Un incontro infortunato

di
genere
gay

Bangkok gennaio 2024. Sono tornato da Taipei con un ginocchio a ramengo, non so come cazzo è successo, no botte o distorsioni, ma cammino malissimo. Sarò costretto in camera due settimane prima del ritorno a casa, in pratica vacanza finita in malora, a malapena arrivo al ristorante vicino all' hotel per mangiare, compro roba per cena e colazione e in camera il resto della giornata tra ibuprofene e ghiaccio che però fanno poco, infiammazione fortissima.

Poco dopo il mio arrivo a Bangkok viene a visitarmi il mio sexy amico Aposan al quale consegno dessert comprati a Taipei su sua richiesta. Scendo a fatica nella hall e ci incontriamo, e saliamo in camera. Cazzo la gamba fa male. Poche parole e tanta, tanta voglia, i suoi pantaloni morbidi deformati sulla patta dalla sottostante nerchia di 20 cm già dura. Ci baciamo. Via i vestiti, il suo corpo nudo longilineo allieta la mia vista e il suo cazzo svettante vuole essere adorato. Quei succosi capezzoli bramano di essere tormentati dalle mie labbra.

Mi sdraio sul letto con difficoltà, la gamba è un penoso profluvio di fitte impossibili da ignorare nonostante l'arrapante Aposan si mette a quattro zampe sopra di me offrendomi il suo prelibato cazzone adornato da uno scroto non molto grande che adoro leccare facendo ballare i testicoli. Due cuscini sotto la testa mi aiutano a raggiungere i suoi gustosi genitali. Con una mano gli carezzo le natiche aperte e gli massaggio ano e perineo. L'ultima volta lo incontrai due settimane prima, facemmo sesso nel cesso, eccitante ma un po' scomodo. Ora un bel 69. La sua erezione è potente, la mia, nonostante il suo sapiente pompino, è sminuita dal ginocchio gonfio che non mi dà tregua.

Lui ad un certo punto si masturba brevemente e io tengo la sua cappella in bocca, la mia mano va a cercare il suo perineo che sento pulsare mentre mi scarica nelle fauci una lunga e bollente sborrata tutta ingoiata mentre lui seguita a pompinarmi. Una cosa così arrapante avrebbe dovuto farmi venire subito ma cazzo, non ci riesco. Un banale movimento mi provoca un dolore tale da uccidermi l'uccello che inesorabilmente si affloscia in bocca del mio Apo in vana attesa del mio nettare grumoso. Mi spiace tesoro non posso. Si sdraia accanto riempiendomi di baci e bacetti coccolandomi. Il mio dolce sexy infermiere che però non può dormire con me e deve andare a casa.

Tornerà a visitarmi un'altra volta, arriva direttamente in camera, gli avevo chiesto non farmi scendere alla lobby sono ancora in crisi. Ma come la volta prima l'intimità è degradata dal dannato ginocchio. Non posso avvinghiarmi a lui facendo 69, deve mettersi a quattro zampe come prima. Apo mi nutre col suo bianco nettare ansimando piano, è un sexy gran sborratore. Rimane a fianco carezzandomi piano e baciandomi mentre io mi masturbo fino a che riesco a venire, Apo si fionda sul mio cazzo e gli spruzzo il meritato sperma in bocca che lui assimila. Ma è un godimento mediocre, distratto da mille precauzioni e dovendo stare fermo il più possibile per evitare dolori troppo forti. Meglio di niente, mi tiene almeno un po' di compagnia. Non mi andava di invitare in camera ragazzi sulle app tipo Hornet, di Apo mi fido conoscendolo da tempo ma di sconosciuti che magari approfittavano del mio vistoso impedimento, arraffavano roba e scappavano senza che io potessi fermarli, no.

Aposan non avrà modo di visitarmi ancora, l'ultima settimana tirerò avanti a seghe ripensando a lui. Migliorerò, non abbastanza da poter uscire a godermi Bangkok in sicurezza, il ginocchio è instabile, ma almeno quanto basta per viaggiare a casa decentemente. Guarirò, nonostante i sintomi preoccupanti non era nulla di grave. Aspettami Aposan, faremo ancora l'amore liberi da malanni e saremo felici.

scritto il
2024-05-17
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