6° - Hotel Smeraldo-Camera 302 [prima parte]

di
genere
trio

6° - Sessantanove

-Uhhh che silenzio! - Io sono il primo a scuotermi dal torpore post-orgasmo.
-Che figata, Alberto...che bello... - Simona ha un'espressione radiosa. Pare ancora molto rilassata ed ha un sorriso appena accennato sulle labbra.
-Merito di Marina, ha imparato presto a far godere le ragazze.-
-Che scemo che sei Alberto...però forse hai ragione. Mi sembra tutto così strano, facevo quella cosa per la prima volta in vita mia eppure mi veniva così naturale.-
-Marina, credo che tu sia stata perfetta! - E' quello che penso e glielo dico.
-Grazie Alberto, ma dovremmo chiedere a Simona, non credi?-
-Figurati, ma non la vedi che è ancora in paradiso?-
Simona riesce a mugolare -Mmmmm.....stiamo così.....nudi e abbracciati, si sta così bene...- poi si accoccola seduta sul letto abbracciandosi le ginocchia.
-Simona, piccola mia...sei dolcissima... - Marina è supina, allunga una mano per lasciare una carezza sulla spalla di Simona.
-Alberto...- dice Simona, appoggiando il mento su un ginocchio, con un'espressione preoccupata - secondo te, sono diventata lesbica?-
-Ma no, penso proprio di no!- rispondo convinto.
-Non lo so, Alberto....Mi è piaciuto così tanto sentire la tua lingua, Marina.....che bellissima emozione....era la prima volta che me lo faceva una donna. Beh, a dire la verità, solo un ragazzo me lo ha fatto una volta, quindi non posso paragonare. Comunque la tua sollecitazione è stata di grande aiuto per farmi godere. Non avevo mai goduto in questo modo.-
-Che belle le cose che dici, Simona...- Marina era commossa dalle parole di Simona. E anch'io avevo un piacevole sensazione di contentezza.
-Però anche guardare Alberto che si masturbava proprio davanti ai miei occhi ha influito eccome! mi ha fatto andare fuori di testa, non capivo più niente! Avevo il terrore che mi venissi in faccia, Alberto, - dice, rivolta a me - però allo stesso tempo desideravo vedere da vicino cosa succedeva.-
-E quindi? Siamo lesbiche o no? - domanda Marina incrociando le mani sotto la testa.
-Boh!... A me piace sia una cosa che l’altra! Adesso che le ho provate, lo so! - Simona non mi pare abbia tanti dubbi, è soddisfatta e tanto basta.
Io decido di intervenire nel dibattito -Io credo che siate entrambe bisex. Marina, so che a te piace moltissimo scopare con un uomo, e...-
-Infatti, Alberto, per me fare l’amore voleva dire scopare con un uomo, ma ora non lo so più. Simona, la tua bocca attaccata alla tetta ce l’ho ancora impressa negli occhi e penso che ci resterà a lungo. E leccarti tra le gambe mi è venuto così naturale... lo ripeto, sembrava che sapessi già cosa dovevo fare!-
-Forse perchè sai perfettamente come darti piacere da sola, quando ti masturbi, e quindi sapevi toccare i punti giusti.-
-Può darsi, Alberto...comunque è stato piacevolissimo e soprattutto molto eccitante.-
-Va beh, avete ampliato i vostri orizzonti. Prima avevate solo l’opzione “maschio” per fare sesso, ora avete anche l’opzione “femmina”. - Mi sembra un'ottima conclusione.
-Vero, anche se non so se mi capiterà più nella vita che io faccia di nuovo l’amore con una donna. Specialmente con una ragazza come Simona!-
-Mai dire mai...- dico, un po' dubbioso.
-Marina, Alberto...che bello stare così, tutti nudi, a parlare di cose così...insomma, non mi è mai capitato di parlarne così liberamente!-
-Ma dai...nemmeno con qualche amica?- domando. A me sembra strano che non ci siano confidenze di questo tipo tra amiche, o perlomeno compagne di scuola.
-Uhm...no, mai così apertamente e soprattutto mai così nudi!!-
- Ahahah...però dai, è divertente! - Marina interviene stirando le braccia sopra il capo con un'espressione soddisfatta. Poi riprende : -Simona, adesso io e Alberto ti diamo tutt’e due un grosso bacio sulla bocca. Che ne dici?-
-Oddìo, Marina, un tribacio!-
-Ahahah...sì, diciamo così.-
-Mmmmmmm....-
- Ma che belli che siete....- mormora Simona staccandosi un po' dalle nostra labbra - ... un'altra cosa nuova, un bacio a tre...mmmm...-
-Hai ancora lo sperma di Alberto sulle tettine, non distrarti, ragazzina!- Marina riporta Simona sulla terra. Marina è sempre molto pratica.
-Sì....adesso vado a pulirmi... ma facciamolo ancora....-
Baciare una ragazzina piena di voglia di novità mi porta un'eccitazione straordinaria e credo che anche Marina sia molto presa da Simona, anche lei la sta baciando con grande passione.
-..............
-Uhhh, basta basta, devo fare pipì! - esclama Simona balzando dal letto, e saltella veloce verso il bagno.

Io continuo a baciare Marina mentre premo la mano aperta sulle sue chiappe, lei si muove un poco e si copre le gambe con il lenzuolo. Chiude gli occhi, io la bacio tra i capelli e sulle tempie, non posso fare a meno di palparle una tetta e poi scendo sulla pancia - così diversa da quella di Simona - facendo scorrere le mani fin sul pube. Muovo piano le dita tra i peli, poi apro le labbra con l’indice, mi piace farlo scivolare lentamente lungo la fessura della fica. Marina emette un sospiro, accenna una carezza sulla mia guancia, mi bacia di nuovo.
“Hai ancora voglia, vero?” le chiedo.
”Oh sì, mi conosci. Specialmente ora che mi hai fatto scoprire un altro mondo...che bravo che sei Alberto...”
“Voglio vedervi fare un 69. E tu devi stare sopra.”
"Dai, ti prego...un'altra delle tue idee?"
Non trovo il tempo per risponderle, Simona si è catapultata sul letto e si è intrufolata tra me e Marina. Ride e dice che non può credere di aver fatto tutte quelle cosacce! Marina le risponde che non è un sogno, e le da un pizzicotto su una chiappa. Simona ha uno scatto improvviso e abbraccia Marina con molto trasporto ed io trovo eccitante quell’abbraccio, le poppe di Marina schiacciate da quelle, piccole e timide, di Simona.
Io mi alzo, vado al tavolino per aprire una bottiglietta d'acqua e quando mi volto vedo in primo piano il grosso culo di Marina e sotto, tra le sue cosce aperte, la deliziosa faccina di Simona e soprattutto le sua lingua che si muove larga sulla fica di Marina.
Così le volevo vedere!
Le raggiungo, mi soffermo un po' per guardare i loro due corpi così avvinghiati poi mi muovo in avanti per osservare meglio Marina. Sta leccando tutt’intorno la vagina di Simona, resa lucida a causa della sua saliva. Le sposto i capelli per vedere bene il suo profilo, le sussurro “Brava, sei un tesoro”, lei alza gli occhi senza smettere di tormentare il clitoride di Simona, lo tira serrandolo tra le sue labbra.
Passo le dita sulla sua schiena, premo una nocca sulla spina dorsale e Marina s’inarca, io l’accarezzo giù giù fin sulle chiappe e poi insisto con le dita unite lungo il solco di pesca.
Vado a posizionarmi sul volto di Simona con le cosce divaricate in modo che possa vedere il mio pene flaccido riprendere forma, mi tocco fino a quando non diventa duro. Simona quasi si blocca, tiene gli occhi spalancati sul mio cazzo, ma io le faccio cenno di continuare, e lei riprende a muovere veloce la linguetta. Mi chino per baciarla sulla fronte, lei non si ferma, presa dall’eccitazione per ciò che sta facendo. E' rossa in viso e leggermente sudata.
Io apro le natiche di Marina con le due mani, inizio a leccarle l’ano e al primo contatto lei ha un piccolo scatto e stringe forte le chiappe. Con la lingua a punta cerco di penetrarla, ma il buchino è troppo serrato, ma io continuo a provarci. Ci deposito sopra così tanta saliva che cola lungo la fessura fino ad incontrare la bocca di Simona che sta fissando con gli occhi sbarrati ciò che sta accadendo.
Ogni tanto sospendo e cerco di baciare Simona. Non riesco a baciarla come vorrei, è troppo incastrata tra le cosce di Marina e la bocca è impegnata in un lavoro che so molto piacevole. Avvicino le labbra al suo orecchio e le chiedo se le piace la situazione. Lei si limita a guardarmi e muove il capo mugolando, segno che io interpreto come un sì. Anche per lei è la prima volta che sfiora con la lingua una donna e mi pare che lo faccia senza grossi problemi e con molto piacere.
Riprendo il mio impegno con il buchino di Marina, e alterno le leccate sull'ano a piccoli morsi sulle sue grosse natiche. Adoro mordere il culo di Marina, la sua carne è morbidissima e allo stesso tempo è soda e resistente.
Marina, con i suoi due buchi slinguati in quel modo contemporaneamente - non le era mai capitato! - accenna uno sfregamento della fica sulla bocca di Simona.
Massaggio il buco finchè non lo sento morbido e cedevole, poi inserisco dentro il dito medio. Marina si lamenta, ma la sento poco, forse a causa della bocca impegnata. Inizio un movimento lento dentro-fuori col dito poi più veloce. Simona si è bloccata con la bocca chiusa appoggiata sul clitoride di Marina e osserva tutto ciò che accade a qualche centimetro dai suoi occhi, attentissima. Prendo la sua mano, la obbligo ad usare l’indice per massaggiare anche lei il buchino di Marina, poi glielo faccio scivolare dentro, e Simona mormora incredula “ma cavolo....di nuovo?"
Sorrido ed estraggo il dito, poi insegno a Simona come deve accavallare il medio sull’indice, e le spiego che deve forzare un po' perchè l'ano deve dilatarsi di più e le due dita così unite riescono a farsi strada.
Mi scosto e guardo Simona che esegue diligentemente ciò che le ho detto. Ha le dita piccole, quindi trovano poca resistenza. Le vedo sparire completamente tra le chiappe di Marina.


[PRIMA PARTE] Continua...

metr0pol@libero.it (dove la 0 è uno zero)
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2024-08-26
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