Godere in famiglia

di
genere
incesti

Sono passati tanti, tanti anni ma ricordo sempre come è iniziato. Abitavo con i miei genitori e due sorelle , una più piccola di due anni Carla e l'altra maggiore di quattro Giovanna. i miei primi ricordi risalgono a quando avevo sette anni, giocavo con delle biglie mentre mia sorella Carla aveva una bambolina, un giorno una biglia mi rotolò sotto il letto delle mie sorelle ed io mi infilai sotto per recuperarla ma Carla per gioco mi seguì e iniziammo a scherzare, solo che Carla aveva la gonnellina alzata e si vedeva in rilievo le labbra della passerina, All'inizio per gioco iniziai a toccarla ma mi accorsi che le piaceva molto ed anche a me dava un piacere che non capivo. Da quel giorno ogni momento era buono per nascorderci sotto il letto e scoprire qualche cosa di nuovo e piacevole. Per par condicio volle che anche io scoprissi cosa avevo tra le gambe e scopertolo incominciò a toccarlo sempre con più entusiasmo. Ormai fargli un ditalino e farmi fare una sega era la cosa che desideravamo di più.
Ovviamente a quella età ancora non pensavamo a fare proprio sesso.
Passati un paio di anni, un giorno ci siamo trovati da soli sul letto e ci siamo messi tutti nudi per stare più comodi ed è iniziato un approccio più approfondito perche avendo il mio cazzetto duro mi è venuto il desiderio di metterlo nella passerina di Carla, così facendo abbiamo scoperto che il godimento era maggiore.
Appena avevamo la possibilità di restare soli cercavamo di godere il più possibile.
Col passare del tempo aumentavano le dimensioni del mio pene ed a Carla, bambina molto precoce, iniziavano a crescere i seni. Dato che i nostri genitori lavoravano e Giovanna spesso era fuori da una nostra zia che l'aiutava per i compiti, avevamo molto tempo per giocare con il sesso. La mia prima volta che ho veramente eiaculato è stato intorno agli undici anni provando ancora più piacere. Spesso era Carla che, appena soli, mi veniva a cercare, è sempre stata molto calda e vogliosa. Avevo circa tredici anni quando un giorno che credevamo di essere soli, rientra inaspettatamente Giovanna e ci trova che stavamo facendo un sessantanove tutti nudi. Subito siamo rimasti gelati e senza parole ma Giovanna dopo averci guardato si è messa a ridere esclamando che anche noi avevamo la stessa malattia, cioè il sesso! Ed è così che abbiamo iniziato un rapporto a tre con me che ero al settimo cielo.
scritto il
2024-05-13
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