Luca ed Elisa 5° Capitolo

di
genere
incesti

Elisa e Luca si trovavano in spiaggia.
Elisa aveva notato qualcosa di strano nel suo corpo, il seno era più grosso tondo e duro.
Luca era stato molto tempo con amici conosciuti sul posto a giocare a palla, mentre lei da sola e con le sue amiche.
Un momento, quando lei tornò all’ombrellone trovò un bigliettino con scritta questa poesia:
“GLI OCCHI TUOI ELISA
Il batter ritmato delle tue ciglia,
asciuga lo specchio della tua anima.
Specchio che dice tutto di te,
e racconta la tua vita.
Ciò che stai facendo,
i tuoi occhi lo raccontano,
senza risparmiar parola,
e senza dimenticare,
di descrivere ogni,
meandro nascosto.
C’è un’anima pura dentro di te,
Che urla per uscire e vivere la vita,
e i tuoi occhi raccontano,
tutto di lui che lo aspetti.
Raccontano tutto sull’amore,
che provi per me.
I tuoi occhi sono il diario della tua vita,
e dicono di te,
che il tuo futuro sarà sempre fiorito.
Tuo fratello Luca.”ù

Elisa: ”Cavoli, nessun uomo mi ha mai scritto questo.”
Alle 12 terminate le partite Luca si era andato a fare la doccia nel box prenotato con l’ombrellone.
Il pacchetto in spiaggia comprendeva, ombrellone, lettini, box privato per mettere al sicuro averi e doccia personale.
Mentre si risciacquava, Elisa, entrò nel box.
Aveva indossato il costume a due pezzi, in cui il reggiseno era sostenuto da due cordini legati dietro e gli slip che erano sostenuti da due cordini legati lateralmente.
Luca smise di farsi la doccia e si asciugò.
Elisa: “Nessun uomo, neanche il mio defunto marito mi ha mai scritto questo.”
Luca: “E’ ciò che penso e che meriti. …………. Veramente pensi che da te voglia solo sesso? Veramente pensi che voglio da te una storia incestuosa e malsana?”
Elisa: “Io non so come definirci. Siamo fratello e sorella? Cosa siamo?”
Luca: “Ti fa star bene la mia vicinanza?”
Elisa: “Si.”
Luca: "Tutto bene comunque?.................. Cavoli che tette che hai sorellona, quel reggiseno è una cosa grandiosa."
Elisa: "Si, hai notato che roba, e mi sento strana."
Luca: "Cavoli, non pensavo che funzionasse davvero.”
Elisa: “Che cosa?”
Luca: “Ha fatto effetto la prolatina che ti ho dato di nascosto, hai la montata lattea. "
Elisa: "Che cosa? Mi hai fatto venire il latte di nascosto, ma non sono mica una vacca. Ora cosa faccio? Sei un maiale, ho male alle tette. ………….. Cazzo, ma vuoi che vada in mezzo alla spiaggia ad allattare i bambini?"
Luca le si avvicinò e mentre recitava queste parole le sciolse i lacci del reggiseno, lasciandolo cadere e lasciando le tette libere.
Luca: “
La vita scivola tra i minuti di una vita,
i secondi,
sapendo che tu mi sorreggi,
ci sei sempre.
Affrontare i problemi,
le avversità,
sapendo che il tuo cuore batte per me,
a casa,
mi aspetti,
aspetti me,
e non capisco ancora il perché,
cosa tu possa aver trovato in me,
perché non mi sembra,
di darti tutto.
E' vita.
Niente ha senso,
nessuna parola giustifica,
tutte sono scontate.
Parole mai dette,
mai scritte,
servono,
per descrivere l'infinito di questo amore,
che non deve,
non può,
conoscere fine.
Fine non ci può essere,
se la parola amarti,
ha lo stesso senso dell'infinito.
Il sole può morire,
il tempo finire,
per lasciare spazio,
solo al desiderio di
amarti.”
Luca: "Sono stupende."
Prese e le accarezzo, si sentivano belle dure e piene.
Luca: "Sei una stra fica."
Elisa: “Che cazzo vuoi fare?”
Luca la prese delicatamente e le appoggiò alla parete della cabina, si inginocchiò davanti a lei e tenendole le braccia bloccate al muro cominciò a succhiarle per bene.
Elisa: "Cazzo mi stai mungendo? Sto allattando mio fratello di 30 anni, ma che cazzo hai fatto."
Luca: "Si è una cosa grandiosa, lasciati mungere, cazzo che capezzoli che hai."
Prese con le mani i seni e si mise a succhiare avidamente, passando da un capezzolo all’altro.
Elisa: "Cazzo sei un vero maiale, ma una cosa così mi dovevi fare? Sto malissimo, mi guarderanno tutti in spiaggia."
Luca: "Sei eccitantissima, mi sta esplodendo il cazzo! Ma aspetterò stasera in stanza."
Elisa: “Dai basta, basta succhiarmi il latte.”
Luca: “Voglio godermi questo momento per bene.”
Elisa: “Adesso finchè non passa l’effetto della prolatina, avrò questo problema.”
Luca: “Infatti, ma io sarò pronto a sistemare il problema.”
Poi finito di bere il latte della sorella, si alzò e la baciò, prese la mano di lei e le mise il pene in mano.
Era durissimo.
Luca: "Senti quanto mi piaci. Mi piaci tu, la tua bocca, le tette, la figa, arrivati in appartamento non ti salva nessuno stasera."
Elisa: “E’ grosso, ho sempre paura. Non venirmi dentro però, sono tua sorella.”
TO BE CONTINUED
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Cosa faresti tu se il Vescovo della tua Diocesi, ti da del Puttaniere pubblicamente nel quotidiano di provincia, senza che questo sia vero? Come ti comporteresti? Leggi come si è comportato Andrea il protagonista del mio libro.
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BUONA LETTURA!
Un abbraccio.




scritto il
2024-04-29
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