La moglie dell' aguzzino
di
Linda M.
genere
sadomaso
Capitolo decimo. Passarono alcuni mesi senza che mio marito avesse altre idee particolari. Io lavoravo senza sosta, faticavo, venivo punita spessissimo anche severamente, soffrivo, piangevo. Mi trombava quasi giornalmente e per una ventina di minuti dimenticavo le mie sofferenze ma poi bastava un nonnulla per passare dalla goduria al dolore e al pianto. A un certo punto gli venne in mente di educare, così diceva il mio intestino. Cominciò a farmi dei mega clisteri aumentandone sempre il volume e il periodo di ritenzione. Fu una settimana terribile, fatta di tremende coliche che dovetti sopportare per delle ore. Il giovedì me ne fece 2. Clistere, coliche, liberazione e nemmeno il tempo di respirare nuovi tremendi dolori di stomaco. Mostruoso l'ultimo, 7 litri. La somministrazione fu lentissima e stressantissima. Dopo un'ora non eravamo nemmeno a metà. Basta, basta, imploravo con un filo di voce, non ce la faccio più, sto scoppiando, ti prego interrompi, mi scoppia lo stomaco, mi sento l'acqua in gola, mi sento male, sto per svenire, sono piena come un uovo, a momenti l'acqua mi esce delle orecchie, non ce la faccio più, interrompi, ti prego. Mi dispiace ma ne abbiamo ancora per un paio d'ore. Dopo 3 ore ero distrutta ma il peggio doveva ancora arrivare. Aah,aah, aaaaah, aaaaah, aaaaah, aaaaah, devo andare in bagno, devo cacare, sto scoppiando, sto morendo, ho dolori atroci, aaaaaaaaaaaahhhhh, aaaaaaaaaaaahhhhh, ahi, ahi, ahi,ahi, ahi, ahiiiiiiiiiii. Fammi andare in bagno, ti prego, non ce la faccio più, non ce la faccio più, non ce la faccio piuuuuuuuu'. Gridai e piansi per 3 ore consecutive prima di potermi liberare. Rimasi scombussolata per quasi una settimana.
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