Risvegli 7

di
genere
tradimenti

Erano giorni che ha parte qualche palpata in bus, per svariati motivi non avevo fatto piu’ sesso e la mia eccitazione aumentava di giorno in giorno.
Andai a scuola senza indossare intimo perche’ mi eccitava tantissimo sentirmi nuda sotto i vestiti .Appena arrivata a scuola incontrai il bidello del giorno che mi aveva fatto l’inchino, mi saluto’ e visto che non c’era nessuno in vista mi dette una generosa palpata al culo. Io mi rivoltai incazzata come si permette, e lui di rimando mi disse via su lo sappiamo entrambi come si è ripresa bene nell’ufficio del preside. Mi sentii morire e mi affrettai ad andare in sala professori. Stavo per mettermi a piangere ma riuscii a darmi un contegno e mi diressi in classe. Era giorno di compito in classe e appena finito di dare le incombenze agli studenti , entro il bidello che mi disse che mi desideravano in presidenza. Mi fece strada nei corridoi ed appena lontano dagli occhi di tutti riprese a palparmi il culo. Mi girai e lo fulminai con un sguardo ma lui continuo’ imperterrito alzandomi anche la gonna e constatando che non indossavo l’intimo mi disse, lo sapevo che eri zoccola dentro e prendendomi per un braccio mi fece entrare nei bagni. Ma cosa fa mi aspettano in dirigenza mentre mi stringeva al muro e mi palpava da tutte le parti. Non lo sa mi rispose che oggi il preside non c’e’. Provai a liberarmi ma sembrava un polpo ed avevo le mani da tutte le parti e mi calmai solo quando sfodero’ un cazzone asinino che mi fece rimanere a bocca aperta. Lo vedi come è grosso ed è tutto per te mi disse mentre la mia mano a differenza della mia volonta’, prese ad impugnare quel bastone di carne. Era cosi’ grosso che non riuscivo ad impugnarlo con una mano sola e cosi’ anche l’altra mano si impossesso’ di quello scettro che riempiva le mie mani. Lo vedi che ti sei calmata bastava prendere in mano la situazione ed adesso puoi solo divertirti . A quelle parole mi riebbi un attimo dalla sorpresa e non trovai di meglio che inginocchiarmi e con la lingua lambire quella cappella spropositata che non sarei mai riuscita a farmi entrare in bocca. Mi adattai a leccarlo come un gelato e a succhiarlo per quanto possibile mentre gli umori della mia fica iniziavano a colarmi fra le cosce. Che gran pompinara che sei mi stai dando piacere anche cosi’ continua che avrai il tuo premio , ti faro’ godere come non mai. Poi mi tiro’ su e baciandomi prese a tirarmi su il vestito fino a togliermelo fischiando di apprezzamento. Cazzo sei proprio bona , mi prese di peso e mi deposito’ su un banco e inginocchiatosi a sua volta inizio’ a leccarmi la fica. La lingua era come il cazzo me la sentivo entrare grossa in profondita’ e non stetti tanto a riempirgli la bocca del mio piacere,spingendogli la testa verso la mia fica e lui continuo’ a leccare senza perderne una goccia, anzi continuo’ fino a portarmi ancora una volta sull’orlo del piacere. MA questo punto si alzo’ ed allargandomi ancora di piu’ le cosce mi tiro’ a se e provai un attimo di terrore quando inizio’ a strusciare quel cazzone sulla mia fica. Stai tranquilla te l’ho preparata bene , faro’ piano , pensa solo a godere, ed inzio’ a spingere la sua cappellona dentro di me. Mi sembrava di essere tornata vergine mentre piano piano avanzava lentamente facendomi provare sensazioni di piacere e di dolore . Un po’ avanzava e poi si fermava lasciandomi abituare a quel gran cazzo che mi stava aprendo facendomi sbrodolare come una cagna in calore.. Poi riusci’ ad infilarlo tutto dentro e lo sentii sbattermi sulla cervice,procurandomi ancora una botta di piacere, rimase fermo un attimo e mi disse hai visto lo hai preso tutto adesso rilassati e sara’ solo piacere. E cosi’ fu’ ando’ avanti per un tempo inconsulto facendomi venire a ripetizione ,mentre era difficile non urlare tutto quel piacere che mi stava dando, estraendolo e rientrando fino alle palle. Era veramente un toro ed iniziavo a sentire male alle gambe in quella posizione quando lui aumento’ le spinte ed inizio’ a riempirmi di tanta di quella sborra che non riuscii a contenere e che colo’ fra le cosce ed in terra mentre lui riusci’ a malapena a trattenersi per non urlare tutto il suo godimento. Restammo cosi’ ancora fino a quando il suo cazzone inizio’ a ritirarsi lasciando in me un gran vuoto. Quando lo tolse sembrava che avesse stappato una bottiglia di prosecco e guardando la mia fica la trovai aperta come una voragine che vomitava tutto lo sperma con cui mi aveva riempita e colava in terra. Mi portai una mano alla fica per arginare quella piena mentre lui si puliva il cazzo con un fazzoletto. Poi mi porse dello scottex e mi ripulii ma ancora percepivo un gran vuoto dentro di me ed una voglia non del tutto placata. Mi ritrovai a pensare a come era cambiata la mia vita e a quanti cazzi avevo preso in questo in ultimi giorni e sinceramente mi beai del piacere che avevo provato. Eppoi adesso avevo trovato uno scettro a cui difficilmente qualsiasi donna dopo averlo provato avrebbe rinunciato. Riuscii a rimettermi in sesto e tornare in classe appena in tempo per ritirare il compito che sicuramente la maggior parte aveva copiato, ma chi se ne frega pensai mentre le immagini del cazzone del custode mi scorrevano negli occhi come se fosse li davanti a me.
scritto il
2024-03-13
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