Imagine

di
genere
etero

Ho immaginato di fare con lei all'amore in ogni modo e nelle forme più diverse e libere: in macchina, soprattutto, con grandi ma sensuali equilibrismi, in ufficio, lei seduta sulla scrivania, io in piedi, sesso contro sesso, spasmodicamente presi. Un pensiero realistico, ricorrente ed eccitante: si toglie le mutandine umide e me le porge perché io gliel'ho chiesto. Davanti a lei eccitatissima le bacio, le lecco. Ora mi vuole dentro, me lo chiede senza pudore e io entro, dando tutto me stesso fino alla punta massima del massimo orgasmo condiviso. Questa attrazione é anche la sua ( le piaci, mi dicono le colleghe ammiccando) e il suo immaginario erotico potevo solo immaginarlo, sicuro però di non andare lontano: in ufficio, lei seduta, io in piedi, mi sbottona la camicia, mi abbraccia e bacia il petto abbronzato con voluttuoso trasporto, poi scende alla cintura, la slaccia ansimando, mi accarezza lì, le sue mani calde e setose, mi accarezza mentre continua a leccarmi il petto e , alzatasi, il viso, la bocca; poi mi spinge sulla poltrona e in ginocchio aderisce con i suoi seni morbidi, i duri capezzoli eretti, al mio sesso vicino ad esplodere. Ansimiamo entrambi all'unisono sempre di più, sempre di più ed infine ecco il piacere come un'alluvione, lei bagnata del mio umore che la eccita ancora più forte. Vorrebbe leccarmelo ora, lo sento, andare alla fonte, vorrebbe, chinandosi fino al limite ma non osa, allora la bacio sulla bocca e le salive, le labbra, le lingue sono i nostri stessi sessi, fluidi nelle bocche impazzite.
scritto il
2024-02-02
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