessa ma vedendo che arrivati alla riva io inizio a spogliarmi capisce che sto facendo sul serio.
“Ma…..non abbiamo il costume “
Mi sfilo i boxer e senza voltarmi mi butto in acqua.
“Allora non hai detto che hai caldo?”
Lei si guarda intorno, sembra intimorita ma vedendo che non c’è nessuno si sfila i vestiti e si butta in acqua anche lei, mi raggiunge aggrappandosi al mio collo.
“Tu sei pazzo sappilo”
“No non sono pazzo ….. se lo fossi farei la cacca urlando cose senza senso mentre faccio questo “
La prendo saldamente per i fianchi portandola sott’acqua con me per poi riemergere subito .
“ invece faccio questo “
La bacio senza smettere di tenerla per i fianchi , lei è sempre aggrappata al mio collo ed è eccitatissima, sento i suoi capezzoli su di me duri come spilli, la sua lingua accarezza la mia con vigore mentre le sue gambe si intrecciano dietro la mia schiena , è così leggera che sembra non averla addosso, anche io sono eccitato e ormai mi è diventato duro come il marmo , sento il calore della sua intimità sul di me e la voglia di penetrarla è enorme, le mie mani afferrano le sue natiche sollevandola un po’, è soda come una ventenne , affondo le labbra sul suo collo e lei geme di piacere , cerco di trovare il giusto equilibrio per penetrarla agevolmente e lei con la mano cerca di fare il suo portandoselo nella giusta direzione, sento le sue grandi labbra solleticarmi la cappella e lasciandosi leggermente andare la fa entrare dentro di se , è stretta e calda , geme mentre avanzo fino alla base , si avvinghia a me per qualche istante e sempre tenendola per il sedere la faccio andare su e giù .
“ è bellissimo continua mhmm“
Trovato il ritmo giusto i movimenti diventano fluidi e ben presto io arrivo al limite, il contesto, la sua patatina stretta e la mia astinenza di un paio di mesi mi hanno fatto durare poco, ma abbastanza per far arrivare anche lei anche se non a soddisfarla pienamente a dire il vero e infatti mi sussurra
“ non credere di cavartela con cosi poco … lo voglio fare anche dopo in camera è quasi un anno che non faccio sesso … con un uomo “.
Mi bacia ancora e prendendomi per mano mi tira fuori dall’acqua , ci rivestiamo asciugandoci alla meglio e rientriamo in albergo , andiamo nella mia stanza e mentre lei fa la doccia ordino una bottiglia di vino , rientra in camera col mio accappatoio , mentre mi dirigo verso la doccia le dico che sta arrivando una bottiglia di vino , me la prendo comoda e quando rientro lei ha già riempito i calici , è nuda e vederla sotto la luce mi fa rimanere a bocca aperta per quanto è bella , brindiamo scolandoci tutta la bottiglia ma siamo sufficientemente sobri da desiderarci e sufficientemente ubriachi da non avere inibizioni .
Laura si siede sopra di me bloccandomi le braccia con i piedi e mettendosi una mano sul pube
“Dimmi un po’… non è che finita questa vacanza sparirai per sempre … cosa ne dici se ci vedessimo di tanto in tanto “

Le dico che vista la distanza non insormontabile si può benissimo continuare a vedersi , che la cosa mi farebbe solo piacere e questo a prescindere da lei, le indico con un cenno della testa la patatina coperta dalla sua mano.
Laura toglie la mano dal suo pube e avvicinandosi mi poggia le sue grandi labbra sulla bocca, lecco delicatamente passando la lingua sulla sua fessura umida.
“Ma c’è una cosa che devo dirti “
Io continuo a leccare ma alzo lo sguardo verso il suo viso.
“ sono bisessuale quindi se ti aspetti una relazione… normale non faccio per te e prima che tu ti faccia strane idee non farai ammucchiate strane… ok”
Faccio cenno di si e smettendo di leccare le dico chiaramente che non ho la minima intenzione, almeno per il momento di avere una relazione stabile e che per quanto riguarda la sua bisessualità non ci sono problemi visto che anche io lo sono, per un momento mi pento di quella confessione , una cosa del genere detta da un uomo può essere interpretata e vista in modo diverso, Laura sorride sedendosi letteralmente sulla mia bocca .
“Lo sapevo che eri un porco… mhmm”
Mi libera le mani e io ne approfitto per agguantarle le chiappe, mugola di piacere ed è bagnatissima, mi piace pensare che l’aver saputo anche io sono sono bisessuale l’abbia eccitata ancora di più, si struscia sulla mia faccia impregnandomi dei suoi umori per poi girarsi , iniziamo una bellissima sessantanove, dico bellissima perché si rivela essere la dea del pompino , gioca in modo divino con lingua, labbra e denti,io nel frattempo mi dedico a leccarla tutta , a quanto sembra adora sentire la mia lingua sul buchetto, quando ci appoggio il dito indice forzando un po’ ha un sussulto, smette di giocare di lingua e si sbatte il mio membro duro sulle labbra incitandomi a continuare a leccarglielo ancora ,lo riprende in bocca e contemporaneamente infila un dito tra le mie chiappe alla ricerca del mio buco , quando lo trova poggia il suo esile indice e si ferma, io allargo un po’ le gambe come ad invitarla a continuare, sembra essersi innescato un gioco perverso alle ricerca dei rispettivi limiti che al momento sembrano piuttosto lontani dall’essere raggiunti , sento il dito entrare e ruotare, io faccio la stessa cosa e lei di rimando ne infila un altro, essendo piuttosto stretto inizialmente lo trovo fastidioso ma ben presto sento piacere, sa bene dove e come toccare per far godere e capisce che continuando in quel modo arriverei subito .
Si gira di nuovo sedendosi sul mio petto, lecca le dita che ha appena usato per giocare con il mio buco e me li infila in bocca,io li lecco scendendo con la lingua fino al suo palmo , lei si morde il labbro inferiore e sdraiatasi di schiena allarga le gambe invitandomi ad avvicinarmi, quando mi avvicino di fronte le richiude mettendomi la pianta dei piedi in faccia, li bacio e li lecco soffermandomi a succhiare ogni dito,quando è pienamente soddisfatta riallarga le gambe e inizia a sgrillettarsi, mi posiziono di fronte a lei la chiudo facendole poggiare i piedi sulle spalle, per quanto piccola e flessibile fa una leggera smorfia di dolore, entro dentro di lei con un colpo secco, la smorfia di dolore è più forte, mi fermo qualche istante per farle prendere fiato e comincio a stantuffarla con sempre più vigore, il dolore diventa piacere e inizia a mugolare, quando i colpi delle mie falcate diventano forti i mugolii diventano urla di piacere, mi incita a darmi da fare sminuendo il mio operato con “ tutto qui quello che sai fare eh “ le do un sonoro ceffone sulla coscia e pompo ancora , ha un fisico talmente minuto che sembra di poterla girare come una bambola, le chiudo le gambe sul suo petto e continuo giocando col suo corpo facendola letteralmente camminare tra il dolore di quelle posizioni innaturali e il piacere di quella vigorosa penetrazione, ma non posso continuare a quei ritmi in eterno e non voglio che salga sopra di me a smorza candela perché arriverei subito, ho bisogno di tirare il fiato qualche secondo , mi sfilo e la giro a novanta ma prima di rimetterlo dentro poggio il mio pollice sulle sue grandi labbra bagnandolo con i suoi umori e risalgo su fino al buchetto fermandomi all’ingresso, saggio la resistenza fino a quando non sento che sta per cedere , non voglio farle troppo male , poggio la cappella tra le grandi labbra e con un colpo secco la penetro in tutti i due buchi , lei non se lo aspettava e caccia fuori un urlo più per la sorpresa che per il dolore, le do una manata tremenda sulla chiappa e senza togliere il pollice dallo sfintere ricomincio a montarla , scopro che quella posizione la fa impazzire,dopo poche falcate sembra sul punto di arrivare e quando il suo piacere arriva al massimo la prendo per i capelli tirandole indietro la testa e facendole inarcare la schiena, urla di piacere e bloccata com’è non riesce a fare altro che fare forza col sedere che sputa fuori il mio pollice ormai diventato troppo piccolo per il suo buco allargato e pulsante, io ne approfitto e la sodomizzo senza tanti complimenti.
“Noooo”
Io tenendola sempre bloccata inizio a pompare , il nooo diventa si che a sua volta diventa, sei un bastardo e non venirmi dentro…
Anche io arrivo al limite e memore del non venirmi dentro mi sdraio continuando da me per finire il lavoro e per vedere cosa avrebbe fatto lei .
Laura si tira su sulle ginocchia proprio mentre sto venendo copiosamente su di me , lei con sguardo malizioso si mette ai miei piedi e dopo una breve leccata alla pianta sale su con la lingua, arriva tra le mie gambe ripulendo tutto tenendoselo in bocca ,una volta finito su mette sopra di me posizionando la sua bocca sopra la mia, fa scendere il contenuto nella mia per poi baciarmi e mordermi la lingua.
Solo dopo qualche minuto realizzo tutto quello che abbiamo fatto, ogni posizione , ogni perversione, ma invece di provare vergogna o pentimento provo una strana sensazione e la consapevolezza che con una come Laura ci si divertirà molto ed a giudicare dallo sguardo di complicità sono sicuro che anche per lei sia la stessa cosa…
Continua…..
di
scritto il
2024-09-16
4 K
visite
3 3
voti
valutazione
6.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La mia prima volta
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.