La moglie dell' aguzzino

Capitolo quarto. Alle 3 e mezza suonò la sveglia. Che cos'è amore? Devi alzarti e andare a fare i lavori di casa. A quest'ora? La casa è stata chiusa per oltre un mese la devi ripulire da cima a fondo. Quando l'avrai fatto forse ti farò dormire un'ora in più. Adesso vai e non ti fermare se prima non te lo dico io. Lavorerai a mani nude e con l'acqua fredda, quindi non ti azzardare a chiedere guanti o acqua calda e non farti trovare che dormi da qualche parte. Te lo dico per il tuo bene. Ore 17, lavoravo incessantemente da 12 ore e mezza ed ero sfinita. "Amore, ti prego, fammi fare una sosta, non ce la faccio più, non mi sono fermata neanche per mangiare. Non ti sei fermata perché sei in punizione, concederti la sosta sarebbe come premiarti, continua a lavorare. Alle 10, dopo 18 ore e mezza mi fu dato lo stop. Mi concesse di mettermi in braccio a lui. Finalmente un po' di tenerezza, che non assaporai appieno visto che mi addormentai, tanto ero stremata. Inoltre mi bendo' e mi mise i tappi nelle orecchie, visto che guardava la televisione e a me non era concesso. Alla fine mi trombò e assaporai un po' di goduria. Alle 3 e mezza fui nuovamente alzata. Lavorai fino alle 10 quando facemmo colazione. Per lui 2 croissant e cappuccino, per me un bicchiere di latte magro. A pranzo per lui spaghetti al ragù e una fettina di carne, per me pastina in bianco scotta e una mela marcia. Protestai, rimasi digiuna e quella sera mi fece lavorare fino a mezzanotte. Quello che non avevo mangiato lo mangiai l'indomani. Pasta che sembrava colla e una mela che faceva rimettere solo a guardarla. Finirono nel mio stomaco. Fu l'unico pasto della giornata. Nei giorni a seguire i pasti furono più o meno sempre gli stessi. Un bicchiere di latte, a volte anche avariato al mattino, un piatto di pasta scotta, in bianco e fredda a pranzo, accompagnata da una frutta marcia, un pezzo di pane raffermo accompagnato o da un pezzo di broccolo scondito, o da un pomodoro marcio o da qualsiasi a verdura rigorosamente scondita e senza sapore. Mai un pasto caldo.