Mi scopo la zia durante la vacanza al mare in famiglia parte 2

di
genere
incesti

Giorno 3
Quella mattina mi svegliai con l'obiettivo di provocare mia zia e farla cedere alle mie avances. Un'occasione per provocarla si presentò subito quella mattina. Mentre ero in acqua a giocare con i miei cugini si unì anche mia zia. Dopo un po'mi venne un'idea. Mi sarei immerso in acqua per arrivare alle spalle di mia zia e darle un pizzicotto su quel suo magnifico culo. Piano piano mi portai alle spalle della zia e mi immersie quando le arrivai dietro le pizzicai il culo e poi riemersi. Lei nel frattempo si era spaventata e quando vide che ero stato io mi disse "Mi hai quasi fatto prendere un colpo! Pensavo che una medusa mi avesse punto!" Io ridendo le risposi "Ahahah addirittura! Era solo un innocente scherzo che si fa di solito" E lei "Sisi scherzo innocente..." poi rivolgendosi i suoi due figli disse "Mi date una mano a prenderlo per fargliela pagare?" Così dicendo iniziarono a rincorrermi e quando mi presero mi buttarono sott'acqua. Mentre cercavo di divincolarmi sott'acqua vidi la mano di mia zia andare verso le mie parti basse e e dare una manata al cazzo. Forse pensava che sott'acqua tenessi gli occhi chiusi e non vedessi quello che stava per fare. Quando riemersi dissi "Ok alzo bandiera bianca. Dichiaro ufficialmente chiuso lo scontro col punteggio in parità" e tornammo tutti verso la spiaggia. Dopo pranzo mi dedicai allo studio e nel pomeriggio decisi di non andare in spiaggia con gli altri per continuare con lo studio. Ogni tanto ripensavo al gesto della mattina della zia e mi domandavo se lo avesse fatto apposta o meno. Ad un tratto vidi mia zia rientrare da sola e le chiesi "Zia tutto ok? Come mai sei già di ritorno?" Lei mi rispose "Solo un po' di mal di testa. Ora prendo una pastiglia e poi vado a farmi una doccia". Mentre la zia si incamminava verso i bagni mi venne un'idea per cercare di raggiungere il mio scopo. Così la seguii e attesi che finisse fuori dalla doccia dove l'avevo vista entrare. Quando vidi la porta aprirsi mio fiondai e spinsi di nuovo dentro la zia e poi chiusi a chiave la porta per evitare che qualcuno entrasse. La zia tutta spaventata disse "Alberto ma che cazzo ti è preso? Che ci fai qui? Che ti è preso?" Io le risposi "Sai zia è da stamattina che mi fruĺla una domanda in testa, ed è: ma stamattina mentre eravamo in acqua mi hai toccato il cazzo inavvertitamente oppure lo hai fatto apposta?" Lei rispose senza guardarmi in faccia con voce tremolante "Ma c-che d-domande fai? Ricordati che sono tua zia!" Capìì che stava cercando di non rispondere e quindi mi avvicinai a lei e dissi "Guardami in faccia e dimmi se quello di stamattina era un gesto non fatto apposta!" Lei chiuse gli occhi e abbasso lo sguardo. Io mi misi davanti a lei, le presi il viso e lo alzai in modo che potesse guardarmi negli occhi. Ci fissammo per qualche secondo e poi la baciai sulle labbra. Lei rimase immobile all'inizio, mw poi mi spinse via e tentò di darmi uno schiaffo. Io bloccai il braccio e la tirai verso di me per baciarla ancora. Stavolta tentai di inserire anche la lingua che dopo aver abbattuto le resistenze di mia zia riusci ad entrare nella sua bocca e anche lei iniziò a muovere la sua di lingua. Quel bacio durò qualche minuto e quando ci staccammo mia zia ammise " Ti ho volutamente toccato il cazzo. È dall'altra sera quando ti ho visto attraverso il vetro della doccia mentre ti masturbavi che voglio vederlo e toccarlo. Ieri sera mentre ti abbracciavo ti tenevo stretto pensando di sentire la tua erezione" io le risposi "Beh adesso hai l''opportunità di fare entrambe le cose" e mi tirai giù il costume mostrando il mio cazzo in completa erezione. Ripresi a limonare con la zia e intanto le presi la mano e la portai sul mio pene. Lei iniziò a toccarlo con delicatezza quasi come se fosse un gioiello "Che bel cazzone che hai. È molto più grosso rispetto a quello di tuo zio" e iniziò a fare un movimento un po più deciso con la mano "Perchè ora non provi ad assaggiarlo zia? So che stai morendo dalla voglia di farlo" Mia zia si inginocchiò e incominciò a leccare l'asta dalla base fino al prepuzio, ogni tanto damdo anche qualche leccata o succhiotto ai coglioni. Mi snetivo in paradiso sentendo la sua lingua che faceva quel lavoretto. Ma andai in estasi quando sentii le sue labbra avvolgermi la cappella. Mi ci volle un gran autocontrollo per evitare di sborrare subito. Zia iniziò a fare su e giù con la testa arrivando a sbattere col naso contro il mio pube e a farselo uscire quasi del tutto quando arrivava al glande. Ogmi tanto dava anche qualche colpettino di lingua
che mi provocava delle piccole scosse di eccitazione. "Come sei brava zia. Si vede proprio che sei una troia pompinara. Chissà quanti cazzi sono passati per quella bocca" "Sono un gran troia ma oggi voglio essere la tua troia!" e riprese il pompino in maniera forsennata. Quando capii che stavo per venire le presi la faccia e la tenni ferma. Iniziai io ad andare avanti e indietro col bacino e a scoparle la bocca "Siiiiii ziaaaa... sto ber sborrare... VENGOOOOO" Dal cazzo uscirono 7/8 schizzi potenti che le riempirono la bocca. La sborra era talmente tanta che le fuoriuscì ai lati della bocca. Quando gli schizzi terminarono mia zia leccò via i rimasugli dal cazzo e lo pulì per bene. "Mi è piaciuta la tua sborra. Ha un sapore molto dolce" disse leccandosi le labbra "Vorrei assaggiarla più spesso" io risposi "È rischioso. Se non stiamo attenti i miei genitori e lo zio potrebbero scoprirci. Dovremo pensare a delle scuse per vederci senza che sospettino qualcosa" "Hai ragione Alberto" "Poi zia se devo proprio dirla tutta oltre ai poompini io vorrei pure scoparti" "Tranquillo ci sarà tempo anche per quello vedrai. Ora torniamo ai caravan che non vorrei che gli altri tornassero e mnon ci vedessero"

COMTINUA
scritto il
2024-08-22
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