Risvegli 8

di
genere
tradimenti

Adesso a scuola avevo un bel problema il preside mi chiamava spesso nel suo ufficio e ogni volta era una bella lotta per non farmi scopare, non che la cosa mi dispiacesse, ma visto che la scuola è piccola e le voci corrono non si sa mai, e cosi lo omaggiavo per fare svelta con dei pompini di cui ero diventata una maestra.. E poi c’era il bidello Guido che malgrado tutto si comportava in maniera discreta ma non perdeva occasione quando non c’era nessuno in giro per infilarmi le mani dappertutto il problema era che avrei voluto volentieri che mi facesse riassaggiare il cazzo asinino e cosi gli confessai la mia voglia invitandolo a trovare una soluzione alternativa e piu’ sicura alla scuola. Lui mi disse di dargli qualche giorno per organizzarsi e poi mi avrebbe fatto sapere perche’ anche lui smaniava dalla voglia di scoparmi ancora. Dopo qualche giorno il Guido mi fermo’ con una scusa e mi disse che si era organizzato e che quando avrei voluto avremo potuto vederci. La voglia di quel cazzone era tanta e gli detti la mia disponibilità per il pomeriggio del giorno dopo. Lui mi scrisse un indirizzo ed il nome a cui suonare. Attesi con trepidazione il passare delle ore che mi separavano dal quella gran scopata che mi aspettava e per placare le mie voglie non trovai di meglio, nel pomeriggio che farmi scopare dal custode che volle farmi anche il culo accusandomi di lasciarlo troppo tempo a bocca asciutta. Il giorno dopo a scuola fu un patire avevo la fica bagnata al pensiero del cazzone del custode ed indossai un assorbente interno per non far uscire i miei umori. Appena uscita da scuola presi la macchina mi avviai verso quell’indirizzo sconosciuto foriero di promesse di grandi godute. La via era fuori citta’ sulle colline che la contornavano la strada si inerpicava stretta e malamente asfaltata ed iniziavo a preoccuparmi fino a quando intravidi un bivio che mi avrebbe portato al luogo dell’appuntamento, Scesi per una strada sterrata e dopo aver percorso qualche centinaio di metri mi trovai davanti un bel cancello in ferro che delimitava una proprieta’. Caspita pensai, guarda che bellezza chissa’ di chi sara’. Scesi suonai il campanello ed il cancello si apri e notai una telecamera che osservava chi si fosse avvicinato al cancello. Mi si apri’ un bel parco pieno di alberi ed un pratino all’inglese ben curato che finiva in un piccolo piazzale adattato al parcheggio auto.
Appena mi fermai mi vidi venire incontro Guido che appena uscita dall’auto mi abbraccio’ vigorosamente e mi bacio con la sua lingua che prese possesso della mia bocca facendomi iniziare a bagnare. Che bella villa dissi e lui mi rispose è di un mio caro amico praticamente un fratello e condividiamo tutto, Quell’affermazione mi doveva mettere la pulce nell’orecchio ma li per li non ci badai piu’ di tanto . Vieni mi disse e mi prese per mano trascinandomi nella villa e per ogni stanza che mi faceva vedere ci baciavamo appassionatamente. Poi salimmo al piano superiore dove entrammo in una camera con un letto king size che mi sbalordi’. I vestiti iniziarono a volare in tutta la stanza e finalmente nudi mi inginocchiai per vedere se mi riusciva prendere in bocca il piu’ possibile quel suo gran cazzone. Cosi mi piaci mi disse pronta ed affamata di cazzo , lo sapevo che non vedevi l’ora di vederlo ancora ed io gli sorrisi e ricominciai nell’impresa di riempirmi la bocca di piu’ cazzo possibile. L’impresa era ovviamente impossibile e mi fermai a leccarlo in tutta sua statuaria grossezza come se fosse un calippo gigante. Lui godeva di quel trattamento e la mia fica gocciolava di piacere. Poi mi disse alzati bella troiona che ci stendiamo sul letto , voglio darti il piacere che aneli prima di scoparti.E cosi’ iniziammo un 69 che mi porto’ a godere nella sua bocca un paio di volte aiutata anche dalle sue dita che mi dilatavano a piu’ non posso prima di scoparmi . Poi si sdraio’ e mi disse adesso voglio che ti impali da sola , lo devi prendere tutto non importa quanto ti ci vuole . Ma io dopo pochi passaggi della sua cappellona sulla mia ficona aperta mi lasciai andare quasi di schianto e quando arrivo’ a fine corsa lanciai un urlo misto di dolore e piacere ed ancora non ce lo avevo tutto dentro. Mi fermai a riprendere fiato per abituarmi a quel gran cazzo e poi ripresi a cavalcarlo con sempre maggiore enfasi. Ad un tratto malgrado il gran godimento mi sembro’ di essere osservata e girandomi vidi lea porta leggermente aperta ed un uomo con un bel cazzo in mano che si stava masturbando guardandoci. In preda alla sorpresa scesi dal cazzo e mi coprii indicando con la mano verso la porta. Il bidello sorrise e disse non aver paura è il mio amico Giorgio te lo avevo detto che condividiamo tutto, dai rimonta in sella che ci divertiamo. Un po perplessa ma in preda alla voglia di quel cazzone rimontai all’amazzone mentre Giorgio entrato in camera sali’ sul letto e dopo avermi accarezzato il seno e pizzicato i capezzoli ,mi offri’ il suo cazzo da succhiare che non era delle dimensioni di quello che mi riempiva ma che ra sempre un bel cazzo, Succhia bella troiona mi disse vedrai come ci divertiamo ti riempiremo a dovere per tutto il pomeriggio. Io mi attaccai a quel nuovo cazzo come ad un ancora di salvezza e dopo essermi coordinata godevo e sbavavo come una vacca. Cazzo che bocce che ha la tua amica ma non voglio finire cosi’ disse Giorgio mentre il bidello mi faceva venire per l’ennesima volta. Io mi accasciai un attimo sul corpo del bidello e giorgio si posiziono’ dietro di me e dopo avermi allargato le chiappe e sondato il buchetto aperto mi appunto il suo cazzo e lo spinse dentro in un sol colpo facendomi sussultare lanciare un piccolo urlo di dolore. Come ti senti mi disse Giorgio , ti senti bella piena eh bella troiona, adesso ti lasciamo un attimo abituare e poi ti riempiamo di cazzo fino a slabbrarti tutta . Ed iniziarono a stantuffarmi all’unisono facendomi venire e venire ancora mentre ogni tanto si scambiavano la posizione e devo dire che quando il cazzone del bidello profano’ il mio culo non provai quasi nessun dolore, Non so quante volte venni ma erano insaziabili ed alla fine estrasssero i loro cazzoni e mi riempirono di sborra la bocca ,il viso i capelli fino a colarmi sulle tettone livide dei loro pizzichi e strizzate e mi lasciarono sdraiarmi stremata sul lettone, Caro mio, disse Giorgio, mi devo congratulare con te perche’ hai trovato una troiona come non ce ne capitavano da tempo. E poi rivolto a me mi disse guarda come sei inzaccherata di sborra vai a lavarti che siamo solo all’inizio abbiamo in serbo un bel programmino per te. Io non risposi ma mi alzai ed andai a fare una doccia e mentre mi lavavo , sentendomi ben aperta davanti e soprattutto dietro, mi domandai cosa aveva voluto dire Giorgio.

scritto il
2024-03-18
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