La riconobbi per caso 8.

di
genere
etero

Ero appena giunto a casa mia ed il telefonino...quello che chiamo con irnia e molta convinzione il "rompifono", iniziò a squillare e, quando risposi riconobbi subito la voce di Giovanna che mi avvisava che stava pwer arrivare da me e non mi diede il tempo di replicare, avendo molto bisogno di riposo e anzi, chiuse la chiamata e dopo pochi minuti sentii il citofono suonare: Giovanna era arrivata al portone. La feci entrare e, dopo un lungo bacio, le proposi di andare insieme sotto la doccia. Sperai di ritrovare le energie bruciate ma non si presentarono e fui costretto a fingere di sentirmi male e Giovanna subito si mise da parte dandomi la possibilità di stendermi sul lettone e mi si sdraiò a fianco chiedendomi se poteva fare qualcosa a mio favore ma le dissi che avevo solo bisogno di dormire e m'inventai che avevo passato la notte sveglio ad assistere un mio anziano zio molto malato. Allora lei mi disse che se ne sarebbe andata via per lasciarmi riposare. La baciai a lungo e pi la accompagnai alla porta e lei se ne andò dandomi un altro bacio. Mi sdraiai subito a letto e mi addormentai ma poco dopo eccoti ancora suonare il telefonino e chi era?: Simona che mi chiedeva come mi sentivo. La rassicurai chew stavo benissimo ma trovai anche per lei una scusa dicendole che stavo senza luce e dovevo riparare un interruttore ed allora concludemmo la telefonata. Ripresi a dormire ma il destino voleva non farmi dormire ed allora, dopo avere rispossto al telefonino che suonava di nuovo, ed era una donna che aveva sbagliato numero, decisi di bloccare il rompifono e crollai in un sonno che mi rimise in forma e, dato che era quasi sera ed avevo così saltato il pranzo, decisi di cenare in trattoria ed andai in un locale già conosciuto e lì trovai oltre al conosciuto proprietario una nuova, giovanissima e bellissima cameriera dal fisico stracolmo di curve, un viso da superfiga, insomma, una sventolona da fare rianimare anche i moribondi. Alta, bionda, fianchi polposi, cosce scoperte da minigonna da fare addrizzare il cazzo anche ad un centenario...beato chi se la scopava...forse magari proprio il proprietario anche se aveva una moglie affatto da trascurare infatti ne era gelosissimo, insomma, per farla breve, fu Tonio, il proprietario, a dirmi di essersi accorto di come la stangona mi mangiava con gli occhi ed allora, quando mi portò lei stessa il conto, le dissi di aggiungerci il suo numero di telefono per uscire insieme al suo giorno libero. Susanna. così disse di chiamarsi, annuì e mi diede un pezzetto di carta col giorno libero compreso. Pagai e ringraziando il proprietario, uscii andandomene via.
scritto il
2022-05-21
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