E se la Bella Addormentata e Biancaneve fosse state zoccole?

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etero

Un’altra favola torbida

La Bella addormentata nel bosco

E se la fiaba della Bella Addormentata non fosse così casta e pura come siamo abituati a conoscerla? Immaginate una versione in cui la principessa non è una giovane innocente, ma una ninfomane senza freni che passa di uomo in uomo per soddisfare i suoi desideri sessuali incontrollati. E se questa sua fama di seduttrice fosse stata la ragione per cui la matrigna cattiva l'avesse mandata a dormire nel bosco, per toglierle il piacere che la donna stessa provava?
E se il principe azzurro non fosse un nobile cavaliere, ma un mercenario senza scrupoli, con una mania di non riuscire a tenere fermo il suo uccello? Un uomo che non perde occasione di infilarsi tra le giovani e procaci fanciulle del regno, senza curarsi delle conseguenze. E se proprio questo principe si fosse imbattuto nella Bella Addormentata, nuda e addormentata nel bosco, e ne avesse approfittato?
Immaginate la scena: il principe, con la sua spada al fianco e lo sguardo lussurioso, si avvicina alla principessa addormentata. La sua prima reazione sarebbe stata di stupore, forse di eccitazione, ma poi, vedendo il suo stato di incoscienza, avrebbe deciso di approfittare di lei. E così, tra i pettirossi e i cerbiatti che curiosi si avvicinavano, il principe avrebbe consumato il suo atto con la bella addormentata.
Ma cosa sarebbe successo dopo? E se la principessa si fosse risvegliata durante l'atto e avesse scoperto cosa stava accadendo? E se, invece di arrabbiarsi, avesse goduto di quella nuova esperienza, ringraziando il principe con un altro round di sesso sfrenato, tra gli alberi del sottobosco?
Immaginate poi che i due nuovi amanti, la Bella Addormentata e il principe, non avessero avuto nessun rimorso o senso di colpa per il loro comportamento. Che non gli importasse nulla di quello che la matrigna, o il resto del regno, avrebbe pensato di loro. Perché, alla fine, se si amavano e si godevano a vicenda, il resto non contava.
Ma le sorprese non finiscono qui. E se, dopo aver vissuto felici e contenti, la Bella Addormentata avesse scoperto di avere una sorellastra di nome Biancaneve? E se questa sorellastra avesse l'abitudine di sollazzarsi con i sette nani del bosco? Immaginate la reazione della principessa, scoprendo che anche la sua sorellastra aveva un lato nascosto, un desiderio insaziabile per il piacere carnale.


Biancaneve, la matrigna zoccola e i sette nani
In una versione alternativa della famosa fiaba di Biancaneve, la giovane principessa non è la solita ragazza ingenua e ingenuamente buona. Invece, è una ragazza che ha dovuto affrontare una vita difficile fin dalla nascita. Nata in un bordello in una fredda notte d'inverno, Biancaneve è il frutto di un re e una prostituta. Cresciuta lontana dalla corte reale, la giovane principessa ha imparato fin da piccola a sopravvivere nel mondo duro e spietato in cui è nata.
Ma nonostante le difficoltà, Biancaneve era una ragazza spensierata e allegra, amata da tutti coloro che la conoscevano. La sua bellezza era così radiosa da attirare l'attenzione della matrigna, una regina cattiva e malvagia. La regina, gelosa della giovane principessa, decise di eliminare Biancaneve in modo subdolo. Si travestì da megera e donò alla figliastra una mela avvelenata.
Tuttavia, in questa versione alternativa, la mela non fu mai mangiata da Biancaneve. Invece, finì nella bocca del re, che morì poco dopo. La matrigna, approfittando della situazione, fece cacciare Biancaneve dal castello. La povera principessa si ritrovò senza casa e senza soldi, costretta a vagare per giorni con la pancia e la figa vuote.
Ma la fortuna sorrideva ancora a Biancaneve, quando sette prodi ometti la trovarono e la portarono nella loro casa. I sette nani, che erano in realtà dei minatori, si presero cura di lei e la accudirono come una sorella. In cambio, Biancaneve ricambiò il loro amore e la loro gentilezza, mettendo a posto la casa e cucinando per loro.
Ma la giovane principessa aveva anche un altro 'talento'. Fin da piccola, aveva imparato a sopravvivere vendendo il suo corpo ai clienti del bordello in cui era cresciuta. E così, per ringraziare i sette nani, offrì loro quello che più sapeva fare: il sesso.
E così, Biancaneve si trovò a scopare con tutti e sette i nani, che si dimostrarono essere amanti appassionati e generosi. La giovane principessa si sentiva finalmente amata e desiderata, e per lei quella era la cosa più importante.
Ma mentre Biancaneve era felice con i suoi nuovi amanti, la matrigna e il suo consigliere reale, Messer Specchio, stavano ancora complottando contro di lei. La regina, infatti, non si era ancora rassegnata alla sua sconfitta e voleva ancora eliminare la giovane principessa.
Ma questa volta, le cose non andarono come previsto. La matrigna e Messer Specchio furono scoperti dai sette nani mentre stavano pianificando il loro piano malvagio. Furono quindi puniti e cacciati dal regno, mentre Biancaneve e i sette nani vissero felici e contenti per sempre.
E il destino dello specchio magico? In questa versione alternativa, lo specchio non aveva un ruolo così importante come nella fiaba originale. Era solo uno strumento utilizzato dalla matrigna per scoprire i segreti di Biancaneve. Una volta sconfitta la regina, lo specchio non ebbe più alcuna importanza e fu dimenticato per sempre.



scritto il
2024-01-29
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