Lo riconobbi per caso 6.
di
Batacchione.
genere
etero
La giornata si concluse ed il mattino dopo andai da Simona che sapevo già era sola ma quando suonai alla porta, mi ritrovai difronte a Giulia che subito mi abbracciò al collo baciandomi in bocca e poi mi prese la mano guidandomi in camera di Simona che attendeva sul letto sdraiata a pancia sotto col culetto scoperto quindi già pronto ad essere massaggiato e bucato da me. Preparai la siringa ed intanto Giulia stava al mio fianco per non perdersi neanche una mossa e, quando mi sedetti sul letto palpando la natica predestinata ad essere foracchiata dall'ago penetrandola col mio solito colpo deciso ma delicato come una farfalla si posa su un fiore. Dopo infilatole l'ago senza, come sempre, farle sentire minimamente dolore, le iniettai il farmaco lentamente per permettere anche a Giulia di non perdere il seguire tale pratica. Poi, quando rimisi a psto il necessario per la puntura, Giulia se ne andò in bagno e tornò assai incuriosita con la sacca del clistere che Giovanna usava spesso per lei e Simona, quando spiegai la funzione a Giulia, lei volle provarlo ed allora, essendone eccitatissima anche Simona nel vedere che mi apprestavo a penetrare il culetto della sua amica Giulia, allora lo preparai e poi unsi bene l'ano alla ricciolina bionda e la cannula lunga, un bel pò erta e curva, dopo gliela infilai nel culetto e lei subito si mise a gemere e Simona volle dare il suo contributo stuzzicandole il clitoride col ditino bagnato dalla sua saliva. Infilai la cannula delicatamente, lentamente e dopo aprii il rubinetto e subito Giulia si lamentò per la pressione dell'acqua che penetrava dentro di lei. pregai Simona di tenerle ferme le braccia ed io avrei provveduto a tenere bloccate le cosce ben allargate siedendomici sopra per evitarle dolorosi movimenti. Finalmente la sacca si svuotò completamente e potei così sfilare la cannula dal culetto di Giulia che stava accanendosi contro il clistere per lei ora ben noto, conosciuto! L'accompagnai al bagno e la feci sedere sul water lasciandola sola a scaricarsi il pancino ben gonfio. Quando lei uscì dal bagno, allora io la feci sdraiare sul letto accanto a Simona e la svestii completamente iniziandola poi a baciare sui seni, per girarla poi per leccarle la fighetta pelosissima ed intanto le ciucciavo il grillettino che subito svettò nell'aria facendo così nascere dei fiumi di umore che rese il liquido viscoso e deliziosamente profumo e sapore di albicocca. Dopo la lunga leccata la penetrai mentre anche Simona si dava da fare mordicchiandole i capezzolini e poi succhiandole un lobo per scendere poi al collo dove ci lasciò il classico segno di un "succhione" che creò una mora sulla delicata pelle. Scopai la ricciolina con un gusto ed un piacere che me ne venni dopo un limitato tempo, ovvero, come mai mi era accaduto in vita mia! Andai poi a leccarle l'ano e subito dopo gli accostai il batacchio ma Giulia si ribellò subito, perchè impaurita dalle mie generose dimensioni che le avrebbero per lei certamente fatto provare un gran dolore. Mi dovetti fermare e mi girai per dedicarmi al culetto di Simona ma anche lei era impressionata dal mio batacchione, così mi disse chiaramente che se volevo la potevo solo scopare e non glielo feci ripetere di nuovo.
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