Lo riconobbi per caso 7.
di
Batacchione.
genere
etero
Scopai Simona più voltee ad un caerto punto la feci voltare a pancia sotto leccandole poi il buchino, l'ano e, dopo che le avevo spalmato molto gel al culetto, unsi bene il glande e provai a penetrarla lentissimamente e...miracolo...riuscii ad infilarle dentro il glande gonfissimo e durissimo e tentai così di spingere di più dentro ma lei cominciò a gridare che stava sentendo tanto dolore e voleva che mi fermassi ma io non ne potevo più ed allora mi lasciai andare svuotandole un fiume di sborra nello strettissimo ano e lei piansa per il dolre, però, dopo, si rimise a pancia sotto chiedendomi di incularla nuovamente e senza esitare fino ad entrarle tutto dentro. Da una parte sarei partito alla carica del suo meraviglioso culetto ma il buonsenso mi spinse a mettermi a leccarglielo e dopo le dissi sentendola gemere di piacere, che le avrei ancora provato a sfondarle il buchino. Lei mi abbracciò forte ma poi mi confessò di avere tanta paura del mio batacchione ed allora la strinsi a me baciandola in bocca sussurrandole all'orecchio che mi piaceva da impazzire e presto sarei certamente riuscito a farla godere anche se all'inizio avrebbe certamente sentito un pò di dolorini. Giulia seguiva morbosamente la scena ed io ad un certo punto le chiesi di avvicinarsi a noi ed iniziai a baciarla in bocca poi feci l'occhietto a Simona e chiesi a Giulia di stendersi a pancia sotto così avrei tentato nuovamente di sfondarle il culetto e lei era molto titubante, incerta. Le preparai l'ano con molto gel e cercai poi di infilarle il cazzo però lei faceva molta resistenza ma il vedere quel grazioso culettino che suscitava senso di conservazione, mi fece passare la voglia di penetrarglielo ed anzi, cominciai ad accarezzarlo e mentre la mia mano scorreva sol sodo sederino, fu lei ad esortarmi a non darle dolore ed allora io la guardai che mi stava implorando con gli occhioni lucidi dalle lacrime e così le dissi subito che non avrei forzato lo scrignio del suo tesoro: il dolce culetto! Presi di peso Simona e la spostai al mio fianco e di seguito posai all'altro fianco Giulia. Le abbracciai insieme, tutt'e due poi le baciai in bocca e scesi a succhiarle a turno il clitoride per poi leccare le fighine già scivolose e grondanti di umori. Dopo che le sentii entrambi gemere passionalmente, introdussi il batacchione nella fighina di Giulia e, quando sborrai tutto dentro all'infinito, proprio come se un fiume si riversasse nel mare, appena swentii di essere di nuovo carico, passai alla fighetta di Simona che notavo da un pezzo che mi osservava con espressione risentita, volutamente se ntendosi messa da parte ma quella volta le feci felici tutt' e due fino a trovarmi con le palle completamente vuote, asciutte, comwe i fichi d'Estate o le salsicce in Inverno...che sentimentale che sono !?! Che paragoni "affattto" materialisti! Rimanemmo stretti l'uno e le altre sentendoci all'unisono e ritornammo a baciarci in bocca con ardore fino a rimanere poi in silenzio scambiandoci sguardi ma ad un certo punto risentii un brivido alle palle eintuii che erano di nuovo cariche di sborra e così , senza preoccuparmi di preparare le fighine ccon slinguate ed altro, subito mi misi col cazzo davanti alla figa di Simona e la scopai a ritmo rallentato per farle sentire il batacchione scorrere in lei, nel suo pancino e, quando sentii che stavo per venirmene, tirai fuori dalla figa il batacchio e passai a scopare Giulia. Quando arrivò l'orgasmo, allora sborrai un poco in Giulia e poi con Simona ed entrambi mi presero poi abbracciandomi chiedendomi però di riscoparle di nuovo al più presto. Ragazzi che goduria che fu per tutti noi tre! Pensammo poi che era il caso che io lasciassi studiare le due bamboline che si stavano avvicinando agli esami, così mi vestii e le baciai con ardore ed intenssità per poi uscire di casa e tornare alla mia. Si era concluso un bellissimo momento!
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