La moglie dell' aguzzino

di
genere
sadomaso

Capitolo quinto. A un certo punto finii di pulire la casa. Adesso bisognava fare solo la pulizia ordinaria. Cominciai ad alzarmi alle 4 e mezza. Sempre una levataccia ma un po' meglio. Aveva promesso che mi avrebbe fatto uscire di casa a patto di finire alle 17 o al massimo alle 18, ma in questo caso sarei uscita senza potermi lavare, sporca e sudata. Non ci sono riuscita nemmeno una volta. Sono stata sempre punita. Lunedì a letto senza cena, martedì un'ora nuda e bendata in piedi contro il muro, mercoledì due ore nella stessa posizione, giovedì mi ha fatto un clistere punitivo, venerdì e sabato a letto senza cena, domenica tripla sanzione. A letto senza cena, clistere e tutta scombussolata com'ero 2 ore nuda e bendata in piedi. Fu terribile, la testa mi girava, avevo freddo e sudavo come una fontana. Punita anche la settimana successiva. Tripla sanzione ogni sera. Dopo 8 giorni ero annientata ma non potei nemmeno andare a letto. L'indomani arrivavano i suoi e dovevo sistemare la casa, pena una brutta punizione se gli avessi fatto fare brutta figura. Quando arrivarono i suoi ero stremata e insonnolita e non feci una buona impressione. Tua moglie avrebbe bisogno di una buona lezione, disse suo padre. Dagliela pure disse mio marito. Amore ma che dici? È tuo suocero e se ti insegna l'educazione lo puoi solo ringraziare. Dopo 2 minuti
ero sulle ginocchia di mio suocero che cominciò a sculacciarmi come una bambina. Io mi dimenavo, piangevo, gridavo. Basta, basta, ahi ahi, basta, basta mi fa male, basta basta, bastaaaaa. Mi beccai 100 sculaccioni da quelle grosse mani che sembravano mazze. E la lezione non è finita disse suo padre. L'indomani mi fu ordinato di spogliarmi. Che succede Giacomo, perché tuo padre si è tolto la cinghia? Spogliati e non fare storie. Suo padre cominciò a colpirmi sulle natiche. Lui colpiva e io gridavo di dolore. Alla fine le cinghiate furono 50. L'indomani fu la volta del nerbo. Fui colpita in tutto il corpo da 70 nerbate che mi fecero gridare di dolore. Ma la lezione, come la chiamavano loro non era finita. L'indomani mi fecero un clistere punitivo che mi causò tremende coliche. Il penultimo giorno della loro permanenza me ne fecero un altro. Prima di farmi scaricare mi misero sulla scala e mi fecero pulire una finestra. Un terzo mi venne fatto la domenica. Mentre ero piena mi fecero pulire il bagno. Mi sarei scaricata solo quando il bagno si sarebbe asciugato. Gridai di dolore per delle ore ma il bagno non si asciugava mai. Adesso basta disse mio marito, di questo passo muore, vai a cagare. Hai il cuore troppo tenero figliolo, disse mio suocero, non devi avere nessuna pietà di lei se vuoi farti rispettare.
Non l'ho fatto per pietà papà, ma solo perché la schiava mi serve viva. Quella frase mi fece più male di tutte le botte che avevo preso in quei giorni.
scritto il
2024-04-08
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